Donne e nuove tecnologie: il panorama emergente Francesca Zajczyk Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale
Donne nel mercato del lavoro Francesca Zajczyk
La situazione attuale Uomini Donne Totale Donne % Uomini % Persone appartenenti alle forze di lavoro 14.685 9.465 24.150 39,2% 60,8% Occupati 13.690 8.365 22.054 37,9% 62,1% In cerca di occupazione 996 1.100 2.096 52,5% 47,5% Fonte: Istat, Forza lavoro 2003
La progressiva crescita dei tassi di attività femminili Il tasso di attività è stato calcolato utilizzando come denominatore le forze di lavoro fra i 15 e i 64 anni Fonte: Cnel, 2002; per gli anni 1979, 1984, dati Oecd, 2000
I settori in cui le donne sono maggiormente presenti OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITÀ Uomini Donne Totale % Donne AGRICOLTURA 745 330 1.075 3,95% INDUSTRIA 5.358 1.661 7.019 19,86% ALTRE ATTIVITÀ 7.587 6.373 13.960 76,20% TOTALE 13690 8364 22.054 100% Fonte: Forze di lavoro, Istat, 2003
Le donne nel terzo settore: dove la segregazione orizzontale è più visibile Fonte: Forze di lavoro, Istat, 2003
Donne e scelte formative Francesca Zajczyk
Istruzione: le donne investono in credenziali educative sempre più elevate Diplomati nelle scuole di specializzazione e dottori di ricerca Iscritti dei corsi di laurea in Italia Anno accademico Totale iscritti (v.a.) Uomini (V%) Donne (V. %) 1987-88 1.131.452 52,4 47,6% 2001-02 1.722.457 44,0% 56,0% Uomini Donne Totale Donne (V. %) Scuole di specializzazione 5257 9510 14767 64,4% Dottorati di ricerca 1855 2030 3885 52,3% Fonte: Murst, 2001
Differenze di genere nelle scelte formative-2002 Fonte: Murst, 2003
Il caso di Milano Bicocca Studenti Milano -Bicocca Totale Donne % Donne Scienza naturali 444 183 41,2% Economia e commercio 406 217 53,4% Statistica 107 67 62,6% Giurisprudenza 312 208 66,7% Sociologia 326 226 69,3% Psicologia 284 221 77,8% Scienze della formazione 467 410 87,8%
Le motivazioni che hanno guidato la scelta della facoltà
Come le donne vedono gli ambiti scientifici Francesca Zajczyk
Che visione hanno le ragazze della scienza? Due differenti visioni: Per le diplomande la scienza è “razionalità” e“calcolo” Per le laureate la scienza è “flessibilità” e non “rigidità” Per una significativa percentuale delle ragazze (sia diplomande che laureate) i maschi sono più portati per le materie scientifiche la scarsa presenza di donne in certi ambiti sembra imputabile al rifiuto di modelli connotati al maschile
Persistenza di stereotipi di genere Confronto tra i comportamenti di consumo tra le generazioni: Tra gli adulti: gli uomini sono la maggior parte dei navigatori del web e oltre l’80% dei consumatori virtuali. Tra i preadolescenti: le ragazze mostrano uno scarso interesse per la tecnologia, l’uso dei computer e i videogiochi Fonte: Censis, 2003
Il processo di socializzazione Stabilità intergenerazionale dei modelli culturali Scuola distingue ancora tra attitudini e capacità “maschili” e “femminili”
Piccoli segnali positivi per il futuro Il titolo su word era “nonostante tutto dalle giovani donne segnali positivi per il futuro” Francesca Zajczyk
Istruzione Fonte: Murst
Libere professioni
Settori scientifici e tecnologici Fonte: Attese di formazione e tutela per i giovani lavoratori delle tecnologie avanzate, A. Basalisco, 2001
Composizione di alcuni dei principali Consigli Nazionali di Ordini professionali, 2003 Presidente Vice presidente Segretario Tesoriere Consiglieri U D Ingegneri 1 7 Medici 13 Psicologi 16 5 Notai 12 Giornalisti Commercialisti Avvocati 2 21 Fonte: Dati Ordini professionali
Personale degli enti pubblici non economici - in servizio nel 2000 Uomini Donne Totale Donne V. % Personale dirigente 1.064 304 1.368 22,2% Personale non dirigente 27.462 30.748 58.210 52,8% Fonte: Ministero dell’economia e delle finanze, 2000
Dirigenti nei principali comparti della Pubblica Amministrazione UOMINI DONNE % DONNE AZIENDE AUTONOME (1999) 209 11 5,0% MINISTERI (2000) 4.092 1.443 26,1% ENTI DI RICERCA (1999) 4121 1703 29.2% ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI (2000) 1.055 302 22,3% Fonte: Ministero dell’economia e delle finanze, 2000
Dirigenti generali ed equiparati Uomini Donne Totale % Donne INPS 23 1 24 4,2% INAIL 29 3 32 9,4% AUTOMOBIL CLUB D'ITALIA 14 2 16 12,5% ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 8 10 20,0% ALTRI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI 17 6 26,1% Fonte: Ministero dell’economia e delle finanze, 1999
Numero dei dirigenti di I fascia dei ruoli centrali dei ministeri (periodo 1990 – 2001) Simili considerazioni possono essere fatte anche riguardo alla presenza femminile nelle più alte posizioni gerarchiche all’interno dei Ministeri. Tra le file dei dirigenti si è avuto nel corso degli anni, un considerevole incremento femminile, pari a 8 punti percentuali in undici anni: nel 1990 su 100 dirigenti uomini vi erano 3 donne. Tuttavia, la componente femminile è ancora esigua: nel 2001, infatti, rappresenta solamente l’11% dei dirigenti di prima fascia. Uomini Donne % Donne 1990 641 17 2,6% 1995 708 37 5,0% 1996 686 40 5,5% 1997 648 47 6,8% 1998 614 59 8,8% 1999 586 66 10,1% 2000 623 73 10,5% 2001 626 77 11,0% Fonte: Ministero dell’economia e delle finanze
SCELTE DONNE Contesto lavorativo Famiglia Percorso A. Percorso B. Tempo di cura (figli e anziani) Incombenze domestiche Matrimonio non è più ostacolo: coppia plasmata sulle esigenze del lavoro Figli ostacolo in quanto elemento di rigidità Minore credibilità rispetto agli uomini Difficoltà creare e utilizzare capitale sociale Ritmi maschili Interiorizzazione da parte delle donne di pregiudizi e stereotipi nei loro confronti/ Le donne non sono avvantaggiate dalla presenza di altre donne in ruoli decisionali Contesto lavorativo SCELTE DONNE Percorso A. Fare carriera in azienda: adeguarsi (?) Percorso B. L’autopromozione come terza via - Rinunciare/rimandare gravidanza - Adozione strategie per fronteggiare i problemi: Preparazione inoppugnabile Comportamento poco aggressivo/ competitivo e sobrio Evitare situazioni troppo competitive/ Scegliere settore in cui vigono criteri di selezione meritocratici (es. concorsi pubblici) - Terreno di mediazione fra impegni prof./fam. (flessibilità di orari , autodeterminazione…) - Possibilità di aggirare problemi che una donna incontra nei contesti organizzativi