LA PROTEZIONE CIVILE.

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Transcript della presentazione:

LA PROTEZIONE CIVILE

LA PROTEZIONE CIVILE Distintivo/logo P.C. Nazionale Dal 1° Protocollo Aggiuntivo del 1977 della Convenzione di Ginevra del 1949 Art. 66 . . . segno internazionale della Protezione Civile (un triangolo blu su fondo arancio) . . . Distintivo/logo P.C. Nazionale Dal 1° Protocollo Aggiuntivo del 1977 della Convenzione di Ginevra del 1949 Art. 66 stabilisce che è compito di ciascuno Stato adottare apposite procedure per rendere identificabili, attraverso l’apposizione del segno internazionale della Protezione Civile (un triangolo blu su fondo arancio), i propri organismo di protezione civile, il personale, i ricoveri, gli edifici, . . . Distintivo/logo P.C. Provincia Autonoma di Trento

1) Che cos’è la Protezione Civile 2) Che cosa fa la Protezione Civile 3) Chi fa parte della Protezione Civile

Spirito di adattamento e massima disponibilità Cosa bisogna sapere ?? Chi partecipa alla protezione civile deve essere disponibile a fare qualsiasi attività, anche in situazioni disagiate senza curarsi della propria cultura o della propria responsabilità o posizione nella vita civile. Spirito di adattamento e massima disponibilità

LA PROTEZIONE CIVILE E’… E’ UN INSIEME DI FORZE: uomini attrezzature mezzi

LA PROTEZIONE CIVILE E’… FORZE  COLLABORANO  in MAXIEMERGENZA

LA PROTEZIONE CIVILE E’… Attività di previsione prevenzione delle varie ipotesi di rischio Capire quali sono sul territorio i rischi potenziali – PREVISIONE: prevedere immaginando anche l’impossibile. PREVENZIONE: prevenire utilizzando tutte le risorse, umane e tecnologiche, disponibili (informazione/addestramento/educazione). L’attività di Cri non si basa molto su queste attività ma è più impegna in attività “manuali”.

LA PROTEZIONE CIVILE E’… attività di SOCCORSO delle popolazioni coinvolte ogni attività diretta a SUPERARE UN’EMERGENZA

LA PROTEZIONE CIVILE E’… La PC viene ALLERTATA in situazioni di ECCEZIONALE EMERGENZA (elevato numero di coinvolti)  Calamità - Catastrofi Interviene quando si verificano danni o situazioni di pericolo provocate da calamità o catastrofi di vario tipo. O quando si ipotizza il verificarsi di danni o situazioni di pericolo es. emergenza freddo

… definizione di CATASTROFE Situazione di crisi causata da un fenomeno distruttivo che colpisce il territorio e le persone, ponendo in grave rischio le loro attività, le strutture e le loro stesse vite!

NATURALI TECNOLOGICHE CONFLITTUALI SOCIOLOGICHE TIPI DI CATASTROFE PER CATASTROFE SI INTENDE UN AVVENIMENTO IMPROVVISO CHE COLPISCE UNA COMUNITA’, PROVOCANDO DANNI IMPORTANTI SUL PIANO UMANO E MATERIALE E CON DETERIORAMENTO E/O DISTRUZIONE DELL’AMBIENTE

La PC è … COLLABORAZIONE … si tratta di SITUAZIONI CATASTROFICHE tali, da richiedere il CONCORSO DI PIU’ FORZE Questi tipi di eventi assumono caratteristiche tali da non poter essere affrontate da forze ordinarie

CONCETTI FONDAMENTALI INSIEME DI FORZE INTERVENTO SOCCORSO SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA Ricapitolando: abbiamo visto che la pc è un insieme di forze – che vengono chiamate ad intervenire in caso di catastrofe – per svolgere attività di soccorso alle popolazioni colpite e superare la fase dell’emergenza, cioè tornare alla normalità

Compiti della C.R.I.

PRIMO SOCCORSO SGOMBERO FERITI TRASPORTO INFERMI

GESTIONE OSPEDALI DA CAMPO E TRENI OSPEDALE ALLESTIMENTO E GESTIONE DI POSTI DI PRIMO SOCCORSO

ALLESTIMENTO TENDOPOLI E ROULOTTOPOLI CONCORSO ALL’EVACUAZIONE DELLA POPOLAZIONE SINISTRATA

RACCOLTA E DISTRIBUZIONE DEI SOCCORSI ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA

INVIO DI MATERIALE E MEZZI DI ASSISTENZA IMMEDIATA

Mezzi della Croce Rossa Italiana

CENSIMENTO DELLE VITTIME RICERCA E RICONGIUNGIMENTO DEI DISPERSI ASSISTENZA PSICOLOGICA ALLE VITTIME E AI SOCCORRITORI

Soccorso sanitario di massa Interventi socio-assistenziali Compiti della C.R.I. Nel momento dell’intervento e nell’ambito dell’organizzazione di protezione civile Soccorso sanitario di massa Interventi socio-assistenziali Logistica

Distribuzione raccolta beni di prima necessità DUE PARTI PARTE NON SANITARIA 1 Step PARTE SANITARIA - Soccorso Sanitario - Ambulanza - Logistica Assistenza Distribuzione raccolta beni di prima necessità

Foligno – Campo CRI - 1997

Aprile – Luglio 1999

Specializzazioni …

Croce Rossa Italiana

Intervento terremoto in Turchia

La P.C. in Provincia di Trento Legge provinciale 10 gennaio 1992 nr 2: “Organizzazione degli interventi della Provincia in materia di P.C.” art. 4 bis lettera b definisce le partenze della colonna mobile (tempi, mezzi, personale)

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile 185 Serv. Antincendi e Protezione Civile 40 Professionisti Serv. Geologico 61 286 Serv. Prevenzione Calamità Pubbliche P.C. P.A.T. 6.000 Corpi Comunali VVF Volontari 1.500 Croce Rossa Italiana 500 Nu.Vol.A Volontari 30 Scuola Prov.le cani da ricerca 9.020 650 Corpo Naz.le Soccorso Alpino 20 Psicologi delle emergenze

1.500 Volontari CROCE ROSSA ITALIANA 22 POSTAZIONI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile CROCE ROSSA ITALIANA 1.500 Volontari 22 POSTAZIONI SUL TERRITORIO PROVINCIALE Attività di Protezione civile Attività sanitaria Collaborazione in ogni settore operativo Collaborazione allestimento e gestione campi profughi - sfollati No solo discorsiva Esercitazione presso Base Nato

TIPO A TIPO B INTERVENTI DI COLONNA MOBILE SOCCORSO IMMEDIATO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile 2001 - Alluvione in Valle d’Aosta TIPO A SOCCORSO IMMEDIATO INTERVENTI DI COLONNA MOBILE - Partenza entro 3 h. TIPO B FUNZIONI E TEMPI PIU’ AMPI - Partenza entro 12 h.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile Tipo A Nel caso di intervento di PREVALENTE SOCCORSO IMMEDIATO parte entro 3 h. un contingente di circa 50 uomini composto da : - Vigili del fuoco volontari; - Vigili del fuoco permanenti; - Addetti sanitari (C.R.I.); - Unità cinofile, qualora necessario. - Altro personale specializzato, qualora necessario Colonna Mobile “Kukes”

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile Colonna Mobile “Kukes” Tipo B Nel caso di intervento con FUNZIONI E TEMPI PIU’ AMPI, parte entro 12 h. un contingente di circa 100 uomini che comprende: - Vigili del fuoco permanenti; - Servizio Prevenzione Calamità Pubbliche: - Azienda provinciale per i Servizi Sanitari; - Vigili del fuoco volontari - Nu.Vol.A.; - Croce Rossa Italiana; - Altri Servizi tecnici provinciali eventualmente necessari; - Altre Associazioni di volontariato eventualmente necessarie.

Come viene allertato un Volontario della Croce Rossa?

SISTEMA DI ALLERTAMENTO ATTENZIONE SEGNALAZIONE UFFICIALE DI EMERGENZA: Al Delegato PC o all’ispettore di gruppo PRE-ALLARME Allertamento del gruppo attraverso telefono RICHIESTA DISPONIBILITA’ ALLA PARTENZA Benefici di legge ALLARME RICHIESTA DI PARTENZA IMMEDIATA

1992 - D.P.R. 613 - 21 settembre 1994 - Regolamento – recante norme concernenti la partecipazione delle Associazioni di Volontariato nelle attività di Protezione Civile Art. 10 – Disciplina relativa all’impiego delle associazioni di volontariato nelle attività di soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorico-pratica 1.Ai volontari aderenti ad associazioni di volontariato inserite nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 2, impiegati in attività di soccorso ed assistenza in occasione di pubbliche calamità, autorizzate dal Dipartimento della protezione civile, o dalla competente prefettura vengono garantiti, entro i limiti delle disponibilità di bilancio esistenti, relativamente al periodo di effettivo impiego che il datore di lavoro tenuto a consentire, per un periodo non superiore a 30 giorni continuativi e fino a 90 giorni nell'anno: a) il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato; b) il mantenimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro pubblico o privato; c)la copertura assicurativa secondo le modalità previste dall'articolo 4 della legge 11 agosto 1991, n. 266, e successivi decreti ministeriali di attuazione. 2. Per le attività di simulazione di emergenza e di formazione teorico-pratica, autorizzate preventivamente dal Dipartimento della protezione civile, sulla base della segnalazione della competente prefettura, i benefici di cui al comma 1 si applicano per un periodo non superiore a 10 giorni continuativi e fino ad un massimo di 30 giorni nell'anno. 3. Ai datori di lavoro pubblici o privati dei volontari di cui al precedente comma, che ne facciano richiesta, viene rimborsato l'equivalente degli emolumenti versati al lavoratore

2001 - D.P.R. 194 – 08 febbraio 2001 - Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di Volontariato nelle attività di Protezione Civile Art. 9 – Disciplina relativa all’impiego delle associazioni di volontariato nelle attività di soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorico-pratica Modificati i giorni massimi di impiego a 180 nell’arco dell’ anno e 60 gg. continuativi Applicazioni dei benefici economici anche ai lavoratori autonomi, viene corrisposto un rimborso per mancato guadagno calcolato sul reddito dichiarato nell’ anno precedente (limite max. £. 200.000 lorde giornaliere)

Buona serata e ... grazie