FRAGILITA’: la risposta socio-sanitaria Germana Tommasini Cronicità e Fragilità. La sfida dei professionisti in un sistema che cambia Mantova - 21 ottobre 2011 FRAGILITA’: la risposta socio-sanitaria Germana Tommasini Direttore Sociale ASL di Mantova
percentuale di ultra65enni nelle provincie lombarde (anni 1982 – 2005) PV Mantova CR
unità d’offerta socio-sanitarie mantovane La rete delle unità d’offerta socio-sanitarie mantovane strutture posti accreditati Residenze Sanitarie per Anziani (RSA) 47 3.270 Centri Diurni Integrati per anziani (CDI) 22 341 Residenze Sanitarie per Disabili (RSD) 3 120 Comunità alloggio per disabili (CSS) 7 56 Centri Diurni per Disabili (CDD) 12 335 Istituti di Riabilitazione (IDR) residenziali 5 161 Istituti di Riabilitazione (IDR) diurni per minori 1 155 Assistenza Domiciliare Integrata (IDR) 13 11.338 (utenti 2010)
Anziani e disabili mantovani in attesa di ingresso nelle strutture residenziali Anziani in attesa di ingresso in RSA 1.373 Disabili in attesa di ingresso in RSD 23
Prospettive di azione nell’approccio alla fragilità socio-sanitaria: spostare l’attenzione dall’offerta (di servizi e/o strutture) alla domanda, cioè ai bisogni della persona e della sua famiglia superare il modello assistenziale basato sulla semplice sommatoria di prestazioni e sulla frammentarietà degli interventi (fra istituzioni diverse e entro ciascuna di esse) sviluppare strumenti utili all’individuazione, all’ascolto e alla decodifica dei bisogni, soprattutto di quelli espressi dalle persone con bisogni complessi e/o in situazione di “vuoto assistenziale”
verso un modello di individuazione dei bisogni complessi LA BANCA DATI DELLE FRAGILITA’ SOCIOSANITARIE Utilizzo mirato di flussi-dati relativi alla fragilità sanitaria Sviluppo di indicatori di fragilità sociale condivisi dai Comuni Coinvolgimento dei medici di medicina generale nell’individuazione degli assistiti in situazione di vuoto assistenziale Collaborazione con il volontariato per l’individuazione delle situazioni di fragilità sociale
IL SUPERAMENTO DELLA DISCONTINUITA’ E FRAMMENTARIETA’ DEGLI INTERVENTI A FAVORE DELLA FRAGILITA’ revisione dei protocolli in essere di dimissione protetta e continuità assistenziale verso un unico modello provinciale
IL RUOLO DEL CE.A.D. la valutazione dei bisogni di il superamento della discontinuità e frammentarietà degli interventi a favore della fragilità IL RUOLO DEL CE.A.D. la valutazione dei bisogni di assistenza-cura domiciliare protezione giuridica accesso a strutture diurne o residenziali livello di fragilità come possibile criterio di priorità d’accesso ai servizi residenziali