l'esilio e la ricostruzione Ezechiele è il profeta che ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’esilio. Le notizie che abbiamo di lui derivano essenzialmente dal suo libro, che si presenta ben strutturato e ordinato nei temi trattati. - Libro; la sua struttura si riconosce facilmente: + introduzione (cc.1-3): il profeta riceve la missione da Dio. + I parte (cc. 4-24): rimproveri e minacce contro Gerusalemme prima dell’assedio; + II parte (cc. 25-32): oracoli contro le nazioni; + III parte (cc. 33-39): oracoli di consolazione per il popolo durante e dopo l’assedio; + IV parte (cc. 40-48): visione del piano di ricostruzione politica e religiosa della comunità futura in Palestina. N.B. Il testo viene generalmente attribuito al profeta, anche se i suoi discepoli, pur conservando fedelmente il pensiero del maestro, hanno contribuito alla sua edizione definitiva. Il profeta: Dal testo è quasi impossibile ricostruire una vita del profeta. Secondo i dati del testo, Ezechiele ha svolto la sua missione tra gli esiliati dal 593 fino al 571 a.C.; (cfr. Ez 1,2 e 29,17). Egli è un sacerdote deportato in Babilonia nella prima deportazione (597) ed è sempre rimasto là. I suoi viaggi verso Gerusalemme sono sempre “in visione”. I suoi punti di interesse sono: - Il tempio di Gerusalemme: quello presente è contaminato dai riti impuri, e viene abbandonato da JHWH (Ez 10), mentre pre-vede un tempio futuro, nel quale ritornerà Dio (cc. 40-42); - La legge, di cui ha un culto profondo e che serve a stabilire le fedeltà e le infedeltà del popolo; - la netta e scrupolosa separazione tra sacro e profano. Come sacerdote è chiamato a regolare casi di diritto e di morale, ma egli è anche un profeta di azione: + compie vari gesti simbolici : l’assedio di Gerusalemme (4,1-5,4); la partenza degli esuli (12,1-7); i legni con i nomi di Israele e Giuda uniti (37,15-19), ecc… + quattro visioni (cc.1-3; 8-11; 37; 40-48) che occupano gran parte del libro. Testo: c. 37: le ossa aride.
Messianismo: In Ezechiele il messianismo regale viene molto ridimensionato. Egli denuncia l’agire interessato e malvagio dei “pastori d’Israele” (= i re e i capi del popolo); Testo Ez 34,1-10; e annuncia che Dio stesso si prenderà cura delle pecore disperse Testo Ez 34,11-16; e profetizza l’avvento di un “pastore”, un principe chiamato “davide, mio servo” (quindi non più re), e stringerà con il popolo e le nazioni un’alleanza di pace. Testo Ez 34,23-26; Questo testo fa da substrato alla parabola evangelica del “Buon pastore” (cfr Gv 10,1-21). Il messaggio del profeta è incentrato sul rinnovamento interiore: è necessario farsi un cuore nuovo e uno spirito nuovo (cfr. 18,31) e Dio stesso “darà un cuore nuovo e uno spirito nuovo” Testo Ez 36,24-27: Dice il Signore: “Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.” Da Ezechiele nasce la corrente più genuinamente spirituale dell’Ebraismo e arriva fino al Nuovo Testamento. Gesù è il buon pastore che Ezechiele aveva profetizzato e che ha inaugurato un culto nello Spirito, quello che Dio chiede. Da Ezechiele inizia, anche, tutta la corrente apocalittica. Le sue visioni grandiose preparano il libro di Daniele, che poi convoglieranno nell’Apocalisse di S. Giovanni.
Sotto il regno persiano Nel 532 Ciro, re dei Medi, pone fine all’impero babilonese e entra in Babilonia, dove è proclamato come il nuovo re. Per i Giudei esiliati, come per altri popoli, l’avvento di Ciro significa l’inizio del ritorno in patria (grazie al cosiddetto Editto di Ciro del 538; cfr. 2 Cro 36,22-23), come motivazione viene presentata la ricostruzione del tempio di Gerusalemme. Il ritorno è un processo che si svolge nel tempo e i rimpatriati incontrano un’aspra opposizione da parte dei Samaritani e anche dei Giudei rimasti in patria, per cui il tempio sarà restaurato e fatto funzionare solo nel 515 a.C., con Dario I. Le notizie storiche riguardo i Giudei e gli Israeliti sotto la dominazione persiana sono stranamente scarsissime. Gli unici testi che ci parlano di questo periodo sono: Esdra e Neemia. + Il libro di Esdra ci riferisce del periodo che segue la fine dell’esilio fino alla ricostruzione del tempio (primo rimpatrio di Giudei con Zorobabele e Giosuè (520 c.). + Il libro di Neemia (e in parte di Esdra) ci riferisce dell’epoca che va dal 458 al 398; il personaggio centrale è lo scriba Esdra che compie due missioni a Gerusalemme, la prima nel 445 e la seconda nel 430.
Il giudaismo nei due secoli di dominazione persiana è segnato dalle due grandi figure: - Esdra, lo scriba, che curerà la restaurazione morale, organizzativa e religiosa di Giuda; - Neemia, governatore, a cui è attribuita la ricostruzione delle mura di Gerusalemme, il suo ripopolamento e la ricostruzione amministrativa e politica della Giudea. Dal punto di vista della Bibbia, questo è un periodo che si potrebbe definire fondamentale, in quanto vengono redatti gran parte dei suoi libri; - Il Pentateuco (Torah) riceve la sua forma definitiva, l’attuale. - Vengono completate la storia deuteronomista (da Giosuè fino a 2 Re) e del Cronista (1 e 2 Cronache). - Dei libri profetici sono completati i testi dei grandi profeti (Isaia I e II; Geremia e Ezechiele, e alcuni dei profeti minori (I profeti del nord e in parte quelli del sud). - Dei libri sapienziali si formano le prime raccolte di detti, proverbi e dei Salmi. Durante il periodo persiano si fonda ciò che sarà il giudaismo per i secoli futuri, con la legge (torah) al centro della religione e la sua lettura nella sinagoga, luogo che sostituisce il tempio per tutti coloro che non abitano in Gerusalemme. Gerusalemme fino al 125 d.C. rappresenta il centro dello Jahwismo e con il movimento Sionista (fine 1800) essa diventa il punto di riferimento del Giudaismo mondiale. ------------------------------ DOMANDE SU DIO … + Dio esiste o è un’invenzione? + Dio ha avuto un’origine? Avrà una fine? + Dio è unico o ci sono tanti dèi? + Dio è come un uomo? + Dio è maschio o è femmina? + Come ha avuto origine il mondo? + Dio conosce il presente e il futuro? + Dio si interessa di noi? + Dio guida la storia dell’uomo e dell’universo? + Noi siamo creature di Dio? + C’è una vita oltre la vita terrena? … …
Testo: 40,1-5 (consolate, consolate il mio popolo …). Deuteroisaia. Come dice il nome è la seconda parte (cc. 40-55) del libro di Isaia e viene anche indicato come il Libro della Consolazione. Testo: 40,1-5 (consolate, consolate il mio popolo …). Il profeta si presenta non come una persona, ma come una voce, cfr 40,3.6.9, una voce che grida. Testo: 40,6-11 (la vocazione del profeta); Il profeta esalta la grandezza di Dio: Testo: 40,12-18.21-26; Ma il popolo vive una situazione di disperazione religiosa e di crisi abbandonica; Testo: 40,27 (Lamentazione degli esiliati); [27]Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: «La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?». Ma la voce del profeta riafferma la presenza eterna di Dio: Testo: 40,28-31; Il profeta afferma che Dio si prende cura del suo popolo: Testo: 41,8-20; Dio è presentato con immagini femminili; Cfr. 42,14; 49,14-15; Nel testo troviamo le affermazioni più chiare del monoteismo jahwista: Testo: 41,28-31 (eternità e provvidenza) 41,28; 42,5 (Dio è il creatore dell’universo) 41,1-5 (JHWH, Signore della storia) 41,13-14 ( il Signore è il salvatore (go’el) del popolo); 41,21-29 (IHWH ha predetto il futuro, gli altri dèi no!) 43,5-13 (JHWH è l’unico Dio vero – monoteismo)
Testo: 54,11-17 (la Nuova Gerusalemme) Il Servo di JHWH Nel Libro della Consolazione si incontra la figura del Servo di JHWH, una figura che rimane misteriosa, perché può essere applicata a Ciro, al popolo in esilio, o a un personaggio individuale che ha assunto una missione speciale, non solo per il popolo d’Israele, ma per tutti i popoli: Testo 52,13-53,12 (Servo sofferente) ---------------------------- Il libretto si conclude con la visione della nuova Gerusalemme, costruita sulle pietre preziose (malachite, zaffiri, rubini, ecc…) e piena di gente e prospera, dove non ci sarà più nessuna arma e nessun nemico. Testo: 54,11-17 (la Nuova Gerusalemme) L’epilogo del libro presenta il grande corteo del popolo che ritorna e che sarà la Gloria del Signore.