La Grancontessa Matilde di Canossa, fu contessa, duchessa, marchesa e regina medievale. Matilde fu una potente feudataria ed ardente sostenitrice del Papato nella lotta per le investiture; personaggio di assoluto primo piano in un'epoca in cui le donne erano considerate inferiori, arrivò a dominare tutti i territori italici a nord degli Stati della Chiesa. La Grancontessa (magna comitissa) Matilde è certamente una delle figure più importanti e interessanti del Medioevo italiano: vissuta in un periodo di continue battaglie, di intrighi e scomuniche, seppe dimostrare una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni, mostrando un'innata attitudine al comando. La sua fede nella Chiesa del suo tempo le valse l'ammirazione e il profondo amore di tutti i suoi sudditi.
Le Terre dello stato feudale della Contessa Matilde di Canossa nel XII secolo si estendevano da Brescia a Viterbo,comprendendo città importanti come Cremona, Mantova, Ferrara, Parma, Reggio Emilia, Modena, La Spezia, Pisa, Lucca, Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto e Perugia. Un poderoso sistema fortificato proteggeva lo stato feudale delle Terre di Canossa che la contessa Matilde governava a cavallo tra XI e XII secolo. L'origine di questi castelli risale alla famiglia degli Attonidi, da cui Matilde discendeva, che aveva rafforzato, tra il Taro e il Reno, la frontiera settentrionale dei suoi possedimenti. Le strutture difensive rappresentavano una garanzia di sicurezza ma svolgevano anche il ruolo di simbolo visibile di autorità. E' probabile che i castelli matildici siano stati costruiti in parte potenziando preesistenti strutture. Le linee fortificate si susseguivano da ovest a est lungo differenti quote altimetriche. I castelli matildici hanno subito distruzioni, prima da parte dei liberi Comuni insofferenti del potere feudale, poi durante le lotte tra le signorie. Il territorio matildico è caratterizzato, oltre che dai tradizionali borghi in pietra e dagli imponenti castelli, da numerose pievi, che ne rappresentano la dimensione religiosa. Queste pievi svolgevano anche un ruolo di assistenza ed erano collocate strategicamente sul territorio, spesso in unione con il castello. Anche le pievi facevano parte a pieno titolo dell'organizzazione territoriale matildica. E' noto infatti che la contessa si fece promotrice della costruzione di numerose pievi. Esse si mantenevano con le decime, cioè con le offerte dei fedeli, rigidamente regolamentate. Pochi di questi edifici ci sono giunti con elementi architettonici originali ancora ben leggibili. Hanno subito infatti nei secoli importanti modifiche.
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GIUSTIZIA DIRITTI TASSE COLTA-BOVATARIA-ALBERGARIA COLTA ----> TASSA SULLE TERRE ALBERGARIA ----> TASSA SULL’ ABITAZIONE BOVATARIA ----> TASSA SUI BRACCIANTI FORTE RELIGIOSITÀ MASSIMO RISPETTO VERSO DIO… …E VERSO IL CLERO… …OLTRE CHE PER LE FIGURE POLITICHE E GIURIDICHE
FONTE BATTESIMALE DI PIEVE DI SASSO realizzata in pietra raffigura 3 evangelisti, Marco (leone alato), Luca (toro), Giovanni (uomo in preghiera). CAPITELLO IN BADIA CAVANA realizzato in pietra, richiama il capitello corinzio in uso dai greci, raffigura foglie di acanto e figure apotropaiche antropomorfe. SCALA DELL’ UMILIAZIONE la celebre scala in cui l’imperatore Enrico IV venne a cercare il perdono del papa, chiedendo aiuto a Matilde di Canossa.
MATILDE DI CANOSSA VESCOVO BONSIGNORE GIUDICE UBALDO DI CARPINETI ENRICO IV TESTIMONI DEL DOCUMENTO ANALIZZATO: ARDUINO DELLA PALUDE; MALEADOBATO; GUIDO DI BERUTTO; SASSO DA BIBIANELLO; RAGINERIO DI SASSO; TEBERTO DI NONANTOLA; MALABRANCA; DRAGO; CONTE ALBERTO; TEUZONE DI PARMA E DIVERSI ALTRI.