Vorremmo vedere Gesù
Nel Vangelo secondo Giovanni leggiamo la storia di alcuni proseliti greci, ossia dei pagani convertiti al giudaismo, che “…avvicinatisi a Filippo… gli fecero questa richiesta: "Signore, vorremmo vedere Gesù"…” (12:21).
Non sappiamo per quale motivo queste persone volessero “vedere Gesù”, il testo non lo lascia intendere, ma verosimilmente possiamo affermare che, giunti a Gerusalemme per adorare durante la festa, abbiano sentito parlare di Lui.
Da alcuni avranno sicuramente ascoltato parole come: “È un grande Profeta, un Maestro, un Guaritore, il Messia”; da altri considerazioni diametralmente opposte: “È un fomentatore, un fanatico, un bestemmiatore, un peccatore”.
Del resto, il Signore Gesù ha sempre diviso l’opinione pubblica. Senz’altro questi discorsi li avranno incuriositi, ma non accontentandosi di ciò che hanno sentito, vogliono “vedere Gesù” con i loro occhi, conoscerlo direttamente, incontrarlo personalmente.
E tu, caro lettore, hai avuto un incontro diretto con Gesù E tu, caro lettore, hai avuto un incontro diretto con Gesù? Hai fatto un’esperienza personale con Lui? Oppure segui solo una religione, una tradizione e vai avanti per “sentito dire”?
Conoscere Gesù è essenziale per il nostro futuro eterno, per ricevere salvezza. Infatti, sta scritto: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17:3).
La vita eterna è “conoscenza” di Dio, non una semplice conoscenza concettuale, accademica e teorica ma quella che è frutto dell’esperienza e che è possibile tramite la lettura della Parola di Dio, che lo Spirito Santo applica nel cuore di chiunque ricerca il Signore con tutto sé stesso. Gesù si rivela in questo meraviglioso Libro, fonte esclusiva e incontaminata della conoscenza di Dio.
Alle persone che sono in cerca d’aiuto, di gioia, di pace, di salvezza vogliamo indicare, così come fecero Filippo ed Andrea, Gesù il Salvatore, Colui che è pronto ad accogliere tutti coloro che si accostano a Lui, che ha detto: “…colui che viene a me, non lo caccerò fuori” (Giovanni 6:37).
Anzi, Egli stesso ci invita: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28). Gesù è morto per questo: “…se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto” (Giovanni 12:24).
Proprio perché è stato “innalzato”, morendo sulla croce, Egli è in grado di raggiungere e liberare tutti quelli che si rivolgono a Lui: “…egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio…” (Ebrei 7:25)
Alla fine del nostro testo leggiamo, però, che Gesù “…se ne andò e si nascose da loro” (Giovanni 12:36), un atteggiamento che potrebbe apparire in contraddizione con quanto affermato finora.
Dobbiamo sapere, tuttavia, che Dio si nasconde solo da coloro che non si accostano a Lui con fede e con sincerità di cuore, perché “…senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6).
A tutti coloro che non si fermano al sentito dire, ma desiderano “vedere Gesù”, il Signore promette esaudimento certo: “Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi, dice il Signore…” (Geremia 29:13, 14).