PREVENZIONE DELLA ROSOLIA CONGENITA

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PREVENZIONE DELLA ROSOLIA CONGENITA Regione Sicilia 4° “Incontri Pediatrici” Ospedale – Territorio Presidio Ospedaliero di Partinico 13 Dicembre 2008 PREVENZIONE DELLA ROSOLIA CONGENITA Dott.ssa Maria Angela Randazzo Dipartimento di Prevenzione Medico Servizio Epidemiologia - U.O. Coperture Vaccinali Azienda USL 6 - Palermo

Vaccinazione antirosolia 1972: raccomandata per le ragazze in età prepubere Inizio anni ’90: disponibilità MPR 1999: MPR inclusa nel calendario nazionale a 12-15 mesi La copertura vaccinale per i bambini nel 2° anno di vita, è sovrapponibile a quella del morbillo Per la vaccinazione selettiva delle adolescenti non esistono dati nazionali recenti

Rosolia in Italia, 1970-2006 (Ministero della Salute) Negli anni 1970-1997 è possibile notare l'andamento ciclico dell’infezione, con picchi epidemici ogni 2-4 anni. Nonostante l’introduzione della vaccinazione, dal 1971 al 1996 l’incidenza della malattia è rimasta pressoché stabile, con picchi epidemici di oltre 60.000 casi notificati. Dopo l’epidemia del 1997, con oltre 34.000 casi notificati, si è assistito ad una riduzione di incidenza ed ad un allungamento del periodo interepidemico. Nel 2002 vi è stato un nuovo aumento dei casi segnalati (6.200), mentre nel 2005 si è raggiunto il minimo storico di 139 notifiche (dati provvisori). La copertura vaccinale per la rosolia non viene rilevata di routine, ma indagini condotte negli anni ’90 hanno mostrato come oltre il 90% delle vaccinazioni antimorbillo nel secondo anno di vita venga effettuata con prodotti combinati MPR. Nei nuovi nati, quindi, la copertura vaccinale per la rosolia è sovrapponibile a quella rilevata per il morbillo. Per quanto riguarda la vaccinazione selettiva delle adolescenti, non sono attualmente disponibili dati nazionali. Vediamo ora la situazione italiana. La rosolia post-natale è soggetta a notifica dal 1970. Il vaccino antirosolia è stato introdotto nel 1972. Inizialmente la vaccinazione è stata raccomandata solo per le ragazze in età pre-pubere. Negli anni 1987-1991 è stata condotta la sorveglianza nazionale della SRC: Negli anni ‘90, con l’introduzione dei vaccini combinati MPR, si è passato a vaccinare tutti i bambini di entrambi i sessi al di sotto dei due anni di vita. Attualmente la vaccinazione anti-rosolia rientra, insieme ai vaccini per parotite, morbillo e pertosse, fra i vaccini previsti dal calendario nazionale per tutti i nuovi nati all’età di 12 –15 mesi. Dal 2005, è stata introdotta la sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita. 2004: 461 2005: 139 2006: 249 casi / 58 milioni = 0,4 per 100.000 -------------------- CV=88,5%

Rosolia in Italia; 1970-2001 La vaccinazione anti-rosolia è iniziata in Italia nei primi anni '70, rivolta alle bambine in età prepubere; a partire dal…la vaccinazione è stata raccomandata per tutti i bambini nel secondo anno di vita, in associazione con i vaccini antiparotite e morbillo. Nel 1998, l’indagine ICONA ha mostrato che oltre il 95% dei bambini vaccinati contro il morbillo erano vaccinati anche contro rosolia e parotite. L’offerta della vaccinazione antirosolia sia alle pre-adolescenti che ai nuovi nati, è stata comunque estremamente varia tra regioni e fino agli anni ‘90 e non sono state finora raggiunte coperture vaccinali tali da controllare la circolazione dell’infezione. Negli anni ‘70 ed ‘80 l’incidenza è rimasta stabile (in media ); a partire dagli anni’90 si è invece assistito ad una diminuzione dei casi segnalati (in media). L’andamento della malattia mostra picchi epidemici ogni 4-5 anni; l’ultimo anno epidemico è stato il 1997, con 35.000 casi, mentre nel 1998 sono stati segnalati circa 3.000 casi (minimo storico).

Sieroprevalenza della rosolia per età, 1996 e 2004 Mentre sono migliorati i dati di sieroprevalenza rispetto al 1996 per i bambini e gli adolescenti (1-14 anni: 82% nel 2004 vs 62% nel 1996 per incremento dell’attività vaccinale in età pediatrica), i dati di sieroprevalenza della rosolia nella fascia di età 15-19 anni e in quelle superiori ( comprendenti perciò le donne in età fertile ) sono sovrapponibili negli anni 1996-2004. La proporzione di donne suscettibili in età fertile è rimasta di circa il 10%

CENNI DI EPIDEMIOLOGIA Controllo: ridurre l’incidenza per evitare complicazioni derivanti dalla malattia Eliminazione: non vi sono più casi di malattia autoctona nell’area geografica considerata Eradicazione: assenza della malattia e dell’agente patogeno in tutto il mondo.

Livelli di controllo del morbillo e SRC Tasso di riproduzione di base del morbillo (Ro) è compreso tra 10 e 20 (alta contagiosità) Il tasso di riproduzione effettivo (RE) dipende dalla proporzione di suscettibili Eliminazione: alte CV e bassa proporzione di suscettibili IL tasso netto di riproduzione è una misura di contagiosità ed esprime il numero atteso di nuove infezioni generate da un singolo infettivo infetto nel corso del suo intero periodo di infettività, in una popolazione interamente suscettibile. Ro=1 frequenza di malattia stabile nel tempo (endemia) Ro<1 malattia tende ad estinguersi Ro>1 epidemia In una popolazione di suscettibili ed immuni il numero di casi secondari dipende anche dalla percentuale di suscettibili presenti nella popolazione. Questo parametro è definito tasso effettivo di riproduzione Re: minore è la proporzione di suscettibili minore è Re L’obiettivo dei programmi vaccinale è ridurre Re riducendo la proporzione dei suscettibili Vista l’elevata contagiosità del morbillo, l’eliminazione si può raggiungere solo se la CV è elevata e la proporzione di suscettibili è bassa.

A livello Europeo, è stato stimato che per eliminare il morbillo la proporzione di suscettibili non deve superare il 15% nei bambini di età inferiore a 5 anni, il 10% nei bambini tra 5 e 9 anni ed il 5% nelle fasce di età successive Dato che la rosolia è meno trasmissibile del morbillo, tali livelli garantiscono anche l’interruzione della trasmissione della rosolia Per prevenire la SRC è stato stimato che la proporzione di donne in età fertile suscettibili alla rosolia non deve superare il 5%

E’ possibile l’eliminazione? Immunità permanente Non esiste lo stato di portatore cronico Trasmissione esclusivamente interumana Vaccino MPR efficace

Efficacia del vaccino MPR: rosolia L’efficacia di una dose è del 95-100% Una seconda dose incrementa il titolo anticorpale Il vaccino non è efficace nella profilassi post- esposizione

Allungamento periodi interepidemici Variazioni di incidenza della malattia dopo introduzione della vaccinazione estesa Vaccinazione N. di Casi Periodo Luna di Miele Allungamento periodi interepidemici CURVA EPIDEMICA: veloce riduzione dei suscettibili, poi lunghi periodi interepidemici ed epidemie massive Tempo (anni)

Copertura vaccinale minima richiesta per interrompere la trasmissione delle infezioni con specifiche caratteristiche epidemiologiche. Infezione Età media di acquisizione dell’infezione (anni) Periodo interepidemico Indice di contagiosità Copertura vaccinale minima (%) Morbillo 4-5 2 15-17 92-95 Pertosse 3-4 Parotite 6-7 3 10-12 90-92 Rosolia 9-10 3-5 7-8 85-87 Difterite 11-12 4-6 5-6 80-85 Poliomielite 12-15

PIANO STRATEGICO GLOBALE Eliminazione del morbillo entro il 2010 nella Regione EURO, PAHO e nella Regione del Mediterraneo Orientale Riduzione del numero dei decessi per morbillo nella Regione Africana e nelle due Regioni che comprendono l’Asia e l’Oceania PIANO EUROPEO DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA CONGENITA PIANO NAZIONALE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA CONGENITA

Regioni OMS con obiettivo di eliminazione della rosolia congenita Ad oggi, due regioni dell’OMS hanno stabilito anche un programma di eliminazione della rosolia congenita: la regione europea e la PAHO, entrambe entro il 2010. Le zone grigie sono quelle che non usano il vaccino antirosolia: se non è possibile ottenere una buona copertura vaccinale è meglio non vaccinare per rosolia: è dannoso (aumento età suscettibili aumento di casi in gravidanza e quindi di rischio SRC). Regioni OMS con obiettivo di eliminazione della rosolia congenita EURO (2010) PAHO (2010)

Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita A che punto siamo? lezione trasversale rsipetto a quelle viste in precedenza

Obiettivi raggiungere e mantenere l’eliminazione del morbillo a livello nazionale, interrompendone la trasmissione indigena Ridurre e mantenere l’incidenza della rosolia congenita a valori inferiori a 1 caso ogni 100.000 nati vivi

… Obiettivi per il 2003 Migliorare la notifica dei casi del morbillo e rosolia, l’accuratezza della diagnosi e dell’indagine epidemiologica anche grazie attraverso il ricorso alla conferma di laboratorio Introdurre a livello nazionale la sorveglianza delle infezioni congenite da rosolia e delle sue manifestazioni cliniche

… Obiettivi per il 2004 raggiungere una copertura vaccinale dell’85 % per una dose di MPR entro i due anni di vita, in ogni regione italiana Accertare lo stato immunitario verso la rosolia nel 95% delle donne gravide Dotare tutte le ASL di anagrafi vaccinali informatizzate e collegate con le anagrafi di popolazione Marche Sicilia e Calabria non hanno ancora raggiunto (dati 2006) una copertura dell’85% (Marche: 84,8%) Copertura nazionale è dell’88%.

… Obiettivi per il 2005 raggiungere e mantenere una copertura vaccinale del 90 % per una dose di MPR entro i due anni di vita, in ogni regione italiana ridurre a meno del 5% la proporzione di donne in gravidanza suscettibili alla rosolia raggiungere e mantenere nel tempo una proporzione del 95% di donne in gravidanza suscettibili alla rosolia vaccinate nel post partum e post-interruzione di gravidanza

… Obiettivi per il 2006 Raggiungere e mantenere in ogni Regione italiana una copertura vaccinale media del 95% per una dose di MPR entro i due anni di vita, con coperture medie non inferiori al 90% in ogni distretto. Raggiungere una copertura vaccinale del 95% per almeno una dose di MPR nei bambini tra 3 e 15 anni di età, in ogni Regione italiana. Raggiungere e mantenere in ogni Regione e Provincia Autonoma un tasso di incidenza del morbillo inferiore ad un caso ogni 100.000 abitanti

… Obiettivi per il 2007 raggiungere e mantenere una copertura vaccinale del 90% almeno per la seconda dose di MPR somministrata all’età di 5-6 anni

2008: IL NUOVO CALENDARIO VACCINALE DELLA SICILIA Vaccino Nascita 3° mese= dal 61°giorno 4° mese 5°mese= dal 121° giorno 6° mese 11° - 12° mese 15° mese 16° mese Dal 5° anno comp. Dall’11° anno comp. Dal 12° anno comp. DTP   DTPa DTPa* Tdp Antipolio IPV  IPV Epatite B Epatite B* MPR MPR 1 MPR 2 MPR* Hib PCV Varicella Influenza Meningo C Men* HPV GRATUITO PER LE 12ENNI; POSSIBILITA’ DI OFFERTA A COSTO “EX FACTORY” PER LE DICIASETTENNI E VENTIQUATTRENNI * Epatite B: nei nati da madre HBsAg positive secondo l'apposito calendario * MPR: recupero 1° dose o somministrazione 2° dose * Varicella: negli adolescenti che non hanno avuto la malattia *DTPa: fino a 6 anni; Tdp per i bambini che si presentano in ritardo oltre il sesto anno. *Meningo C: dal 16° mese: 1 dose 1 mese dopo MPR e Varicella  cat. rischio

D.A. 6 agosto 2004 programma di recupero vaccinazione MPR Accesso Centro di Vaccinazione Anno 1° dose MPR 1° e/o 2° dose MPR Reclutamento attivo Occasioni opportune 15 mesi 2 anni 5 anni 11 anni 2004 2002-2003 2002 1999 1993 2005 2003-2004 2003 2000 1994 2006 2004-2005 2001 1995 2007 2005-2006 1996 2008 2006-2007 1997 2009 2007-2008 1998 Coperture elevate con 1 dose nelle ultime 5 coorti Raggiungere elevate coperture nati 02-03 Ricerca attiva non vaccinati

44% campione nazionale

In che fase di controllo della malattia ci troviamo? I pochi casi sporadici testimoniano che il virus circola ancora

Fonte: Piano Nazionale Morbillo Tabella 2.1. Stadi del controllo del morbillo e della rosolia congenita Stadio Livello di controllo Copertura vaccinale Situazione epidemiologica I Controllo del morbillo limitato Medio-bassa (<~90%) • Morbosità elevata con frequenti epidemie • Periodo interepidemico ≤5 anni II Controllo del morbillo Mantenuta a livelli medio-alti (>~90%) con almeno una dose di vaccino anti morbillo • Bassa morbilità con periodiche epidemie di morbillo • Periodo interepidemico > 5 anni IIIa Verso l’eliminazione del morbillo Mantenuta ad altissimi livelli (>95%) con due dosi di vaccino anti morbillo • Interruzione della trasmissione indigena di morbillo • Bassi livelli di suscettibilità al morbillo nella popolazione IIIb Verso l’eliminazione del morbillo e la prevenzione della rosolia congenita Mantenuta ad altissimi livelli (>95%) con due dosi di vaccino anti morbillo e mantenuta ad alti livelli con almeno una dose di vaccino anti rosolia (>90%) in programmi selettivi o universali • Incidenza di rosolia congenita <1 per 100.000 nati vivi • Bassi livelli di suscettibilità alla rosolia nelle donne in età fertile • Incidenza della rosolia <1 per 100.000 abitanti (solo programmi universali) In quale direzione stiamo andando? Fonte: Piano Nazionale Morbillo

Sorveglianza della rosolia in gravidanza e rosolia congenita D.M. 14 ottobre 2004. A partire dal 1 gennaio 2005, l’infezione da virus della rosolia in gravidanza e l’infezione congenita vanno segnalate come malattie a notifica obbligatoria, classe III Circolare esplicativa n. 2 del 5 agosto 2005 Rosolia in gravidanza: la scheda di notifica va compilata per tutti i casi sospetti di infezione da virus della rosolia in gravidanza, inclusi quelli in cui solo la presenza di IgM positive è alla base del sospetto diagnostico Rosolia congenita: la scheda di notifica va compilata per tutti i casi sospetti di rosolia congenita, inclusi i nati morti ed i bambini nati da madre con infezione confermata da rosolia in gravidanza asintomatici alla nascita

Rosolia in gravidanza: classificazione dei casi SOSPETTO: qualsiasi esantema generalizzato a insorgenza acuta oppure reperto positivo per IgM rosolia-specifiche POSSIBILE: un caso che corrisponde alla definizione di caso clinico: manifestazione acuta di esantema generalizzato maculopapulare e artralgia/artrite, linfoadenopatia o congiuntivite. PROBABILE: un caso clinicamente compatibile che ha un collegamento epidemiologico CONFERMATO: un caso clinicamente compatibile confermato da esami di laboratorio ASINTOMATICO CONFERMATO IN LABORATORIO: un caso asintomatico in cui sia stata confermata l’infezione.

Notifiche rosolia in gravidanza (Italia, 2005- aprile 2008) 64 casi sospetti, da sette regioni: 10 nel 2004* 25 nel 2005 14 nel 2006 8 nel 2007 7 nel 2008 * La data del primo rubeotest positivo (e non la data di notifica) è stata scelta per indicare l’anno di riferimento del caso. Pertanto i dati del 2004 sono parziali (sono rappresentati da quei casi notificati nel 2005, ma riferibili al 2004)

Notifiche rosolia in gravidanza per anno e regione

Follow up delle notifiche rosolia in gravidanza Dei 64 casi sospetti: 25 sono rimasti tali, perchè non è stato possibile classificare il caso con le informazioni a disposizione 12 sono stati confermati 1 caso è stato classificato come possibile 7 casi asintomatici sono stati confermati in laboratorio 19 sono stati esclusi

Notifiche rosolia in gravidanza Età media dei casi: 29,9 (17-46) anni 30 (47%) avevano avuto precedenti gravidanze IgM rosolia-specifiche positive in gravidanza Solo 12 (19%) avevano eseguito lo screening pre-concezionale Solo 5 (8%) erano state precedentemente vaccinate Due donne, una asintomatica con conferma di laboratorio e una con diagnosi sospetta, hanno effettuato IVG entro la 16° settimana. Una donna con infezione confermata ha in programma IVG. L’età media è stata calcolata come differenza tra data di nascita e data notifica (non data primo rubeo test positivo)

Rosolia congenita: classificazione dei casi SOSPETTO: ogni bambino con segni e sintomi clinici compatibili con SRC, ma che non risponde in tutto ai criteri per caso probabile, oppure un bambino la cui madre abbia avuto in gravidanza un’infezione confermata da rosolia PROBABILE: un caso non confermato da esami di laboratorio, ma che presenta almeno due delle manifestazioni cliniche di gruppo A oppure una di quelle del gruppo A e una di quelle del gruppo B e non abbia evidenza di altra eziologia. CONFERMATO: un caso clinicamente compatibile, confermato da esami di laboratorio SOLA INFEZIONE: un caso con diagnosi di laboratorio di infezione, ma assenza di sintomi o segni clinici.

Notifiche rosolia congenita (Italia, 2005-aprile 2008) 26 casi sospetti, da quattro regioni: 17 nel 2005 4 nel 2006 5 nel 2007

Notifiche rosolia congenita per anno e regione

Casi di rosolia congenita Dei 26 casi sospetti: 3 neonati infetti sintomatici (casi confermati) 2 neonati con sintomi senza conferma di laboratorio (casi probabili) 1 neonato infetto senza sintomi (caso asintomatico confermato in laboratorio) 18 sono stati esclusi 2 sono rimasti tali, perché non è stato possibile classificare il caso con le informazioni a disposizione

L’immmigrazione da Paesi ad alto rischio In Italia, ogni anno circa 50 mila bambini (11% del totale dei nati) nascono da donne immigrate. La maggior parte di queste donne proviene da Paesi dove non viene o non veniva effettuata la vaccinazione contro la rosolia. In Italia 11,1 % dei bambini nascono da donne immigrate, con elevata varibilità interegionale:si va da regioni con meno del 3% di nati in immigrate (Sicilia, Sardegna , Basilicata, Puglia) a Regioni in cui invece questa proporzione è superiore al 16 % (Lombardia, Umbria, Emilia Romagna). Quindi sono circa 50 mila i bambini nascono in Italia da donne immigrate; il numero di nati da donne immigrate è in aumento perchè aumenta il numero di immigrate e perchè la loro natalità è maggiore rispetto alle donne italiane. La maggior parte di queste donne provengono da paesi dove la vaccinazione contro la rosolia non è offerta. Le donne straniere costituiscono un gruppo a rischio importante, in rapido aumento e che ha bisogno di una specifica strategia di vaccinazione. Fonte Ministero salute. Analisi certificati asssitenza la parto anno 2003 CeDAP; http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_480_allegato.pdf Ministero salute CeDAP 2003

Rosolia in gravidanza La segnalazione va effettuata per tutti i casi sospetti di rosolia in donne gravide, incluse le gestanti clinicamente asintomatiche in cui si riscontrino delle IgM specifiche per rosolia.

Flusso dei dati AUSL 6 Servizio di Epidemiologia MEDICO che osserva o sospetta il caso Entro 2 giorni AUSL 6 Servizio di Epidemiologia (Attivazione inchiesta epidemiologica per la compilazione delle schede di notifica All.2/All.3) Invio schede di notifica ASSESSORATO REGIONALE SANITA’ Schede del caso confermato Riepiloghi mensili per provincia, età e sesso Invio mensile MINISTERO SALUTE ISS MINISTERO SALUTE ISS ISTAT Classificazione dei casi e tenuta del data base Referente scientifico per la componente di laboratorio della diagnosi

Scheda di notifica di rosolia in gravidanza sezione 1 - informazioni anagrafiche della paziente sezione 2 - informazioni ostetriche e cliniche sezione 3 – esami di laboratorio sezione 4 – esito della gravidanza sezione 5 – classificazione del caso iniziale  parte compilata dal sanitario che notifica finale  parte riservata al Ministero della Salute

donne che svolgono occupazioni a rischio (operatrici sanitarie e della scuola) donne straniere

Manifestazioni cliniche Stato vaccinale E.G. Stato sierologico Manifestazioni cliniche

Possibili fonti del contagio

Conferma o esclusione della diagnosi Interpretazione dei risultati

Quali sono gli esami per la conferma di laboratorio Sieroconversione IgM specifiche, confermate da altri testi o sintomi clinici Incremento significativo delle IgG specifiche Isolamento virale Genoma virale identificato tramite RT-PCR

La conferma di laboratorio in dettaglio/1 Sieroconversione: comparsa ex novo di anticorpi IgM o IgG virus-specifici Nota: ci deve essere un precedente test negativo! Positività IgM: deve essere associata a sintomi clinici compatibili e/o di a un test positivo per IgG specifiche a bassa avidità. Incremento IgG: Aumento di almeno 4 volte rispetto ai livelli iniziali. Il primo campione prelevato entro 7-10 giorni dalla comparsa dell’esantema o subito dopo il contatto con un soggetto infetto (fase acuta) Il secondo almeno 2 settimane dopo (fase convalescente) per dimostrare l’incremento, i due campioni devono essere esaminati nel corso della stessa seduta analitica.

La conferma di laboratorio in dettaglio/2 Isolamento virale: da campione biologico (sangue, urine, tampone faringeo, saliva), raccolto entro 4 giorni dalla comparsa dall’esantema. Nota: i 4 giorni dall’esantema rappresentano il periodo ottimale, ma il virus della rosolia può essere isolato da una settimana prima fino a 2 settimane dopo la comparsa dell’esantema. PCR: test positivo per RNA virale mediante la metodica di RT-PCR, su un campione biologico raccolto come sopra.

Le informazioni su IVG e aborti spontanei sono desumibili solo da questa scheda identificare i nati vivi e seguirli al follow-up

Rosolia congenita La segnalazione va effettuata per tutti i casi sospetti di rosolia congenita, inclusi i nati morti ed i bambini nati da madre con infezione confermata da rosolia in gravidanza asintomatici alla nascita. Ai fini della sorveglianza epidemiologica la sindrome/infezione da rosolia congenita viene infatti definita come la presenza di segni, sintomi o anche solo dati di laboratorio compatibili con infezione congenita da virus della rosolia.

Scheda di notifica di caso di sindrome/infezione da rosolia congenita sezione 1 - informazioni anagrafiche del paziente sezione 2 – caratteristiche cliniche sezione 3 – storia materna sezione 4 – esami di laboratorio bambino madre sezione 5 – classificazione del caso iniziale  parte compilata dal sanitario che notifica finale  parte riservata al Ministero della Salute

Segni e sintomi Gruppo A Gruppo B ipoacusia/sordità, cataratta, glaucoma, retinopatia pigmentosa, cardiopatia congenita Gruppo B meningoencefalite, microcefalia, ritardo dello sviluppo, porpora, splenomegalia, epatomegalia, ittero, radiolucenza ossa lunghe

Quali sono gli esami per la conferma di laboratorio IgM specifiche IgG specifiche Isolamento virale Genoma virale identificato tramite RT-PCR Diagnosi prenatale

La conferma di laboratorio in dettaglio/1 Ricerca delle IgM specifiche La positività delle IgM entro un mese di vita pone diagnosi di infezione congenita con una elevata sensibilità e specificità. Va tenuto presente che non tutti i neonati con infezione congenita risultano IgM positivi alla nascita. Quindi, sia i nati da madre con sospetta rosolia in gravidanza, sia i neonati con sintomi o segni suggestivi per rosolia congenita che risultino IgM negativi alla nascita, dovranno ripetere il test all’età di un mese di vita.

La conferma di laboratorio in dettaglio/2 Ricerca delle IgG specifiche Dosaggio delle IgG rosolia-specifiche ogni mese per i primi sei mesi di vita. La persistenza delle IgG specifiche a titoli più elevati e per periodi più lunghi rispetto a quanto atteso in un lattante (cioè, i cui livelli non diminuiscono del 50% ogni mese) depone per infezione contratta in utero, anche in assenza di altri dati di laboratorio. La scomparsa delle IgG specifiche nel secondo semestre di vita consente invece di escludere l’infezione congenita.

La conferma di laboratorio in dettaglio/2 Isolamento virale: da campioni biologici (sangue, liquor, urine, biopsie d’organo, etc.) Genoma virale: identificato mediante la metodica di RT-PCR da campioni biologici

Definizioni di caso/1 Sospetto Un bambino con alcune manifestazioni cliniche compatibili con la rosolia congenita, ma che non risponde in tutto ai criteri di un caso probabile, oppure un bambino la cui madre abbia avuto in gravidanza una infezione confermata da rosolia. Probabile un caso non confermato da esami di laboratorio che presenta almeno due delle manifestazioni cliniche del gruppo a), oppure una del gruppo a) ed una del gruppo b), e non abbia evidenza di altra eziologia. E’ da sottolineare che ai fini della classificazione dei casi, la presenza contemporanea di più sintomi a carico dello stesso organo bersaglio (ad es. cataratta e glaucoma congenito oppure stenosi della polmonare e pervietà del dotto di Botallo) viene considerata come un unico sintomo di gruppo a).

Definizioni di caso/2 Confermato un caso clinicamente compatibile, confermato da esami di laboratorio. Sola infezione un caso con diagnosi di laboratorio di infezione, ma assenza di sintomi o segni clinici. Il riscontro in epoche successive di uno qualsiasi dei segni o sintomi compatibili o SRC deve fare riclassificare il caso. Non SRC Bambino nato da madre con infezione confermata in gravidanza, in cui l’infezione da rosolia congenita sia stata esclusa con appropriate indagini di laboratorio

Come garantire l’adesione alla segnalazione Distribuzione delle schede di notifica a: operatori sanitari coinvolti nella cura delle donne in gravidanza (medici di base, ginecologi, consultori) Centri che seguono le gravide e i neonati (ostetricia e ginecologia, patologia neonatale, pediatria) Centri cui possono afferire bambini con sintomi da rosolia congenita (cardiologia pediatrica, cardiochirurgia, oftalmologia, centri di riabilitazione, etc.) Procedura di segnalazione il più semplice possibile: informazioni specifiche per l’invio delle schede (numero di telefono, fax, nominativi persone responsabili, etc) reperibilità per richiesta chiarimenti Formazione

CONCLUSIONI 1 L’obiettivo dei programmi vaccinali contro la rosolia è la prevenzione della rosolia congenita E’ necessario sviluppare strategie specifiche ed attività vaccinali mirate per aumentare le coperture vaccinali nelle popolazioni suscettibili: . bambini . donne in eta’ fertile suscettibili (puerpere e donne che hanno effettuato IVG) . personale ad elevato rischio professionale (operatori sanitari e scolastici) . donne appartenenti a gruppi particolari (immigrati o nomadi)

CONCLUSIONI 2 E’ opportuno il coinvolgimento di diverse figure professionali: ostetriche, ginecologi, neonatologi, pediatri, igienisti E’ necessario migliorare la qualità e la tempestività delle notifiche e l’indagine dei casi di rosolia in gravidanza Occorrono Campagne di comunicazione nazionali da parte del Ministero della Salute ma anche regionali e locali tramite la collaborazione dei mass media e soprattutto è importante l’informazione dei genitori

Eliminare il morbillo e la rosolia congenita è un gioco di squadra! Istituto Superiore di Sanità Regioni e Province autonome Aziende sanitarie - Servizi di vaccinazione Ministero della Salute Pediatri e medici di libera scelta Altre strutture sanitarie Università Società scientifiche ed associazioni professionali Istituzioni non sanitarie - Scuola Genitori Bambini e tutti gli altri soggetti candidati alla vaccinazione

Spero di non avervi annoiato troppo … … Grazie per l’attenzione