Tendenza di alcuni fenomeni delittuosi in Italia, in Emilia- Romagna e nella provincia di Modena Eugenio Arcidiacono Regione Emilia-Romagna – Servizio.

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Transcript della presentazione:

Tendenza di alcuni fenomeni delittuosi in Italia, in Emilia- Romagna e nella provincia di Modena Eugenio Arcidiacono Regione Emilia-Romagna – Servizio Affari della Presidenza della Giunta, Settore Politiche per la sicurezza, la polizia locale e la legalità

Programma 1. Cenno alle fonti statistiche utilizzate in Italia per studiare la criminalità; 2. Andamento di alcuni fenomeni criminali - quelli più diffusi e che destano maggiore preoccupazione nei cittadini - in Italia, in Emilia-Romagna e nella provincia di Modena secondo una prospettiva di analisi di lungo periodo e una di tipo congiunturale; 3. descrizione delle vittime secondo le indagini di vittimizzazione; 4. Ipotesi esplicative riguardo all’andamento dei reati

Due livelli di analisi della criminalità Criminalità ufficiale: insieme dei reati registrati dalle istituzioni di controllo sociale durante la loro attività (p.e. quando un ufficio di polizia registra una denuncia di un cittadino o quando una pattuglia dei carabinieri scopre uno spacciatore per strada). + Criminalità sommersa: insieme dei reati commessi ma che, per diverse ragioni, sfuggono alle agenzie di controllo sociale (p.e. perché i cittadini decidono di non denunciarli o perché non vengono scoperti). = Criminalità reale: insieme dei reati commessi in un determinato periodo e in un certo luogo, indipendentemente dal fatto che siano o meno oggetto di denuncia o di indagine da parte delle forze dell’ordine o della magistratura. ATTENZIONE: Per studiare l’andamento della criminalità è importante tenere presente questi due livelli di analisi perché ciascuno si serve di fonti, tecniche di raccolta e di analisi dei dati completamente diversi. Criminalità sommersa (numero oscuro) Criminalità ufficiale (o registrata) CRIMINALITA’ REALE

Misurare la criminalità ufficiale fonti e caratteristiche STATISTICA DELLA DELITTUOSITA’STATISTICA DELLA CRIMINALITA’ Ambito di interesse: Comprende i delitti denunciati dalle FF.OO. all’Autorità giudiziaria (denunce dei cittadini o reati scoperti dalle FF.OO.) Comprende i delitti denunciati per i quali l’Autorità giudiziaria ha iniziato l’azione penale LE DUE FONTI STATISTICHE SONO DIVERSE PERCHE’: Soggetti istituzionali coinvolti: Ministero dell’Interno (attraverso le FF.OO.)Ministero della Giustizia (attraverso le Procure) Momento della rilevazione: Quando viene denunciato un reato da parte di un cittadino alle FF.OO. o quando le FF.OO. scoprono un reato (in genere, quando accade il reato) Inizio dell’azione penale (risponde ai tempi della giustizia) Completezza: Non rileva i reati denunciati da altri pubblici ufficiali o direttamente dai cittadini all’Autorità giudiziaria (registra perciò un numero inferiore di reati rispetto alla statistica della criminalità) Dal momento che rileva i reati denunciati da altri pubblici ufficiali o direttamente dai cittadini all’Autorità giudiziaria, oltre che quelli denunciati dalle FF.OO., è una fonte statistica completa Classificazione dei reati: Si basa sui reati previsti dal Codice penale e da altre leggi penali ma questi reati sono classificati in un numero limitato di fattispecie delittuose. Tuttavia, alcuni reati sono particolarmente dettagliati distinguendone diversi tipi (es. furti, rapina, omicidi, ecc.) Classifica i reati secondo gli articoli del codice penale, non distinguendo però alcuni tipi di reati particolarmente importanti per studiare i crimini più diffusi (es. i furti sono classificati nei reati contro il patrimonio senza distinguere i diversi tipi, così le rapine) Informazioni sugli autori: Solo dal 2004 (prima veniva pubblicato per ciascun reato il numero totale dei denunciati, di cui minori) Solo dal 1997 (Sesso, età, cittadinanza, ecc.) Informazioni sulle vittime Solo dal 2004 (ma non vengono utilizzate)Solo dal 1997 (ma non vengono utilizzate) Disaggregazione territoriale: Dal 2004 per singolo comune (prima per provincia, distinguendo i comuni capoluogo) Per provincia, Regione e Distretto di Corte d’Appello Anno di inizio della rilevazione: 1955 (con modifiche nel 1983 e nel 2004)1880 (con modifiche nel 1997)

Andamento dei reati secondo le due statistiche TOTALE DELITTI IN ITALIA (valori assoluti) FURTI IN ITALIA (valori assoluti)

Quando usare le due statistiche STATISTICA DELLA DELITTUOSITA’STATISTICA DELLA CRIMINALITA’ Quando si vuole conoscere a fondo l’andamento di specifici reati (ad es. l’andamento dei reati più diffusi e che preoccupano di più i cittadini come gli scippi, i borseggi, il furto nell’appartamento, la rapina alle persone, ecc.). Ricostruire l’andamento per grandi categorie di reato (ad es. reati contro il patrimonio, contro la famiglia, contro l’economia, contro la famiglia, ecc.). Quando si vogliono fare analisi congiunturali, cioè di breve periodo (ad es. quando si vuole capire se un determinato reato è aumentato o diminuito da un anno all’altro). Quando non si è interessati a capire come cambia la criminalità da un anno all’altro ma si vuole avere un quadro d’insieme dei reati rispetto ad un periodo di tempo molto lungo (analisi longitudinale) Preferibile quando bisogna prendere delle decisioni (ad es. adottare politiche di sicurezza). Preferibile quando si vuole studiare non solo la dinamica dei delitti nel lungo periodo ma soprattutto quando si è interessati all’attività del sistema giudiziario.

Limiti delle due statistiche (ovvero, sull’attendibilità delle statistiche ufficiali) Secondo alcuni studiosi: sono il risultato delle diverse politiche criminali che si succedono nel tempo (scelte operative delle FF.OO. o della Magistratura a perseguire determinati reati o autori) perciò forniscono più indicazioni sull’attività del sistema del controllo formale della delinquenza (esempio: reato di corruzione); dipendono dalla diversa propensione dei cittadini a denunciare (per mancanza di fiducia nelle istituzioni, rapporto costo-benefici, quando si possono avere particolari interessi a non rendere pubblico l’infrazione subita ad es. per timore di ritorsioni o perdita di immagine, ecc.); Sono soggette ai cambiamenti nel modo di rilevare i reati (es. i dati dello SDI nel 2004 presentano alcune anomalie); Ad ogni modo, le statistiche ufficiali, anche quando sono costruite con cura, rappresentano solo una parte dei reati commessi perché molti reati sfuggono alle rilevazioni statistiche (criminalità sommersa o numero oscuro).

La criminalità sommersa il numero oscuro Esiste una parte sommersa di criminalità che varia in funzione della gravità e del carattere del reato

Misurare la criminalità sommersa le indagini di vittimizzazione Cosa sono: Sono indagini che vengono condotte intervistando grandi campioni rappresentativi di popolazione - a livello nazionale o locale - per individuare quante persone o famiglie sono state effettivamente vittime di un reato in un determinato periodo di tempo (di solito nell’ultimo anno). A cosa servono: 1. Misurare il numero oscuro della criminalità attraverso la propensione delle vittime a denunciare i reati subiti; 2. Individuare i fattori di rischio di vittimizzazione attraverso lo studio delle vittime (sesso, età, professione, stili di vita, ecc.); 2. Avere informazioni sugli autori dei reati quando questi sono noti alle vittime (sesso, età, professione, stili di vita, ecc.); 3. Avere informazioni sui reati (come, dove e quando avvengono? Quali sono i danni - fisici, psicologici ed economici - che provocano alle vittime?); 5. Mappare la paura per la criminalità e capire quanto l’essere stati vittima di un reato influisca sull’insicurezza personale (ad. es. si ha più paura ad uscire di casa? ci si protegge di più? ecc.). Titolarità della rilevazione: Istituto nazionale di statistica (ISTAT) Anni della rilevazione: 1997; 2002; 2008 (nel 2006 e nel 2014 Indagine sulle violenze contro le donne) Territorialità Regioni (ma possono essere condotte anche a livello provinciale o comunale) Limiti: Possono essere condotte solo riguardo a reati chiaramente definiti dei quali la vittima ha conoscenza diretta (ad es. lo scippo, la rapina, il borseggio, il furto di una bicicletta, ecc.). Non sono invece possibili per i reati compiuti a danno della collettività (ad es. i crimini ambientali o dei colletti bianchi) o per i cosiddetti reati senza vittime (ad es. il gioco d’azzardo, l’usura, lo spaccio di sostanze stupefacenti, ecc.); Il numero oscuro viene stimato a partire da un campione di popolazione perciò è soggetto errore statistico. Essendo un’indagine telefonica, esclude le persone che non hanno il telefono fisso; E’ molto costosa. Potenzialità: Pur con tutti questi limiti, rileva informazioni che le statistiche amministrative non rilevano (soprattutto sulle vittime).

Tipologia dei reati presi in considerazione dall’indagine di vittimizzazione CONTRO LA PERSONA CONTRO LA FAMIGLIA 1. PATRIMONIO (O PREDATORI) a) Furto di oggetti; b) Borseggio; c) Scippo; d) Rapina; a) Furto di veicoli (auto, ecc.); b) Furto di parti di veicoli; c) Furto di oggetti dai veicoli; d) Furto nell’abitazione (1° e 2°); e) Furto esterno all'abitazione; 2. VIOLENTI e) Minacce; f) Aggressioni; - 3. DANNEGGIAMENTI - f) Vandalismo contro i veicoli; g) Vandalismo contro l'abitazione; h) Vandalismo contro altri beni; 4. REATI SESSUALI Violenze contro le donne (approfondimento con l’Indagine Istat del 2006) -

Tendenza ed evoluzione di alcune forme di criminalità in Italia, in Emilia-Romagna e nella Provincia di Modena secondo la statistica della delittuosità

Percezione della criminalità fra i cittadini dell’E.R. dalla metà degli anni Novanta ad oggi. Valori percentuali (Fonte RER – Medec). Nelle città, fra le donne e fra gli anziani e, più in generale, fra le categorie sociali più deboli i valori sono più elevati.

La criminalità nelle principali democrazie occidentali dalla metà degli anni Cinquanta ad oggi. Totale dei reati denunciati alle forze di polizia. Tassi per 100 mila abitanti (Fonte Eurostat). EuropaNord America SOCIETÀ AD ALTO TASSO DI CRIMINALITÀ (D. Garland 2000)

Crescita dei reati nelle regioni italiane dal 1970 al 2014 (Indice: 1970 = 100) Nord-Ovest = 527, 1; Nord-Est = 584,7; Centro = 584,3; Sud = 427,3; Isole = 425,6; Italia = 513, 5

Tassi di delittuosità su 100 mila abitanti nelle regioni italiane nel 1970 e nel

Andamento generale dei reati Italia, Emilia-Romagna, Provincia di Modena Tassi su abitanti. Anni

Incidenza dei furti e delle rapine sul tot. dei reati Italia, Emilia-Romagna, Provincia di Modena Valori percentuali. Anni

Furti e rapine che aumentano Italia, Emilia-Romagna, Provincia di Modena Tassi su abitanti. Anni

Furti e rapine che diminuiscono Italia, Emilia-Romagna, Provincia di Modena Tassi su abitanti. Anni

I REATI VIOLENTI Italia, Emilia-Romagna, Provincia di Modena Tassi su abitanti. Anni

ANALISI CONGIUNTURALE Italia, Emilia-Romagna, Modena provincia, Modena comune Variazioni percentuali. Anni

ANALISI CONGIUNTURALE Italia, Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Comune di modena Variazioni percentuali. Anni

Il numero oscuro Emilia-Romagna, Indagine di vittimizzazione

Conseguenze fisiche ed economiche dei reati sulle vittime Emilia-Romagna, Indagine di vittimizzazione

Conseguenze della vittimizzazione sul senso di insicurezza Emilia-Romagna, Indagine di vittimizzazione

Chi sono le vittime?

Le vittime sesso ed età BORSEGGIO (per cento persone con le stesse caratteristiche) SCIPPO (per cento persone con le stesse caratteristiche) RAPINA (per cento persone con le stesse caratteristiche) AGGRESSIONE (per cento persone con le stesse caratteristiche)

Le vittime istruzione e classe sociale REATI CONTRO LA PERSONA (per cento persone con le stesse caratteristiche) REATI CONTRO LA FAMIGLIA (per cento famiglie con le stesse caratteristiche)

Le vittime il territorio REATI CONTRO LA PERSONA, CONTRO LA FAMIGLIA E FURTI IN APPARTAMENTO (per cento persone o famiglie con le stesse caratteristiche)

Le vittime attività abituali REATI CONTRO LA PERSONA: FREQUENZA CON CUI SI SVOLGONO ALCUNE ATTIVITA’ (per cento persone con le stesse caratteristiche) REATI CONTRO LA PERSONA: TEMPO TRASCORSO FUORI CASA (per cento persone con le stesse caratteristiche)

Le vittime degrado urbano REATI CONTRO LA FAMIGLIA (per cento famiglie con le stesse caratteristiche)

Ipotesi esplicative

Mutamenti delle opportunità A – Tasso di occupazione femminile. Anni B – Tasso di occupazione femminile per regione. Anno 2008 A – Abitazioni in Italia. Anni A – Parco autovetture in Italia. Anni

Mutamenti delle opportunità A – Sportelli bancari in Italia. Anni B – Supermercati, G.M. e ipermercati. Anni

Indice di povertà regionale per cento famiglie e tasso di furti per 100 mila abitanti.

Cambiamenti di alcuni fenomeni sociali

Il peso dei giovani

La propensione a denunciare i reati nelle regioni con tassi di criminalità simili all’Emilia-Romagna Fonte: Elaborazione Regione Emilia-Romagna su dati Istat, Indagine sulla sicurezza dei cittadini. Anni 1997 e 2002 (campione nazionale). Anno 1997 Anno 2002

La propensione a denunciare i reati in Italia e in Emilia-Romagna (Fonte: Istat, Indagine sugli aspetti della vita quotidiana. Vari anni) Fonte: Elaborazione Regione Emilia-Romagna su dati Istat, Indagine sugli aspetti della vita quotidiana. Vari anni. Scippo Borseggio Emilia-Romagna Italia Emilia-Romagna Italia

Operatori di polizia effettivi in Italia e in Emilia-Romagna. Anni (tassi per abitanti ). Fonte: Elaborazione Regione Emilia-Romagna su dati del Ministero dell’Interno. Vari anni.

Attività delle forze di polizia in Italia e in Emilia-Romagna. Anni (per cento operatori di polizia ). Fonte: Elaborazione Regione Emilia-Romagna su dati del Ministero dell’Interno. Vari anni. Persone fermate e identificate ai posti di bloccoPersone arrestate

Attività delle forze di polizia in Italia e in Emilia-Romagna. Anni (per cento operatori di polizia ). Fonte: Elaborazione Regione Emilia-Romagna su dati del Ministero dell’Interno. Vari anni. Automezzi controllati ai posti di bloccoPersone denunciate all’Autorità giudiziaria