Determinanti del comportamento

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Determinanti del comportamento In economia si ritiene che il comportamento umano sia determinato da: Vincoli: limiti alle azioni che ciascun individuo può intraprendere Preferenze: valori relativi attribuiti ai diversi esiti delle azioni individuali Credenze/informazioni : proprie convinzioni circa i rapporti di causa-effetto, ovvero circa le azioni necessarie ad ottenere determinati risultati

L’Homo Economicus Larga parte dell’economia (e in particolare l’economia neoclassica) muove dall’assunzione che il comportamento umano possa essere ben rappresentato come determinato da: Razionalità calcolatrice Preferenze auto-interessate Assenza di motivazioni morali dell’agire Preferenze pre-determinate o esogene Reattività agli incentivi (monetari) Un corollario di tale assunzione è che esiti socialmente desiderabili possono essere ottenuti mediante leggi ed istituzioni appropriate che incidono sulla struttura degli incentivi

Preferenze sociali donazione sangue donazioni caritatevoli anonime raccolta differenziata acquisti mercati etici e eco-sostenibili volontariato etc. Comportamenti cooperativi/altruistici

Preferenze sociali Volontariato in Europa Nel Regno Unito ogni anno 23 milioni di persone si dedicano al volontariato, garantendo una forza-lavoro pari a quella di 180.000 lavoratori a tempo pieno.. - I belgi dedicano 5 ore di lavoro a settimana ad attività di volontariato non retribuite, equivalenti nel complesso a circa 200.000 lavoratori a tempo pieno. In Francia il tempo dedicato al volontariato nel 2002, all’interno di associazioni, equivaleva ad oltre 716.000 lavoratori a tempo pieno. In Polonia nel 2004 si sono dedicati al volontariato circa 5,4 milioni di cittadini, pari al 18,3% della popolazione. - In Germania 23 milioni di cittadini (36%) sono coinvolti in attività di volontariato. - In Irlanda Il 33% della popolazione irlandese adulta (approssimativamente 1.287.000 di persone) si dedica in qualche modo al volontariato. In Italia tra gli 826 mila volontari italiani il 54% è composto da uomini, il 46% da donne, per lo più di età tra i 30 e i 54 anni.

Preferenze sociali Donazione di sangue Italia 1.600.000 donatori di sangue 2.9% della popolazione totale 4.5% della popolazione tra i 18 e i 65 anni

% di raccolta differenziata Preferenze sociali: raccolta differenziata % di raccolta differenziata Nord 45,5 Centro 22,9 Sud 14,7 Italia 30,6

Altruismo: risultati sperimentali Dictator Game 100 € x A B misura dell’altruismo

Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti Donazione media 28.35 Distribuzione asimmetrica left skewed.

La maggior parte (36%) da niente o molto poco Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti La maggior parte (36%) da niente o molto poco

Effetto Pressione sociale Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti I risultati variano abbastanza a seconda del setting Se il dittatore viene identificato a) è più probabile dia più di zero la moda passa a 50% è meno probabile dia più della metà Non identificato Identificato Effetto Pressione sociale

Altruismo condizionato Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti I risultati variano abbastanza a seconda della figura del destinatario Se il destinatario è benemerito (ad esempio, un ente benefico): aumenta donazione media diminuisce il numero di chi non da nulla aumenta sensibilmente il numero di chi da tutto destinatario normale destinatario benemerito Altruismo condizionato

Altri risultati interessanti le donne donano più degli uomini Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti Altri risultati interessanti le donne donano più degli uomini i giovani meno degli anziani gli studenti meno dei non studenti gli occidentali meno degli individui che vengono dai PVS

La raccolta di fondi porta a porta assomiglia molto al gioco del DG Dictator game: risultati di esperimenti sul campo La raccolta di fondi porta a porta assomiglia molto al gioco del DG Esperimenti sul campo: La somma donata varia positivamente se a chiederli è una bella donna (specialmente per i donatori maschi) List e Lucking-Ripley (2002) Della Vigna et al (2009) C’è un effetto di pressione sociale: In una compagnia si annunciava il giorno prima la visita dei addetti alla raccolta dei fondi e le famiglie che aprono la parta si riducono del 15/20 % Se viene fornito anche un biglietto NON DISTURBARE le donazioni diminuiscono del 25% (sono quelle più piccole a diminuire)

Entrambi prendono zero Ultimatum Game Ultimatum Game 100 € x A B accettazione: L’accordo è stretto Rifiuto: Entrambi prendono zero

Ultimatum game Ultimatum Game Due giocatori A e B A Una somma viene data al giocatore A (100 euro). A deve decidere quanto lasciare a B A ha due strategie E divisione equa (50 e 50) D divisione iniqua 99 per sé e 1 per B B può scegliere se accettare la divisione proposta o rifiutarla Se accetta ciascuno prende quanto stabilito da A Se rifiuta entrambi prendono niente E D B B R R A A 0,0 50,50 0,0 99,1

Ultimatum game sub-game perfect equilibrium Se entrambi i giocatori fossero egoisti Vi è un solo equilibrio possibile Ad B conviene sempre accettare A lo sa e si comporta di conseguenza E D B B R R A A 0,0 50,50 0,0 99,1

Ultimatum game risultati sperimentali Predizione teorica: il proponente manda al ricevente la più piccola somma possibile e questi l’accetta perché poco è sempre meglio di niente Risultati sperimentali: In media offerte fra 30-50% Offerte inferiori al 20% sono rifiutate nella maggior parte dei casi Risultati abbastanza stabili nei vari contesti Non dipendono dall’ammontare delle somme messe in gioco L’anonimato è meno rilevante

Non è interessato esclusivamente all’outcome materiale Ultimatum Game Ultimatum game risultati sperimentali Comportamento del ricevente Perché rifiuta offerte basse? Avversione per l’iniquità Senso di giustizia Volontà di punire il soggetto che abusa della propria posizione privilegiata Non è interessato esclusivamente all’outcome materiale

2 euro non valgono sempre 2 euro Ultimatum game I soggetti giudicano le intenzioni degli altri Falk, Fehr, Fischbacher, Economic Inquiry 2003 8 2 5 10 5/5 game 2/8 game 8/2 game 10/0 game 2 euro non valgono sempre 2 euro

Lui/lei stesso/a non lo sarebbe Ultimatum Game Ultimatum game risultati sperimentali Comportamento del proponente Perché non offre il minimo possibile? Altruismo e/o avversione per l’iniquità Comportamento strategico: vuole minimizzare le probabilità di rifiuto Prevede che il ricevente non sia interessato esclusivamente all’outcome materiale Lui/lei stesso/a non lo sarebbe

Neuroeconomics Sanfey et. al. (2003), Science, 300, effettuano una scansione magnetica di soggetti che giocano l’UG Offerte molto inique generano un conflitto fra l’area celebrale deputata ai processi cognitivi e razionali e quella deputata ai processi affettivi

FMRI celebrale dopo un offerta iniqua La insula cortex, che si sa viene attivata quando il soggetto prova dolore e disgusto; La anterior cingulate (AC), che ha funzioni esecutive e riceve inputs da diverse aree celebrali e “risolve” I conflitti La pre-frontal cortex (DLPFC) che si sa è coinvolta nei calcoli e nella pianificazione;

Neuroeconomics Sembrerebbe dopo una offerta iniqua il cervello compia uno sforzo per risolvere il conflitto fra la volontà di accettare quanto dato dal proponente per il valore del denaro che si riceverebbe e il dispiacere e il disgusto di essere stati vittima di un’ingiustizia

Le intenzioni degli altri Dictator + Ultimatum Game I SOGGETTI SONO ETEROGENEI: hanno diverse preferenze sociali Alcuni si comportano da HE sono egoisti e si aspettano che gli altri siano ugualmente egoisti Altri sono altruisti puri: tengono conto del benessere degli altri senza condizioni Altri sono reciprocanti ovvero tendono a rispondere positivamente a comportamenti giudicati positivamente e negativamente a comportamenti giudicati negativamente Non contano solo gli outcomes ma anche come gli outcomes si ottengono Le intenzioni degli altri

Risultati sperimentali in 15 piccole società: ultimatum game Popolazione Au e Gnau in Papua Nuova Guinea Offerte superiori al 50% comuni Offerte alte e basse rifiutate con la stessa frequenza Peculiarità culturale: gift-giving competitivo Popolazione Machiguengua nella foresta Amazzonica Offerta media del 27% ¾ offerte < 25% e soltanto una rifiutata Popolazione Achè in Paraguay Offerta media del 50% Nessuna offerta rifiutata Peculiarità culturale: popolazione di cacciatori-raccoglitori con regole di divisione egualitarie del cibo Popolazione dei cacciatori di balene Lamalera in Indonesia Offerta media del 58% Peculiarità culturale: caccia cooperativa di grosse prede

Risultati sperimentali in 15 piccole società: ultimatum game I comportamenti variano significativamente fra i gruppi In nessun gruppo si osserva il tipico comportamento dell’homo economicus Le variazioni di comportamento fra gruppi sembrano riflettere le modalità di generazione del sostentamento comuni in ciascun gruppo

Come spiegare questi risultati? Genetica? No, le differenze genetiche intra-gruppo sono più marcate delle differenze genetiche tra gruppi diversi Cultura? Sì, i tratti culturali sono in grado di predire adeguatamente il comportamento Cultura: aspetti del comportamento che apprendiamo dagli altri combinazione di preferenze e credenze/aspettative circa il comportamento altrui. Due aspetti della cultura e delle istituzioni si sono rivelati particolarmente efficaci nel prevedere il comportamento: Grado di cooperazione intrinseco nell’organizzazione del lavoro Grado di integrazione di mercato, ovvero frazione della popolazione il cui sostentamento si basa sullo scambio di mercato Società con un valore più elevato di questi indicatori sono caratterizzate da offerte più elevate da parte dei proponenti e da una più elevata probabilità di rifiuto da parte dei riceventi nell’ultimatum game

Gioco del bene pubblico (PGG) Ogni componente di un gruppo di n persone riceve una somma Y iniziale di denaro. Deve decidere quanto tenerne per sé e quanto x metterne in un fondo comune (che rappresenta il bene pubblico). Quanto viene messo del fondo comune è moltiplicato per m (con 1<m<n) dagli organizzatori e poi diviso fra tutti i membri del gruppo. In presenza di preferenze squisitamente egoistiche, la strategia ottima è quello di non contribuire: è il comportamento noto come free riding; si evita di partecipare alla spesa nella speranza che siano gli altri a provvedere: siccome tutti ragionano allo stesso modo, il bene pubblico non è prodotto Se m < 1 non ci sarebbe nessun incentivo a cooperare nemmeno congiuntamente (ottimo sociale e ottimo privato coincidono) Se m > n sparirebbe l’incentivo al free riding. La strategia di cooperare sarebbe dominante

Gioco del bene pubblico (PGG) se Y = 10, n = 2, m = 1.5 se le uniche alternative disponibili fossero devolvere tutto al fondo comune devolvere nulla

Dilemma del prigioniero Gioco del bene pubblico (PGG) Equilibrio di Nash B 10 A 10 , 10 17.5 , 7.5 7.5 , 17.5 15 , 15 Ottimo paretiano Dilemma del prigioniero

Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali 24 soggetti divisi in 6 gruppi con N=4, Y=20, M=1.6 La contribuzione media all’inizio è alta, ma comincia a decrescere Nell’ultimo periodo, il 55% dei soggetti non dà nulla (x=0) e gli altri molto poco

Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali I soggetti iniziano con una volontà cooperativa, ma poi smettono. Perché? Semplicemente apprendono meglio le regole del gioco? Oppure  i soggetti sono eterogenei gli egoisti iniziano a non cooperare e così continuano gli altruisti puri, pochi, continuano sempre a cooperare i reciprocanti iniziano a cooperare e poi siccome gli altri non cooperano (sono free riders) li puniscono smettendo a loro volta di cooperare

La contribuzione media aumenta e raggiunge quasi il massimo Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali Gioco del bene pubblico e possibilità di punizione Cosa accadrebbe se esistesse un altro modo di punire i devianti? Alla fine di ogni periodo, ogni soggetto può punire i comportamenti non cooperativi degli altri. La punizione è costosa per chi la fa e per chi la riceve La contribuzione media aumenta e raggiunge quasi il massimo

Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali i reciprocanti iniziano a cooperare e puniscono chi non lo fa e non smettono di cooperare perché anche gli altri lo fanno gli egoisti iniziano a trovare vantaggioso cooperare perché altrimenti verrebbero puniti gli altruisti puri, pochi, continuano sempre a cooperare

Politica  meccanismi istituzionali che favoriscano la cooperazione Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali I soggetti sono eterogenei il comportamento aggregato dipende da composizione del gruppo, dai meccanismi istituzionali che regolano l’interazione fra i soggetti Politica  meccanismi istituzionali che favoriscano la cooperazione

Neuroeconomics Combina neuroscienze, economia e psicologia per studiare il modo con il quale i soggetti prendono le proprie decisioni Si concentra sul ruolo del cervello quando si prendono decisioni, si analizzano rischi e/o quando si interagisce con altri individui Utilizza vari strumenti di misurazione dell’attività celebrale (risonanza magnetica, PET (tomografia ad emissione di positroni), etc)

Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche emergono quando l’individuo svolge un’attività perché da essa ottiene un riconoscimento materiale; la soddisfazione deriva non dall’azione in sé, ma dalle sue conseguenze; esempio tipico la retribuzione economica. Quelle che spingono l’individuo a compiere un’azione perché la trova interessante e gratificante in sé

Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche La TES trascura le motivazioni intrinseche e si concentra su quelle estrinseche Teoria classica dell’offerta di lavoro Il tempo libero ha un costo opportunità che è pari al salario che il soggetto può ottenere sul mercato. Nel decidere quanto lavorare il soggetto deve affrontare un trade-off fra consumo di tempo e consumo dei beni che il salario perso non lavorando gli permetterebbe di comprare

Crowding out motivazionale Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche Crowding out motivazionale Donazione del sangue Un sociologo Inglese Titmuss nel 70 scoprì che il sistema inglese di donazioni gratuite funziona meglio di quello americano di donazioni per denaro Oggi in USA i due circuiti (gratuito e a pagamento) sono nettamente distinti proprio per evitare il CO Asili nido (Gneezy-Rustichini) multa per i genitori ritardatari l’introduzione della multa aumentò i ritardi la soppressione non li diminuì’