di Francesco Forte, Domenico Guardabascio e Loana Jack

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di Francesco Forte, Domenico Guardabascio e Loana Jack Miti e realtà della tassazione degli immobili in Italia IL CONFRONTO INTERNAZIONALE di Francesco Forte, Domenico Guardabascio e Loana Jack 14 Novembre 2012 Hotel Nazionale, Roma

Il patrimonio immobiliare in Italia nel 2011

Il patrimonio immobiliare in Italia nel 2011 La proprietà immobiliare in Italia non è concentrata, come altrove, ma diffusa. Una parte rilevante è proprietaria della propria abitazione. 17 milioni di famiglie circa sul totale di 23 milioni di famiglie italiane hanno la prima casa. 18 milioni di famiglie posseggono immobili (seconda casa, immobili per usi non abitativi propri, immobili in affitto per abitazione e altri usi). La tassazione di questa proprietà in Italia perciò non è una tassazione dei ricchi, ma una patrimoniale sulle famiglie del ceto medio e medio-basso.

Unità immobiliari Sui 59,1 milioni di unità immobiliari, il 92% è costituito da abitazioni (33 milioni) e loro pertinenze e (21 milioni) e 6 milioni da unità non residenziali. Questo frazionamento dipende dal fatto che la proprietà di abitazioni e loro pertinenze in Italia, fra prime e seconde case, è diffusa in tutta la popolazione.

La distribuzione delle rendite catastali secondo la destinazione d’uso

La distribuzione delle rendite catastali secondo la destinazione d’uso Il valore delle rendite catastali di 59,1 milioni di unità immobiliari appartiene per il 47,2% alle unità non residenziali e per il 52,8% alle unità residenziali, di cui 46,7% le abitazioni e il 6% pertinenze.

La distribuzione delle rendite catastali secondo il tipo di proprietari

La distribuzione delle rendite catastali secondo il tipo di proprietari Il 60% delle rendite catastali appartiene alle persone fisiche. Il 40% alle persone giuridiche (società, enti pubblici ed entità non profit).

Quote della proprietà delle famiglie sui 3 tipi di immobili

Quote della proprietà delle famiglie sui 3 tipi di immobili Le persone fisiche hanno il 90,6% delle rendite delle abitazioni e l’84% circa delle rendite delle pertinenze e solo il 27% delle rendite delle unità non residenziali. La maggior parte della tassazione patrimoniale e reddituale delle abitazioni ricade su 18 milioni di famiglie. Studi recenti americani dimostrano che l’aumento della tassazione degli immobili adibiti ad abitazione riduce il tasso di natalità delle famiglie indipendentemente dal loro reddito disponibile.

Imposte dirette sulle proprietà immobiliari in Italia, nell’Eurozona OCSE 15 e 12

Imposte dirette sulle proprietà immobiliari in Italia, nell’Eurozona OCSE 15 e 12 La tassazione diretta immobiliare in Italia è in linea, anzi, lievemente superiore a quella della media dei 15 Paesi dell’Eurozona OCSE. Togliendo i 3 Paesi dell’Est da poco entrati nell’Eurozona (Estonia, Slovenia, Slovacchia), la percentuale differisce, ma solo di 0,09 punti. Ciò non giustifica certamente l’affermazione che esiste uno squilibrio fra la tassazione patrimoniale in Italia e nell’area euro occidentale.

Imposte dirette e indirette sulle proprietà immobiliari in Italia, OCSE, UE ed Eurozona OCSE

Imposte dirette e indirette sulle proprietà immobiliari in Italia, OCSE, UE ed Eurozona OCSE Se si considerano tutte le imposte sulle proprietà immobiliari e non solo quelle dirette, ma anche indirette, appare evidente che l’Italia nel 2009 ha una pressione fiscale superiore sia alla media OCSE sia a quella UE OCSE sia che a quella dell’Eurozona OCSE: 1,45% Italia 1,44% OCSE 1,32% UE OCSE 1,26% Eurozona OCSE In Italia l’imposta di registro sugli immobili era lo 0,72% del PIL (nel 2009) In Germania era lo 0,2% In Francia lo 0,38% Nella media EU OCSE 0,41%, Nella media UE OCSE 0,36% Nella media OCSE complessiva 0,31% Nei Paesi come Estonia, Norvegia, Polonia, Slovacchia e USA la Transfer Tax (l’imposta sul registro) non esiste.

Il cuneo fiscale fra il reddito disponibile lordo e netto delle famiglie

Il cuneo fiscale fra il reddito disponibile lordo e netto delle famiglie Il cuneo fiscale fra reddito disponibile lordo e netto delle famiglie misura il gravame globale dell’imposta personale sul reddito, di quelle dirette sul patrimonio, dei contributi sociali e delle tasse che le riguardano. In Italia esso è il 17,31% del Pil con una tassazione personale del reddito dell’11,88% del Pil. Nella media OCSE il cuneo fiscale è il 15,74% con la tassazione personale del reddito dell’8,74%. Nella media UE OCSE è il 16,03% con una tassazione personale del reddito del 9,09%, mentre nella media dei Paesi OCSE è il 16,28% con l’8,21% per l’imposta personale.

Imposta personale sul reddito e tassazione diretta patrimoniale nei 6 maggiori Paesi Se sommiamo l’imposta personale sul reddito e la tassazione diretta patrimoniale nei 6 maggiori Paesi del mondo, ossia USA, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Italia, e ne facciamo il rapporto con il loro reddito disponibile delle famiglie, abbiamo un totale dell’11,6% di cui l’imposta personale sul reddito è l’8,8%, mentre le imposte patrimoniali globali sono il 2,9%. Per l’Italia (nel 2009) il totale è 14,8% del reddito disponibile. La tassazione patrimoniale è 2,9%, ma quella personale sul reddito è 11,9%. Il fatto che negli USA la pressione della tassazione patrimoniale sul reddito disponibile è il 3,4% non comporta per la famiglia americana un onere minimamente paragonabile a quello complessivo della famiglia italiana, perché negli USA l’imposta personale sul reddito è solo l’8,2% del reddito disponibile e il totale delle imposte sul reddito e sul patrimonio delle famiglie americane per conseguenza è l’11,6%, ossia 3,2 punti in meno che in Italia.

Imposte sul reddito in Francia , Germania e Italia su 60 e 100 mila euro La famiglia del lavoratore dipendente con 2 figli a carico, su 60 mila euro di reddito, in Francia, soprattutto a causa del quoziente familiare, paga solo il 7,3%; in Germania, a causa della moderazione delle aliquote e della opzione per la tassazione congiunta dei coniugi,tale famiglia paga il 10,7; in Italia il 30,25. Su 100 mila euro, in Francia l’imposta è il 14,20%;in Germania il 12,43;in Italia il 36,2%

Tassazione sul reddito di 200 mila euro in Francia,Germania,Italia e patrimoniale La famiglia del lavoratore dipendente con 2 figli a carico con reddito di 200 mila euro in Francia paga solo il 25,31%; in Germania il 26,63% e in Italia il 39,5%. L’elevata tassazione patrimoniale immobiliare in Francia ha la funzione di correggere la tenuità della progressività dell’imposta sul reddito; in Germania potrebbe avere tale funzione , ma è minore che in Italia,ove invece la progressività dell’imposta personale sul reddito è molto rilevante

Ideologia di chi ha voluto una elevata tassazione immobiliare delle famiglie La ricerca esposta mostra che non è vero che in Italia vi fosse la necessità di introdurre l’IMU al posto dell’ICI e di aumentare le rendite catastatali per attuare una perequazione rispetto agli altri paesi. Si è voluta introdurre una patrimoniale diffusa, sul ceto medio e medio-basso, colpendo soprattutto la ricchezza immobiliare (la più facilmente raggiungibile) in ossequio all’ideologia per cui il capitalismo popolare va penalizzato e , comunque, il risparmio delle famiglie dovrebbe essere indirizzato di più agli impieghi finanziari controllati dalle banche e dalle assicurazioni