1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 8 (parziale) Anno Accademico 2015-2016.

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1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 8 (parziale) Anno Accademico

Concentrazione industriale e risultati economici 2

3 Struttura Condotte Performance.

4 Livello di concentrazione e struttura del mercato Definizione: Un mercato si definisce concentrato quando poche imprese controllano quote elevate della domanda

5 Livello di concentrazione e struttura del mercato Hp 1 Modello di Cournot: al diminuire del numero delle imprese, la capacità di fissare prezzi superiori a quelli di concorrenza aumenta

6 Livello di concentrazione e struttura del mercato Pm n=1 n=2 n=3 n=4 n=5 Mc Q P P2 P3 P4 P5 QmQ2Q3Q4Q5

7 Livello di concentrazione e struttura del mercato Hp.2. Cartello: i costi di coordinamento del cartello diminuiscono alla riduzione del numero delle imprese e all’aumentare delle quote di mercato controllate

8 Livello di concentrazione e struttura del mercato Hp.3. Impresa dominante: tanto più ampia è la quota di mercato detenuta dall’impresa dominante, tanto maggiore è il profitto estratto

9 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR

10 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR Qd1

11 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR P2 Qd1

12 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR P2 Qd1

13 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 P2 Qd1

14 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 P2 Qd1 Qd2

15 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR P2 Qd1 P3

16 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR P2 Qd1 Qd2

17 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR P2 Qd1 P3 Qd2

18 Impresa dominante con assenza di entrata Schema parziale Imprese marginaliImpresa dominante Sf P1=Ps D D-Sf P1 MCd1 MR P2 Qd1 P3 Qd2

19 Livello di concentrazione e struttura del mercato Conclusioni L’analisi della concentrazione deve tenere presente contemporaneamente: 1) numerosità delle imprese 2) asimmetria nella distribuzione delle quote di mercato

20 Curve di concentrazione Le curve di concentrazione costituiscono la rappresentazione grafica della relazione tra disuguaglianza nella distribuzione delle quote di mercato e numero delle imprese presenti in un settore. (ordinamento decrescente delle imprese in relazione al valore dell’output)

21 Curve di concentrazione 100 A B C n. imprese 0

22 Misure di concentrazione del mercato Dove C r =Rapporto di concentrazione r= n.imprese considerate (ordinamento decrescente per fatturato) x i =fatturato dell’impresa i-esima X=fatturato del del settore

23 Curve di concentrazione 100 A B C n. imprese 0 3

24 Misure di concentrazione del mercato Dove HHI=Indice di Herfindahl-Hirschman x i =fatturato dell’impresa i-esima X=fatturato del del settore

25

26 Simulazione Top ten firms selling cars and light trucks in the US in October 2008 and their market share : GM 20% Toyota 18% Ford 16% Chrysler 11% Honda 10% Nissan 7% BMW 3% Volkswagen 3% Hyundai 3% Mazda 2% A 2%, B2%, C2%, D1% Vedi anche : Per maggiori chiarimenti vedi :

27 Concentrazione del mercato e della produzione Le misure di concentrazione che non tengono presente gli scambi internazionali portano a risultati gravemente distorti xi=produttori nazionali (output- exp)+imprese importatrici X=consumo apparente= Y-EXP+IMP

28 Concentrazione Industriale. Fonte: CSC 2010

29 Concentrazione Industriale. Settori con concentrazione massima e minima (C5) Fonte: Belderbos et al. 2010

30 Concentrazione Industriale. (Settori manifatturieri; per terzili e media) Fonte: Belderbos et al. 2010

31 Concentrazione Industriale. Fonte: Rogers 2000

32 Sellers and buyers concentration La concentrazione degli acquirenti: 1) tende a comprimere la profittabilità dei produttori; 2) tende a incentivare la loro crescita dimensionale (incrementa la concentrazione dell’offerta)

33 Concentrazione aggregata Incidenza del fatturato (valore aggiunto) delle imprese di maggiori dimensioni sul fatturato (valore aggiunto) di un sistema economico (nazionale o sovranazionale) CR50; CR100;CR200

34 Concentrazione aggregata (USA)

35 Barriere, concentrazione e profittabilità Barriere (Settore) CR4 r Molto elevate (Media) (Automobili) 9023,9 (Tabacco) 9012,6 Rilevanti (Media) 6013,4 (Rame) 9214,6 (Prod. Toeletta) 7915,8 Moderate/basse 4411,6 (Pneumatici) 7712,7 (Cemento) 3014,3

36 Critiche Mercati non in equilibrio Variabilità della relazione nel tempo

37 Problemi concettuali 1) Collusione o efficienza ? (Demsetz 1973) Quote di mercato più grandi dipendono da livelli più elevati di efficienza Quote di mercato mercato più grandi determinano incrementi nel grado di concentrazione; Le imprese con quote di mercato più ampie, maggiore efficienza, più elevati profitti hanno un peso maggiore nel calcolo della profittabilità media del settore; Livelli più elevati di profittabilità sono quindi spiegati dalla maggiore efficienza delle imprese più grandi

38 Problemi concettuali Ravenscraft (1983) conferma questa ipotesi: l’introduzione nelle stime della quota di mercato della singola impresa rende non significativo l’indice di concentrazione; gli studi intra-settoriali presentano evidenze in contrasto con questa conclusione: le imprese più efficienti non sempre segnalano margini di profitto o quote di mercato particolarmente elevati La contendibilità dei mercati (Baumol 1981)

39 Nuovi indirizzi di ricerca Sulla base di queste considerazioni è venuto meno la prescrizione deterministica che collega concentrazione alla riduzione del benessere sociale. L'azione dell'autorità antitrust non è più guidata da ipotesi teoriche sufficientemente robuste da fornire indicazioni univoche. Le misure di concentrazione, in particolare HHI, vengono relegate a funzioni di screening iniziale del processo di istruttoria. L'attenzione sul piano del dibattito teorico si rivolge a misure alternative e soprattutto ad indicatori indiretti di politiche di prezzo non concorrenziali.

40 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda L’analisi delle reazioni delle imprese alla variazione della domanda fornisce indicazioni sull’eventuale presenza di potere di mercato

41 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda Q P D1 Y1 P1 Q1

42 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: Hp. Concorrenza Q P D1 MCc Pc1? Y1

43 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: Hp. Concorrenza Q P D1 MCc Pc1? Y1 Qc1?

44 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: Hp. Monopolio Q P D1 Qm1? Y1 Pm1?

45 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: Hp. Monopolio Q P D1 Qm1? Y1 Pm1?

46 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: Hp. Monopolio Q P D1 MCm Qm1? Y1 Pm1?

47 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: Hp. Monopolio Q P D1 MCc MCm Qm1? Pc1? Y1 Pm1? Qc1?

48 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda Q P D1 MCc MCm Qm1? Pc1? Y1 Pm1? Qc1?  

49 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: In caso di Concorrenza Q P D1 Q1 P1 Y1 D2 Y2 Pc2 MCc Q2c

50 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: In caso di Monopolio Q P D1 Q1 P1 Y1 Y2

51 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: In caso di Monopolio Q P D1 Q1 P1 Y1 D2 Y2

52 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: In caso di Monopolio Q P D1 Q1 P1 Y1 D2 Y2 MCm

53 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: In caso di Monopolio Q P D1 Q1 P1 Y1 D2 Y2 MCm Q2m Y3

54 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda: In caso di Monopolio Q P D1 Q1 P1 Y1 D2 Y2 MCm P2m Q2m Y3

55 Stime del mark-up basate sulla curva di domanda Q P D1 P2c Y1 D2 Y2 P2m Q2m Y3 Q2c

56 Conclusioni Un aumento della domanda seguito da significativi incrementi dei prezzi indica la presenza di potere di mercato

57 Instabilità delle quote di mercato Analisi indiretta del potere di mercato attraverso la misurazione del livello ( o della presenza ) di coordinamento oligopolistico. Abbandono dell’assunto che la concentrazione e quindi i fattori strutturali conducano inevitabilmente alla distorsione del processo competitivo, per concentrarsi sulla identificazione di potenziali condotte collusive.

58 Instabilità delle quote di mercato Ipotesi: la collusione ha il fine di contenere la competizione tra le imprese concorrenti. Il primo effetto diretto della riduzione della concorrenza è la stabilizzazione delle quote di mercato dei concorrenti nel tempo. La collusione sia che prenda la forma di fissazione concordata dei prezzi, di ripartizione dei mercati geografici, o di controllo del ritmo di innovazione nel settore determina tendenzialmente stabilità delle quote di mercato.

59 Instabilità delle quote di mercato Ne deriva che se l'offerta è molto concentrata e le le quote di mercato sono stabili nel tempo, vi sono indizi che nel settore è in atto un accordo collusivo. Non è vero, comunque, l’inverso: l’instabilità non è sintomo di concorrenza

60 Misure di instabilità delle quote Hp.1 Variabilità delle quote di mercato (analisi di statica comparata)

61 Misure di instabilità delle quote Hp.2 Variabilità del rango (analisi diacronica) Indice di detronizzazione: probabilità che l’impresa leader venga sostituita da una concorrente Indici di instabilità di rango: mutamento nel rango delle prime n imprese

62 Turbolenza di rango. Fonte: Belderbos et al. 2010

63 Turbolenza di rango. Fonte: Belderbos et al. 2010

64 Temi trattati Concentrazione di mercato Curva di concentrazione del mercato Concentrazione della produzione Concentrazione aggregata Concentrazione degli acquirenti Rapporto di concentrazione Indice Herfindahl-Hirschman Il dibattito sulla concentrazione industriale Metodi indiretti per l’analisi della concentrazione