MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio 58036 Sassofortino.

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MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio Sassofortino (GR) tel. & fax mobile COME PROGETTARE LINSEGNAMENTO Edizione dellaprile

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Per essere facili avremmo dovuto snaturare, impoverire un dibattito che versava su concetti di massima importanza, sulla sostanza più intima e più preziosa del nostro spirito. Far questo non è essere facili: significa frodare, tal quale il vinattiere che vende acqua tinta per barolo o lambrusco. Antonio Gramsci "Il Grido del Popolo", 25 maggio 1918 SEMPLIFICARE SENZA RIDURRE Chi più sa, più semplifica. Peter Drucker, anni 1980 (citazione a memoria) Queste due tesi non sono in contraddizione, bensì complementari. In questa breve presentazione provo a giustificare perché nei miei corsi si taglia con laccetta e si forniscono molti materiali di approfondimento. 2

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. 3

Il testo da cui propongo gli estratti metodologici è un classico della didattica (1967) ma mantiene grande validità. Per dirla tutta: più di mezzo secolo dopo vi sono troppi insegnanti che praticano poco o per nulla il processo suggerito, anzi cadono nei tipici errori, qui solo accennati. Per onestà debbo ammettere che io stesso, nonostante tanti anni di pratica daula, casco talvolta nella trappola di impegnarmi più di quanto richieda la situazione, ovvero cerco di presentare la materia nei termini più ampi possibili, dato il tempo disponibile. Desidero sottolineare che il processo proposto è perfettamente aderente al mio metodo FASE V, che riporto nelle due diapositive successive. MIA PREMESSA 4

Metodo di soluzione dei problemi complessi È una originale rielaborazione di diversi modelli che mi ha occupato per molti anni e che è utile per: Disporre di un modello generale per affrontare e risolvere i problemi nei più diversi campi di applicazione Tutti i metodi applicativi razionali derivano direttamente dal modello generale e ne seguono la procedura La sua rigorosa applicazione previene gli errori e favorisce il successo. Il metodo va integrato con la piramide dellautomiglioramento poiché lazione razionale è soggetta a innumerevoli vincoli. Nella diapositiva seguente lo schema. La descrizione completa su Tecniche per le decisioni importanti, FrancoAngeli, Marco Galleri aprile 2012 MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing.

Marco Galleri aprile FOCUS ANALISI SVILUPPO è possibile fare il TEST? TEST SI VERIFICA Obiettivi raggiunti? SI Già note le nuove procedure? NO STANDARDIZZAZIONE (o ESECUZIONE) CONTROLLO Già fatta la verifica? SI CONSOLIDAMENTO Vuoi migliorare gli obiettivi NO STANDARDIZZAZIONE (o ESECUZIONE) DELLE AZIONI SVILUPPATE O TESTATE CONTROLLO DEI RISULTATI A CUI DEVE SEGUIRE SEMPRE LA VERIFICA DEGLI OBIETTIVI CONSOLIDAMENTO DELLE SOLUZIONI IDENTIFICATE E DELLE PROCEDURE ESEGUITE NO REVISIONE E strategica? SI NO SI NO SI RICERCA DELLO SVILUPPO DEL PROCESSO: VERSO LA QUALITA E LECCELLENZA DALLA MESSA A FUOCO DEI PROBLEMI FINO ALLA SCELTA DELLA MIGLIOR SOLUZIONE SE NON E POSSIBILE FARE IL TEST DI DEVONO ESEGUIRE DIRETTAMENTE LE AZIONI SVILUPPATE © MARCO GALLERI ALGORITMO COMPLETO MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing.

Come progettare l'insegnamento intende rivolgersi a quegli operai in possesso di una vasta esperienza che intendono affinare il proprio metodo didattico per essere in grado di insegnare agli altri il proprio mestiere e a quegli insegnanti in possesso di un'esperienza professionale e tecnica che siano interessati a migliorare il corso didattico che attualmente stanno svolgendo o ritengano necessario approntarne uno nuovo. Non si vuole dissertare di pedagogia teorica o fare della filosofia pedagogica né suggerire che cosa insegnare. Il libro si propone di favorire lo sviluppo del processo didattico in campo professionale o tecnico, in base alle tecniche messe a punto nel laboratorio di ricerca e sperimentate in classi. DALLA PREMESSA DEGLI AUTORI 7

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Il nostro presupposto è che voi siate interessati a congedare degli studenti in grado di svolgere effettivamente il loro lavoro e che intendiate riuscire a dimostrare che siete in grado di farlo con successo. L'insegnamento facilita l'apprendimento e risulta positivo nella misura in cui aiuta ad apprendere con più efficacia di quanto si potrebbe senza il suo aiuto. In altri termini, l'istruzione ha una valida motivazione nella misura in cui aiuta il singolo ad apprendere meglio di quanto potrebbe fare da solo. E' compito degli insegnanti dimostrare il valore dei propri sforzi, delle proprie abilità per facilitare il processo d'apprendimento. OVIETTIVO: LEFFICACIA 8

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. L'insegnante può impegnarsi solo in due tipi di attività basilari: gestire gli strumenti didattici o esplicare la sua azione in qualità di strumento didattico. Bertrand Russell intende proprio questo quando dice: «Esistono due tipi di lavoro; il primo consiste nell'alterare la posizione di un soggetto in rapporto ad un altro simile; il secondo nell'incaricare gli altri di fare la stessa cosa. Il primo tipo di lavoro è spiacevole e ricompensato male; il secondo è piacevole e molto ben pagato». DALLINTRODUZIONE DI J.K. DAVIES 9

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. La morale non dovrebbe essere sottovalutata dagli insegnanti! Quando un insegnante crea nella sua classe le condizioni ambientali d'apprendimento, con lo scopo di raggiungere obiettivi predeterminati, assume il ruolo di organizzatore. Se lo stesso individuo si trasforma in uno degli strumenti didattici che ha a disposizione, assume il ruolo di operatore. ORGANIZZATORE E OPERATORE 10

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Il pericolo non risiede nel fatto che gli insegnanti operano (noi tutti siamo costretti a farlo a volte), ma nella possibilità che si impegnino più di quanto dovrebbero, o la situazione richiederebbe. Dal momento che il tempo disponibile e le capacità degli insegnanti sono sempre limitate, ne consegue che dovrebbero essere sfruttate al massimo impostando il lavoro in rapporto al ruolo organizzativo che gli insegnanti ricoprono, in qualità di gestori dei mezzi d'apprendimento. GESTIRE IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO 11

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Visto il problema in questi termini, quattro sono le funzioni dell'insegnante- organizzatore che si possono identificare: 1.Programmazione 2.Organizzazione 3.Direzione 4.Controllo IL PROCESSO DIDATTICO 12

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Quando linsegnante-manager «programma» si sforza di : prevedere le future necessità, definire gli obiettivi che dovrà realizzare, scrivere un programma didattico, determinare l'ordine nello studio degli argomenti, assegnare il tempo a disposizione e mettere in bilancio l'uso dei mezzi didattici che ritenga necessari. LA PROGRAMMAZIONE 13

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. 14

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Lorganizzazione è un'attività molto più semplice che: implica la creazione ponderata di condizioni ambientali dapprendimento e la delega di responsabilità e nello stesso tempo, impone di stabilire dei rapporti, per quanto più possibile validi, tra la gente coinvolta nel discorso didattico. LORGANIZZAZIONE 15

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Probabilmente il lavoro più interessante che l'insegnante-manager svolge, e certamente il più personale, è quella di guidare, incoraggiare ed ispirare i suoi allievi. In questo modo l'insegnante: decide quale sia il modo migliore per realizzare gli obiettivi proposti, lo comunica ai suoi studenti e quindi li motiva a sufficienza per responsabilizzare la loro partecipazione al processo didattica d'apprendimento. Questa funzione direttiva è importante; studenti che sono ben motivati e aiutati da una valida programmazione e da un'attenta organizzazione del processo didattico, finiscono per emergere. LA DIREZIONE 16

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. La funzione di controllo è legata alla necessità di valutare la performance dello studente in base a criteri stabiliti in precedenza per determinare se gli obiettivi siano o non siano stati raggiunti. IL CONTROLLO 17

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Sostanzialmente c'è necessità di: 1. Determinare e descrivere l'obiettivo del corso; 2. Impegnarsi per ottenere il risultato desiderato; 3. Controllare se si è raggiunto l'obiettivo prefissato. Il che significa: 1. Desumere e descrivere gli obiettivi in modo efficace; 2. Organizzare lezioni e mezzi didattici che soddisfino gli obiettivi prefissati, verificare l'efficacia del corso; 3. Valutare in che misura si siano raggiunti gli obiettivi e perfezionare il corso per migliorarne i risultati. IN SINTESI 18

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. PREPARARE, SVILUPPARE, PERFEZIONARE 19

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. PREPARAZIONE 20

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. OBIETTIVI E PROCESSO 21

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. PERFEZIONARE 22

ANALISI STRATEGICHE PIANI DAFFARI E OPERATIVI SOLUZIONI ORGANIZZATIVE SELEZIONE E GESTIONE DEI COLLABORATORI SUCCESSIONE GENERAZIONALE RICERCHE DI MERCATO COSTRUZIONE DELLIMMAGINE CORSI PER IMPRENDITORI MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio Sassofortino (GR) tel. & fax mobile Grazie per lattenzione 23