Dispositivi di Protezione Individuale D.P.I. I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta
Dispositivo di Protezione Individuale Cosa sono i DPI? Dispositivo di Protezione Individuale “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore a scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro”.
Quando usare i DPI? Se rimane un rischio “RESIDUO”... PROTEZIONE COLLETTIVA ELIMINAZIONE DEL RISCHIO ALLONTANAMENTO DELLA PERSONA IMPIEGO DEI D.P.I Se rimane un rischio “RESIDUO”...
Scegliere i DPI L’individuazione dei DPI deve attuarsi attraverso un dialogo che coinvolga i fornitori e/o produttori. Questi possono dare le indicazioni tecniche più corrette sulla loro efficacia e sui limiti di impiego. Il parere dei lavoratori nella fase di scelta dei DPI consente di raggiungere “l’uso consenziente”
Requisiti generali criteri di efficacia: idoneità specifica e capacità protettiva nei confronti dei rischi da prevenire; criteri ergonomici: adattabilità alla persona, buona sopportabilità e confortevolezza, criteri igienici e funzionali: semplicità di custodia e facilità di pulizia e di manutenzione; … e costi contenuti!
Marcatura CE I dispositivi conformi alla legislazione vigente devono essere dotati di marcatura CE apposta in maniera leggibile, indelebile per tutto il periodo di durata del DPI
Nota informativa del fabbricante Obbligatoria e rilasciata dal fabbricante. Deve contenere: il nome, indirizzo del fabbricante o del suo mandatario nella CE, ogni informazione utile relativamente a : deposito, impiego, pulizia, manutenzione, revisione e disinfezione; date e termine di scadenza dei DPI e loro componenti e tipo di imballaggio per il trasporto; accessori utilizzabili con i DPI e le caratteristiche dei ricambi; i riferimenti alle direttive applicate. La nota deve essere redatta in modo comprensibile e nella lingua ufficiale dello Stato membro destinatario.
LA CLASSIFICAZIONE DEI DPI 1° categoria : Dpi di progettazione semplice, destinati a salvaguardare da rischi di danni fisici di lieve entità. 2° categoria: Dpi che non rientrano nelle altre due. 3° categoria: Dpi di progettazione complessa, destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesione gravi e di carattere permanente.
Obblighi del Datore di Lavoro Individua le situazioni in cui devono essere previsti i DPI; individua le caratteristiche dei DPI; mantiene in efficienza i DPI; assicura una formazione adeguata ed eventualmente uno specifico addestramento per tutti i DPI di terza categoria; destina ogni DPI ad un uso personale;
Obblighi dei Lavoratori Non modificare i DPI messi a loro disposizione; utilizzare i DPI secondo le disposizioni del datore di lavoro e nei modi appresi durante il corso di addestramento; avere cura dei DPI assegnati e segnalarne immediatamente qualsiasi difetto, usura o guasto.
Tipo di rischio Aerosol cadute polveri colpi,impatti Elettrico fumi Meccanico cadute colpi,impatti compressioni perforazioni tagli, abrasioni vibrazioni Aerosol polveri fumi nebbia Elettrico Rumore Biologico Batteri Patogeni Virus Patogeni Miceti Protisti Termico calore, fiamme freddo Liquidi immersioni schizzi, proiezioni Gas, vapore
TIPOLOGIA DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE TERMICI Guanti Indumenti Schermi Radianti RUMORE Inserti Auricolari Cuffia ELETTRICI Guanti Scarponi GAS, VAPORI Maschera Indumenti MECCANICI Casco Guanti Scarpe cinture sicurezza RISCHI BIOLOGICI1 Indumenti Maschera Guanti LIQUIDI Guanti Tute AEROSOL Maschera
Quali parti del corpo dobbiamo proteggere ? occhi vie aree corpo e testa piedi mani udito
PROTEZIONE DEGLI OCCHI art.382 D.P.R. 547/55 Possibili rischi: Meccanico (polveri,truccioli, schegge) Radiazioni luminose (laser, infrarossi, UV) Chimico (vapori,fumi, acidi, alcali) Termici (esposizione a vento, freddo, caldo)
DPI oculari e facciali Occhiali: Sono i più importanti DPI poiché facilmente impiegabili in molteplici situazioni Schermi: di norma utilizzati per lavori di saldatura, in vicinanza di masse incandescenti Visiere: Singolarmente o integrate in elmetto di protezione, forniscono anche la protezione del volto
Protezione delle vie respiratorie I DPI possono essere: Respiratori isolanti - indipendenti dall’aria esterna (UNI 10720 - 20 h min. l’addestramento per l’uso degli autorespiratori) Respiratori a filtro - dipendenti dall’aria esterna
PROTEZIONE DEL CORPO art. 385 DPR 547/55 Questi DPI si dividono nei seguenti sottotipi: Indumenti di Protezione contro le aggressioni meccaniche; indumenti di Protezione contro i rischi termici; indumenti di Protezione per Squadre Antincendio; indumenti di Protezione contro gli Agenti Chimici; indumenti per speciali applicazioni.
PROTEZIONE DELLE MANI art.383 D.P.R. 547/55 La scelta del guanto deve tenere conto del: livello di degradazione a contatto con l’inquinante; tasso di permeazione passaggio dell’inquinante a livello molecolare; tempo di penetrazione tempo che una sostanza impiega per passare attraverso il materiale;
DPI per le mani
PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI art. 384 DPR 547/55 Nelle lavorazioni in cui esistono specifici pericoli di ustioni, di causticazioni, di punture o di schiacciamento, i lavoratori devono essere provvisti di calzature resistenti ed adatte alla particolare natura del rischio. Per attività in cui esistono rischi di schiacciamenti ai piedi si usano scarpe rinforzate con puntale. Nel caso di lavori edili, di carpenteria, in sotterraneo, si richiede anche l’interposizione di una soletta antiperforazione. Per lavori su impalcature, tetti e simili le scarpe devono essere antisdrucciolo
… un pò di segnali
Grazie per l’attenzione!!!