Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Metodologie di progettazione Prof. Flavio Fontana, Usability Lab.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
USABILITÁ Sembra banale, ma….
Advertisements

1 Introduzione ai calcolatori Parte II Software di base.
Interazione Uomo - Macchina
Analisi e progettazione
DBMS (DataBase Management System)
© 2007 SEI-Società Editrice Internazionale, Apogeo Unità B1 Introduzione alle basi di dati.
Modulo 5 - posta elettronica
© 2007 SEI-Società Editrice Internazionale, Apogeo Unità C1 Il linguaggio SQL.
Ogni PC, per iniziare a lavorare, ha bisogno di un sistema operativo. Infatti questo è il primo programma che viene eseguito e che permette all'utente.
Una Introduzione alle Basi di Dati
CONOSCIAMO IL WINDOWS '95.
LInterfaccia Utente Ing. Marco Giannini Prof. Giuseppe Mastronardi Architettura e Programmazione dei Microelaboratori Anno accademico 2008/2009.
Modulo 4 – terza ed ultima parte Foglio Elettronico Definire la funzionalità di un software per gestire un foglio elettronico Utilizzare le operazioni.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Il Software: Obiettivi Programmare direttamente la macchina hardware è molto difficile: lutente dovrebbe conoscere lorganizzazione fisica del computer.
L’uso dei database in azienda
Tipo Documento: unità didattica 1 Modulo 14 Compilatore: Antonella Bolzoni Supervisore: Data emissione: Release: Indice: A.Scheda informativa B.Introduzione.
Introduzione allinformatica. Cosè linformatica ? Scienza della rappresentazione e dellelaborazione dellinformazione ovvero Studio degli algoritmi che.
Accessibilità dei siti Web
Struttura dei sistemi operativi (panoramica)
Progettazione dei Sistemi Interattivi (a.a. 2004/05) - Lezione 13 1 La Manipolazione Diretta Sensazione di interagire con un mondo di oggetti piuttosto.
Appunti informatica- prof. Orlando De Pietro
Modello Relazionale Definisce tipi attraverso il costruttore relazione, che organizza i dati secondo record a struttura fissa, rappresentabili attraverso.
Analisi dei forum Questa sezione del progetto si occupa di monitorare i processi di apprendimento/interazione dei soggetti partecipanti all'ambiente di.
Daniel Stoilov Tesi di Laurea
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze dellInformazione Applicazione.
I SISTEMI OPERATIVI.
DBMS ( Database Management System)
15 Lezione 3 Maggio 04 Otto regole d'oro per il progetto di interfacce.
1 USABILITA Immagini tratte da. 2 Jakob Nielsen (considerato un guru dellusabilità) dice: un prodotto è usabile quando: è facile da apprendere consente.
Implementare un modello di dati
Un report è in grado di personalizzare la stampa delle informazioni rispetto alla stampa di una tabella, di un recordset o di una maschera. I report possono.
Concetti di base sul Software dei PC Unitre Anno
Unità 6 Test parametrici e non parametrici Test per la verifica della normalità Funzione di ripartizione.
1 Ly-LAB Sistema di gestione dei dati analitici di laboratorio.
Usability Lab 2001 Corso Elementi di Progettazione di Basi di Dati Multimediali in Rete Metodologie di validazione e Usabilità Usability Lab 2001 Interfacce.
Corso Elementi di Progettazione di Basi di Dati Multimediali in rete Metodologie di validazione e Usabilità Usability Lab 2001 Metodologie di progettazione.
Usability Lab 2001 Corso Elementi di Progettazione di Basi di Dati Multimediali in rete Metodologie di validazione e Usabilità Usability Lab 2001 Interfacce.
Usability Lab 2007 Corso Laboratorio di Basi Dati II Interfacce Visuali Avanzate (AVI) Linguaggio di interrogazione iconico Prof. Flavio Fontana Usability.
Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Corso Laboratorio di Basi Dati II Elementi di Progettazione di Basi di Dati Multimediali in rete Metodologie.
Presentazione Data Base Ovvero: il paradigma LAPM (Linux - Apache - PHP - mySQL) come supporto Open Source ad un piccolo progetto di Data Base relazionale,
Corso JAVA Lezione n° 11 Istituto Statale di Istruzione Superiore “F. Enriques”
Dati e DBMS DBMS relazionali SQL Progettazione di una base di dati Programma del Corso.
Usability Lab 2007 Corso Laboratorio di Basi Dati II Interfacce visuali avanzate ROOMS Linguaggio di navigazione e di interrogazione visuale Prof. Flavio.
Programma di Informatica Classi Prime
I DATABASE.
Misure di accompagnamento 2013 – 2014 Progetti di formazione e ricerca. “PENSARE… AD ARTE” I.C. Montoro Inferiore (Av)
PIATTAFORMA MAESTRA.
Database Concetti di base
INTERFACCE Schede elettroniche che permettono al calcolatore di comunicare con le periferiche, che possono essere progettate e costruite in modo molto.
Come impostare il curricolo
IV D Mercurio DB Lezione 2
Dati e DBMS DBMS relazionali SQL Progettazione di un DBMS Normalizzazione Programma del Corso di Basi di Dati.
Tecnologie Informatiche ed Elettroniche per le Produzioni Animali (corso TIE) CORSO LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI.
Sistemi operativi di rete Ing. A. Stile – Ing. L. Marchesano – 1/18.
Progettazione di basi di dati: metodologie e modelli
Informatica Lezione 6 Psicologia dello sviluppo e dell'educazione (laurea magistrale) Anno accademico:
Istituto Comprensivo Rignano-Incisa Tirocinante TFA: G. Giuliani
NB: La lettura delle slide è solo un supporto allo studio che non sostituisce i testi di esame Metodi e tecniche della ricerca sociale - Prof. Flavio Ceravolo.
Cloud Tecno V. Percorso didattico per l’apprendimento di Microsoft Access 4 - Le maschere.
Corso integrato di Matematica, Informatica e Statistica Informatica di base Linea 1 Daniela Besozzi Dipartimento di Informatica e Comunicazione Università.
0 Laboratorio Informatica - SAS – Anno Accademico LIUC Alcune indicazioni Dettaglio lezioni: Prima : Michele Gnecchi – Introduzione a SAS Guide.
Le basi di dati.
SISR-USABILITÀ VALUTAZIONE DI USABILITÀ (fonte prof. Polillo)
Interazione Persona Computer prova di progetto Gruppo: IO Componenti: Carlo Solimando Sito analizzato:
Access Breve introduzione. Componenti E’ possibile utilizzare Access per gestire tutte le informazioni in un unico file. In un file di database di Access.
Test e questionari di personalit à Il sistema ART 2020.
1 Informatica di Base Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di laurea in Relazioni Pubbliche.
ALGORITMI, LINGUAGGI E PROGRAMMI Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di laurea in Relazioni Pubbliche.
Le modalità attraverso le quali gli utenti interagiscono con il computer A cura di Eleonora Bilotta.
Transcript della presentazione:

Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Metodologie di progettazione Prof. Flavio Fontana, Usability Lab

Corso Laboratorio di Basi Dati II I sistemi di interrogazione visiva, generalmente noti come Visual Query Systems (SIV) possono definirsi come quelli che, basati su rappresentazioni visive che descrivono il dominio di interesse e consentono la formulazione di interrogazioni su tale dominio. Questi sistemi sfruttano, a loro vantaggio, la elevata banda passante del sistema visivo umano che consente sia il riconoscimento che la manipolazione di vaste quantità di informazione pittorica cosi come l'utilizzo della retroazione visiva per un dialogo efficiente fra uomo e macchina. Vi sono stati in passato diversi approcci per sfruttare delle rappresentazioni pittoriche nell'informatica in generate e nel mondo delle basi dati in particolare. La presentazione dei dati avviene attraverso formati tabellari (tabelle), formati grafici (o diagrammatici) e, più recentemente, formati iconici basati quindi su icone e "cards. La presentazione dei dati avviene attraverso formati tabellari (tabelle), formati grafici (o diagrammatici) e, più recentemente, formati iconici basati quindi su icone e "cards.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Top view di Oracle-Card Top view di Oracle-Card Oracle-Card e stato selezionato in quanto, oltre ad essere un programma di rete nella logica client-server, e orientato verso un front-end per il DBMS Oracle e consente, attraverso il linguaggio di programmazione TALK, di configurare graficamente la "card" della interfaccia visiva. Ambiente Oracle Card Tale ambiente consente di gestire in modo semplice e trasparente il complesso processo di accesso ai dati che vede interessati il linguaggio di rete Sql-Net ed il linguaggio di interrogazione Sql-Plus.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Ambiente Oracle Card

Corso Laboratorio di Basi Dati II CARD La card consente all'utente di comunicare con la base dati, è composta da un piano e un fondo sui quali possono essere inseriti i campi delle tabelle di dati, dei bottoni funzione ed, infine degli oggetti colorati a piacere oltre ad immagini. La card rappresenta la superficie di comunicazione tra l'utente ed una vista della base di dati, e il suo contenuto informativo rappresenta il dominio dei dati. Inoltre, Oracle Card, consentendo una integrazione spinta tra oggetti colorati ed icone, rende possibile il recupero di librerie iconiche pre-esistenti.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Home card – Navigazione su BD

Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Home card – Top Card per BD

Corso Laboratorio di Basi Dati II Query Card Usability Lab 2007

Corso Laboratorio di Basi Dati II Manager card Usability Lab 2007

Corso Laboratorio di Basi Dati II GEO Query Card Usability Lab 2007

Corso Laboratorio di Basi Dati II Visual Result Presentation Card Usability Lab 2007

Corso Laboratorio di Basi Dati II Tassonomia degli utenti Gli utenti si possono classificare in modo tradizionale come esperti in informatica ed utenti casuali, ma tale dicotomia e povera dal punto di vista dell'identificazione delle caratteristiche che fanno di questi utenti dei validi fruitori di basi di dati. Classi di utenti e loro modelli reali. Curve di apprendimento Normalmente, un sistema informativo e tanto più utilizzabile da qualunque utente quanto più veloce e la curva di apprendimento che consente di ridurre drasticamente gli errori nelle diverse transazioni o, in modo equivalente, di ridurre la richiesta di Help. Il sistema deve rendere facile i primi approcci, sfruttando pienamente la rappresentazione visiva e consentendo in pochi minuti una veloce padronanza sia delle funzioni eseguibili che dell'interpretazione delle icone e delle immagini utilizzate. Carico mentale II carico mentale, vale a dire la memoria necessaria per ricordare le funzioni e tutte le azioni necessarie per luso.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Aspetti visivi ed iconici dell'interfaccia Alfabeto iconico Icone facilmente comprensibili, per osservare come gli utenti vedono, comprendono e reagiscono alle diverse icone campione. Sulla base di prove, sono state eliminate le icone con troppo dettaglio, con molti colori diversi, con una rappresentazione visiva che poteva creare ambiguità. Problemi di formato e standard L'importazione di icone da diversi programmi comporta problemi di tavola di colori di formato. Matrice di 32x32 pixels come dimensione standard dell'icona con i minimi colori a disposizione nell'ambiente Windows. standard dell'icona con i minimi colori a disposizione nell'ambiente Windows. Matrice 64x64 Unix. Contenuto informativo della scheda (oggetto/sfondo) Ogni scheda contiene dei campi (interrogazione/gestione/navigazione) bottoni e/o tasti per consentire all'utente di interrogare, aggiornare, ecc.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Aspetti visivi ed iconici dell'interfaccia Valore simbolico funzioni di gestione e interrogazione In generale, ogni simbolo rappresentato graficamente mediante un'icona, una volta compreso correttamente, diventa uno strumento efficiente per realizzare una funzione di gestione o un'interrogazione. In passato erano consentite solo interrogazioni testuali (in SQL o altri linguaggi) per potere ottenere dei dati da una base di dati oppure per raffinare un'interrogazione precedente.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Le icone che verranno costruite devono soddisfare un modello di interrogazione generale che possa contenere tre "settori mentali" (non necessariamente fisici sull'icona rappresentata sullo schermo). Precisamente: 1) le caratteristiche dei dati necessari ad espletare l'interrogazione; 2) la funzione che svolge ogni specifica icona; 3) il tipo di informazione che dovrà fornire la base dati dopo avere espletato l'interrogazione. l'interrogazione. Per motivi di normalizzazione sia grafica che testuale, le dimensioni dell'icona (32x32 bits) dovranno sempre essere rispettate così come anche un unico tipo di font per ogni testo, label, che appare.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Tre tipi diversi di icone verranno utilizzate dai sistemi: 1)icone di dominio (ad esempio, base dati COMETA) 2) icone di libreria (ad esempio, raccolta delle interrogazione relative al campo di applicazione di un materiale) applicazione di un materiale) 3) icone di interrogazione, semplici o parametriche (elenco dei materiali con un dato valore - per default - di durezza oppure con un valore di durezza fornito dall'utente). valore - per default - di durezza oppure con un valore di durezza fornito dall'utente).

Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica L'indice di accettazione e costituito da cinque valori (mediati) che sono: 1) grado di rappresentazione; 2) grado di validità funzionale; 3) rapporto fra simbolo e significato; 4) grado di soddisfazione dell'aspettativa; 5) numero dei suggerimenti.

Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Questionario Iconico (Fontana, Levialdi, 1996) L'indice di accettazione è costruito con cinque domande che sono: 1) Che cosa rappresenta 1'icona?0/2 errata/giusta 2) E' una rappresentazione valida?0, l,2no-fbrse-si 3) E' soddisfacente tale icona?0,1,2 no-forse-si 4) Hai suggerimenti?0, l,2nessuno-l-2 5) E' chiara 1'etichetta?0/2 errata/giusta. Max. valore 10, 1,0

Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Le scale scelte seguono il criterio di Likert per cui è più indicativo avere una scala a breve escursione onde favorire la rapida scelta del valore da parte dell'utente. E' stata predisposta una scheda metrica, associata ad una scheda di lavoro, che consente di ottenere ulteriori valori e, precisamente: Indicazioni sull'attività da svolgere (scheda di lavoro) Valutazione del tempo di riconoscimento Numero e tipo di errori commessi Numero di richieste di aiuto Numero di suggerimenti

Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia grafica per CARD Le funzioni principali da rappresentare sono la gestione e l'interrogazione; il sistema ha un suo default che fornisce una scheda con tasti funzionali e dei campi proporzionati ai contenuti testuali compresi nelle tabelle. La grafica e legata ai principi proposti da Oracle Card e altri software ad oggetti migliorati e integrati da una preventiva sperimentazione in campo. Due aree centrali Campi fondamentali, icone BD, logos, immagine di contesto bkg, ecc. Sei tasti funzionali sulla colonna destra I tasti funzionali sono dedicati a: "find" (ritrovamento) save" (memorizzazione) "delete" (cancellazione) "clear" (azzeramento). due tasti di navigazione c"previous", next(successivo) - "go to, ecc.

Corso Laboratorio di Basi Dati II In conclusione, i principali vantaggi dell'uso della rappresentazione visiva dei processi, azioni e comandi in una interfaccia persona-macchina sono i seguenti: 1)La località assiste la conoscenza e l'uso delle funzioni in quanto i concetti di adiacenza e prossimità in senso metrico, sono una buona metafora della vicinanza adiacenza e prossimità in senso metrico, sono una buona metafora della vicinanza in senso semantico. in senso semantico. 2)Minore necessità di etichette simboliche dato che gli elementi che hanno relazioni sono vicini (come detto sopra) ed allora non e più necessario etichettarli. sono vicini (come detto sopra) ed allora non e più necessario etichettarli. 3)Realizzazione facilitata di inferenze percettuali sulla base dell'esperienza (Geo, ecc). 4)Alcune inferenze sono già realizzate nel diagramma stesso (questa caratteristica viene detta di proprietà emergenti) così come può rilevarsi facilmente da un viene detta di proprietà emergenti) così come può rilevarsi facilmente da un diagramma di Venn o da una tabella delle verità logiche booleane attraverso il diagramma di Venn o da una tabella delle verità logiche booleane attraverso il concetto di contenimento e di simmetrie rispettivamente. concetto di contenimento e di simmetrie rispettivamente. Sempre maggiore uso dell'interazione durante il nostro lavoro con i calcolatori ma bisogna sempre tenere presente che per adoperare bene gli strumenti tecnologici disponibili, i compiti da realizzare devono essere ben definiti a priori, solo cosi, e sulla base dei risultati che via via si ottengono potranno raggiungersi risultati soddisfacenti con relativa facilità e confort da parte dell'utente.