Laboratorio di storia classe 2A a. s. 2015/2016 docente Mara Buccella
a cura di AHAD BOOTA I POPOLI PRECOLOMBIANI I Maya
LA STORIA DEI MAYA HA INIZIO INTORNO AL 2000 a.C. Nell‘America Centrale, in particolare nella penisola dello Yucatan e nel Guatemala I MAYA
Erano organizzati in città-stato indipendenti Erano organizzati in caste La casta più importante era quella sacerdotale ORGANIZZAZIONE SOCIALE
Praticavano l’agricoltura con tecniche molto arretrate; in particolare coltivavano il mais Non conoscevano animali da trasporto o da allevamento. Fecero scoperte importanti nelle scienze, nell’ astronomia, nella matematica, nell’architettura e nella scrittura.
I maya usavano una numerazione simile a quella decimale con base 20 Usavano solo tre simboli: una conchiglia per lo zero un punto per l’uno una barretta per il cinque
La medicina era praticata solo da pochi che avevano studiato molto. Per i maya i medici erano in collegamento con gli dei per questo riuscivano a guarire. Le costruzioni maya dimostrano grandi conoscenze tecniche visto che sono ancora in piedi. I maya erano grandi astrologi: impararono a guardare l’universo soprattutto per predire il futuro. TEMPIO DEI MAYA CHICHENITZA
LE LETTERE DEI MAYA La loro scrittura era molto complessa, era composta da elementi ideografici, alfabetici, sillabici e pittografici Solo i sacerdoti e i nobili erano in grado di decifrarne il significato. SCRIVEVANO SULLA TERRA
I maya credevano in un regno soprannaturale abitato da divinità a cui dovevano essere fatti sacrifici. Erano il re divino e gli sciamani a fare da intermediari tra l’uomo e gli dei. Tutte le attività erano influenzate da queste forze naturali. Secondo i maya i sacrifici di uomini e animali rafforzavano i poteri degli dei.
Nelle città maya c’ erano imponenti strutture architettoniche. La città più grande era Tikal dove sorgevano grandi templi a forma piramidale Spesso le città, per sopperire alla mancanza dell’ acqua dello Yucatan erano costruite vicino a pozzi naturali chiamati “Cenotes” Abitazione contadine dei maya
Questi disegni rappresentano il gioco della palla. Si giocava in una palestra all’ aperto
“GIOGO” CERCHIO FATTO IN PIETRA. I GIOCATORI PROVAVANO A FAR PASSARE LA PALLA ATTRAVERSO QUESTI ANELLI SPORGENTI DALLE PARETI DELLO SFERISTERIO.
“CANCHAS” ERA A UNA FORMA DI T LE CUI ESTREMITA’ COSTITUIVANO LE LINEE DI FONDO DEL TERRENO DI GIOCO. LO STADIO ERA DELIMITATO DA ALTRI MURI PERPENDICOLARI SUI QUALI SI DISPONEVANO GLI SPETTATORI