Riforma della PAC 2014-2020.

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Transcript della presentazione:

Riforma della PAC 2014-2020

PAC = Politica Agricola Comune La PAC è una “Politica” dell’Unione Europea È la più importante voce di spesa dell’attuale bilancio pluriennale europeo definito Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020

Il QFP, o prospettive finanziarie pluriennali, è suddiviso in rubriche, organizzate in argomenti tematici simili per aree di intervento

Rubriche del Bilancio UE Crescita inclusiva e intelligente (47%) Ricerca e innovazione, Istruzione e capitale umano, “Collegare l’Europa”, Politica di coesione Crescita sostenibile: risorse naturali (38,9%) PAC, Pesca e Programma LIFE Sicurezza e cittadinanza (1,6%) Migrazioni, Sicurezza interna, Cittadinanza, Giustizia, Difesa ecc. Europa globale (6,1%) Pre-adesione, Partenariato, Aiuti umanitari ecc. Amministrazione (6,4%)

Il tetto massimo di spesa per rubrica è deciso ogni 7 anni con procedura di codecisione tra Consiglio e Parlamento europeo QFP

Stanziamenti per impegni Tab. 3 - Quadro finanziario pluriennale Ue-28: stanziamenti per impegni (milioni di euro) Rubriche 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2014-20 Crescita intelligente ed inclusiva 66.354 60.283 61.725 62.771 64.238 65.528 67.214 69.004 450.763 Politica di coesione 52.406 44.678 45.404 46.045 46.545 47.038 47.514 47.925 325.149 Crescita sostenibile: risorse naturali 59.031 55.883 55.060 54.261 53.448 52.466 51.503 50.558 373.179 Pac I Pilastro (Mercati e pag. diretti) 43.515 41.585 40.989 40.421 39.837 39.079 38.335 37.605 277.851 Pac II Pilastro (sviluppo rurale) 13.890 13.652 13.653 13.654 13.655 13.656 95.577 Sicurezza e cittadinanza 2.209 2.053 2.075 2.154 2.232 2.312 2.391 2.469 15.686 Europa globale 9.222 7.854 8.083 8.281 8.375 8.553 8.764 8.794 58.704 Amministrazione 8.833 8.218 8.385 8.589 8.807 9.007 9.206 9.417 61.629 TOTALE 145.650 134.318 135.328 136.056 137.100 137.866 139.078 140.242 959.988

Percorso del negoziato QFP 2014-2020 29 giugno 2011 Proposta della Commissione sul QFP 2014-2020 22-23 novembre 2012 Mancato accordo al Consiglio europeo 7-8 febbraio 2013 Accordo Consiglio europeo sul QFP 11-14 marzo 2013 Risoluzione del Parlamento europeo, contraria all’Accordo del 8 febbraio 2013 27 giugno 2013 Accordo al trilogo 18-21 novembre 2013 Parere del Parlamento europeo dicembre 2013 Approvazione regolamento al Consiglio europeo

Le cifre definitive dell’accordo QFP 2014-2020 Intero periodo (mld di euro a prezzi 2011) QFP totale PAC totale Aiuti diretti Ue Italia QFP attuale 2007-2013 994 83,5 413 44,2 289 29,4 QFP 2014-2020 960 78,6 363 36,6 265 24 Variazione % -3,4 -5,9 -12,2 -17,2 -8,2 -18,3

Le principali riforme della PAC Periodo di applicazione Riforma 1993-1999 Riforma Mac Sharry 2000-2004 Agenda 2000 2005-2009 Riforma Fischler 2010-2013 Health check 2014-2020 Europa 2020

Il percorso della nuova PAC È la prima volta che viene impiegato il procedimento legislativo a livello UE definito procedura di codecisione: esso comporta una novità rispetto al passato Il Parlamento europeo ha potuto approvare i Regolamenti della PAC insieme al Consiglio, elevandosi dal ruolo meramente consultivo avuto finora

La PAC 2014-2020 La PAC vede ridursi la sua dotazione finanziaria del 4%, anche se resta la politica più importante dell’UE. La riduzione è mitigata da 15,5 miliardi di euro a disposizione dell’agricoltura europea al di fuori della seconda rubrica di bilancio

Differenze con il settennio precedente La PAC nel QFP (UE28) Differenze con il settennio precedente 2007-2013 2014-2020

PAC nel QFP a prezzi costanti 2011 (UE28, miliardi di euro) Proposte Primo pilastro (pagamenti diretti e misure di mercato) Secondo pilastro (sviluppo rurale) Totale PAC QFP 2007-2013 322,68 97,30 417,98 Proposta della Commissione del 29 giugno 2011 286,55 95,74 382,29 QFP 2014-2020 277,85 84,94 362,79 Differenze -13,9% -12,7% -13,2%

Le risorse destinate all’Italia A causa della convergenza esterna i Paesi (tra i quali l’Italia) con un livello medio di pagamenti diretti più elevato sarà ridotto a favore di quelli (Lettonia, Lituania, Romania ecc.) che avevano un livello medio più basso. Viene così attuata una ridistribuzione delle risorse, e l’Italia è il Paese che ne viene più colpito: avrà accesso al 6% in meno dei finanziamenti finora concessi

Risorse per l’Italia (miliardi di euro) Fondo Fondi Ue Fondi nazionali Totale Media annua Pagamenti diretti 27,0 0,0 3,8 OCM vino e ortofrutta 4,0 0,6 Sviluppo rurale 10,5 21,0 3,0 TOTALE 41,5 52,0 7,4

Ridistribuzione tra Stati Membri

Struttura della PAC 2014-2020 (1) La nuova PAC è costituita da 4 Regolamenti che entreranno in vigore nel 2014 e 2015. Un Regolamento transitorio, valido per l’anno 2014, favorisce la transizione negli Stati Membri verso la nuova PAC

Due Pilastri (2) I Regolamenti sono organizzati in due Pilastri, mantenendo quindi invariata la struttura originaria della PAC: Primo Pilastro: Pagamenti diretti, OCM Unica (Feaga) Secondo Pilastro: sostegno allo Sviluppo rurale (Feasr)

I 4 Regolamenti (3) Pagamenti diretti: norme comuni sui regimi di sostegno diretto agli agricoltori Organizzazione Comune di Mercato unica (OCM): stabilisce un’organizzazione comune di mercato dei prodotti agricoli Sviluppo rurale: sostegno allo Sviluppo rurale con il Fondo Feasr Regolamento Orizzontale: per il finanziamento, la gestione e il monitoraggio della PAC

I Fondi della PAC (4) La nuova PAC è finanziata da 2 Fondi europei: Il Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia): finanzia principalmente il regime dei Pagamenti diretti, gli interventi di mercato, azioni veterinarie, di promozione, conservazione, raccolta e utilizzo delle risorse genetiche, creazione e mantenimento di sistemi di informazione e di indagini agricole

I Fondi della PAC (5) Il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale): finanzia la politica di Sviluppo rurale (secondo Pilastro della PAC) che sostiene i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) in gestione condivisa con gli Stati Membri e le Regioni

La struttura definitiva della PAC (6) Sostegno allo Sviluppo rurale - Pagamenti diretti - Interventi di mercato (OCM unica) Finanziamento, gestione e monitoraggio della PAC (Reg. Orizzontale) Primo pilastro Secondo pilastro Feaga Feasr

Obiettivi generali della nuova PAC (Strategia Europa 2020) Sviluppare una produzione alimentare sostenibile attraverso l’aumento della competitività del settore agricolo e la redditività delle produzioni Elaborare un piano per la gestione sostenibile delle risorse e contrastare gli effetti del cambiamento climatico Programmare uno sviluppo territoriale equilibrato, al fine di valorizzare la differenziazione delle agricolture delle aree rurali

Obiettivi specifici della nuova PAC Per rispondere alle sfide future Sfide economiche Sfide ambientali Sfide territoriali Sicurezza alimentare Variabilità dei prezzi Crisi economica Emissioni di gas serra Degrado dei terreni Qualità dell’acqua e dell’aria Habitat e biodiversità Vitalità delle zone rurali Diversità dell’agricoltura nell’Ue

La novità più evidente della PAC 2014-2020 Il nuovo regime dei Pagamenti diretti prevede che il 30% di essi debba essere destinato al greening (inverdimento): gli agricoltori europei sono quindi “costretti” dall’UE a svolgere un’azione benefica quotidiana a sostegno dell’ambiente e del clima

Due macro-obiettivi Competitività delle imprese agricole (orientamento al mercato e il sostegno al reddito) Remunerazione dei beni pubblici (rafforzamento della condizionalità del I° Pilastro - greening – e la componente ambientale della politica di Sviluppo rurale)

I Regolamenti della nuova PAC analizzati nel dettaglio

Reg. Pagamenti Diretti Entrerà in vigore dal 2015 Prevede la suddivisione dell’attuale regime in più componenti (7) Conferma il disaccoppiamento degli aiuti, con il mantenimento di una componente accoppiata del 15%, facoltativa per gli Stati Membri Ha una duplice finalità: Assicurare un adeguato sostegno fisso al reddito agricolo Rafforzare l’efficacia ambientale della PAC

Le 7 componenti dei Pagamenti diretti Tipologia % del massimale nazionale Pagamenti obbligatori per gli Stati Membri Pagamento di base max 70% Pagamento ecologico (greening) 30% Pagamento giovani agricoltori fino al 2% Pagamenti facoltativi per gli Stati Membri Pagamento ridistributivo per i primi ettari fino al 30% Pagamento alle aree svantaggiate fino al 5% Pagamento accoppiato fino al 15% Pagamento piccoli agricoltori fino al 10%

Il Pagamento di base (1) I titoli storici scadranno il 31 dicembre 2014 Prevede l’assegnazione di nuovi titoli agli agricoltori attivi in base alla Domanda unica al 15/5/2015 Dopo la prima assegnazione si potranno ottenere: Per assegnazione della riserva nazionale Per trasferimento: affitto o compravendita di titoli Requisiti per avere accesso ai titoli: Aver ricevuto Pagamenti diretti durante il 2013 (salvo alcune deroghe) Risultare agricoltore attivo

I nuovi titoli saranno soggetti alla regionalizzazione Per evitare l’effetto penalizzante della regionalizzazione sugli agricoltori che attualmente sono in possesso di titoli dal valore elevato, la PAC prevede il meccanismo della convergenza, per garantire una transizione graduale dal sistema dei titoli storici a quello dei nuovi titoli Convergenza (graduale) Regionalizzazione

Regionalizzazione Aiuti per ettaro uniformi a livello “regionale”. Gli Stati membri definiscono le “Regioni” secondo criteri oggettivi e non discriminatori, quali le loro caratteristiche agronomiche e socioeconomiche, il loro potenziale agricolo regionale o la struttura istituzionale o amministrativa. Convergenza Avvicinare il valore attuale dei titoli ad un valore uniforme a livello “regionale”. Tre modelli di convergenza: convergenza totale al 2015; convergenza totale al 2019; convergenza parziale al 2019 o modello “irlandese”.

Per ricevere il Pagamento di base, l’agricoltore deve abbinare il possesso di un titolo a un ettaro di superficie ammissibile (superficie agricola, cioè seminativi, colture permanenti, prati permanenti) Ogni Stato Membro stabilirà una riserva nazionale, alimentata con una riduzione percentuale del Pagamento di base, fino al massimo del 3% del massimale nazionale; potranno poi utilizzarla per assegnare titoli a: Giovani o nuovi agricoltori Agricoltori per evitare l’abbandono delle terre Agricoltori per compensare svantaggi oggettivi

Il Pagamento ecologico (2) È il Pagamento “greening” (seconda componente per importanza, dopo il Pagamento di base) Occuperà una percentuale fissa del 30% delle risorse finanziarie per Stato Membro Porterà cambiamenti importanti alle tecniche agricole delle aziende del settore Si tratta di una “super-condizionalità” che impegnerà gli agricoltori dal 1° gennaio 2015 Vi hanno diritto gli agricoltori che hanno accesso al Pagamento di base

Condizioni per l’accesso al pagamento greening Dovranno essere rispettate contemporaneamente le seguenti pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente: Diversificazione delle colture, applicata solo ai seminativi ad esclusione delle colture permanenti; Mantenimento dei prati permanenti, che non potranno essere arati o coltivati; Presenza di aree di interesse ecologico, obbligatorie per le aziende con più di 15 ettari a seminativo e possono consistere in terreni lasciati a riposo, terrazzamenti, elementi caratteristici del paesaggio, ecc.

In alternativa, dovranno essere rispettate le pratiche equivalenti al greening che consistono in pratiche di inverdimento già in vigore che generano benefici per il clima e l’ambiente a livello equivalente o superiore a quello del greening, ad esempio: Regimi agroalimentari del PSR che adottano misure equivalenti; Sistemi di certificazione nazionali o regionali; Le colture permanenti legnose agrarie sono greening per definizione e quindi percepiscono il pagamento di default; Il mancato rispetto del greening comporta il decadimento dal diritto al pagamento fino al 2016. Nel 2017 verrà aggiunta una sanzione pari al 20% del pagamento, che si innalzerà al 25% nel 2018

Il Pagamento per i giovani agricoltori (3) Aumento del 25% del Pagamento di base per i primi 5 anni di attività dei giovani agricoltori Sarà un finanziamento obbligatorio per gli Stati Membri fino al 2% del massimale nazionale È definito giovane agricoltore: L’agricoltore che si insedia per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda Che abbia meno di 40 di età al momento di presentazione della domanda Che possieda adeguate conoscenze e competenze professionali Lo scopo di questo pagamento è il ricambio generazionale

Il Pagamento ridistributivo (4) Facoltativo, destinato agli agricoltori che hanno diritto al Pagamento di base per i primi ettari Gli Stati Membri possono destinarvi fino al 30% del massimale nazionale o regionale e riguarda un massimo di 30 ettari Presenta un fine ridistributivo del reddito

Il Pagamento per le aree svantaggiate (5) Si tratta di un Pagamento addizionale fino al 5% del massimale nazionale per gli agricoltori la cui azienda è ubicata in aree soggette a svantaggi naturali Lo scopo di tale pagamento è quello di compensare i costi addizionali dell’agricoltura in tali aree

Il pagamento accoppiato (6) Consiste in una percentuale compresa tra l’8 il 13% del massimale nazionale dedicabile all’aiuto accoppiato a un prodotto agricolo Gli unici prodotti esclusi sono tabacco, patate da consumo e industria, vino e prodotti vitivinicoli, carni suine e carni avicole Lo scopo è sostenere quelle aziende o produzioni agricole che sono in difficoltà o sono fondamentali per l’equilibrio economico nazionale

Il pagamento per i piccoli agricoltori (7) Pagamento facoltativo che sostituisce tutti gli altri Pagamenti diretti, volto a realizzare una semplificazione amministrativa nello Stato che intende adottarlo Sarà eligibile l’agricoltore che ne ha fatto domanda entro il 2014 L’importo di aiuto è fissato tra i 500 e i 1.250 euro annui I partecipanti al regime semplificato dovranno mantenere un numero di ettari almeno pari al numero di titoli posseduti, ma saranno soggetti a condizionalità meno rigorose ed esentati dall’obbligo di greening

Altre novità della riforma Agricoltori attivi: gli aiuti saranno destinati solamente a coloro che si dedicano effettivamente all’attività agricola e possono essere definiti “agricoltori attivi”. Ovvero: Svolgere una minima attività agricola su terreni che devono essere tenuti in uno stato idoneo all’allevamento o alla coltivazione Non rientrare nella “lista nera” > possessori di terreni agricoli appartenenti a specifici soggetti (aeroporti, ferrovie, tenute di caccia, camping, ecc.)

È prevista inoltre la sussidiarietà a livello statale nell’applicazione del concetto: lo Stato può infatti escludere dai Pagamenti diretti alcuni soggetti (attività agricole insignificanti rispetto alla principale o con scopo differente) o escludere i soggetti che hanno beneficiato di un aiuto inferiore ai 5.000 euro nell’anno precedente dal requisito di agricoltore attivo. Capping e degressività: il capping (tetto aziendale) è stato rimosso dall’iniziale proposta della Commissione. La degressività è invece obbligatoria: gli importi superiori ai 150.000 euro saranno ridotti di almeno il 5%, ma lo Stato Membro può decidere di far salire questa percentuale; i fondi accantonati in tal modo restano a disposizione dello Stato o della Regione. Lo scopo è porre un limite ai Pagamenti diretti delle grandi aziende agricole

Le soglie minime: lo Stato non dovrà erogare i Pagamenti diretti nel caso in cui l’importo totale non supera i 100 euro o la superficie ammissibile dell’azienda che ne fa richiesta è inferiore a un ettaro. Le soglie sono comunque flessibili, per rispettare le diverse economie agricole nazionali. In Italia: fino a 400 euro per l’importo totale del Pagamento diretto e 0,5 ettari per la superficie ammissibile

L’OCM unica Entra in vigore nel 2014 Viene proposto un ulteriore smantellamento della vecchia struttura delle PAC precedenti, caratterizzate da massicci interventi sul mercato (*) Vengono mantenute azioni come l’intervento pubblico e l’aiuto all’ammasso privato, ma vengono ridotte a “reti di sicurezza”

Interventi di mercato (*) Sono limitati ai seguenti: Intervento pubblico nei settori del frumento tenero e duro, orzo, mais, riso, carne bovina, burro, latte scremato in polvere (non più il sorgo) Ammasso privato nei settori dello zucchero, olio d’oliva, carne bovina, suina, ovina e caprina, burro latte scremato in polvere, formaggi a pasta dura

Le quote Saranno definitivamente abolite: questo ad eccezione di gravi crisi del mercato. Si comincerà con l’abolizione delle Quote latte nel 2015 per poi proseguire con vigneti e zucchero rispettivamente nel 2016 e 2017.

I regimi di aiuto I programmi “Frutta nelle scuole” e “Latte nelle scuole” saranno prorogati a tutto il periodo successivo Allo stesso modo saranno mantenuti i sostegni ai produttori operanti nel settore olio d’oliva e olive da tavola Sono confermati i programmi di sostegno esistenti al settore vitivinicolo

Migliorare il funzionamento della filiera Nonostante la volontà di rottura con il passato, gli agricoltori sono a tutt’oggi ancora troppo vulnerabili a determinati fattori, quali, in primis la volatilità dei prezzi e la diminuzione del loro potere negoziale. La Commissione indica di applicare a tutti i settori agricoli il modello del mercato ortofrutticolo: potenziare il ruolo delle OP (organizzazioni di produttori) delle AOP (associazioni di organizzazioni di produttori) e delle OI (organizzazioni interprofessionali)

In questo modo si rafforzerà il potere contrattuale degli agricoltori Potranno infatti negoziare contratti collettivi per l’olio d’oliva, le carni bovine ecc. Si cerca di ovviare così alle metodologie eccessivamente costose delle PAC più risalenti

La Politica di Sviluppo Rurale Entra in vigore nel 2014 Gli Stati Membri dovranno presentare i PSR entro l’inizio del 2014 La programmazione PSR dovrà avvenire in concomitanza con quella relativa a tutti gli altri Fondi strutturali (Fesr, Fse, ecc.), riguardanti la Politica di Coesione

PAC e fondi strutturali Regolamento “orizzontale” (recante disposizioni comuni ai Fondi strutturali e d’investimento europei) Quadro Strategico Comune (QCS) Altri fondi strutturali e d’investimento europei (ESI) del QCS (Fesr, Fse, Fondo di coesione, Feamp) Pilastro II: Feasr Politica di sviluppo rurale ¨Pilastro I: Feaga Misure di mercato, pagamenti diretti Politica agricola comune (Pac)

PSR nazionali e regionali È mantenuta l’attuale impostazione di programmazione che prevede la predisposizione dei 21 (in Italia) PSR regionali, con la possibilità di affiancarli a uno o più nazionali (“PSRN”)

I documenti della nuova programmazione per lo Sviluppo rurale Programmi operativi (PO) Fesr, Fse, Feamp Contratto di Partenariato CP Quadro strategico comune, QSC Programmi di Sviluppo Rurale Psr

Differenze rispetto alla programmazione 2007-2013 Le misure non saranno più classificate a livello UE in Assi, con il relativo obbligo di spesa minima per Asse Saranno adottate le priorità, con la scelta in capo a Stati e Regioni su quale misura usare per raggiungere gli obiettivi fissati in base a sei priorità generali e ai relativi settori di interesse specifici Ogni PSR dovrà contenere almeno 4 delle 6 priorità Gli Stati Membri potranno sviluppare dei sottoprogrammi tematici per concentrarsi meglio su determinate esigenze locali (es.: giovani agricoltori)

Gestione del territorio Diversificazione e qualità della vita 2007-2013: Assi prioritari Competitività Gestione del territorio Diversificazione e qualità della vita Leader 2014-2020: Priorità dell’Ue Trasferimento di conoscenze e innovazione Organizzazione di filiera e gestione del rischio Ecosistemi agricoli e forestali Efficienza risorse e economia a basse emissioni Inclusione sociale, riduzione povertà e sviluppo economico

2007-2013 Competitività: min 10% Gestione del territorio: min 25% Diversificazione e qualità della vita: min 10% Leader: min 5% 2014-2020 Il Psr deve contenere almeno 4 priorità Misure con finalità ambientali: min 30%

Le priorità I sottoprogrammi giovani agricoltori piccoli agricoltori 6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali 2. Potenziare la competitività, la redditività dell’agricoltura in tutte le sue forme, l’innovazione nelle aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste 3. Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo 3. Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalle foreste 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalle foreste 5. Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima 5. Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente alle avversità climatiche 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo, agroalimentare e forestale e nelle zone rurali zone montane filiere alimentari corte giovani agricoltori piccoli agricoltori le donne nelle zone rurali mitigazione dei cambiamenti climatici e loro adattamento biodiversità

Le risorse finanziarie Le risorse Feasr destinate all’Italia ammontano all’incirca a 10,5 miliardi di euro a prezzi correnti, cofinanziati da almeno 20 miliardi di euro dalla spesa pubblica nazionale Gli SM dovranno riservare almeno il 30% degli stanziamenti UE per lo Sviluppo rurale e almeno il 5% per l’approccio Leader I tassi di cofinanziamento UE arrivano ad un massimo dell’85% nelle regioni meno sviluppate, al 75% o 63% nelle regioni in transizione e al 53% nelle rimanenti

Le misure L’elenco delle misure si baserà sui punti di forza indicati dalla Commissione: Innovazione: basato sul partenariato europeo è un tema chiave per l’incentivazione all’uso efficiente delle risorse, la produttività, il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio, il progresso tecnologico a favore degli agricoltori e lo sviluppo del settore agricolo e forestale, rispettoso del clima e degli ecosistemi

Conoscenza “Un’agricoltura basata sulla conoscenza”: per la fornitura di servizi di consulenza agraria Ristrutturazione/investimenti delle aziende: già previste, con tassi di finanziamento più elevati se connesse ai partenariati europei per l’innovazione Giovani agricoltori: sovvenzioni per avviare attività, investimenti in immobilizzazioni materiali, servizi di formazione e consulenza Piccoli agricoltori: assicurazione e fondi di mutualizzazione contro i rischi da eventi atmosferici o zoonosi

Organizzazioni di produttori: sostegno alla costituzione di gruppi e organizzazioni sulla base di un piano aziendale (solo per PMI) Pagamenti agro-climatico-ambientali: contratti comuni, maggiore flessibilità nella proroga dei contratti iniziali Agricoltura biologica Settore forestale Zone montane: l’importo può essere portato fino a 450 euro all’ettaro Altre zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici: gli Stati Membri possono delimitare fino al 10% delle loro superfici con tali caratteristiche per preservarne o migliorarne l’ambiente

Cooperazione: sostenere la cooperazione in ambito tecnologico, ambientale, commerciale ecc. Attività non agricole: sovvenzioni per avviare un’attività e sviluppare micro e piccole imprese Servizi di base e rinnovamento dei villaggi: investimenti per infrastrutture a banda larga, per le energie rinnovabili, per la rilocalizzazione di attività o la riconversione di fabbricati Leader: maggiore sensibilizzazione e altro sostegno preparatorio alle strategie; promuovere la flessibilità di operazione con altri fondi a livello locale

Misure transitorie: onde agevolare il passaggio dalle attuali modalità di sostegno al prossimo periodo di programmazione pluriennale, la Commissione ritiene opportuno adottare disposizioni transitorie per evitare ritardi o difficoltà nell’attuazione del sostegno allo Sviluppo rurale. A tal fine gli Stati Membri possono continuare ad assumere per alcune misure (nel 2014) degli impegni giuridici nell’ambito di Programmi di Sviluppo Rurale già esistenti (anche a risorse 2007-2013 già esaurite). Questi nuovi impegni dovranno riguardare solamente le misure connesse alle superfici o agli animali

Pei e Strategia Europa 2020 Per attuare gli obiettivi di Europa 2020 la proposta della Commissione europea è quella di sviluppare 5 “Partenariati europei per l’innovazione” atti a incrementare la collaborazione tra i centri di conoscenza e il mondo delle imprese agricole Ciò avverrà tramite uno strumento specifico > i gruppi operativi costituiti da soggetti del mondo agricolo, tecnico e scientifico (agricoltori, ricercatori, consulenti, ecc.). È un metodo aperto, anche se ogni gruppo operativo dovrà necessariamente contenere una rappresentatività completa dell’intera filiera produttiva

Il finanziamento dei gruppi operativi avverrà tramite il PSR 2014-2020; più precisamente avverrà nell’ambito della misura “Cooperazione” A supporto dei gruppi operativi saranno costituite una rete europea e una rete nazionale. La prima favorirà il collegamento tra i risultati della ricerca compiuti grazie a Horizon 2020 e i gruppi operativi; dovrà fornire informazioni di carattere scientifico e assicurare lo scambio di conoscenze e esperienze. La rete nazionale dovrà sostenere la ricerca di partner per la misura “Cooperazione” (ruolo che probabilmente verrà assunto dall’esistente Rete Rurale Nazionale)

Il Pei in breve Pei Partenariato europeo per l’innovazione Tema Produttività e sostenibilità dell’agricoltura Documento ufficiale Comunicazione della Commissione europea COM(2012) 79 del 29 febbraio 2012 Obiettivi principali del Pei promuovere la produttività e l’efficienza del settore agricolo; si mira ad invertire entro il 2020 la recente tendenza alla diminuzione dell’incremento di produttività; sostenibilità dell’agricoltura; si mira a garantire il raggiungimento, entro il 2020, di un livello soddisfacente di funzionalità dei suoli in Europa. Il concetto di funzionalità dei suoli abbraccia la capacità produttiva dei suoli insieme al loro ruolo chiave nell’attenuazione dei cambiamenti climatici e nell’adattamento a essi e nella stabilità degli ecosistemi Metodo Maggiore integrazione tra il sistema della conoscenza (università, centri di ricerca e servizi di consulenza) e il mondo delle imprese agricole Fasi Il Pei avrà più fasi: dalla ricerca di base alla diffusione dei risultati della ricerca allo sviluppo di prodotti e tecniche fino alla loro integrazione nel processo di produzione. Applicazione Il lavoro operativo nel Pei per l’agricoltura andrà realizzato da gruppi operativi

Gruppi operativi Sono costituiti da soggetti interessati come agricoltori, ricercatori, consulenti e imprenditori operanti nel settore agroalimentare Formazione del gruppo operativo Sistema aperto in cui la domanda di innovazione (imprese) e l’offerta di innovazione (mondo della conoscenza) si incontrano liberamente per la formazione di un Gruppo operativo Progettazione La progettazione avverrà dal basso. Ogni Gruppo operativo avrà il compito di elaborare un Piano che descriva il progetto innovativo da realizzare, i risultati e il contributo della loro iniziativa per l’incremento della produttività in agricoltura, attraverso una gestione maggiormente sostenibile delle risorse Finanziamento La creazione e il funzionamento dei gruppi operativi dovranno beneficiare di un sostegno finanziario nel quadro della misura di “cooperazione” (articolo 36) del futuro regolamento sullo sviluppo rurale Rete Pei Nazionale Ha il compito di consentire il collegamento in rete dei gruppi operativi nazionali, servizi di consulenza e ricercatori Rete Pei Europea Ha il compito di fornire informazioni di carattere scientifico, utili per l’avvio dei Gruppi operativi, nonché assicurare a livello europeo, per il settennio 2014-2020, lo scambio di esperienze