La criminalita’ economica http://www.antoniodipietro.com s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi Definizione - reati commessi da persone di elevata posizione sociale; - nell’esercizio funzioni lavorative Concetto nasce fine anni ‘30 Sutherland ‘900 La criminalità dei colletti bianchi consiste nei i reati commessi da persone di status elevato, che occupano posti di responsabilità nella scala professionale. Tali reati non riguardano la sfera privata (es. non è un reato da colletto bianco l’omicidio di un familiare) ma quella lavorativa: l’aspetto qualificante è che il reato viene commesso nell’esercizio delle funzioni professionali. Il concetto di ‘criminalità del colletto bianco’ nasce alla fine degli anni ‘30 del XX secolo, come effetto della rilevanza assunta dall’economia e dagli affari. Ciò produce nell’opinione pubblica un’attenzione maggiore per reati come la corruzione, il falso in bilancio, la bancarotta fraudolenta, ecc. All’allarme sociale fa seguito l’evoluzione delle norme di giuridiche nel tentativo di contrastare queste (in parte nuove) forme di criminalità. All’inizio viene adottata la definizione di ‘criminalità del colletto bianco’, mettendo in rilievo l’appartenenza sociale del criminale: si vogliono distinguere i colletti blu, gli operai (che non delinquono), dai colletti bianchi, cioè da coloro che negli enti e nelle imprese occupano posizioni di rilievo: funzionari, direttori, manager, ecc.. In un secondo tempo il concetto evolve in quello di ‘criminalità economica’, attenuando il riferimento all’appartenenza di classe del criminale e spostando l’accento sulle attività illegali dell’organizzazione.. http://bvpszichologia12.blogspot.com/ s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi Edwin Sutherland Teoria Sutherland 1. potenti compiono reati 3. sostanziale impunità E’ stato un sociologo americano, Edwin Sutherland, il primo a studiare gli atti criminali di persone di elevata posizione sociale. La prima osservazione che fa Sutherland è che gli uomini d’affari, potenti e rispettati, compiono reati. La seconda è che di questi reati si ha una scarsa conoscenza. Il motivo va cercato non già nella scarsa rilevanza dei reati (che anzi sono gravi e producono un forte danno sociale) ma nella distrazione della legge che è più o meno attenta a seconda di chi ha di fronte. La tendenziale impunità dei colletti bianchi chiama quindi in causa le gravi responsabilità del sistema penale che in alcuni casi tende a non vedere laddove dovrebbe prestare ben altra attenzione. La terza osservazione è che i comportamenti illeciti vengono appresi nel contesto sociale di appartenenza, in associazione diretta o indiretta con coloro che sono già criminali. Questa teoria, che vale per spiegare la criminalità dei poveri, per Sutherland deve valere anche per i ricchi. 2. nell’esercizio proprie funzioni 3. sistema penale: a due velocità s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi Anni ’70 si distinguono: 1. reati occupazionali da 2. reati societari interesse: personale Quaranta anni dopo, Sutherland e altri teorizzano la necessità di distinguere i reati occupazionali dai reati societari. I primi sono attuati da singoli soggetti che abusano del proprio ruolo professionale e agiscono nel proprio esclusivo interesse, arrecando un danno economico all’organizzazione nella quale operano. L’appropriazione indebita di somme di denaro dell’azienda è un tipico reato occupazionale. I reati societari invece sono quelli commessi da responsabili di enti/aziende non a danno ma a beneficio dell’organizzazione: sono i tipici reati che Sutherland definisce ‘da colletto bianco’, attuati non all’insaputa ma su istigazione dell’organizzazione che ne trae i benefici, in tutto o in parte. interesse: organizzazione (reati da colletto bianco) s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi la corruzione Consiste offrire denaro (o altro) in cambio di un comportamento illecito Tra i reati occupazionali, in questi ultimi anni abbiamo assistito ad una diffusione preoccupante del reato di corruzione che interessa tanto l’ambito privato che quello pubblico. La corruzione si configura come uno scambio: consiste nell’offrire denaro (o riceverlo, se ci riferiamo all’altro attore) ad un soggetto per convincerlo a compiere un atto contrario ai propri doveri professionali: per esempio per far accelerare o ritardare una pratica importante, oppure per ottenere l’aggiudicazione di una gara d’appalto in deroga alle leggi vigenti. Semplificando, la corruzione è un reato che viene posto in essere da un soggetto per convincere un altro soggetto a compiere un reato. Quando il soggetto che riceve il denaro è un funzionario della pubblica amministrazione con funzioni di pubblico ufficiale, si configura nel suo caso il reato di concussione. reato di chi offre denaro: corruzione reato di chi riceve denaro (se pubblico ufficiale): concussione s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi la corruzione Attori almeno due (chi corrompe e chi si fa corrompere). Possono partecipare intermediari Modalità pagamento c.c.b. intestato a un prestanome Gli attori sono almeno due, il corrotto e il corruttore. Si mette in atto una transazione nella quale un soggetto, offrendo denaro o dispensando altri favori, chiede ad un altro soggetto (che assolve alla funzione di pubblico ufficiale) di derogare dai suoi doveri di ufficio. E’ possibile che gli attori coinvolti siano più di due se intervengono altri soggetti che fungono da intermediatori. Soprattutto i responsabili dei partiti politici si servono di fedeli intermediari per motivi di riservatezza. Quanto alle modalità della transazione, il mezzo più utilizzato è il denaro contante che ha il vantaggio di non lasciare traccia del percorso seguito. Oggi, pur permanendo questa forma di transazione, vengono utilizzate altre procedure più sofisticate. Per es. si utilizzano i servizi di alcune banche estere che assicurano la massima riservatezza (la Svizzera e il Lussemburgo si distinguono in tal senso): si apre un conto corrente intestato ad una società di comodo, oppure a un prestanome, cioè a una persona di fiducia dell'ente che ne è il vero titolare. In questo modo è facile far perdere le tracce del passaggio di denaro da A a B, di fatto occultando l’identità del soggetto pagante. s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi i fondi extrabilancio Attività illegale può essere finanziata solo da fondo occulto creazione fondi extrabilancio Una società interessata ad azioni corruttive deve necessariamente dotarsi di fondi extrabilancio. Perché, com’è intuibile, un fondo legale non può finanziare un’attività illecita. Le tecniche contabili prevalentemente adottate per creare fondi extrabilancio sono: - pagamento di prestazioni per servizi non corrisposti (es. pagamento di consulenze); - risarcimento per danni inesistenti; - creazione di rapporti commerciali inesistenti (contratti di distribuzione, di agenzia, di licenza, di royalties). Come si vede la procedura adottata, non particolarmente complicata, è quella di produrre false fatturazioni per beni o servizi inesistenti e distrarre poi le somme così ottenute in un fondo occulto, diverso da quello ufficiale. Mentre le spese lecite devono, per legge, risultare sul bilancio ufficiale della società, quelle extrabilancio si sottraggono da quest’obbligo di legge e consentono quindi di disporne liberamente e per qualsiasi necessità. s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi il caso tangentopoli Caso italiano corruzione radicata in tutti i livelli attività pubblica (come anche in Europa) A cui però si aggiunge: livello della politica anni ‘90 L’Italia è stata spesso teatro di gravi casi di corruzione. Tra i più eclatanti va citato il caso Tangentopoli che assurge agli onori della cronaca all’inizio degli anni ’90. Un vasto sistema di corruzione viene scoperto dalla procura di Milano che avvia una lunga e fruttuosa indagine giudiziaria dal significativo nome di 'Mani Pulite'. La specificità del caso italiano risiede nel fatto che la corruzione è radicata in tutti i livelli dell’attività pubblica: 1. Attività di decisioni di spesa da parte di uffici ed enti pubblici che possono generare posizioni vantaggiose per i privati; 2. Attività di distribuzione di risorse e servizi o di concessione di autorizzazione da parte di uffici di enti pubblici che possono generare una posizione di rendita per i privati; 3. Attività di uffici ed enti pubblici che possono imporre costi ai privati (come nel caso di sanzioni o provvedimenti punitivi). Bisogna però aggiungere un quarto livello che riguarda la sfera politica (che coinvolge il governo e i partiti politici, principalmente della maggioranza): a questo livello vengono prese decisioni in tema di politica fiscale, industriale ed economica. corruzione come sistema di finanziamento occulto partiti politici s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi il caso tangentopoli 'Tangentopoli ha coinvolto in pieno anche i livelli istituzionali più elevati: la pressione che la pratica conduttiva aveva raggiunto era tale da influenzare la stessa azione di governo e per questa via - mediante l'intermediazione delle segreterie dei partiti - il Parlamento e l'attività legislativa' (Magatti 1996). Costi politica corruzione finanziamento occulto partiti La presenza del livello della politica distingue la corruzione italiana da quella degli altri paesi europei degli anni ‘90. Il coinvolgimento dei partiti e del governo permette alla corruzione di manifestarsi in tutte le sue potenzialità. Piuttosto va osservato come, nonostante l’operazione Mani Pulite, i meccanismi perversi della corruzione, dopo una breve battuta d’arresto, abbiano ripreso a funzionare come e più di prima. Facendo della corruzione uno dei problemi endemici dell’Italia contemporanea. Sul caso Tangentopoli, v. su You tube: Carlo Lucarelli, ‘Blu notte’ Favoritismi (illegali) come contropartita s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi il riciclaggio Cos’è? operazione per occultare origine illegale prodotti di un’attività criminosa Fasi operative: 1. deposito; 2. trasformazione; 3. investimento Criminalità organizzata da illegalità a legalità Il riciclaggio è l’operazione che consente di occultare l'origine illegale dei prodotti di un'attività: generalmente denaro, ma anche beni immobili (case, terreni, ecc.). Tramite il riciclaggio si dà una veste legale al ricavato ottenuto da un’attività criminosa. Le fasi operative sono: 1. deposito, 2. trasformazione e 3. investimento. 1. Il denaro contante viene depositato in una banca. Con questa operazione il denaro sporco entra nei normali circuiti finanziari. 2. Tramite una serie di operazioni finanziarie, il denaro viene ‘ripulito’, ossia ne viene occultata la provenienza illegale. Da questo momento il denaro diventa legale a tutti gli effetti e può essere impiegato per qualsiasi operazione. 3. Il denaro viene impiegato per un’attività lecita: un investimento edilizio, l’avvio di una società, l’acquisto di azioni societarie, ecc. Come si intuisce, il riciclaggio è fondamentale per la criminalità organizzata che, non solo occulta il carattere illecito di denaro e proprietà, ma in questo modo riesce ad infiltrarsi nell’economia legale. L’azione di contrasto del riciclaggio, da condurre sempre più a livello internazionale, è fondamentale per cercare di arginare la penetrazione criminale nell’economia legale. Per scoprire le attività delle organizzazioni criminali la strategia più efficace è quella che consente di ricostruire i complessi percorsi del denaro sporco. s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi il riciclaggio Le due economie legale e illegale, strettamente integrate. Se quella legale si globalizza, altrettanto farà quella illegale necessario sistema di riciclaggio su scala globale procedure specializzate (consulenza di professionisti) ruolo: 1. piccole banche; 2. oro; 3.case da gioco Come si è visto, economia legale ed economia illegale sono strettamente integrate. Quindi se l’economia legale si globalizza altrettanto avverrà per l’altra: l'economia criminale ha ormai raggiunto un alto livello di globalizzazione. L'ingente e continuo afflusso di denaro sporco proveniente dalle frodi internazionali o da altri reati deve essere ripulito attraverso un processo che non è più costituito dalla transazione in contanti. Le attività dei gruppi criminali necessitano di un circuito di riciclaggio a lungo termine, con l'impiego di tecniche diversificate e specializzate che possono offrire un maggior grado di sicurezza. E’ finito il tempo dell’esportazione clandestina di denaro contante. Il movimento di denaro avviene tramite sofisticate operazioni interbancarie, avvalendosi delle nuove tecnologie telematiche. L‘adozione di normative internazionali anti-riciclaggio ha provocato lo spostamento dell'attività illecita dalle grandi alle piccole banche che sono meno controllate. Un altro sistema di riciclaggio è basato sulla conversione del contante in oro che offre il vantaggio di poter poi essere commercializzato ovunque perché comunemente accettato come forma di pagamento. Un terzo sistema è quello di utilizzare le case da gioco per convertire il denaro in assegni. s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità colletti bianchi? Definizione obsoleta: non coglie mutamenti recenti. Criminalità economica non più fatto di singoli ma fatto organizzato Sempre più difficile: distinguere ambito legale da ambito illegale 1. deposito; 2. trasformazione; 3. investimento La vecchia definizione di Sutherland – criminalità del colletto bianco – oggi è abbastanza superata perché si basa esclusivamente sulle caratteristiche del singolo autore del reato. Ma non basta più perché non tiene abbastanza conto del fatto che oggi la criminalità economica non è più un fatto di singoli, ma richiede una forte struttura organizzativa, una marcata divisione del lavoro, il concorso di specialisti, il ricorso a procedure complesse e sofisticate. Anche il vecchio concetto di reato societario oggi non riesce a cogliere i forti cambiamenti intervenuti negli ultimi anni. Per es. non riesce a cogliere un cambiamento fondamentale: la stretta integrazione tra criminalità organizzata e criminalità economica. Non è più possibile distinguere nettamente i due ambiti perché in mezzo si è creata un’ampia zona grigia in cui le attività illecite si confondono inevitabilmente con quelle lecite. Lo stesso accade per gli attori coinvolti nel fenomeno, veri giani bifronti in cui illecito e l’illecito sono compresenti. L'ampliarsi di tale area grigia – e la difficoltà dello Stato di contrastare il fenomeno - non fa che aumentare i livelli di corruzione e inquina sempre più gravemente i sistemi economici nazionali. s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
L’impresa criminale coglie cambiamenti in corso: Nuova definizione impresa criminale coglie cambiamenti in corso: La tendenza oggi in atto mostra che da un lato la criminalità organizzata compie sempre più spesso reati di natura economica con lo scopo di aumentare i profitti. Dall'altro che i criminali in colletto bianco si organizzano, si specializzano e offrono la propria collaborazione al crimine organizzato tradizionale. I sociologi adottano per questo tipo di criminalità moderna la definizione di impresa criminale. Tale definizione consente di evidenziare i cambiamenti intervenuti: 1. l’aspetto dell’integrazione con l'economia legale e 2. soprattutto la funzione strategica del fattore organizzativo, autentico motore dell’impresa criminale. Importanza organizzazione Integrazione con economia legale s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2
criminalità informatica Pericolo esterno a impresa 1. Hackers LA SFIDA Atti di criminalità economica contro un’impresa possono essere organizzati anche dall’esterno. Una minaccia che si va rapidamente diffondendo, grazie all’espansione delle nuove tecnologie, è la criminalità informatica attuata, con motivazioni diverse, da hackers oppure da crackers. I primi sono meno pericolosi perché non si pongono obiettivi estremi come la distruzione dei sistemi informatici aziendali. L’hacker è attratto dalla sfida tecnologica, vuole dimostrare di saper entrare nel sistema informatico dell’azienda e di essere informaticamente più forte; oppure è mosso da un ‘fine etico’, per affermare il principio della totale libertà della rete (è il caso, recente, di Wikileaks che si impadronisce e diffonde informazioni riservate dei governi). I crackers invece costituiscono una minaccia seria. In essi non prevale l’etica ma il comportamento criminale. Ciò li rende facilmente strumentalizzabili da aziende senza scrupoli che approfittano delle loro competenze per organizzare frodi a danno delle imprese concorrenti. Oggi il cosiddetto spionaggio industriale viene gestito, con mezzi tecnologicamente avanzati, da questi criminali della rete. 2. Crackers IL CRIMINE s o c i o l o g i a d e l l a d e v i a n z a 2 0 1 1 – 2 0 1 2