Dieta mediatica 1.

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Dieta mediatica 1

La comunicazione virtuale: L’ipermedialità: documenti che integrano una raccolta di informazioni quali grafica, video, audio e testo connessi tra loro; L’ipertestualità: insieme di documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave. La lettura può svolgersi in maniera non lineare, qualsiasi documento della rete può essere il successivo in base alla scelta del lettore;

L’elevata velocità; L’anonimato; L’ambiguità; Il superamento dei normali vincoli spaziotemporali; La parificazione dello status sociale; Possibilità di accesso a relazioni multiple; L’insorgenza di emozioni imprevedibili; L’anarchia; La libertà di trasgressione.

Sono questi gli ingredienti straordinari che hanno trasformato il cyberspazio in un’affascinante dimensione del nostro stesso vivere Attraverso i media digitali oggi è possibile amare, studiare, comprare e sognare.

Media e adolescenti Gli adolescenti, con le loro personalità fragili e facilmente suggestionabili, trovano nei media figure di riferimento a seconda delle loro necessità, con le quali instaurare un sistema di rapporti-non rapporti. Periodo vulnerabile connesso a fenomeni di dipendenza non solo da sostanze psicotrope, ma anche da comportamenti (new addictions) in grado di cogliere le parti più profonde di sé superando le inibizioni e avvertendo un senso di liberazione.

Instant generation Così chiamata, perché apparentemente attratta da tutte le sensazioni giocate sulla rapidità e sulla velocità, sull’illusione di riappropriarsi dell’antica gratificazione infantile del tutto e subito, scevra da ogni forma di frustrazione. L’immaginario prigioniero, p.49

Media e bambini I media si inseriscono nella vita dei bambini fin dai loro primi mesi di vita sotto forma di giocattoli: libri, telefoni, riproduttori cd, microcomputer parlanti e interattivi Ogni fase della crescita è caratterizzata dalla preferenza per un medium diverso la tv e il cellulare i videogame e il computer Il ruolo principale nella prima infanzia è occupato dal mezzo televisivo, che nell’immaginario collettivo è molto spesso legato alla funzione della “baby-sitter”

Video bimba smartphone 8

Internet e bambini (2006) Naviga su internet il 48,2% dei bambini La rete viene utilizzata: 54,9% per giocare 12,5% per avere informazioni varie 22,6% per studiare 10% per chattare Indagine Eurispes-Telefono Azzurro (campione di 1.300 bambini fra 7 e 11 anni)

Internet e bambini (2006) L’11,4% dei bambini interpellati sostiene di aver già fatto acquisti sul web attraverso l’e-commerce Il 5,9% naviga per cercare “cose proibite” Uno su quattro ha detto di essersi imbattuto in immagini sul web che lo hanno infastidito Il 20,5% ha dichiarato di essere stato molestato in chat da persone adulte Indagine Eurispes-Telefono Azzurro (campione di 1.300 bambini fra 7 e 11 anni)

Cellulare e i bambini(2006) Circa il 54,8% dei bambini italiani tra i 7 e gli 11 anni possiede un cellulare Nel 37% dei casi il cellulare viene usato per parlare con gli amici Nel 32% dei casi per parlare con i genitori Nel 17% dei casi per i messaggi sms Il 13% per cento lo utilizza soltanto per ricevere telefonate Indagine Eurispes-Telefono Azzurro (campione di 1.300 bambini fra 7 e 11 anni)

Televisione e bambini (2006) Durante la scuola dell’obbligo i bambini passano circa 15mila ore davanti alla tv mentre 11mila per lo studio; Circa 4 milioni di bambini italiani guardano la televisione per un tempo medio di circa 2 ore e 40 minuti al giorno Il 30% fra le 2 e le 3 ore al giorno Il 21% fra le 3 e le 4 ore al giorno Indagine Eurispes-Telefono Azzurro (campione di 1.300 bambini fra 7 e 11 anni)

Televisione e bambini (2006) I bambini guardano la tv per capire il mondo, per imparare a “inserirsi nella società” A 10 anni, un bambino ha già visto in tv migliaia di ore di spettacoli con contenuti violenti da cui possono derivare conseguenze negative nel processo di crescita

Altri numeri… In Italia i bambini tra i 4 e i 14 anni trascorrono mediamente 2 ore e 32 minuti davanti la televisione e il 18% supera regolarmente le 5-6 ore di fruizione. Si calcola che ogni anno un minore veda in tv 45.000 incidenti stradali, la maggioranza dei quali mortali, e 20.000 spot pubblicitari della durata di circa 30 secondi. L’adoloscente medio arriva poi alla maggiore età dopo aver assistito ad almeno 200.000 eventi francamente violenti portati nella sua vita e nella sua casa dal piccolo schermo. L’immaginario prigioniero, Parsi, Cantelmi, Orlando, 2009 Mondadori

Nel 2010.. Uso del pc 92,8%: Uso della tv 92,7%: - di cui 12,5% oltre 4 ore al giorno Uso della tv 92,7%: - di cui 8,1% oltre 4 ore al giorno Fonte: Indagine Eurispes 2010 sugli adolescenti italiani

Nel 2010.. Uso del cellulare 85%: - di cui 24,5% oltre 4 ore al giorno Uso di internet 90% circa: - di cui 13% circa oltre 2 ore al giorno Fonte: Indagine Eurispes 2010 sugli adolescenti italiani

Nel 2010.. L’uso degli strumenti informatici e di comunicazione da parte degli adolescenti nel 72,7% dei casi avviene in solitudine Fonte: Indagine Eurispes 2010 sugli adolescenti italiani

Dieta Mediatica (2012) Obiettivo: indagare la quantità di tempo che i bambini e gli adolescenti trascorrono con i differenti mezzi di comunicazione e la frequenza del loro utilizzo nelle diverse ore della giornata. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Per la rilevazione dei dati è stato utilizzato un questionario che si articola in otto sezioni, ognuna specifica per un diverso mezzo di comunicazione: ·  sezione 1: Televisione ·  sezione 2: Computer e Internet ·  sezione 3: Telefonino ·  sezione 4: Cinema Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) sezione 5: Video Giochi · sezione 6: Radio ·  sezione 7: Riviste e quotidiani ·  sezione 8: Libri   Le differenti 8 sezioni sono state proposte ai giovani italiani dai 6 ai 20 anni. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) La popolazione che ha interessato la nostra ricerca è costituita dagli studenti delle scuole elementari, scuole medie inferiori e scuole medie superiori di età compresa tra i 6 e i 20 anni, Sono state individuate 11 scuole tra elementari, medie inferiori e medie superiori di diverse regioni italiane. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Il docente incaricato distribuire in classe il questionario a ogni alunno aveva la responsabilità della restituzione del materiale compilato da Consegna del materiale direttamente al Dirigente Scolastico, garante della rispedizione del plico. La durata della somministrazione è stata all’incirca un'ora in ogni scuola che ha aderito al progetto. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) L’indagine è stata realizzata su un campione di 946 soggetti frequentanti diverse scuole distribuite sul territorio italiano. Il nostro studio ha adottato per la variabile “età” una classificazione specifica ripartita in tre fasce: ·  da 6 a 10 anni; ·  da 11 a 13 anni; ·  da 14 a 20 anni. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Risultati libri/riviste: Il settore che sembra meno interessare i giovani italiani è la lettura, comprese le riviste e i quotidiani, con appena il 27% di lettori, tra questi appena il 9% lo fa tutti i giorni. Per molti di loro sono semplicemente un modo per passare il tempo, infatti i libri preferiti risultano i romanzi e il genere fantasy mentre per le riviste la sezione che riguarda lo sport. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Risultati radio: la media di utenza degli intervistati è del 65% e solamente tre ragazzi su dieci dichiarano di ascoltare la radio tutti i giorni. Inoltre anche questo strumento è utilizzato principalmente per passare il tempo e ascoltare musica (47%). Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Risultati Cinema: i più piccoli sono interessati soprattutto ai cartoni (55,1%), i ragazzi più grandi invece specialmente ai film comici oppure al genere thriller. Rimane molto importante la motivazione sociale, infatti quasi il 70% degli intervistati dichiara che andare al cinema è “un modo per stare insieme al di là del film da vedere”, e nonostante la fruizione non sia molto elevata (il 40% si reca al cinema 3 volte l’anno) questo mezzo di comunicazione continua ad attrarre e ad affascinare la maggior parte dei ragazzi (il 75% dai 14 ai 18 anni desiderano partecipare ad un cast cinematografico). Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Limiti di utilizzo: il 40% dei ragazzi di età superiore agli 11 anni non ha mai avuto, o almeno raramente, limiti di orario da parte dei propri genitori per il tempo trascorso davanti a questo mezzo. Non si rilevano importanti differenze neanche per quanto riguarda il computer o la televisione. Infatti il 35% del campione è libero di navigare senza alcun limite e solo un esiguo 18,6% ha dei limiti di tempo nell'utilizzo del computer; il 30% dei ragazzi ha visto in televisione un film non adatto ai minori e il 28% dei bambini non han alcun limite di orario in cui guardarla. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Limiti di utilizzo: solo l’11 % dei giovani ha il divieto di rispondere al telefonino durante i pasti il 70% del campione guarda abitualmente la televisione anche in questi momenti che dovrebbero essere dedicati all’intimità familiare. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Dove li utilizzano? il 23% possiede la piattaforma dei videogiochi direttamente nella propria camera da letto quasi il 15% ne utilizza una portatile. La conseguenza è che il 25% degli intervistati inferiori ai 10 anni gioca il più delle volte da solo senza nessuno accanto e il 5% dei bambini giocano sempre o molto spesso ad un videogioco non adatto ai minori. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012D

Dieta Mediatica (2012) Dove li utilizzano? Nella sezione Computer i dati non sono più rassicuranti: il 39,4% del campione possiede un personal computer, (il 42% di questi è rappresentato dalla fascia di età dai 6 ai 10 anni), il 29,9% ne ha uno nella propria camera da letto( il 38,6% appartiene alla classe di età dagli 11 ai 13 anni). Di fatto il 21% del campione risponde che i propri genitori non sono a conoscenza di ciò che fanno su Internet l'11% visita siti non adatti alla propria età Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Dove li utilizzano? Nella sezione Televisione i dati aumentano drasticamente: addirittura più del 60% i ragazzi che possiedono un apparecchio televisivo nella propria camera da letto non si riscontra alcuna differenza tra le varie fasce di età (nonostante i limiti di orario in cui possono utilizzarla sono molto più restrittivi nei confronti dei più piccoli). Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Rischio dipendenza: Infatti quasi il 20% afferma che è sempre o molto spesso difficile smettere di giocare quasi il 10% perde ore di sonno pur di continuare. Oltre il 30% dei ragazzi dai 6 ai 10 anni trascorre più di 3 ore davanti la televisione, 3 intervistati su 10 hanno risposto che “spesso” trascorrono diverse ore davanti la tv senza rendersene conto circa il 20 % degli intervistati afferma di non poter resistere neanche un’ora senza telefonino. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Rischio isolamento sociale: il 20% degli intervistati ha risposto che preferisce guardare la televisione piuttosto che uscire il 5% del campione risponde di preferire Internet piuttosto che vedersi con gli amici! Inaspettatamente risulta che anche il telefonino è spesso utilizzato come strumento per isolarsi o per mediare la relazione: più del 10 % infatti preferisce “spesso” o “sempre” la comunicazione tecnomediata a quella face to face. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Emozioni: il 17% prova quasi sempre sensazioni forti quando gioca il 35% dei bambini dai 6 ai 10 anni aspettano con ansia il momento in cui possono giocare. Infine se esce un videogioco del loro genere preferito più del 20% di loro si sente quasi sempre costretto a comprarlo addirittura 2 ragazzi su 10 affermano di non essere per niente, o poco, tranquilli se per un solo giorno non possono accostarsi alla piattaforma. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Emozioni: Anche la televisione e il computer li coinvolgono particolarmente: il 42% dichiara di essere emotivamente coinvolto durante la visione dei programmi televisivi circa il 50% degli appartenenti alla media fanciullezza (6-10 anni) è più a disagio, irrequieto o ansioso, se non ha la possibilità di vedere il suo programma preferito. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

Dieta Mediatica (2012) Emozioni: Il 37% circa degli intervistati afferma che “spesso” o “sempre” non si accorgono del tempo reale trascorso davanti al pc il 21% attende con ansia il momento in cui si può collegare ad Internet. Inoltre il 24% dei ragazzi afferma di non riuscire a rimanere tranquillo se per un giorno non può navigare il 16% dichiara di collegarsi per distrarsi da emozioni spiacevoli. Fonte: Itci, Ricerca “Dieta Mediatica”,2012

La Media Education: attività educativa e didattica finalizzata a sviluppare un’ informazione e una capacità di comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da essi impiegate per costruire messaggi e produrre senso, i generi e i linguaggi specifici di ciascun mezzo.

La Media Education Educazione CON i media, considerati come strumenti da utilizzare nei processi educativi Educazione AI media, che fa riferimento alla comprensione critica dei media, non solo come strumenti, ma come linguaggio e fonte di cultura Educazione PER i media, livello rivolto alla formazione dei professionisti  Ruolo centrale della FAMIGLIA, ma non solo

Grazie per l’attenzione Dott. Maria Scicchitano