Lo sviluppo economico dell’800

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’Italia dall’unità alla guerra
Advertisements

Il miracolo economico ( ) La fase di sviluppo estensiva: sviluppo e squilibri Caratteri prevalenti: – Aumento delloccupazione – Processo di industrializzazione.
Il “miracolo economico” ( )
LAVORO STORIA Carchedi Cattaneo Ecca.
Bilancia commerciale italiana (in milioni di ) Fonte: Istat.
 La crisi economica del 1873.
A cura della prof.ssa Daniela Melone
Ottone di Bismarck & l’ascesa della Germania.
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.
L’Italia dall’unità alla guerra
La fase di sviluppo intensivo ( ) 1.La crisi della fase estensiva di sviluppo 2.I caratteri strutturali della fase di sviluppo intensivo.
LO SVILUPPO ECONOMICO ITALIANO DAL DOPOGUERA AD OGGI
Storia dei mercati finanziari 8
Diffusione dell’industrializzazione. I. Le dinamiche, i second comers
Lezione 11 Un mondo. II. Libero scambio e gold standard
La decrescita del settore primario in Gran Bretagna
La Rivoluzione industriale
La globalizzazione in una prospettiva storica
Bretton Woods Conferenza del luglio 1944
La seconda rivoluzione Industriale
L’Unione Monetaria Europea
La Politica Agricola Comune (PAc). La metà delle risorse comunitarie è destinata alla PAC Parole chiave: sussidi, produttività, oscillazione dei prezzi.
La crescita demografica
La rivoluzione industriale
Storia Economica Corso anno accademico (seconda parte)
La fine dell’età dell’oro
Le politiche economiche nella fase della ristrutturazione delle imprese ( ) -Il quadro internazionale - I distretti industriali - La ristrutturazione.
Crisi e decentramento produttivo
Crisi e decentramento produttivo - Le cause interne: la conflittualità per la distribuzione del reddito - Le cause esterne: crisi petrolifera e cambi flessibili.
IL MONDO NELL’ETÀ DELL’IMPERIALISMO
La seconda rivoluzione industriale
La cooperazione in ambito economico- finanziario: accordi di Bretton Woods, International Monetary Fund, World Bank (Lezione del )
La crisi del 1929 in Europa.
: la crisi delle potenze europee (prima fase)
La diffusione dell’industria in Europa e la questione sociale
Le rivoluzioni industriali
Lezione 6 La grande trasformazione ( )
e la Seconda Rivoluzione Industriale
L’ETA’ DEL LIBERALISMO E SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Oggi la metà della popolazione vive e si occupa di questo
La civiltà industriale
Storia Economica Corso anno accademico (seconda parte)
Industria Inizio anni quaranta: costruzione delle ferrovie: risveglio economico della Germania. Dalla fondazione del regno fino alla prima guerra mondiale.
La Grande guerra ( ) Fonte: Viaggio nella storia, cd. Suppl. “La Repubblica”
La Rivoluzione Industriale in Inghilterra
1 Controversie e conflitti le regole concorrenza stato programmazione monopolio mercato liberismo.
Imperialismo Mappa presentazione X Mappa imperialismo
Il mondo nell’età dell’imperialismo
L’economia italiana La struttura dell’economia italiana
Età dell’Imperialismo La seconda rivoluzione industriale.
La globalizzazione in una prospettiva storica
Le ondate della globalizzazione
Luigi Bidoia Le prospettive del mercato mondiale delle piastrelle Sassuolo, 12 dicembre 2006.
3. L’imperialismo coloniale
LA II RIVOLUZIONE INDUSTRIALE pag
Salvare il capitalismo dai capitalisti
L’economia e il mondo.
L’Europa industriale.
Il denaro (2).
Capitolo 2 Imperialismo e colonialismo.
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
XVIII un secolo di grandi rivoluzioni
Sistema monetario internazionale 2. Pregi del sistema aureo Stabilità Automatismo dell’aggiustamento: si avvia in modo automatico al determinarsi dello.
La rivoluzione industriale
La prima rivoluzione industriale
La “Grande depressione” e la “Grande recessione” Una comparazione PROF. RICCARDO FIORENTINI.
Confronto tassi di cambio fissi e flessibili Secondo i suoi sostenitori presenta due ordini di vantaggi, in termini di efficienza: non interferisce con.
Il grande crollo La crisi del '29 e le sue conseguenze ITIS “ALESSANDRO ROSSI”
COMPOSIZIONE % V.A. ITALIA ( ) storia economica LM Valore aggiunto in Italia per settori, prezzi costanti (2005=1)
Dopo il Congresso di Vienna L’età vittoriana
Transcript della presentazione:

Lo sviluppo economico dell’800

Lo sviluppo economico dell’800 aumento della popolazione (raddoppio in meno di 100 anni) grandi migrazioni (aumenta la superficie coltivata nel mondo) urbanizzazione (crescita in particolare delle grandi città) legata al sistema di fabbrica uso intenso delle risorse europee (carbone, ferro, zolfo) e ricerca di nuove in altri continenti (es. nitrato del Cile, oro, rame, ecc.) lo sviluppo e diffusione della tecnologia: le innovazioni epocali: «L’applicazione estesa della scienza ai problemi della produzione economica» (Kuznets): in particolare: a) motori primi e fonti di energia; - b) acciaio a buon mercato

Inseguitori e imitatori dello sviluppo economico Aleksandr Gerschenkron e la arretratezza economica come problema storico: Raggiungere l’Inghilterra era difficile quanto più un paese mancava dei prerequisiti della industrializzazione . Si potevano tuttavia mettere in campo fattori sostitutivi: a) banche; b) spesa militare e investimenti pubblici; c) intervento statale nella vita economica (pianificazione e collettivizzazione) Il decollo industriale dei paesi inseguitori può essere però notevolmente più rapido grazie ai vantaggi dell’arretratezza. Il paese inseguitore può agganciare (catching up) il paese più avanzato in quanto si trova ad utilizzare la tecnologia più avanzata e può compiere forti balzi in avanti nella produttività. I settori guida dell’industrializzazione dei paesi ritardatari furono inoltre spesso diversi.

(Fonte: Felloni)

Le articolazioni dello sviluppo economico secondo Sidney Pollard (S Le articolazioni dello sviluppo economico secondo Sidney Pollard (S. Pollard, Peaceful Conquest. The industrialization of Europe, 1760-1970, Oxford 1981) Il decollo economico e industriale non è uniforme rispetto alla nazione, ma investe soprattutto alcune regioni. Vi possono essere aree di intenso dinamismo dentro vasti fenomeni di arretratezza. L’analisi aggregata a scala di nazione non può evidenziarli. Il contesto internazionale costituisce inoltre un fattore importante di interferenza (es: investimenti esteri). Ma la presenza di paesi più avanzati e di eventi storici può influire sulle decisioni di paesi a differente grado di sviluppo: ad es. la costruzione delle ferrovie fu fatta anche da chi non era in grado di usarle per lo sviluppo (differenziale della contemporaneità).(p. 309ss)

Trasporti e comunicazioni Le ferrovie e lo sviluppo economico (1830-1900): trasporti veloci, economici, affidabili domanda di acciaio, legname e macchinari La navigazione a vapore - usata per trasporti interni in quanto poco efficiente fino a: - propulsione a elica (1840-50) - macchina a vapore sistema compound (1850-60) - costruzione di scafi in acciaio (1860-70) - apertura del Canale di Suez (1869)

Le ferrovie nel 1840 Fonte: Lesourd-Gérard 1973:208

Le ferrovie nel 1850 Fonte: Lesourd-Gérard 1973

Le ferrovie nel 1880 Fonte: Lesourd-Gérard 1973

Trasformazioni sociali nell’800 Nuovi contesti istituzionali: proprietà privata e iniziativa individuale libera mobilità della terra (abolizione di manomorte e fedecommessi) eliminazione delle restrizioni corporative uguaglianza giuridica Code de commerce napoleonico (1807): a) società semplice; b) in accomandita; c) società anonima 1825 e 1844 : abrogazione del Bubble Act (1720) 1862: responsabilità limitata degli azionisti

Trasformazioni sociali nell’800 Struttura e conflitto di classe i contadini e la terra: le riforme agrarie borghesi la formazione del proletariato di fabbrica e urbano nascita dei sindacati operai (Trade Unions) socialismo e movimenti rivoluzionari (il Manifesto dei comunisti, 1848) mutuo soccorso e cooperazione pauperismo e filantropia il trionfo della borghesia

L’età del libero scambio (1860-1875) Movimenti per l’eliminazione dei dazi doganali interni ed esterni Zollverein negli stati tedeschi (1833) Anti-corn Law League di R. Cobden (1839) *abrogazione delle leggi sul grano (R.Peel, 1846) *Trattato anglo-francese del 1860 (Cobden-Chevalier) *clausola della «nazione più favorita»

L’economia internazionale e il problema monetario Il gold standard

Il gold standard La nascita dell’economia internazionale e lo sviluppo degli scambi e del commercio impongono a tutti i paesi la ricerca di soluzione per due problemi: A) l’equilibrio della bilancia dei pagamenti; B) l’adozione di un sistema monetario di riferimento per gli scambi internazionali e per i pagamenti in valuta cartacea. Come sistema monetario si impose quello inglese, già in funzione dal 1717, che aveva come base l’oro (gold standard) e che aveva i seguenti principi: 1) La banca d’Inghilterra doveva convertire a vista le banconote e altre passività in oro; 2) Non vi erano limitazioni alla compravendita e all’esportazione di oro; 3) il cambio tra l’unità di conto (lira sterlina) e l’oro doveva rimanere fisso (parità aurea). Anche gli altri paesi aderenti al sistema dovevano fissare una parità per le rispettive monete e rispettare le “regole del gioco”

Le regole del gioco del gold standard Per aumentare la circolazione cartacea oltre i limiti fissati dalla legge occorreva avere a disposizione più oro nelle riserve auree. La bilancia dei pagamenti era automaticamente riaggiustata dai movimenti internazionali dell’oro, a condizione che tutti i paesi rispettassero le regole del gioco.

Le regole del gioco del gold standard Il paese con la bilancia in deficit vedeva defluire oro verso i paesi creditori. Doveva allora restringere la circolazione monetaria (deflazione). I prezzi scendevano, cresceva la competitività verso i creditori, che avevano invece inflazione I paesi con la bilancia in attivo espandevano la circolazione, con aumento dei prezzi e perdita di competitività. Aumentavano le importazioni e calavano le esportazioni. La bilancia dei pagamenti tornava in equilibrio salvo che il paese creditore sterilizzasse l’oro affluito.

Le età dell’oro Il Gold standard classico sostenuto dalla sterlina inglese ebbe il suo momento di efficacia fra il 1870 e il 1914, cioè prima delle gravi perturbazioni economiche generate dalla I guerra mondiale. Una versione attenuata del gold standard (gold exchange standard) fu creata dopo la prima guerra mondiale e soprattutto entrò in funzione con gli accordi di Bretton Woods del 1944. (sistema di Bretton Woods). Il sistema dei cambi fissi e delle riserve di oro o di monete convertibili rimase in vigore fino al 1973, quando anche gli USA sospesero la convertibilità in oro del dollaro.

I cicli economici Espansione del commercio e integrazione dell’economia internazionale: il mondo si riempie di merci fluttuazioni dei prezzi e cicli economici: cicli Kondratyev (cicli lunghi: 45-50 anni) cicli Juglar (congiunturali: 6-10 anni) :) (agricolo, industriale, commerciale, finanziario)

Fluttuazioni economiche nel XIX secolo

Andamento dei prezzi e cicli economici in alcuni paesi 1782-1950 (fonte: Lesourd-Gerard 1973)

La Grande Depressione (1873-1896) La crisi finanziaria del 1873 sovrapproduzione e carenza di domanda la crisi come crisi agraria: arrivo di cereali americani e asiatici sui mercati europei (senza protezione doganale) caduta dei prezzi agricoli e delle rendite terriere; crisi dei piccoli produttori e degli affittuari; caduta degli investimenti, rivolte sociali, emigrazione

La Grande Depressione: le risposte Ritorno al protezionismo: Germania (1879); Francia (1892): tariffa Méline Italia (1887); Austria Ungheria e Russia (1891) Stati Uniti (dopo il 1866). Conversione delle produzioni agricole carne - latte - frutta - anziché cereali- meccanizzazione e concimi artificiali. Rinascita dell’imperialismo occidentale - Conferenza di Berlino (1884): spartizione dell’Africa - Guerra dell’oppio (1839-42) (1857-58) e soggezione commerciale della Cina nonostante le rivolte T’ai-p’ing (1850-64 e dei Boxer (1900-1901)

Spiegazioni dell’imperialismo Dominio di popoli stranieri: perché? Lenin: Imperialismo fase suprema del capitalismo (1915): concentrazione capitalistica e monopolistica - caduta tendenziale del saggio di profitto - controllo politico di aree in cui investire capitale eccedentario colonie per assorbire incremento demografico, capitali e per ottenere materie prime colonie come mercati di sbocco per l’eccesso di merci politica di potenza e opportunità militare nazionalismo

La spartizione di un continente: Africa 1914

Declino inglese La perdita di competitività e l’obsolescenza della struttura produttiva inglese. Dovute a inizio precoce e a sopravvenute rigidità istituzionali Le merchant banks non finanziarono programmi di sviluppo e ammodernamento L’istruzione rimase privata e non si rivolse all’istruzione tecnica; Difficoltà a dare vita alla grande impresa ormai in pieno sviluppo in Germania e USA; Lo stato più interessato al mantenimento del sistema imperiale. Il peso della leadership (colonie, sostegno al Gold Standard, predominio delle attività finanziarie, poliziotto del mondo)