Evoluzione e vita della colonia di api

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IL MIELE 1. La parola miele sembra derivare dall'ittita melit. Nell’antichità gli Egizi usavano deporre accanto alle mummie grandi coppe o vasi ricolmi.
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Evoluzione e vita della colonia di api

Origine delle api: Si pensa che l’origine delle api abbia avuto inizio da 40 a 80ML di anni fa da un antenato simile ad una vespa che abbandonò il regime a base di carne per una scelta vegetariana

Classificazione: Regno : Animale Tipo: Artropodi Classe: Insetti Ordine: Imenotteri Sottordine: Aculeati Famiglia: Apidi Sottofamiglia: Apinea Genere: Apis Specie: Apis mellifera Razza: Apis mellifica Ligustica ( ape Italiana) Apis mellifera nera (europa), Carnica, Caucasica, Cipryota, ecc.ecc.

Divisione del lavoro Per quanto riguarda il lavoro eseguito dalle api, queste hanno vari compiti da svolgere; un gruppo effettua la raccolta sui fiori, un altro fa provvista d’acqua, altri puliscono e riparano i favi, mentre la preparazione della cera, del miele e del pane delle api compete ad altri gruppi ancora. Pertanto alcune api costruiscono i favi, mentre altre portano acqua nelle celle e la mescolano col miele, e altre sono occupate in incombenze esterne. Aristotele

Tabella oraria dell’ape n° 107 L’ape è rimasta inattiva senza fare nulla per 68 ore e 53 minuti. E’ andata in ricognizione per 56 ore e 10 minuti ; l’ape si spostava qua e là senza essere costretta da nessuno, era interessata a tutto ciò che avveniva nell’alveare: introduceva sistematicamente la testa nelle celle, ispezionandone alcune con grande fretta e altre con molta attenzione. Talvolta la ricognizione veniva interrotta da qualche lavoro occasionale, oppure veniva interrotta dal trovare un posto di lavoro libero. Terminato un lavoro e non presentandosi altra occasione, l’ape finiva per mettersi a riposare in qualche angolo tranquillo. Per 11 ore e 44 minuti ha pulito le celle, 1,50 nell’ accudire larve giovani, 2,5 nel provvedere a larve più vecchie. 6,24 ore nella costruzione dei favi e 12 ore nella opercolatura delle celle. 34 minuti ha svolto compiti di vigilanza. 1,15 ore in voli di piacere 9 ore e 59 minuti ha svolto la bottinatrice. Il 71% della vita dell’ape n°107 è stata vissuta nell’ozio e nel girovagare. Lindauer (1952)

comunicare

Danza delle api; Movimenti ondulatori : È una danza collettiva che le api esercitano soprattutto in estate dopo il flusso del raccolto lavoro sulla parete frontale dell’arnia. Grattano la superficie dell’arnia con le zampe anteriori e le mandibole, animate da un movimento a cesoia. Con questi movimenti ondulatori viene effettuata una pulizia delle pareti dell’arnia, questa danza raschiante viene eseguita sia all’interno che all’esterno dell’arnia, sia collettivamente che da api solitarie, e se possibile anche di inverno.

Danza della pulizia; Solitamente un’ape può sentire il bisogno di essere ripulita, in queste circostanze esegue una danza che consiste in un rapido calpestio e in un ritmico dondolio laterale del corpo; contemporaneamente alza e abbassa con movimenti rapidi il corpo stesso tentando di ripulirsi le ali col secondo palio di zampe. Abitualmente l’ape che si trova più vicino alla danzatrice la palpa con le antenne e comincia a ripulirla con il grooming Danza della gioia (DVAV) Un’operaia appoggia le zampe anteriori su un punto qualsiasi del corpo di una compagna e compie 5 o 6 movimenti dall’alto in basso e contemporaneamente si dondola avanti e indietro (?).( abbondanza di nettare e polline, perfetta situazione nell’alveare) Danza del massaggio: Un’ape che si trova sul favo gira la testa in modo particolare ed attira l’attenzione delle compagne che iniziano ad esplorarla con antenne e mandibole, in gruppo le tirano zampe e ali, mandibole e ligula, contorcendogliele e tirandole, e massaggiandole con le mandibole. Di colpo finisce il trattamento e l’ape continua il suo lavoro oppure cambia favo e si fa ripetere il trattamento da altre api.

Danza dell’addome La distanza dalla fonte nutritizia Viene indicata dal numero di volte in cui percorre la linea retta, ogni 15 secondi: 100 metri = 9/10 volte 540 metri = 7 volte 1000 metri = 4 volte

Danza delle api: raccolta di nettare e polline

Impollinazione?

Impollinazione.

Immagazzinamento del cibo

raccolto L’area di raccolta di un ape è di pochi metri spesso su una sola pianta, o pochi cespugli. Diverso il comportamento su prati e foraggere dove un’ape può vistare tutto il campo. Celerità: da 5 fiori di veccia a 42 di meliloto, al minuto! Attività di campo a seconda della temperatura: nulla sotto gli 8 gradi, media fra i 9 ed i 16, ottima fra 16 e 33, dopo vanno soprattutto all’acqua! Capacità di apprendimento, difficoltà di raccolta del polline. Raggio di volo max da 100 a 500m. Per il nettare inferiore ai 3 km Per il polline superano i 5 km Velocità media 21 kmh. Il carico di nettare trasportato è in media di 70mg, l’ape ne pesa82.

raccolto Diventa miele il 30% del raccolto ( il nettare contiene il 70% di umidità) Il raccolto di miele giornaliero può superare i 3 kg. (60kg in 20 giorni) In caso di umidità nell’aria le api faticheranno a portare il miele sotto il 18%. Una colonia pronta per il raccolto in caso di pioggia può consumare più di 5 kg in una settimana

Le api non considerano l’umano come nemico naturale, però….