Figure retoriche Climax Sinestesia Ossimoro Metafora Allitterazione Anafora Chiasmo Iperbole
Climax o gradazione All’interno della pubblicità: La climax (dal greco klímax, «scala»), detta anche gradazione (gradatio in latino) è una figura retorica che consiste nell'usare più termini o locuzioni con intensità crescente. Se l'intensità è decrescente si parla di anticlimax o climax discendente o gradazione discendente. Esempio: …Ecco sono agli oltraggi, al grido, all’ire… (Ariosto, Orlando Furioso 785-786)
All’interno della pubblicità: sinestesia La sinestesia è un tipo particolare di metafora, che prevede l'accostamento di due sfere sensoriali diverse. Essa ricorre anche nella lingua parlata di tutti i giorni. « Rimase a lungo immobile, con gli occhi aperti nel buio, e le pareva di sentire la luminosità del proprio sguardo. » (Lev Nicolaevic Tolstoj) Esempio: Dolcezza si rispecchia ampio e quieto Il divino del pian silenzio verde (Giosuè Carducci, il bove)
All’interno della pubblicità: ossimoro L’ossimoro, dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς «acuto» e μωρός «sciocco». Consiste nell’accostare nella stessa espressione due termini contraddittori. L’ossimoro: “è classico che si rinnova.” Esempio: O viva morte, o dilettoso male, come puoi tanto in me, s’io nol consento? (S’amor non è, Petrarca)
All’interno della pubblicità: metafora FERRE Luce Mediterranea La metafora (dal greco μεταφορά, da metaphérō, «io trasporto»), si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui "essenza" o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva. Esempio: Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade (Ungaretti, Natale)
All’interno della pubblicità: metonimia La metonimia, dal greco μετα, che esprime trasferimento, e ονομα, «nome») è una figura retorica che consiste nel sostituire un termine proprio con un altro appartenente allo stesso campo semantico. Esempio: avere le guance rigate|| da pianto
All’interno della pubblicità: allitterazione L'allitterazione è una figura retorica che consiste nella ripetizione di una lettera, di una sillaba o più in generale di un suono all'inizio o all'interno di parole successive. Allitterazione deriva dal latino adlitterare, che significa appunto "allineare le lettere". Esempio:“di me medesimo meco mi vergogno” (Petrarca, Canzoniere) allitterazione della lettera “m”.
All’interno delle pubblicità: anafora L’anafora, (dal greco anaphérō, «riporto, ripeto») è una figura retorica che consiste nella ripetizione di una parola o di gruppi di parole all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto. L’anafora: “è classico … è abito … è giubbotto … è giacca … è semplicemente …” Esempio: << Per me si va nella città dolente, Per me si va nell’eterno dolore Per me si va tra la perduta gente.>> Dante Alighieri, Divina Commedia – inferno - canto III, vv 1-3
All’interno della pubblicità: chiasmo Il chiasmo o chiasma (letteralmente dal greco "struttura a croce di chi greca") è la figura retorica in cui si crea un incrocio immaginario tra due coppie di parole, in versi o in prosa. La disposizione contrapposta delle parole può essere raffigurata mediante la lettera greca ("chi") dell’alfabeto greco, da cui origina il termine "chiasmo". 7.460 Euro Esempio: “uno per tutti, tutti per uno” I tre moschettieri (Alexandre Dumas)
All’interno della pubblicità: iperbole L'iperbole (dal greco ὑπερβολή, hyperbolé, «eccesso») è una figura retorica che consiste nell'esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino, per eccesso o per difetto. Esempio:« perdere quell'amichevole fu per noi una catastrofica sconfitta »
fonti Internet: wikipedia Riviste ( Corriere della Sera Magazine, Vero Salute, Di Più) Testi: Promessi sposi, antologia b (testi poetici)