NERO TERRORISMO ROSSO INTERNAZIONALE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA FABBRICA DEL RAZZISMO
Advertisements

IL TRATTATO DI LISBONA.
IL FASCISMO a cura prof.sse Marilena Esposito e Liliana Mauro
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
L’Italia: dal fascismo alla democrazia
Le organizzazioni internazionali L’Unione europea e il mercato unico
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Aldo Moro.
DIRITTI UMANI.
L’AVVENTO DEL FASCISMO
Italia anni ’60 e ’70 miracolo economico autunno caldo e riforme
L’ITALIA REPUBBLICANA Periodizzazione   I. L’Italia dal 1945 al 1958: dall’unità antifascista agli anni del centrismo A.      1945 – 1948: La fase.
Nascita dei partiti italiani
LE CENTRALI NUCLEARI.
Politiche e programmi europei per la sicurezza e la lotta alla criminalità Rimini 5 dicembre 2006.
Silvio e il Presidente del Consiglio: Il discorso di Berlusconi tra Parlamento e Piazza UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI ECONOMIA, GIURISPRUDENZA,
Stazione Nella stazione di Imola c’è un bar, dei bagni pubblici, la biglietteria, un’ edicola, più di uno strumento per marcare il biglietto del treno,
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Diritti delluomo e doveri del cittadino La Costituzione tedesca 23 aprile 2010Sonja Haberl.
Parole chiave Stagflazione Compromesso storico Terrorismo Watergate Opposti estremismi Strategia della tensione.
Brigate Rosse Ludovica Belviso.
L’Italia dalla Resistenza ai giorni nostri
Aldo Moro (Maglie, 23 settembre Roma, 9 maggio 1978), è stato un importante uomo politico italiano, cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri.
Le Lotte sociali : radicalizzazione dello scontro sociale e nascita dei gruppi dell’ultra sinistra. La stagione delle lotte dei lavoratori delle.
Rita Borsellino è nata a Palermo il 2 giugno Sorella del magistrato Paolo Borsellino, nel 1967 si è laureata in farmacia allUniversità degli studi.
Francesca Meneghetti, dicembre 2006
ATTENZIONE. QUESTA E’ UNA PRESENTAZIONE INTERATTIVA
LA MAGISTRATURA.
LA GUERRA NON ESISTE UNA GUERRA GIUSTA, NE’ UNA GUERRA UTILE.
14 giugno: lestrema sinistra presenta un emendamento alla legge elettorale, mirante allintroduzione del suffragio universale 29 giugno: la Camera approva.
Diritti Umani: Rapporto 2011 Amnesty International.
Alto Commissario per la lotta alla contraffazione Bologna, 6 marzo 2007 Limpegno per la lotta alla contraffazione.
9 MAGGIO 2008 I GIORNATA IN MEMORIA DI TUTTE LE VITTIME DEL TERRORISMO E DELLE STRAGI DI TALE MATRICE.
Progetto Italia Marco Alessandrini Inglese – a.s. 2005/2006.
Con la speranza che il ricordo rimanga nel cuore di ogni italiano....
La Resistenza in Europa e in Italia
di Massimiliano Rossini
La violazione dei diritti umani in Italia Due casi: i respingimenti dei migranti e la violenza in Val di Susa Milovan Pisarri.
Guerra del Vietnam Assassinio JFK (1963) Assassinio Malcom X (1965)
GLI EROI DEL NOSTRO PAESE
Gli anni della strategia della tensione in Italia
La violenza Violenza religiosa Femminicidio Bullismo.
La Costituzione e i diritti degli stranieri
Caro Sindaco, siamo gli alunni della III°A appartenente all’istituto comprensivo “G. Montezemolo”. La nostra scuola partecipa al progetto “Noi ricordiamo”,
L’Europa ed io. Protezione contro la criminalità? L’Unione Europea.
GENOCIDIO IN UCRAINA HOLODOMOR.
ROCCO CHINNICI.
GLI ANNI ’70 IN ITALIA.
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone La Repubblica: nascita e consolidamento (lez. 32) II SEMESTRE A.A
La borghesia deve distruggere ricchezza per produrre altra ricchezza; deve provocare miseria per permettere al capitale di crescere “ Nelle crisi commerciali.
La sistematica oggettivista
"Sicurezza delle Infrastrutture Critiche: la Sfida Europea"
La nascita del fascismo
Guardia di Finanza Comando Provinciale di Arezzo
L’AVVENTO DEL FASCISMO
Italia della prima e seconda Repubblica
Storia contemporanea I ( )
La conquista del potere
VARESE 13 OTTOBRE DIGNITA’ UMANA ART 12 LA LIBERTA' PERSONALE E' INVIOLABILE ART 15 LA LIBERTA' E LA SEGRETEZZA DELLA CORRISPONDENZA E.
Gli anni di piombo Il terrorismo in Italia
Il Sessantotto.
LA VIOLENZA E’ UN COMPORTAMENTO AGGRESSIVO INTESO A DANNEGGIARE, COLPIRE, DISTRUGGERE, DOMINARE, UCCIDERE, ECC.
Il disastro di Černobyl
Rocco Chinnici «Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova.
LA DIFFUSIONE DEI REGIMI AUTORITARI IN EUROPA. LA GUERRA DI SPAGNA.
LA RESISTENZA IN EUROPA. RESISTENZA Le popolazioni oppresse si organizzano Strategia della guerriglia partigiana Fattore di maturazione della coscienza.
Attentati di Parigi e Bruxelles Confermata Minaccia seria dei Jihadisti in Europa ? ALL’INDOMANI DEGLI ATTACCHI DI PARIGI LA STAMPA FRANCESE (E NON SOLO)
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone L’Italia nella Prima guerra mondiale (lez. 18) II SEMESTRE A.A
Dagli anni settanta a oggi. La crisi - Affermarsi di numerosi paesi (Giappone, Germania) economicamente forti e competitivi - Venuto meno il «gap tecnologico»
Transcript della presentazione:

NERO TERRORISMO ROSSO INTERNAZIONALE

Terrorismo Metodo di lotta politica fondato sul sistematico ricorso alla violenza, con particolari connotazioni oggettive e soggettive. Dal primo punto di vista esso si distingue per la modalità della condotta, la qualità della persona offesa l'entità del danno e per il suo perdurante effetto nell'ambito dell'assetto sociale. Esso è, infatti, caratterizzato dalla capacità di colpire chiunque appartenga ad una data categoria sociale ed in qualunque momento, secondo imprevedibili logiche di clandestinità e segretezza. Dal punto di vista soggettivo, invece, si contraddistingue per la motivazione ideologica che lo sorregge.

Il terrorismo rosso Nella prima metà degli anni settanta, gruppi eversivi di sinistra (Brigate Rosse, Nuclei armati proletari, Prima linea) si affacciano sulla scena politica italiana dichiarando di “praticare la lotta armata per colpire lo stato e la classe dirigente borghese con l’obiettivo di innescare un moto rivoluzionario” Queste organizzazioni clandestine, per raggiungere il loro obiettivo, perpetrarono ferimenti, rapimenti ed omicidi di decine di persone tra docenti, magistrati, giornalisti pubblici ufficiali ecc. Il punto di maggior forza dell’attacco eversivo contro le istituzioni repubblicane coincise con il rapimento del Presidente della DC Aldo Moro e l’ uccisione dei 5 agenti della sua scorta – avvenuti nel mattino del 16 marzo 1978, e dopo 55 giorni dal rapimento con l’assassinio dell’ostaggio.

Questi drammatici accadimenti, se da una parte corrisposero al momento di maggiore aggressività del terrorismo rosso, dall’altra parte segnarono l’inizio della sua fine. L’assalto allo stato provocò, infatti, forti reazioni nella coscienza popolare e nelle istituzioni democratiche. Per combattere il fenomeno eversivo, lo Stato, approvò speciali decreti antiterrorismo che permisero agli organi di polizia e alla magistratura di colpire e sconfiggere le organizzazioni terroristiche.

RAPIMENTO E UCCISIONE MORO

Il terrorismo nero Sulla scena politica degli anni settanta, accanto alle organizzazioni clandestine eversive della sinistra, vanno ricordate le organizzazioni di marca fascista, il c.d. “ terrorismo nero”, che commisero una serie di attentati diretti a colpire indiscriminatamente la popolazione civile ( Piazza Fontana, Il treno Italicus, Piazza della Loggia, Stazione di Bologna).

Piazza Fontana 12 dicembre 1969 esplode una bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura, a Milano con 16 morti e 88 feriti.

Piazza della Loggia- Brescia Brescia, 28 maggio 1974. Orrenda strage in piazza della Loggia: una bomba fascista ha falciato la folla che si ammassava per ascoltare un comizio unitario antifascista (Pci-Dc-Psi-Psdi-Pri) e dalle Acli per protestare contro il terrorismo fascista, Sei morti, un centinaio i feriti. E' un crimine che trova precedenti solo nell'attentato alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano, avvenuto il 12 dicembre del '69.

ITALICUS La notte del 4 agosto 1974 una bomba esplode nella vettura numero 5 dell'espresso Roma-Brennero. I morti sono 12 e i feriti circa 50, ma una strage spaventosa è stata evitata per questione di secondi: se la bomba fosse esplosa nella galleria che porta a San Benedetto Val di Sambro i morti sarebbero stati centinaia.

STAZIONE BOLOGNA 2 agosto 1980: un sabato di sole, code in autostrada e alla stazione di Bologna molta gente sui binari ad attendere il treno per andare in vacanza. Alle 10,25 la sala d' aspetto di seconda classe e' squarciata da un'esplosione. Due valige cariche d' esplosivo lasciate nell' angolo tra la sala d' aspetto di seconda classe e i locali annessi della tavola calda della stazione vengono fatte scoppiare per mezzo di un timer. La deflagrazione distrugge tutta l'ala sinistra dell' edificio e investe il treno Adria Express fermo sul primo binario a nove metri di distanza dal luogo dello scoppio. Il bilancio finale della tragedia e' impressionante: 76 morti e oltre 200 feriti, 79 dei quali gravissimi .

Treno Napoli - Milano 904 Erano le 19,08 del l 23 Dicembre 1984 sul rapido "904" proveniente da Napoli e diretto a Milano, strapieno di viaggiatori, quando nella galleria di S. Benedetto Val di Sambro, una volontà criminale, politico mafiosa, eversiva delle Istituzioni, innestando l'esplosivo contenuto nella grande valigia posta nel Rapido 904con un comando a distanza, volle un massacro di cittadini innocenti. La forza d'urto , impressionante, causò 15 morti, e 267 feriti in maniera anche gravissima, alcuni dei quali morirono a distanza di anni.

Il terrorismo internazionale

Gli avvenimenti dell'11 settembre 2001 hanno posto prepotentemente in primo piano la guerra al terrorismo nell'agenda politica internazionale. Il terrorismo internazionale è attualmente una delle sfide più urgenti che la comunità internazionale deve affrontare. La minaccia di azioni terroristiche coinvolge tutti gli esseri umani e le società. Tutti i paesi hanno il compito di contribuire alla lotta contro il terrorismo in sinergia con le risoluzioni ONU.

La repressione del terrorismo su scala mondiale potrebbe avere effetti sicuramente maggiori laddove si procedesse all'elaborazione non tanto di norme di diritto penale internazionale, quanto all'elaborazione di convenzioni internazionali, volte alla promozione di un vero e proprio diritto internazionale penale, ovverosia di un complesso di norme internazionali tendenti alla tutela di interessi che l'intera comunità internazionale avverte come propri e la cui tutela sia affidata ad un organo di giustizia internazionale e non alle autorità giudiziarie dei singoli Stati.

Sono scene che vorremmo non vedere più.