Risultati Scheda di Gradimento Corso di Formazione “Formare persone competenti” Laboratorio di formazione/azione per una didattica delle competenze Salerno.

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Risultati Scheda di Gradimento Corso di Formazione “Formare persone competenti” Laboratorio di formazione/azione per una didattica delle competenze Salerno – 8 / 9 gennaio 2016 Istituto Tecnico Tecnologico “B. Focaccia” - Salerno Istituto Istruzione Superiore “Giovanni XXIII” - Salerno

Hanno partecipato: Hanno risposto alla Scheda di Gradimento n. 76 Docenti Venerdì 8 gennaio 2016 – pomeriggio: n. 135 Docenti Sabato 9 gennaio 2016 – mattina: n. 132 Docenti pomeriggio: n. 127 Docenti

Utilità percepita Argomenti rispondenti agli obiettivi enunciati Contenuti rispondenti alle aspettative Contenuti applicabili nell’attività didattica Utilizzabilità dei lavori di gruppo nell’attività didattica Sintesi Valori medi

Coinvolgimento personale in plenaria Coinvolgimento personale nei lavori di gruppo Interesse e partecipazione Sintesi Valori medi

Didattica e Materiale Stile di conduzione del relatore Padronanza dei contenuti e chiarezza espositiva del relatore Capacità di gestione dell’aula del relatore Organicità e sequenzialità nella presentazione degli argomenti Qualità del materiale didattico distribuito Sintesi Valori medi

Organizzazione e servizi Strutturazione corso tra plenaria e lavori gruppo Locali funzionali confortevoli Attrezzature idonee Punti forza superiori ai punti di debolezza Sintesi Valori medi

Punti di forza: Perché si? E’ stato bello lavorare in gruppo e confrontarsi La formazione in servizio è uno strumento indispensabile per chi ritiene di poter migliorare la propria didattica E’ uno dei pochi momenti di condivisione e confronto tra colleghi Ci ha spinti a metterci in gioco, ci ha dimostrato che quando ci si chiede di lavorare in gruppo (difficilmente noi docenti lo facciamo spontaneamente) siamo capaci di produrre esperienze valide e di esprimere creatività E’stato una maniera valida per ampliare i nostri orizzonti e occasione di incontro e confronto Perché si! Bisogna pur iniziare, in un momento di crisi 2non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose” (da: “Il mondo come lo vedo io” – A. Einstein) Ho imparato molte cose nuove ed ho avuto conferma di cose già conosciute E’ stato un momento di lavoro in gruppo a scuola che di solito non avviene Ha creato un momento importante di confronto e di lavoro di gruppo tra colleghi Lavorare in gruppo, confrontarsi partendo da diverse basi di preparazione è sempre un’esperienza positiva Siamo stati stimolati a rivedere le posizioni personali e ad impegnarci in un cammino di trasformazione della scuola Si è sperimentata una collaborazione tra docenti diversi per il perseguimento di un fine comune: il benessere degli studenti

Punti di forza: Perché si? Il momento aggregativo è comunque uno strumento in cui è possibile sviluppare lo scambio di opinioni mettendo a confronto le proprie esperienze E’ stata una occasione di riflessione personale e di confronto Ha coniugato la formazione con la didattica Ha costretto i docenti, refrattari ai cambiamenti, ad ascoltare le innovazioni Ci ha indirizzati verso una didattica più attuale Stimola una nuova didattica Per la chiarezza e la preparazione del relatore Il confronto tra le diverse posizioni rappresenta anche un momento di crescita personale Lavorare in gruppo, confrontarsi partendo da diverse basi di preparazione è sempre un’esperienza positiva Siamo stati stimolati a rivedere le posizioni personali e ad impegnarci in un cammino di trasformazione della scuola Si è sperimentata una collaborazione tra docenti diversi per il perseguimento di un fine comune: il benessere degli studenti Molti docenti fanno molte cose ma in maniera isolata e talvolta disorganizzata, le attività di gruppo stimolate dal relatore, ci hanno fatto capire che, pur partendo da posizioni e idee diverse, è possibile lavorare insieme, che si può fare meglio senza temere i cambiamenti. E’ valsa la pena di rimanere un giorno a scuola (sabato!) a confrontarsi su nuove sfide.

Punti di debolezza: Perché no? Gli argomenti trattati non sempre rispondono alla nostra realtà scolastica Forte scollamento tra la teoria e la difficoltà territoriale per la realizzazione dei progetti Le finalità e le modalità di svolgimento del corso e l’interazione scuola/territorio non tengono nel dovuto conto la realtà meridionale Avrei gradito un contributo metodologico più incisivo e meno teoria Informazioni a volte scontate, generiche e poco calate nella realtà degli istituti coinvolti Troppa teoria e poca applicabilità Gestire troppe persone non assicura mai una accettabile ricaduta sulla formazione stessa

Commenti Ottimo modello “teorico” per poter riflettere e mettersi in gioco, ma che purtroppo cozza con: a) organizzazione scolastica reale (colleghi, personale ATA e segreteria poco efficienti); b) aule poco confortevoli, illuminate male e piccole; c) laboratori reali (postazioni insufficienti per numero e funzionalità); d) alunni veri (classi numerose e poco scolarizzate9. variabili che impediscono la realizzazione dei propositi più nobili. Mi aspettavo una maggiore ricaduta sul mio lavoro quotidiano Con la metodologia progettuale di base bisogna lavorare nei consigli di classe Non tutto è stato ineccepibile, ma preferisco privilegiare gli aspetti positivi del corso dato che un’anteprima comporta sempre qualche rischio. E’ indispensabile che questi corsi abbiano sempre un relatore all’altezza del compito come è avvenuto con il Prof. Nicoli. Devo riflettere su questo nuovo modo di fare scuola, ma sicuramente l’alternanza è il modo più valido per creare persone che si mostreranno competenti sul proprio posto di lavoro. Mi auguro di poter continuare con le attività di aggiornamento che sono una grave mancanza del nostro sistema Non sono pienamente soddisfatta perche la parte teorica è stata lunga. Mi sarei aspettata più esercitazione e casi pratici Più tempo Curare meglio la diffusione del materiali rendendolo disponibile prima a mezzo e - mail Porre maggiore attenzione a situazioni difficili da affrontare con suggerimenti particolari Proposte valide ed efficaci che consentono l’inclusione naturalmente, senza azioni forzate Timori legati alla realizzazione a causa di carenza di spazi, fondi inesistenti, utenza spesso difficile e disinteressata La parte laboratoriale deve essere guidata da coordinatori competenti Bisogna ora proseguire il percorso iniziato programmando incontri ulteriori

Grazie! Faremo tesoro delle risposte e dei commenti per cercare di migliorare e rendere più proficue le fasi successive del corso. Solo chi non agisce non sbaglia... Lavorando insieme... di certo sbaglieremo di meno!