12 dicembre Terzo Forum Il progetto 2005 Azioni e priorità per il PIANO di AZIONE LOCALE Simone Dalla Libera ingegnere www.agenda21.it.

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12 dicembre Terzo Forum Il progetto 2005 Azioni e priorità per il PIANO di AZIONE LOCALE Simone Dalla Libera ingegnere

Il Progetto del PIANI (PTCP, PAT, altri piani, ecc.) ObiettiviIndicatori II° 2004 Fatto Rapporto Stato Ambiente 2002 FORUM e Gruppi 2004 Fatto 2005

1. Sintesi del Rapporto sullo Stato dellAmbiente 2. Incontri con dipendenti Provincia di Verona 3. Avvio e gestione di 5 tavoli territoriali 4. Forum (lancio progetto/RSA/PAL) 5. Il Piano di Azione Ambientale (bozza) 6. Qualità percepita (indagine postale) Il Progetto del 2005

1. Lessinia2. Baldo 4. Bassa Veronese 3. Garda 5. Metropolitana Passare dagli obiettivi alle Azioni Predisporre il Piano di Azione (bozza) Obiettivi generali - Obiettivi Specifici Acqua2. Rifiuti3. Trasporti4. Energia5. Ed. Ambientale Il Progetto del I 5 tavoli territoriali

Il Progetto del 2005 – Le azioni 1.1 Trasporti T1 Potenziare il sistema ferroviario regionale con particolare riferimento all'SFMR relativo ai due poli veneti PD-VE-TV e VR T2 Incrementare le aree verdi e le barriere arboree attorno ai maggiori assi viari, in particolare lungo le autostrade sia per compensare l'emissione di gas serra, sia per ridurre la diffusione degli inquinanti T3 Migliorare il servizio di trasporto pubblico. Al fine di ridurre lutilizzo del mezzo privato, i principali centri periferici della città devono essere collegati da un sistema di trasporto pubblico cadenzato con tempi dattesa ridotti T4 Migliorare lefficacia del trasporto pubblico. Attuazione di politiche di moderazione del traffico quali: potenziamento del trasporto pubblico di massa ad alta capacità di carico (su assi ferroviari nuovi o esistenti), politica della sosta (realizzazione di parcheggi scambiatori), miglioramento della viabilità del trasporto pubblico (corsie preferenziali) T5 Predisporre il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP); prevedere per il sistema metropolitano un servizio di trasporto pubblico ad alta capacità di carico (sfruttando anche le linee ferroviarie esistenti), coordinato con le previsioni del piano regionale dei trasporti

Il Progetto del 2005 – Le azioni 1.2 Trasporti T6 Creare una rete di piste ciclabili, favorire i percorsi ciclopedonali casa – scuola e casa – recettori; creare dei percorsi per pedoni e cicli in modo che non gravino sulle strade provinciali. T7 Partecipazione più incisiva della Provincia alla pianificazione regionale dei trasporti, puntando alla redazione di piani di trasporto sia pubblico che privato su scala provinciale T8 Realizzare il tram per larea urbana e la metropolitana di superficie a servizio dei comuni della cintura T9 Migliorare la qualità dell'aria attraverso azioni sul traffico. Ridurre luso delle auto vietando l'accesso in città delle auto (+ parcheggi scambiatori + potenziamento trasporto pubblico). T10 Coordinare gli enti e le aziende di trasporto pubblico urbano ed extraurbano al fine di realizzare il biglietto unico di trasporto pubblico e riorganizzare le linee di trasporto evitando sovrapposizioni nelle aree di cintura.

Il Progetto del 2005 – Le azioni 1.3 Trasporti T11 Progetto logistico per la distribuzione delle merci nei centri abitati o centri storici (con mezzi ecologici, piccoli e a basso impatto) T12 Incentivare lutilizzo di combustibili meno inquinanti, aumentando la rete distributiva del gas metano e del gpl. Pianificare un'adeguata rete per l'idrogeno. Le Pubbliche amministrazioni utilizzino per prime auto e mezzi alimentati con combustibili alternativi alle benzine T13 Realizzazione di nuovi scali ferroviari per le merci per promuovere forme alternative all'autotrasporto su gomma T14 Rendere navigabile una rete fluviale e puntare sul trasporto via acqua, soprattutto per le merci T15 Completamento rete piste ciclabili che facilitino la fruizione di un turismo naturalistico sostenibile

Il Progetto del 2005 – Le azioni 1.4 Trasporti T16 Promuovere nelle scuole campagne di sensibilizzazione ai temi dell'ambiente: dimostrare la fattibilità del risparmio energetico e il guadagno reale che è possibile ottenere con l'uso del mezzo pubblico. T17 Rendere efficienti e frequenti i collegamenti pubblici nellintera area gardesana; sia lacuali che terrestri T18 Istituire una navetta in zona lago nei periodi estivi (possibilmente gratuita) T19 Rendere maggiormente accessibili i servizi pubblici di trasporto con biglietti meno cari

Il Progetto del 2005 – Le azioni 2.1 Energia E1 Costituire l'Agenzia per l'Energia provinciale per la predisposizione di un Piano energetico provinciale. Il Piano farebbe proprie molte delle azioni proposte dai vari tavoli. E2 Realizzare negli Enti pubblici e nelle scuole degli esempi virtuosi, o buone pratiche, sia di risparmio energetico (esempio lampade a basso consumo) che di produzione di energia da fonti rinnovabili (almeno nei nuovi edifici) E3 Promuovere l'uso della caldaia centralizzata a condensazione per tutte le tipologie edilizie con oltre 8 appartamenti E4 Raggiungere un accordo gestionale tra Enti e utenti per razionalizzare i consumi E5 Sfruttare l'energia solare iniziando con la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e prevedendo facilitazioni burocratiche ed economiche per la realizzazione di impianti solari

Il Progetto del 2005 – Le azioni 2.2 Energia E6 Prevedere sgravi fiscali negli oneri di urbanizzazione e minor aliquota ICI per chi costruisce con criteri di isolamento termico superiori a quanto previsto dalla legge 10 (per altro scarsamente attuata). E7 Sensibilizzare i Comuni ad adottare regolamenti edilizi sostenibili, che incentivino cioè i cittadini a costruire immobili a basso consumo energetico e a realizzare micro impianti per la produzione di energia rinnovabile (conto energia) E8 Incentivare la produzione di energia da fonti alternative ed in particolare luso dei pannelli solari e fotovoltaici, con informazione più capillare e contributi economici sul territorio (abitazioni private e di uso pubblico) soprattutto nella fascia precollinare e collinare. E9 Indirizzare le produzioni agricole a colture utilizzabili per la trasformazione in biocombustibili ed energia elettrica con la formazione di biomasse (prodotti da coltivazioni estensive ed intensive) E10 Formare i tecnici (progettisti ed impiantisti) sui temi del risparmio energetico ed in particolare sulle soluzioni in ambito residenziale per la diffusione di una cultura di progettazione bioclimatica degli edifici

Il Progetto del 2005 – Le azioni 2.3 Energia E11 Organizzare incontri pubblici che dimostrino con prove pratiche la funzionalità, a livello domestico e commerciale, dellutilizzo di energie alternative come ad esempio lenergia solare. Portare tali esempi anche nelle scuole. E12 Favorire la coscienza di risparmio energetico nelledilizia ed in particolare quella privata, attraverso adeguati strumenti urbanistici E13 Promuovere l'utilizzo delle biomasse E14 Predisporre la mappatura del "vento" per sfruttare lenergia eolica. Installare, ove possibile, pale eoliche in luoghi paesaggisticamente compatibili E15 Ridurre gli oneri urbanistici per quei progetti che adottano materiali naturali riciclabili e sistemi di produzione energetica alternativi E16 Incentivi economici per chi riduce lo spreco di energia E17 Incentivare luso del biodisel E18 Incentivare la cogenerazione, ossia la generazione combinata di energia elettrica ed energia termica

Il Progetto del 2005 – Le azioni 3.1 Educazione Ambientale F1 Campagna di educazione e sensibilizzazione da effettuarsi nelle scuole nelle tematiche ambientali, in particolare per la corretta separazione e conferimento dei rifiuti, il risparmio delle risorse idriche ed energetiche F2 Introdurre lecologia come materia specifica nelle scuole prevedendo anche interventi con docenti specializzati F3 Visite guidate per le scolaresche per conoscere le buone pratiche di sostenibilità. Apertura delle discariche per visite guidate con le scuole; laboratori scolastici per conoscere più da vicino la realtà dei rifiuti F4 Allargare fra i giovani, in tutte le fasce di età scolare, la conoscenza delle problematiche legate alla protezione dellambiente (cause ed effetti), usando gli strumenti e le modalità di comunicazione più idonei alle diverse fasce di età F5 Organizzare cicli di formazione continua sulle tematiche ambientali e la sostenibilità rivolte agli amministratori pubblici (in quanto decisori finali e responsabili delle scelte per il futuro) F6 Offrire occasioni di formazione continua per gli adulti nei temi della sostenibilità

Il Progetto del 2005 – Le azioni 3.2 Educazione Ambientale F7 Incoraggiare comportamenti ambientali ispirati alle leggi europee, partendo dalla conoscenza del territorio F8 Promuovere nella scuola progetti di agenda 21 locale finalizzati ad ottenere una scuola dalla mentalità "sostenibile" F9 Investire nella formazione dei progettisti F10 Organizzare incontri pubblici di informazione rivolti ai vari soggetti interessati, presieduti dai Comuni F11 Creare un "Coordinamento provinciale permanente per l'educazione ambientale" con le associazioni, le scuole, gli enti e gli altri operatori significativi presenti nel territorio per la realizzazione di un "Piano di formazione Ambientale" F12 Istituire un Centro permanente di educazione ambientale provinciale

Il Progetto del 2005 – Le azioni 3.3 Educazione Ambientale F13 Istituire un Tavolo permanente di confronto e monitoraggio ambientale tra Comuni, ARPAV, Provincia, ULSS, soggetti privati F14 Effettuare il conteggio dei rifiuti organici provenienti dalla mensa scolastica (eseguito dagli allievi con gli insegnanti aiutati da esperti) con progetti articolati e strutturati. F15 Inserire nel sito le varie esperienze in materia ambientale, realizzate all'interno del mondo scolastico e non F16 Effettuare dei rilievi periodici nel territorio per rappresentare la situazione ambientale con laiuto delle istituzioni e degli uffici ambientali presenti nel territorio F17 Mettere a disposizione esperti qualificati per interventi mirati e scientificamente elevati nelle scuole superiori. F18 Realizzare incontri periodici sui temi ambientali in ambito scolastico fra docenti, rappresentanti delle famiglie e associazioni ambientaliste

Il Progetto del 2005 – Le azioni 3.4 Educazione Ambientale F19 Organizzare corsi di formazione e informazione nelle scuole F20 Diffondere capillarmente leducazione ambientale controllandone la qualità F21 Effettuare nelle scuole dotate di mensa il compostaggio domestico F22 Coinvolgere con azioni concrete le fasce giovani della popolazione attraverso la collaborazione delle associazioni in iniziative locali. Leducazione ambientale può così diventare anche un momento di relazione e di unione tra i componenti di una comunità F23 Puntare sulle associazioni

Il Progetto del 2005 – Le azioni 4.1 Rifiuti R1 Avviare una campagna di sensibilizzazione per incentivare lacquisto, da parte dei consumatori, di prodotti a ridotto imballaggio R2 Garantire una raccolta regolare dei rifiuti e collocare i cassonetti in maniera razionale. Potenziare la raccolta differenziata nelle isole ecologiche R3 Estendere, ove possibile, la raccolta differenziata porta a porta R4 Diffondere la pratica del compostaggio domestico (con eventuali incentivi) R5 Promuovere luso esclusivo di imballaggi riciclabili come ad esempio quelli derivati dal mais, resistenti e biodegradabili R6 Inibire la diffusione e l'uso di imballaggi in polistirolo

Il Progetto del 2005 – Le azioni 4.2 Rifiuti R7 Prevedere incentivi per chi ricicla e forme repressive per chi non raggiungere i livelli normativi previsti R8 Calcolare la tariffa di smaltimento dei rifiuti non in base alla superficie abitativa o produttiva ma al volume o peso di rifiuti prodotti effettivamente R9 Interpretare in maniera univoca la legislazione sui rifiuti e renderla più chiara possibile R10 Esercitare maggiori controlli per evitare labbandono dei rifiuti. Assegnare all'ATO tale competenza R11 Promuovere nei Comuni specifiche campagne di sensibilizzazione locali R12 Utilizzare al massimo il rifiuto per produzione energia anche con micro impianti

Il Progetto del 2005 – Le azioni 4.3 Rifiuti R13 Favorire la diffusione dei sistemi di gestione ambientale nelle imprese e premiare i più efficaci al fine di disincentivare la produzione di rifiuti R14 Potenziare e rendere più efficiente la raccolta differenziata R15 Aggregare più comuni per la gestione dellumido e per la creazione di una centrale a biomassa per produrre energia R16 Passare dal concetto di riciclaggio a quello di riutilizzo, ad esempio imballaggi o contenitori per liquidi R17 Coinvolgere tutti, con metodi semplici, per far capire come si può ridurre le quantità di rifiuti prodotte R18 Educare la popolazione tramite diffusione delle informazioni sui problemi collegati allo smaltimento dei rifiuti e ai costi di trattamento

Il Progetto del 2005 – Le azioni 4.4 Rifiuti R19 Impostare campagne di sensibilizzazione della popolazione, soprattutto verso i bambini (scuole) sulla raccolta differenziata con riunioni, convegni, propaganda, manifestazioni R20 Promuovere azioni di sensibilizzazione presso i produttori di imballaggi per diminuirne le quantità R21 Indicare sull'imballo come e dove va smaltito il rifiuto R22 Diffondere il compostaggio domestico R23 Avviare la raccolta differenziata nei comuni della Comunità montana; recupero dei materiali dispersi nellambiente R24 Concordare con tutti i Comuni della Comunità Montana lo stesso sistema di raccolta dei rifiuti R25 Utilizzare il sistema di raccolta porta a porta e favorire luso di inceneritori

Il Progetto del 2005 – Le azioni 5.1 Acqua A1 Introdurre nei regolamenti edilizi comunali una norma, per tutti i nuovi edifici residenziali ed industriali, per la raccolta dellacqua piovana per poi utilizzarla a fini non potabili (irrigazione di giardini, lavaggio cortili, ecc) A2 Informare e poi favorire le piccole, medie e grandi aziende agricole ad usare sistemi di irrigazione a minor dispendio d'acqua (es.congegni di regolazione di flusso) A3 Inserire altri i corsi dacqua fra le aree protette, per la conservazione e la rinaturalizzazione degli stessi A4 Introdurre Norme tecniche comunali che prevedano lutilizzo di sistemi per il risparmio della risorsa nelle nuove costruzioni e l'obbligo di manutenzione e controllo degli impianti agricoli e industriali A5 Promuovere la fondamentale importanza dellandamento naturale (meandriforme) di ogni corso dacqua. Sostenere, rivalutare e difendere la natura lungo le rive dellAdige e di ogni corso dacqua A6 Favorire l'utilizzo di acqua depurata in agricoltura

Il Progetto del 2005 – Le azioni 5.2 Acqua A7 Incentivare lindustria ad utilizzare acqua riciclata o piovana per i processi tecnologici A8 Usare acqua meteorologica per usi domestici non potabili (bagno, servizi igienici, giardino ecc.) A9 Definire manuali di buona pratica agricola per ottimizzare (ridurre) limpatto dellagricoltura sul suolo e le acque. Tali manuali hanno come base informativa la carta dei suoli gia disponibile, che può essere aggiornata e dettagliata nelle zone di maggior interesse A10 Installare depuratori o sistemi di depurazione più efficienti A11 Cercare nuove fonti idriche A12 Depurare gli scarichi, soprattutto quelli degli allevamenti; fitodepurazione

Il Progetto del 2005 – Le azioni 5.3 Acqua A13 Vietare la fertirrigazione su prati e pascoli; conferire i liquami agli impianti di depurazione A14 Realizzare un centro di raccolta liquami da zootecnia con produzione di metano A15 Aumentare i controlli e i campionamenti sui corsi d'acqua A16 Migliorare i sistemi di depurazione degli scarichi civili e industriali A17 Calcolare i costi dell'acqua in maniera più equa tra tutti i cittadini A18 Realizzare piccoli serbatoi per immagazzinare lacqua piovana

Il Progetto del 2005 – Le azioni 5.4 Acqua A19 Prevedere la realizzazione di un bacino idrico in provincia (cassa di espansione e raccolta della risorsa per irrigazione) A20 Studiare, proporre e favorire metodi per il recupero ed il riciclaggio delle acque secondo utilizzo A21 Il Garda: un lago da bere, sensibilizzare al risparmio delle risorse naturali e la salvaguardia dellambiente naturale al fine di garantire la biodiversità A22 Investire di più nella depurazione delle acque, in particolare controllando severamente gli scarichi industriali. Promuovere un impianto pilota per il risparmio dellacqua di qualità e per la depurazione.

Il Progetto del I Numeri Tavoli territoriali: 5 Incontri dei tavoli territoriali: 5x5= 25 Azioni selezionate: T19+ E18+F23+R25+A22 = 107 Presenze ai tavoli: G50+L25+ B41+ BV68+M67=251 Comuni: G6+L8+ B6+ BV17+M10=47 Cittadini intervistati: 340

12 dicembre Terzo Forum Il progetto 2005 Azioni e priorità per il PIANO di AZIONE LOCALE Simone Dalla Libera ingegnere