Gesù Aprirsi agli altri, vol. I, pp

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Transcript della presentazione:

Gesù Aprirsi agli altri, vol. I, pp. 68-101. Il più grande desiderio, vol. I, pp.157-187. Card. Giacomo Biffi, Identikit del Festeggiato, Bologna 1999.

GESU’ CRISTO Il nome: Gesù è un nome ebraico, Yeoshua, significa YH salva. Era un nome diffuso: Giosuè è lo stesso nome, noi li distinguiamo per rispetto a Gesù. Cristo è una parola greca, vuol dire Messia, unto: Gesù il Messia. Quando è nato? Non si sa. Di certo non nell’anno 0 (Erode muore nel 4 aC). Probabilmente, tra il 7 e il 5 aC. Inoltre non è nato il 25 dicembre: solo 300-400 anni dopo hanno fissato quella data ‘copiando’ la festa romana del sol invictus. Il vangelo dice che facevano un censimento, i pastori dormivano all’aperto: molto probabilmente era estate. Gesù è morto il 7 aprile del 30 dC, a (circa) 35-37 anni. Di solito si dice che è morto a 33 anni: è un numero simbolico, bello, ma non vero.

LA STELLA COMETA Ipotesi: - cometa di Halley (12 aC) - Supernova cinese (5 aC) - Congiunzione pianeti: Saturno, giustizia Giove, regalità Pesci, simbolo d’acqua, associato a Mosè ed ebrei

LA FAMIGLIA Dal punto di vista umano, Gesù è figlio di Maria e Giuseppe. Maria, quando ha ricevuto l’annuncio dell’angelo, rimanendo incinta di Gesù, aveva forse 14-15 anni. Era già fidanzata, anche se non sposata, ma il fidanzamento era praticamente già un matrimonio. Dire ‘sì’ all’angelo, per la legge ebraica del tempo, significava essere condannata alla lapidazione... Giuseppe era un ‘tecnites’: che vuol dire un po’ di tutto: artigiano, fabbro, falegname, scultore... Di solito è rappresentato come vecchietto, però non sappiamo quanti anni avesse. Non erano né ricchi né poveri, un po’ come i nostri artigiani e negozianti. Forse Giuseppe aveva anche dei garzoni.

COME ERA FISICAMENTE GESÙ? Il vangelo non lo dice. Sappiamo che era ebreo, e gli ebrei sono solitamente non tanto alti, mori, occhi neri, naso un pochino grosso. Però, se è vera la Sindone, Gesù era molto alto per quel tempo: 1,83 m. Era poi un bell’uomo, faccia regolare, barba, baffi, capelli lunghi. Il vangelo dice che si vestiva bene, come i maestri del tempo: tunica d’un pezzo (=costosa), frange.

COME ERA PSICOLOGICAMENTE GESU’? - non un musone: andava volentieri a feste, banchetti, matrimoni. - era simpatico: la gente lo seguiva volentieri, stava con lui, lo ascoltavano. - era molto deciso, quasi testardo: se diceva una cosa era quella, non lo smuovevi. - era molto buono: il vangelo dice tante volte che voleva bene alle persone, si commuoveva, aiutava. Stava volentieri con le persone che gli ebrei consideravano male o malissimo: bambini, donne, poveri, peccatori. - era però anche molto severo con i cattivi: sgrida, si arrabbia, ‘insulta’, addirittura scaccia i venditori dal tempio.

GESU’ EBREO - dal punto di vista umano, Gesù è ebreo, come Maria e tutti i discepoli. - la lingua che usava, l’aramaico, è quella degli ebrei del tempo. Anche il modo di parlare è come quello degli ebrei. - il vangelo, specialmente quello di Matteo, dice che stava più con Ebrei che con pagani, anche se parlava con tutti e per tutti. - seguiva le leggi della religione ebraica (sabato in sinagoga, feste al tempio...), anche se qualche volta ‘invita’ a vedere il vero significato di queste leggi. Tante volte alcuni ebrei pensavano: faccio quello che voglio, tanto poi sgozzo un capretto a Dio e mi perdona. Gesù diceva invece che bisogna essere buoni ‘dentro’, solo così si è veramente buoni ‘fuori’.

IL MESSAGGIO DI GESU’: linee generali Come predicava Gesù? - usava moltissimo immagini, esempi, parabole semplici, tratte dalla vita quotidiana, per esempio il buon pastore.Gli altri maestri non lo facevano: erano pesanti, astratti, severi. - dava il primato all’interiorità, rifiutava l’esteriorità dei farisei. Per esempio i cibi. - considerava la ricchezza un rischio, non una benedizione, come dicevano gli ebrei. - privilegiava il celibato (non sposarsi), in un tempo dove il non avere figli era la peggiore maledizione. - si rivolge a tutti, non solo agli ebrei.

IL MESSAGGIO DI GESÙ: il REGNO DEI CIELI Cosa predicava Gesù? Centrale nella predicazione di Gesù è l’annuncio del Regno. A volte parla di “Regno dei cieli”, a volte di “Regno di Dio”, ma sono la stessa cosa. Ma cos’è? ‘Regno’ per gli ebrei non è un regno come l’intendiamo noi: territorio, popolazione, leggi. Per loro, e per Gesù, regno è l’ accettare la superiorità di una persona. Nel caso del Regno di Dio, vuol dire che siamo nel Regno di Dio quando riconosciamo e ci affidiamo a Dio come Padre, riconoscendone la superiorità nella nostra vita e cercandolo sopra ogni cosa.

Il REGNO DEI CIELI: già e non ancora Nei suoi discorsi sembra che Gesù faccia un po’ confusione: - a volte dice che il regno è “qui in mezzo a voi”. C’è già, siamo già in rapporto col Padre. - a volte dice che il regno deve ancora venire: “quando verrà...”. Non c’è ancora, dobbiamo ancora incontrare il Padre. La soluzione: Già ora siamo nel regno di Dio, ma non ancora lo siamo in maniera piena e definitiva. Così lo saremo in Paradiso, quando vedremo Dio com’è. Per esempio: se studio l’inglese, so già l’inglese, ma non ancora in maniera piena e definitiva.

Vivere il Regno di Dio: la CARITA’ Il cristiano deve impegnarsi a vivere la carità: aiutando gratuitamente le persone si dimostra di fare già parte del regno di Dio e si cerca di ‘guadagnare’ il paradiso. Un cristiano che non cerca di vivere la carità non è un vero cristiano. Gesù ci giudicherà per come siamo stati attenti agli altri, a chi soffre: v. Mt 25: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare...”. Non è facile vivere la carità: siamo naturalmente ‘egoisti’. Dobbiamo chiedere aiuto a Dio. La messa, cioè ricevere Gesù in noi, è il miglior aiuto nel vivere il Vangelo.

Vivere il Regno di Dio: la PREGHIERA Con la preghiera l’uomo parla con Dio. 2 tipi di preghiera: - richiesta: quando chiediamo a Dio qualcosa: “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. E’ la preghiera che ci viene più facile. Gesù ci ha assicurato che ci esaudirà se chiediamo con insistenza qualcosa di buono e utile. Ma perchè spesso Dio non esaudisce le nostre preghiere? Sant’Agostino: “Se non ci esaudisce è perché preghiamo mali (cattivi, non in pace con Dio), vel mala (chiediamo cose cattive), vel male (male, in modo distratto)”. - lode: è una preghiera di ringraziamento, di lode a Dio: “Grazie di avermi dato la vita”, “Dio ti voglio bene”...

GESÙ VERO DIO E VERO UOMO La Chiesa dice che Gesù, quando si è fatto uomo, era vero Dio e vero uomo. Cosa vuol dire? E’ un mistero, cioè l’uomo non può pienamente capirlo (in un problema puoi arrivare alla soluzione, nel mistero no: p.es un cieco che vuol conoscere un tramonto). E’ un po’ come una spugna bagnata: spugna e acqua sono non-separabili. O come un carbone acceso: non puoi separare fuoco e carbone.