A cura di Piero Carelli
Il principio di tutto e, quindi, ciò che accomuna tutte le cose? E il numero! Tutto è misurabile, cioè riducibile a numero. Anche la musica! Si tratta di una lettura del mondo che più tardi viene fatta propria dal grande Platone (nellultima fase del suo pensiero): luniverso ha una struttura geometrica!
I colori? I suoni? I profumi? I sapori? Non esistono in natura. In natura non esistono qualità, ma solo quantità, in ultima analisi esistono solo atomi che si diversificano per aspetti quantitativi! In altre parole in natura esistono solo realtà riducibili a numeri. Sulla scia di Democrito lintellighenzia delletà moderna - da Cartesio a Locke - distingue nettamente le cosiddette qualità soggettive (colore…) dalle qualità oggettive (lestensione, il moto…) che sono riducibili a numeri.
Luniverso? Un altro libro scritto da Dio. Un libro che, a differenza della Bibbia, Dio ha scritto con il linguaggio della matematica. Galileo, sulla stessa lunghezza donda di Copernico e Keplero, riprende la tradizione pitagorico-platonica, una tradizione che segna la nascita della scienza moderna.