Fauves La corrente
La corrente dei Fauves nasce nel 1905 quando a Parigi si apre l'annuale "Salone d'autunno", dove un gruppo di artisti, con i loro quadri dai colori violenti, suscita nel pubblico e nella critica un grandissimo scandalo. È in tale occasione che il critico Louis Vauxcelles, paragonando una statua tradizionalista ai nuovi quadri appesi nella sala, grida: “Donatello nella casa delle belve!”. Nasce così una nuova tendenza che definirà lo stile pittorico di Henri Matisse e molti altri. Gli artisti Fauves rompono profondamente con il passato, con una pittura più libera e spontanea, generata dalle emozioni. Le loro opere sono alla ricerca di forme semplici e senza prospettiva, grazie all’uso di colore acceso e brillante. Per i Fauves, protagonista dell'immagine è il colore che, distribuito con pennellate ben evidenti, ritma la composizione e non si riferisce all’oggetto, ma allo stato d’animo dell’artista. Si abbandona pertanto ogni modalità di rappresentazione illusoria della profondità e si rifiuta la pittura tonale tradizionale, per ispirarsi invece all'arte primitiva, ritenuta più istintiva e vitale. Nei dipinti dei Fauves sono assenti perciò gradazioni di colore e sfumature, effetti di chiaroscuro e di volume, le tinte sono fortemente contrastanti. I Fauves con le loro opere intendono affermare la struttura autonoma dell'opera, la sua realtà autosufficiente rispetto al soggetto in cui artista e realtà raggiungono l'identificazione e la pittura diventa esistenza.
I FAUVES Il termine Fauves indica una corrente artistica sviluppatasi nei primi del Novecento in Francia. Il pittore più famoso di questa corrente è Henri Matisse. Il nome (che tradotto dal francese significa belve) è stato assegnato loro da un critico d’arte che gli chiamò così per la violenza del colore. La loro arte si basava sulla semplificazione delle forme, sull’abolizione della prospettiva e del chiaroscuro, sull'uso di colori vivaci e innaturali, sull’uso incisivo del colore puro, spesso spremuto direttamente dal tubetto sulla tela e una netta e marcata linea di contorno. L'importante non era più, come nell'arte accademica, il significato dell'opera, ma la forma, il colore, l'immediatezza. Partendo da suggestioni e stimoli diversi, ricercavano un nuovo modo espressivo fondato sull’autonomia del quadro: il rapporto con la realtà visibile non era più naturalistico, in quanto la natura era intesa come repertorio di segni al quale attingere per una loro libera trascrizione.
HENRI MATISSE Henri Matisse nacque nel 1869 a Cateau- Cambresis nella Francia nord-orientale. Nel 1887 si trasferì a Parigi per studiare legge e cominciò a dipingere nel 1889. Nel 1897 venne introdotto all’Impressionismo,facendo del colore l’elemento cruciale dei sui dipinti. Nel 1905 si trasferì nel sud della Francia e nello stesso anno espose due opere al Salon des Refusés, prime dello stile Fauves . Fu accolto nel salone parigino di Gertrude Stein grande ammiratrice delle sue opere. Nel 1917 si trasferì a Nizza, in Costa Azzurra. Si separò dalla moglie e gli fu diagnosticato un cancro. A seguito di un operazione fu costretto a muoversi con una sedia rotelle. Aiutato dai suoi assistenti, realizzò i gouaches decoupé, tra i quali i famosi Nudi Blu. Nel 1947 pubblicò Jazz un libro che conteneva i suoi pensieri e riproduzioni a stampa delle sue opere. Nel 1951 terminò le decorazioni della Chapelle du Rosaire a Vence. Morì nel 1954 per un attacco cardiaco.
I PESCI ROSSI INTRODUZIONE HENRI MATISSE