Moneta, inflazione, misure statistiche dei prezzi Everything should be made as simple as possible, but not simpler Albert Einstein Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
La moneta è nata per fungere da: Intermediario degli scambi (deve avere un valore accettato) Riserva di valore per consumi differiti (deve avere un valore che rimane costante) Unità di conto (deve consentire di esprimere agevolmente il valore di tutti i beni Inizialmente la moneta era essa stessa una merce. Nei sistemi moderni è un “segno”, garantito da un’autorità emittente. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Nella storia contemporanea abbiamo avuto diversi sistemi monetari: Il gold standard fissava la parità metallica fissa (in oro) di ogni moneta. Il gold exchange standard si basava sulla possibilità di convertire la propria moneta in sterline e dollari che avevano mantenuto il cambio fisso con l’oro. Con Bretton Woods (1944) ogni moneta ebbe una parità verso il dollaro, convertibile in oro. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Negli anni più recenti: Nel 1971 De Gaulle fece crollare la convertibilità del dollaro e Nixon la abbandonò Attualmente le riserve auree servono soltanto per far fronte alle compensazioni tra banche centrali Forse in Europa, dopo l’introduzione dell’euro, le riserve sono diventate eccessive Il valore della moneta è oggi basato soltanto su una convenzione garantita dagli Stati Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Quanti tipi di moneta conosciamo in un sistema moderno? La moneta metallica (divisionaria) è emessa dalla Zecca (Stato) e ha poteri di pagamento limitati (non si può usare per grandi pagamenti) Le banconote hanno potere liberatorio illimitato e garantiscono che una banca (normalmente la banca centrale) “pagherà a vista” il quantitativo indicato. In che cosa? Mistero In realtà la quantità di moneta del sistema è molto maggiore… Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Il moltiplicatore della moneta Per l’economista, la moneta non è costituita solo banconote e moneta divisionale, ma anche titoli di credito trasformabili rapidamente in liquidità (es.: conti correnti). Ogni banca riceve depositi, ma li presta a sua volta, tranne una riserva che detiene per far fronte alle richieste dei depositanti e all’eventuale “corsa agli sportelli”. . Si crea in questo modo un meccanismo moltiplicativo (moltiplicatore bancario), che può essere misurato in vari modi. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Le diverse misure della moneta M1 = Circolante (banconote e monete metalliche) più depositi in conto corrente; M2 = M1 + depositi a breve, entro i due anni o comunque rimborsabili entro tre mesi. M3 = M2 + altre forme di passività negoziabili (quote di fondi di investimento monetari, pronti contro termine, obbligazioni con durata inferiore ai due anni). M3 è il valore di riferimento quantitativo per la crescita monetaria della Banca Centrale Europea. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Le funzioni delle Banche centrali La Banca centrale ha l’obiettivo di difendere il valore della moneta (nel caso del Sebc, sistema europeo delle banche centrali guidato dalla Bce) e anche di promuovere lo sviluppo economico nel caso della Federal Reserve Usa. I suoi strumenti principali sono: Il governo della quantità di moneta La gestione del tasso di riferimento La moral suasion. Le banche centrali nazionali dell’euroarea hanno delegato queste funzioni alla Bce. A Bankitalia sono rimaste le funzioni di vigilanza bancaria. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
La politica monetaria europea accentramento decisionale presso BCE e SEBC, decentramento operativo presso le Banche centrali nazionali (Bcn). Ogni Bcn regola la liquidita' del sistema bancario dando attuazione alle direttive di politica monetaria impartite dalla Bce Obiettivo: l’aumento sui dodici mesi dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA o HICP Harmonized Index of Consumer Prices) per l’area dell’euro deve essere contenuto nel limite del 2%, da perseguire comunque nel medio termine Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Che cosa è la base monetaria La banca centrale obbliga le banche alla riserva obbligatoria, cioè a non prestare una quota dei depositi. Gli strumenti finanziari utilizzabili per soddisfare questo vincolo (circolante e depositi delle banche presso l’autorità monetaria) costituiscono la base monetaria. Il governo della base monetaria incide sulla quantità di moneta perché altera la quantità che può essere prestata. Il Consiglio direttivo della BCE ha fissato un valore di riferimento per la crescita di M3 del 4,5% annuo. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
La moneta si crea e si distrugge… CANALE ESTERO mediante il saldo della bilancia dei pagamenti: un saldo positivo genera un incremento in seguito alla conversione della valuta estera nella moneta nazionale; l’opposto accade nel caso di saldo negativo. CANALE TESORO può impattare sul volume della base monetaria per il tramite dell’emissione diretta di biglietti e monete. Con l’abolizione del finanziamento da parte della BC (divorzio Bankitalia/Tesoro), non è più possibile influire sulla base monetaria con operazioni di copertura del fabbisogno finanziario. Ma con le operazioni di mercato aperto (acquisto(vendita di Bot)incide sulla quantità di moneta, facendola crescere se acquista e diminuire se vende. CANALE SISTEMA BANCARIO Crea moneta allorché ricorre alle operazioni di rifinanziamento da parte della Banca centrale. Distrugge base monetaria con l’assolvimento dell’obbligo della riserva obbligatoria. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013 Moneta e inflazione L’inflazione è considerata “la tassa più iniqua” perché danneggia soprattutto chi ha un reddito fisso. Inoltre l’aumento dei prezzi interni fa perdere competitività al sistema: il Paese dovrà svalutare, con aumento delle merci importate ecc. C’è il rischio di una spirale. Spesso si distingue tra inflazione “da costi” e inflazione “da domanda”. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Inflazione da costi e da domanda L’inflazione da costi deriva da un aumento eccessivo dei costi di produzione. L’inflazione da domanda deriva da un eccesso di richiesta dei beni prodotti dal sistema. Un eccesso di moneta “lubrifica” l’aumento dei prezzi secondo la formula MV =PT (Equazione di Fisher) in cui M è la quantità di moneta, V la velocità di circolazione, P il livello dei prezzi e T la quantità di transazioni. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Banca centrale e Tesoro: dialettica di interessi Poiché i governi tendono a espandere la quantità di moneta per massimizzare il consenso, le banche centrali devono avere un certo grado di autonomia. In Italia, dall’inizio degli anni ’80, col cosiddetto “divorzio”, la Banca centrale ha smesso di finanziare il disavanzo con nuova moneta e il Tesoro ha dovuto rivolgersi al mercato finanziario. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Le banche operano attraverso una gamma di tassi d’interesse: Tasso passivo, pagato ai depositanti Tasso attivo, richiesto ai debitori, che va dal: prime rate, riservato ai clienti primari; al top rate per quelli meno affidabili. Oltre il top rate c’è l’usura. Il margine di intermediazione delle banche risulta dalla differenza tra tassi attivi e tassi passivi. Più i tassi sono bassi, meno guadagnano le banche. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
La manovra del tasso di riferimento Il tasso di riferimento (una volta era il tasso di sconto) è il tasso applicato dalle banche centrali nei prestiti interbancari; determina con effetto domino tutta la gamma dei tassi. Le decisioni della Bce e della Federal Reserve sulla manovra dei tassi sono tra le più importanti decisioni di politica economica. Il tasso di riferimento infatti determina il costo del denaro e quindi la convenienza a effettuare investimenti. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013 In pratica: Aumentare il tasso di riferimento equivale a schiacciare il freno dell’economia. Funziona sempre. Diminuire il t.d.r. equivale a schiacciare l’acceleratore. Funziona solo se non ci sono altri fattori che inducono gli imprenditori a non investire. I differenziali dei tassi tra le grandi monete canalizzano i flussi finanziari globali e quindi influiscono sui cambi. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013
Come si misura l’inflazione? In contabilità nazionale, attraverso il cosiddetto “deflatore del Pil” Nelle statistiche congiunturali, attraverso le variazioni di prezzi dei cosiddetti “panieri”. In Italia l’Istat presenta tre diversi panieri: L’indice Nazionale Intera Collettività, il più completo; L’indice Famiglie Operai e Impiegati; L’indice europeo armonizzato (IPCA) L’intera metodologia su http://www.istat.it/it/archivio/17484 Esisteva un ulteriore indice (costo della vita), con paniere fissato per legge, che è stato abbandonato. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2012-2013