C’era una volta Felicycity

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Transcript della presentazione:

C’era una volta Felicycity Una volta esisteva la città di Felicycity, e lì tutti erano contenti perché si vantavano dei loro numerosi servizi dovuti al fatto che tutti pagavano le tasse.

Le famiglie Nella città di Felicycity abitavano tre grandi famiglie: i Tantoreddito, i Pocoreddito e i Nientetasse.

La famiglia Tantoreddito I Tantoreddito erano una famiglia che aveva tanto reddito (cioè tanti soldi) ed erano una famiglia molto generosa che contribuiva alle spese della collettività.

I Pocoreddito I Pocoreddito avevano poco reddito (cioè pochi soldi), ma erano felici ugualmente e secondo le loro possibilità contribuivano anch’essi alle spese della collettività.

I Nientetasse I Niente tasse erano la famiglia più imbrogliona di Felicycity e facevano sempre pagare le tasse alle altre famiglie, in pratica “scappavano” dalle tasse; erano una famiglia di Evasori Fiscali ma usavano i servizi della comunità. Per questo motivo non avevano amici.

La vita delle due famiglie Le due famiglie andavano molto d’accordo e insieme passavano delle bellissime giornate. Una volta all’anno i due capifamiglia andavano insieme all’Agenzia delle Entrate per versare le imposte.

La vita delle due famiglie I Pocoreddito dicevano ai Tantoreddito:”Mi dispiace, ma posso pagarne solo un po’, perché non guadagno molto!” E i Tantoreddito rispondevano:”Non preoccuparti, ci pensiamo noi!”

L’amico delle tasse Un giorno, i Tantoreddito e i Pocoreddito decisero di fare qualcosa per convincere i Nientetasse a pagare quanto dovevano. Chiesero aiuto ad un ragazzino di nome Amico delle Tasse.

L’amico delle tasse Amico delle Tasse avvicinò il signor Nientetasse e gli disse:”Anche tu devi contribuire come le altre famiglie, altrimenti tuo figlio non potrà più frequentare la stessa scuola degli altri bambini e se ti ammalerai non potrai essere curato in ospedale e sarai sempre solo perché nessuno vorrà essere tuo amico.” Il signor Nientetasse rispose con una bella risata.

Bisogna pagare le tasse ... La conversione Dopo qualche giorno il figlio del signor Nientetasse tornò da scuola piangendo. Disperato spiegò al papà che gli altri bambini e le maestre non gli rivolgevano più la parola e non lo volevano più a scuola, perché apparteneva all’unica famiglia di evasori della città e, quindi, non poteva usufruire di nessun servizio della collettività. Bisogna pagare le tasse ... ...per avere i servizi!

La conversione Il signor Nientetasse, che voleva molto bene a suo figlio, cercò Amico delle Tasse e gli chiese di aiutarlo e di spiegargli cosa doveva fare per pagare le tasse. Amico delle Tasse lo accompagnò all’Agenzia delle Entrate, dove pagò tutto quello che doveva. Agenzia Entrate

I festeggiamenti Fine della storia. Il signor Nientetasse tornò a casa e trovò una sorpresa: i Tantoreddito e i Pocoreddito lo aspettavano per festeggiarlo e per offrirgli la loro amicizia. Tutti insieme decisero che da quel giorno i Nientetasse si sarebbero chiamati Pagatasse! Fine della storia.

E voi, bambini? Cosa ci insegna questa storia? Sapete perché bisogna pagare le tasse? Sapete di quali servizi si può usufruire pagando le tasse? Come sarebbe la nostra società senza le tasse? Raccontate ai vostri genitori la storia di oggi e leggete insieme il quaderno! Buone vacanze!