11/04/2008 Accordo per la progettazione ed implementazione di un modello relazionale ed organizzativo fra provincia di Firenze servizio protezione civile.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
MINISTERO DELL’INTERNO
Advertisements

Protocollo Operativo per: EMERGENZE DI PROTEZIONE CIVILE
20/04/2006 COO-RU- Organizzazione Operativa 1 STRUTTURE SIN/ELI Struttura organizzativa COO/RU – Organizzazione Operativa 12 settembre 2007.
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
Corso addetti antincendio - Rischio Basso (D.M. 10 marzo 1998)
Marketing e Servizi della Provincia di Torino. Le azioni sono state gestite attraverso la procedura di Qualità ISO 9001:2000 Processo MKGT in Provincia.
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
Provincia di Ravenna Agenzia Locale per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico Bologna, 1 febbraio MISS ( Monitor Integrated Safety System ). Progetto.
1 A.I.F. VETRINA DELLE ECCELLENZE SEZIONE RETI FORMATIVE PROVINCIA DI LECCE AGENZIA DI ASSISTENZA TECNICA AGLI ENTI LOCALI Corso di formazione per operatori.
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
CENTRO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Verifica finale Quesiti u.d. 4 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI
Incontro Informativo per R.S.P.P. e Dirigenti Scolastici Istituti superiori Formazione alla sicurezza – percorsi integrati tra Scuola e Lavoro
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Università degli Studi dell’Insubria Sede di Varese CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA’ IN: INGEGNERIA PER LA SICUREZZA DEL LAVORO E DELL’AMBIENTE.
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
LAquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Attori e risorse attivabili ATTORI E RISORSE ATTIVABILI - TRACCIA Verranno analizzati.
Interventi di prevenzione
Settore Protezione Civile e GEV
Le figure della Prevenzione
Security & Safety - GCSL - Supporto Formativo CHIEF OPERATING OFFICE e CHIEF NETWORK AND SALES OFFICE Fabbisogno formativo in materia di igiene e sicurezza.
Monica Carati Monica Branchi, Francesco Filippini, Giuseppe Vasta Arpa Emilia-Romagna ARPATLANTE il S.I.T. di Arpa Emilia-Romagna 15 Novembre 2006.
Unità Operativa Dissesti Idrogeologici e Protezione Civile
Coordinamento Centrale Responsabili Servizio Prevenzione Protezione Programma di formazione ed informazione per il miglioramento della salute e sicurezza.
Il decentramento del Catasto ai Comuni Proposta operativa 27 settembre 2006.
Corso di Ingresso per aspiranti volontari Appunti sul Sistema di PC
LA SICUREZZA NEL LAVORO
IL MOBILITY MANAGER E LUFFICIO TRAFFICO. LUFFICIO TRAFFICO.
SCHEMA PER LA DEFINIZIONE DEL MODELLO D’INTERVENTO
I Piani di Protezione Civile
UFFICIO DI PIANO ALLARGATO 2 NOVEMBRE 2010 Piano di Zona Ambito Territoriale 1 –Bergamo
«Linee dindirizzo della riorganizzazione della Protezione Civile della Provincia di Milano » Assessorato alla Protezione Civile a cura di Massimo Stroppa.
La formazione dei vigili del fuoco specialisti per i rischi N.B.C.R.
Impariamo a conoscerla
Elementi salienti, lo stato del progetto e le tappe fino al 2009 Piano dazione regionale per la biodiversità in Toscana Firenze 11/12/2008 Franco Ferroni-Responsabile.
Il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura :Graduazione dei rischi e buone prassi come opportunità strategica della prevenzione Dr. Giancarlo Marano.
LA FORMAZIONE,L’INFORMAZIONE E L’ADDESTRAMENTO PER LA SICUREZZA
UNITA’ MOBILE DI DECONTAMINAZIONE SANITARIA
DELL’AREA DEL LAGO DI COMO
REGIONE TOSCANA - Settore “Sistema Regionale di Protezione Civile”
PROPONENTI: SIGLOD SIstema intelligente di supporto alla Gestione e alla LOcalizzazione delle Discariche e di Impianti di gestione dei rifiuti Questa.
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Supplemento al n°109 del 12 maggio 2001 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione.
Relatore: ing. Francesco Italia
Sandra Botticelli 10/09/2014 “Accordo di collaborazione fra la Protezione Civile della Provincia di Firenze ed ARPAT per le emergenze ambientali - modello.
ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Milano, 19 marzo 2015 CONVEGNO DI STUDIO E APPROFONDIMENTO HR &SAFETY AT WORK Un.
Il Sistema Nazionale di Protezione Civile
Nella prima fase dell’emergenza siamo sempre soli!
Meeting di Cooperazione Internazionale Macerata 2 Aprile 2009 Dott. Giuseppe Bordoni.
Sistema Nazionale di PROTEZIONE CIVILE
Pool Inquinamento PUNTI DI CONTATTO TRA I RAMI CAUZIONE E R.C. INQUINAMENTO ROMA 12 DICEMBRE 2007.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
DELL’AREA DEL LAGO DI GARDA
1 Il Punto Focale Regionale Ruolo e funzioni Daniela Rossi.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A7.1 MODULO A Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
Piano di Protezione Civile
Regione Umbria - Protezione civile Il Ruolo dei Sindaci nella gestione di eventi di protezione civile Adempimenti e obblighi normativi Esempi pratici di.
“ CORSO per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile” a cura della funzione FORMAZIONE del CCV-MI ( Comitato di Coordinamento Volontariato di.
1 IL RUOLO SANITARIO A cura di : Alfonsi Leonardo Infermiere S.S.U.Em. 118 Brianza Monza, 2/5/05 MAXIEMERGENZA :
Piano Regolatore Sociale Tavolo Immigrazione 9 maggio 2005 Comune di Genova.
Ruolo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nell’ambito della Protezione Civile Nazionale.
Prefettura di Teramo Ufficio territoriale del Governo PROVINCIA DI TERAMO VI SETTORE Comitato Operativo per la Sicurezza Stradale C.O.S.S. Report n. 1.
CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE “Val d’Arno Inferiore” Comuni di Pontedera, Bientina e Calcinaia Elaborazione a cura del 1° settore Uso e Assetto.
Il ruolo delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile:
Progetto regionale “CONOSCERE PER PREVENIRE” Prevenzione dell’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e delle mutilazione genitali femminili (MGF)
CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE “Val d’Arno Inferiore” Comuni di Pontedera, Bientina e Calcinaia Elaborazione a cura del 1° settore Uso e Assetto.
Transcript della presentazione:

11/04/2008 Accordo per la progettazione ed implementazione di un modello relazionale ed organizzativo fra provincia di Firenze servizio protezione civile ed ARPAT

INTRODUZIONE Perchè nasce questo progetto Servizio Protezione Civile ARPAT P r o t e z i o n e C i v i l e Per garantire al servizio della protezione civile la collaborazione scientifica di ARPAT nella pianificazione dei rischi con conseguenze ambientali sul territorio provinciale Per garantire ad ARPAT un supporto tecnico nella gestione delle emergenze ambientali da parte della sala operativa provinciale di protezione civile

P r o t e z i o n e C i v i l e Legge 24 febbraio 1992, n. 225 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, con il compito di "tutelare lintegrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi L.R.T. 66/95 ARPAT esercita funzioni tecniche in materia di controlli e protezione ambientali, e svolge altresì in questo campo attività scientifiche L.R.T. 67/2003 La Provincia esercita le seguenti funzioni: Elabora il quadro dei rischi relativo al territorio provinciale Definisce lorganizzazione e le procedure per fronteggiare le situazioni di emergenza nellambito del territorio provinciale Servizio Protezione Civile ARPAT NORMATIVA DI RIFERIMENTO

FASI DEL PROGETTO Servizio Protezione Civile ARPAT P r o t e z i o n e C i v i l e Tesi di master in coordinamento attività di protezione civile e relativo tirocinio di un tecnico ARPAT su un possibile modello di collaborazione tra i due Enti Incontri tra i due Enti e definizione delle modalità di collaborazione Firma dellaccordo (novembre 2006) Definizione dei protocolli operativi Realizzazione scheda per la gestione dellevento Realizzazione database per larchiviazione degli eventi Corsi di formazione

1. Ricezione, prima gestione e smistamento delle segnalazioni tramite Sala Operativa 2. Supporto informativo 3. Eventuale pronto intervento 4. Messa a disposizione della rete di radio collegamento provinciale 5. Creazione di una gestione informatizzata dei dati territoriali atti a costruire nel tempo mappe di rischio e vulnerabilità il più approfondite, corrette e aggiornate possibile 6. Altre attività da concordarsi P r o t e z i o n e C i v i l e Supporto h24/365 g/anno ad ARPAT per lassolvimento dei compiti distituto, relativamente allesercizio delle seguenti competenze: Servizio Protezione Civile ARPAT ACCORDO I - Contributo della Provincia di Firenze

P r o t e z i o n e C i v i l e 1. Supporto tecnico scientifico per la redazione/aggiornamento del Piano Provinciale di emergenza relativamente alla pianificazione dei rischi chimico, industriale, tecnologico, ambientale 2. Supporto tecnico scientifico alle attività operative e di coordinamento della Provincia di Firenze in occasione di eventi di protezione civile connessi ai rischi suddetti 3. Organizzazione di corsi di formazione ed aggiornamento aventi per oggetto lespletamento delle attività definite dal presente Accordo 4. Altre attività da concordarsi Servizio Protezione Civile ARPAT ACCORDO II - Contributo di ARPAT

P r o t e z i o n e C i v i l e Corso di formazione rivolto ai tecnici di sala operativa svolto da ARPAT sullorganizzazione dellAgenzia, sulle tipologie e casistica dintervento Corso di formazione rivolto ai tecnici ARPAT svolto dalla protezione civile della Provincia di Firenze sulla strutturazione del Servizio, le risorse ed il personale attivabile, le banche dati disponibili in sala operativa Corso di formazione rivolto ai tecnici di sala operativa svolto da ARPAT sulla consultazione della banca dati ICSC (International Safety Chemical Card) Servizio Protezione Civile ARPAT FORMAZIONE

P r o t e z i o n e C i v i l e Informativa a tutti gli Enti interessati (Comuni, Forze dellOrdine, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Gestori di strade e ferrovie, etc.) dellattivazione dellAccordo Dal 15 gennaio 2007 la sala operativa provinciale di protezione civile riceve e gestisce le chiamate ARPAT per lemergenze ambientali e fornisce supporto ai tecnici di protezione ambientale A marzo 2007 effettuata una prima verifica sulla funzionalità del servizio A settembre 2007 effettuata una seconda verifica Servizio Protezione Civile ARPAT GESTIONE DELLACCORDO

1.Ricezione, prima gestione e smistamento delle segnalazioni tramite Sala Operativa H24 P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT FASE OPERATIVA

Ricezione segnalazioni La Sala Operativa di Protezione Civile riceve H gg/anno le segnalazioni demergenza destinate ad ARPAT Prima gestione e smistamento delle segnalazioni Loperatore di Sala raccoglie dal segnalante tutti i dati disponibili e valuta la necessità o meno di trasmettere la segnalazione al tecnico ARPAT competente. Questa è la fase più delicata perchè loperatore di sala deve identificare se si tratta di una chiamata demergenza e quali strutture possano essere coinvolte dallevento P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Classificazione delle chiamate per ARPAT P r o t e z i o n e C i v i l e Chiamate per ARPAT non di loro competenza Alimenti Animali Conteziosi fra privati Disturbo della quiete pubblica Servizio Protezione Civile ARPAT Chiamate per ARPAT non di emergenza Campi elettromagnetici da elettrificazione e stazioni radio base Rumore da attività produttive Scarichi civili puntuali

Provincia di Firenze P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Sub Provinciale ARPAT Mugello – Piana di Sesto Servizio Protezione Civile ARPAT Servizio Sub Provinciale ARPAT Firenze Sud Est Servizio Sub Provinciale ARPAT Empoli – Valdelsa

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT 2. Supporto della sala operativa di protezione civile ai tecnici ARPAT FASE OPERATIVA

GESTIONE DEL FLUSSO INFORMATIVO P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT La sala operativa mantiene i rapporti con chi si trova sul posto prima dellarrivo dei tecnici ARPAT Possibilità di mettere in contatto i tecnici ARPAT con le Autorità e i responsabili di tutti i Comuni della Provincia di Firenze, con i Centri Situazioni di tutte le Province Toscane, con la Sala Operativa della Regione Toscana e con tutte le strutture operative territoriali anche tramite il canale radio provinciale

Continuo monitoraggio meteo, sismico e viario P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Scheda ICSC P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Gestione informatizzata dei dati territoriali (es. aziende a diverso grado di rischio, approvvigionamenti idrici, pozzi, etc.) atti a costruire nel tempo mappe di rischio e vulnerabilità il più approfondite, corrette e aggiornate possibile P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

3.Pronto intervento P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT FASE OPERATIVA

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT 23/04/07 sversamento idrocarburi in Arno 20/02/08 incendio GAWI Borgo San Lorenzo 10/12/07 incendio in autostrada con sversamento

Attivazione di risorse strategiche P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Supporto informativo sul luogo dellevento Le funzioni della sala operativa sono trasferibili sul luogo dellevento La sala operativa ha censito ed archiviato in un database le aziende che dispongono di risorse strategiche ed hanno fornito i riferimenti H24 Possibilità di movimentare le risorse del servizio protezione civile Possibilità di movimentare le risorse del volontariato di protezione civile Disponibilità di mezzi e operatori formati per spostamenti su terreni accidentati/innevati

Ricerca aziende strategiche, mezzi dopera, servizi utili, figure professionali, istituzioni (strutture georeferenziate con scheda annessa) AZ. STRATEGICA (AUTOSPURGHI-SEBACH) AZ. STRATEGICA (FORNITURA GRUPPI ELETTROGENI) AZ. STRATEGICA (MACCHINE OPERATRICI E SPECIALI) AZ. STRATEGICA (SOCCORSO STRADALE) AZ. STRATEGICA (AUTOCARRI-FRIGO) AZ. STRATEGICA (BOMBOLE OSSIGENO) AZ. STRATEGICA (PRODOTTI ALIMENTARI) P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Gruppo Operativo di Protezione Civile Provincia di Firenze P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Mezzi e macchine operatrici Torri faro Sale operative mobili Idrovore

4.Archivio logico segnalazioni / interventi P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Creazione di un database in formato access per larchiviazione logica delle segnalazioni pervenute e degli interventi effettuati, sul modello di database gia testati per altre attività di Sala P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

P r o t e z i o n e C i v i l e Interventi effettuati nellanno 2007 Chiamate per ARPAT (tot.64) Tipologia evento Estensione dellevento Servizio Protezione Civile ARPAT Fascia oraria della chiamata

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Principali attività istituzionali di ARPAT Monitoraggio delle matrici ambientali Controllo del territorio e degli insediamenti per la verifica del rispetto della normativa vigente in campo ambientale, attraverso: - Campionamenti, misure e prove in campo - Analisi di laboratorio di rilievo ambientale e di prevenzione sanitaria collettiva - Modellistica previsionale Supporto tecnico - alle amministrazioni competenti - al SSN - alle Prefetture - alla Magistratura, NOE, NAS, forze dellordine Produzione di conoscenza - SIRA, Sistema Informativo Regionale Ambientale - Attività di informazione, educazione e formazione ambientale Rischio industriale

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Tipologie principali di emergenza Incidenti stradali di mezzi con presenza di sostanze chimiche di varia natura Scarichi idrici in acque superficiali –DA IMPIANTI DI DEPURAZIONE CIVILI –DA SCARICHI INDUSTRIALI –DA SCARICHI ACCIDENTALI O DOLOSI DIRETTI O PREVIO PASSAGGIO IN FOGNATURA –VERSAMENTI DI CISTERNE DI MATERIE PRIME; INTERMEDI; RIFIUTI Versamenti di rifiuti direttamente nelle acque o sul suolo

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Tipologie principali di emergenza Ritrovamento di rifiuti abbandonati sul suolo Incendi di manufatti in eternit Presenza di odori o sostanze in aria Incendio di attività industriale o artigianale Crollo, allagamento in insediamenti con sostanze pericolose o sorgenti di radiazioni ionizzanti Ritrovamento o possibile presenza di oggetti e materiali contenenti sorgenti radioattive o materiali contaminati ……..

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Principali attività di ARPAT in emergenza Supporto tecnico-scientifico alle forze di primo intervento per: Gestione degli eventi circoscritti e della relativa risoluzione Limitazione degli eventuali danni (risanamento e bonifica) Gestione di eventi più importanti quali incidenti da industrie a rischio rilevante Gestione di eventi correlati con sostanze radioattive Supporto tecnico agli enti competenti per ladozione di azioni e di atti conseguenti durante lemergenza e in post emergenza

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Principali attività di ARPAT in emergenza Campionamenti e misure per : La definizione degli agenti in atto (escluso biologico o microbiologico) La circoscrizione dellevento Il monitoraggio delle matrici ambientali interessate Il recupero di prove per la identificazione di eventuali responsabili Supporto tecnico al SSN per la verifica di eventuali contaminazioni di matrici sanitarie Eventuali atti di Polizia Giudiziaria

Vantaggi della collaborazione P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Conoscenze condivise Gestione collaborativa nellintervento Maggiore rapidità e completezza della risposta Ottimizzazione delluso delle competenze disponibili Incremento di sicurezza per gli addetti Sinergia di azione con riduzione delle duplicazioni di attività se non necessario Maggiore flessibilità del sistema nel suo complesso Contenimento delle risorse e dei costi

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Problematiche emerse nel primo anno di attività In orario diurno mancata segnalazione di emergenze alla sala operativa Incompleto monitoraggio per mancati flussi informativi: relativi ad interventi non attivati da SOP relativi alle informazioni di ritorno sullintervento Necessità di disporre di radio portatili per i tecnici ARPAT Necessità di disporre di reperibilità per esperti Necessità di potenziamento del supporto modellistico Rivalutazione della scala di pericolosità per scenario Revisione scheda di intervento e di monitoraggio

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Problematiche emerse nel primo anno di attività Di maggior complessità : Definizione di procedure per eventi particolari o a maggior rischio Identificazione dei soggetti/figure fondamentali per la gestione di particolari situazioni e relativa modalità di allerta e reperibilità Maggiore integrazione tra i principali soggetti interessati alla gestione delle emergenze Implementazione dei dati territoriali a disposizione della SOP con particolare riferimento a punti sensibili e punti critici del territorio Attivazione di ulteriori percorsi formativi integrati

P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT Sistema di intervento in emergenza 1. Nominativi Soggetto/i di riferimento per SOP e Prefetto 2. Organizzazione funzionale della struttura con responsabilità e competenze definite 3. Piano di intervento

Organizzazione interna P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Organizzazione interna P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Organizzazione interna P r o t e z i o n e C i v i l e Servizio Protezione Civile ARPAT

Piano di intervento ARPAT P r o t e z i o n e C i v i l e Definito nella prassi per scenari tradizionali confinati che coinvolgono le risorse idriche ed il suolo Da migliorare per incendio e nubi Definito per emergenze NBCR Servizio Protezione Civile ARPAT

Piano di intervento ARPAT P r o t e z i o n e C i v i l e Da definire per: Aziende a rischio di incidente rilevante dopo approvazione del PEE da parte della Prefettura Attività (industriali, sanitarie, diagnostica e terapia medica, ricerca e didattica) con sorgenti radioattive Trasporto di sostanze radioattive Servizio Protezione Civile ARPAT

Azioni di miglioramento P r o t e z i o n e C i v i l e Risoluzione delle problematiche operative Approfondimento delle problematiche più complesse nel Gruppo di Lavoro di Agenzia specifico sul tema emergenze Servizio Protezione Civile ARPAT

Azioni di miglioramento P r o t e z i o n e C i v i l e Attivazione di tavoli tecnici per la definizione di: Azioni di miglioramento per: ­ Incremento competenze, strumenti di rilevamento e/o valutazione ­ Intervento su specifiche tipologie di scenari Procedure di integrazione tra i soggetti che intervengono nellemergenza Servizio Protezione Civile ARPAT

Azioni di miglioramento P r o t e z i o n e C i v i l e Revisione del protocollo per: Superare le problematiche evidenziate Implementare i dati territoriali attraverso la condivisione dei dati SIRA gestiti da ARPAT Adattare il protocollo alle particolari tipologie di emergenze Eventuale estensione allarea metropolitana Servizio Protezione Civile ARPAT