… in visita … in visita Mostra storico - didattica rievocativa ricordando la grande guerra Circolo Ufficiali dellEsercito – Bologna anniversario
… i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza la mostra … pensieri … pensieri
Dopo aver riflettuto su gli oggetti di guerra visti,penso,anzi ne sono più che sicura, che luomo non deve più ripetere certi errori,perché andando incontro ad una guerra non potremo che cospargere noi e quindi il nostro Paese dodio. (R.D.).Dopo aver riflettuto su gli oggetti di guerra visti,penso,anzi ne sono più che sicura, che luomo non deve più ripetere certi errori,perché andando incontro ad una guerra non potremo che cospargere noi e quindi il nostro Paese dodio. (R.D.). I figli che erano al fronte scrivevano lettere ai genitori o alle fidanzate. Spesso però questi giovani erano analfabeti perciò le lettere erano scritte dagli ufficiali che avevano ricevuto un' istruzione. Quello che recapitava le lettere era il parroco del paese che poi andava in ogni famiglia e le leggeva ai cari. Alla fine della guerra, il 4 novembre 1918, fu trasmesso alla radio il bollettino militare che annunciava la vittoria e la fine degli scontri. (B.C.).I figli che erano al fronte scrivevano lettere ai genitori o alle fidanzate. Spesso però questi giovani erano analfabeti perciò le lettere erano scritte dagli ufficiali che avevano ricevuto un' istruzione. Quello che recapitava le lettere era il parroco del paese che poi andava in ogni famiglia e le leggeva ai cari. Alla fine della guerra, il 4 novembre 1918, fu trasmesso alla radio il bollettino militare che annunciava la vittoria e la fine degli scontri. (B.C.). A me questa mostra ha incuriosito molto.. e mi è piaciuta! È stata una nuova esperienza perché prima dora non avevo mai fatto unuscita di Storia! (A.B.).A me questa mostra ha incuriosito molto.. e mi è piaciuta! È stata una nuova esperienza perché prima dora non avevo mai fatto unuscita di Storia! (A.B.). Ecco quindi, in conclusione alla mia relazione su questa visita, una riflessione. Nel 1984 il nipote di un soldato della Grande Guerra ha scritto un libro nel quale si riassume la tragedia della guerra (suo nonno infatti è morto nella Prima Guerra Mondiale). Alcune frasi del suo libro, divenuto quasi un cimelio, raccontano di suo nonno, che, come moltissimi altri soldati, è stato capace e ha avuto il coraggio di dar tutto in cambio di nulla, pagando con la sua gioventù e con la sua vita. Questi sono i veri valori che contraddistinguono le migliaia di giovani soldati morti nelle stragi della Prima Guerra Mondiale. (L.B.)Ecco quindi, in conclusione alla mia relazione su questa visita, una riflessione. Nel 1984 il nipote di un soldato della Grande Guerra ha scritto un libro nel quale si riassume la tragedia della guerra (suo nonno infatti è morto nella Prima Guerra Mondiale). Alcune frasi del suo libro, divenuto quasi un cimelio, raccontano di suo nonno, che, come moltissimi altri soldati, è stato capace e ha avuto il coraggio di dar tutto in cambio di nulla, pagando con la sua gioventù e con la sua vita. Questi sono i veri valori che contraddistinguono le migliaia di giovani soldati morti nelle stragi della Prima Guerra Mondiale. (L.B.) Mi ha colpito una particolare foto di Armando Diaz fatta recapitare ad un bambino con questa dedica sul retro: Al mio piccolo anonimo che nella data di nascita ricorda un giorno così caro agli italiani. (E.C.M.).Mi ha colpito una particolare foto di Armando Diaz fatta recapitare ad un bambino con questa dedica sul retro: Al mio piccolo anonimo che nella data di nascita ricorda un giorno così caro agli italiani. (E.C.M.).