Medicina preventiva di Comunità

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Medicina preventiva di Comunità UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi 6 Medicina preventiva di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a. 2007-2008

Medicina preventiva di Comunità Significato Medicina avente come Mission la Promozione della salute e la Prevenzione delle malattie secondo la Vision della genesi comunitaria della salute e dell’approccio comunitario e integrato alla salute Destinatari Individui singoli e comunità (familiari, scolastiche, lavorative, sociali) Genesi comunitaria della salute e approccio comunitario e integrato alla salute Vision Metodologia Educazione alla salute

Promozione della salute Sighificati di: Promozione della salute Prevenzione

Salute psichica Salute fisica Salute sociale Livello globale di Salute Spirituale Salute fisica Emotiva Cognitiva Relazionale Funzioni fisiologiche e parti anatomiche sane Livello globale di Salute Emozioni, conoscenze, relazioni positive Salute sociale dei Servizi Abitativa Economica Lavorativa Ricreativa Reddito sufficiente, lavoro gratificante, abitazione dignitosa, servizi efficaci ed efficienti, attività del tempo libero

Fattori salutogeni Il livello globale di salute è legato a: Area fisica Fattori comportamentali: alimentazione corretta, attività fisica regolare, non dipendenze da alcool, fumo, droghe, riposo, adozione di misure di sicurezza, igiene personale Fattori ambientali: qualità aria, acqua, suolo, controllo agenti patogeni Area psicologica Libertà e indipendenza, autostima, convinzioni personali, spirituali, religiose, emozioni positive, controllo stress, relazioni interpersonali positive Area sociale Risorse finanziarie adeguate, lavoro e istruzione, servizi e abitazioni, coesione sociale

Fattori patogeni Area fisica Fattori comportamentali: alimentazione scorretta, sedentarietà, dipendenze da alcool, fumo, droghe, affaticamento, non adozione di misure di sicurezza, non rispetto di igiene personale Fattori ambientali: inquinamento aria, acqua, suolo, non controllo agenti patogeni Area psicologica Dipendenza, scarsa autostima, disimpegno personale, stress, relazioni interpersonali conflittuali Area sociale Povertà, disoccupazione, abbandono scolastico, emarginazione sociale, disservizi...

Promozione della salute Potenziamento dei fattori salutogeni: in condizioni di salute per mantenersi sani in condizioni di malattia-disabilità per mantenere e potenziare le capacità residue, così da consentire le Attività e la Partecipazione nelle varie aree di vita (domestica, lavorativa, sociale...) Esempi: 1. Adozione di uno stile di vita corretto 2. Riattivazione capacità ADL e IADL a seguito di allettamento prolungato

Prevenzione Prevenzione 1° Prevenzione 2° Prevenzione 3° Rimozione dei fattori patogeni Rimozione dei fattori di rischio nel soggetto sano per evitare la malattia Es. interruzione della abitudine al fumo in soggetto sano Prevenzione 1° Prevenzione 2° Diagnosi precoce di una malattia Es. Diagnosi precoce tumori femminili Diagnosi precoce Ca colon Prevenzione 3° Prevenzione delle ricadute Es. dieta a seguito di infarto

Genesi comunitaria della salute Approccio comunitario alla salute Significati di: Genesi comunitaria della salute Approccio comunitario alla salute Approccio integrato alla salute

Genesi comunitaria della salute I determinanti positivi (fattori salutogeni) e negativi (fattori patogeni) della salute si trovano all’interno delle varie Comunità in cui l’individuo vive (comunità familiari, scolastiche, lavorative, sociali)

Approccio comunitario alla salute Poiché i determinanti della salute si trovano all’interno delle Comunità in cui l’individuo vive, l’approccio ai problemi di salute non può essere fatto solo nei confronti dell’individuo, ma richiede interventi all’interno della Comunità in cui i problemi sono scaturiti

Esempi Una malattia genetica trova le sue origini nella “Comunità famiglia”. L’approccio al problema prevede azioni di prevenzione all’interno della famiglia per evitare nuovi casi (screening...) responsabilizzazione alla assistenza in caso di malattia, disabilità del membro colpito Una malattia comportamentale (es. obesità da iperalimentazione) può trovare le sue origini nella “Comunità famiglia”. L’approccio al problema prevede interventi di Educazione alimentare individuale e di tutta la famiglia

Le dipendenze patologiche rappresentano una complessa interazione di condizioni, molte delle quali si trovano all’interno delle “Comunità sociali” in cui l’individuo vive: Comunità famiglia (fragile, multiproblematica....) Comunità scolastica (insuccessi...) Comunità di lavoro, del tempo libero (amici, colleghi con dipendenza patologica) La gestione del problema richiede azioni individuali (di disassuefazione e recupero) azioni nei confronti della famiglia (supporto ai problemi) azioni nelle varie comunità sociali per apportare le modifiche necessarie alla eliminazione del problema o al suo contenimento (interventi di prevenzione)

Approccio integrato alla salute Gli interventi di Promozione della salute e di Prevenzione richiedono la partecipazione di tutti i Soggetti istituzionali ed azioni coordinate: Stato, Regioni: azioni legislative Comuni, Province: azioni politiche, organizzative (piani attuativi), azioni tecniche Aziende sanitarie: azioni organizzative (piani attuativi), azioni educative, azioni tecniche Enti Scolastici: azioni educative

Esempio: Lotta al fumo di sigaretta E’ necessaria la partecipazione di tutti i Soggetti istituzionali : Stato, Regioni: legge di divieto del fumo nei locali chiusi, imposta sulla vendita di sigarette Comuni, Province: piani attuativi (cartelli, sorveglianza di rispetto del divieto) Aziende sanitarie: educazione sanitaria, attivazione di Centri antifumo per la disassuefazione Scuole ed altre istituzioni sociali: educazione sanitaria

L'educazione alla salute Azioni congiunte vari Enti sanitari, sociali, educativi Scelta politica

Educazione alla salute Indurre comportamenti positivi Vietare, disincentivare comportamenti negativi (acquisiti o a rischio di acquisizione) Effettuare diagnosi precoce di malattia Prevenire le ricadute della malattia Obiettivi Azioni legislative: es. obbligo uso casco e cinture di sicurezza, limiti di velocità, divieto del fumo nei locali pubblici, accise sulla vendita dei generi voluttuari (alcol, fumo…), Azioni tecniche: es. vaccinazioni, screening per diagnosi precoce Azioni organizzative: es. pianificazione edilizia (impianti sportivi), raccolta differenziata rifiuti, attivazione di Centri antifumo, campagne di comunicazione Azioni educative: es. educazione sanitaria orientata alla promozione della salute, prevenzione, cura e assistenza Strategie

Importanza della E S Educazione sanitaria Motivi etici Strategia finalizzata a fornire Conoscenze, Comportamenti e Motivazioni per la Promozione della salute e la Prevenzione delle malattie La Salute è un diritto dei cittadini ed è compito dei Servizi mettere in atto azioni congiunte dei diversi settori (politico, economico, sociale, sanitario...). L’ES è strategia per tale obiettivo Motivi etici Motivi culturali La Salute è oggetto di attenzione dei mass-media ed il cittadino riceve e chiede sempre più informazioni. L’ES propone la informazioni corrette sulla “cultura della Salute” Importanza della E S Motivi sanitari La Salute va conservata e, in caso di malattia, recuperata. L’ES è in grado di migliorare il livello di salute Motivi economici La perdita della Salute ha un costo elevato. L’ES insegna come mantenere, difendere e recuperare la Salute, riducendo i costi della assistenza

Educazione al self-care Interventi individuali (singoli pazienti) Interventi collettivi (gruppi di cittadini) Metodi Informazione Strumenti Conoscenza dei comportamenti positivi per la salute Comprensione dei propri fattori di rischio e/o della malattia Comprensione degli interventi da attuare per ridurre il rischio di malattia o l’aggravamento-ricadute della stessa (strategie per la interruzione abitudini voluttuarie, dieta ipocalorica per ridurre il sovrappeso, modalità di pratica motoria) Adesione ai programmi di diagnosi precoce Conoscenza dei servizi di supporto Empowerment Attribuzione di potere al Paziente e alla Famiglia Stesura del piano assistenziale con il paziente e la famiglia Educazione al self-care Sviluppo della autonomia di cura, con dimostrazione di: Attuazione di pratiche (es. preparazione cibi, rilevazione di FC allenante, esecuzione di tratatmenti riabilitativi…) Sollecitazione alla adesione a gruppi di auto-aiuto

Educazione alla salute L'approccio individuale

Metodo Attori Campi di applicazione Obiettivi 5 fasi operative: Educatore (medico, altro professionista sanitario, professionista sociale) Paziente singolo o con familiare/i Attori Campi di applicazione Promozione della salute Prevenzione (primaria,secondaria, terziaria) Cura e Riabilitazione Assistenza alla persona Fare acquisire conoscenze, abilità e motivazioni per: Adottare comportamenti positivi e/o rimuovere comportamenti negativi Sviluppare autonomia (nella difesa della propria salute, nella cura e assistenza delle malattie/disabilità croniche… ) Obiettivi 5 fasi operative: Creare un ambiente educativo Creare l’occasione dell’intervento educativo Informare e fornire counselling* Sviluppare con il paziente strategie personalizzate Programmare follow-up Metodo *Relazione di aiuto da parte del counsellor ad una persona con un problema per aiutare la persona a capire e superare il problema

Educazione alla salute L'approccio di gruppo

Metodo Attori Campi di applicazione Obiettivi Educatore (medico, altro professionista sanitario, professionista sociale) Gruppi di pazienti, anche con familiare/i Attori Campi di applicazione Promozione della salute Prevenzione (primaria,secondaria, terziaria) Cura e Riabilitazione Assistenza alla persona Fare acquisire conoscenze, abilità e motivazioni per: Adottare comportamenti positivi e/o rimuovere comportamenti negativi Sviluppare autonomia (nella difesa della propria salute, nella cura e assistenza delle malattie/disabilità croniche… ) attraverso il rinforzo comunitario Obiettivi Metodo Coinvolgimento del gruppo in un Progetto