IL PERCORSO DELL’INTESA ottobre 2003 – ottobre 2004
IL PERCORSO DELL’INTESA Contesto La legge 328 del 2000 dà contenuto e sostanza al concetto di welfare locale chiedendo a tutti gli attori sociali (pubblici e privati, sociali, educativi e sanitari) di partecipare all’elaborazione del Piano di zona. L’obiettivo è creare un sistema allargato di responsabilità per realizzare quel sistema integrato di interventi e di servizi sociali indicato nel titolo della legge stessa. L’ente pubblico (scuola, comune, ospedale) viene pertanto “sollecitato” a pensarsi, e a posizionarsi, in una rete policentrica, integrata con gli altri attori della comunità locale, che risulta dunque nel suo complesso coinvolta nelle scelte collettive.
IL PERCORSO DELL’INTESA La prassi dei Piani di zona pone le condizioni perché si possa compiere un reale processo di integrazione istituzionale; la cartina di tornasole di una reale integrazione è nelle modalità e capacità di affrontare i nodi critici della vita delle persone. L’integrazione scolastica di alunni disabili è un nodo critico della vita delle persone, della possibilità di benessere delle persone, delle famiglie. L’integrazione scolastica degli alunni disabili è un banco di prova della capacità di governo della rete di interventi e servizi,in quanto sono messe in campo diverse professionalità, competenze e appartenenze a Enti diversi.
IL PERCORSO DELL’INTESA Governare il processo dell’integrazione scolastica è, nel nostro territorio, particolarmente complesso per alcune specificità. Alcuni dati…
ALCUNI DATI… 29 Comuni, 190.000 abitanti; 27 Istituzioni scolastiche; 453 alunni disabili (a.s. 2004/2005) di cui 351 nel vimercatese + Cornate e 102 nel trezzese;
QUALI DISABILITÀ VISTA UDITO FISICO PSICH. TOT. 1 5 1 41 48 INFANZIA 1 5 1 41 48 INFANZIA - 3 1 170 174 PRIMARIA 3 6 8 162 179 SECONDARIA I grado SECONDARIA II grado 5 - 2 45 52 TOTALE 9 14 12 418 453
ALCUNI DATI… 134 insegnanti di sostegno nel Circondario 10 - vimercatese = RAPPORTO 1: 2,3 100 assistenti educative scolastiche nel vimercatese e trezzese (dato 2003); 197 insegnanti di sostegno (proiezione vimercatese/trezzese) + 100 assistenti educative = RAPPORTO 1:1,5
ALCUNI DATI… 30 psicologi/pedagogisti consulenti messi a disposizione da 23 Comuni; € 1.500.000 - le risorse comunali per assistenza educativa scolastica (anno 2003); € 378.000 - le risorse comunali per équipe scolastiche (anno 2002).
I PUNTI DI FORZA 29 Comuni Coordinamento - Offertasociale 27 Istituzioni scolastiche Scuola snodo per l’handicap di Cornate 100 assistenti educative sc. Gestione associata per 21 Comuni; servizio affidato a Coop. Soc. Aeris e La Grande Casa
GLI ELEMENTI DI CRITICITÀ 23 Comuni 30 tra psicologi e pedagogisti consulenti con un monte ore variabile, mandati e ruoli diversi e nessun coordinamento UONPIA Certifica e segue circa il 50% degli alunni disabili (dati comunali), nessun coordinamento con i consulenti comunali
LA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE L’integrazione… …si esprime a vari livelli …va portata avanti su ciascuno di essi: integrazione istituzionale = collaborazione tra Enti-istituzioni diverse; integrazione gestionale = coordinamento per un efficace svolgimento delle attività; integrazione operativo-funzionale = collaborazione di diverse professionalità per un medesimo progetto o obiettivo.
L’INTEGRAZIONE ISTITUZIONALE Risponde alla necessità di promuovere la collaborazione tra Enti/istituzioni diverse attraverso: 1. la firma di intese o accordi; L’INTESA è il punto di partenza, in quanto: definisce il quadro delle competenze, dei ruoli e delle responsabilità tra scuola, sanità e comune. individua un Ente capofila (Offertasociale) all’interno di un quadro di responsabilità.
A OFFERTASOCIALE, Ente capofila è attribuita la responsabilità : L’INTEGRAZIONE ISTITUZIONALE A OFFERTASOCIALE, Ente capofila è attribuita la responsabilità : di prevedere negli organismi di programmazione e monitoraggio previsti nel Piano di zona l’istituzionalizzazione di momenti confronto semestrali, di verifica e monitoraggio dell’Intesa; di prevedere la costituzione di gruppi di lavoro ad hoc sulle problematiche dell’integrazione, in particolare per la stesura di protocolli attuativi, progetti ecc.; di favorire e prevedere la partecipazione delle famiglie e di associazioni ai momenti di confronto istituzionale.
L’INTEGRAZIONE ISTITUZIONALE Risponde alla necessità di promuovere la collaborazione tra istituzioni diverse attraverso: 2. la riflessione su strumenti coordinati di intervento territoriale e di rilevazione del bisogno e la presa di coscienza della necessità della dimensione cognitiva, con la conseguente elaborazione condivisa di basi di informazioni e di dati per le decisioni. L’intesa prevede la costruzione dell’anagrafe dinamica della disabilità quale strumento di rilevazione del bisogno e per l’elaborazione di politiche territoriali a favore dell’integrazione e per progetti di vita individuali.
Finalità: l’efficacia nello svolgimento delle attività L’INTEGRAZIONE GESTIONALE Finalità: l’efficacia nello svolgimento delle attività Nell’INTESA sono indicati alcuni punti nodali di collaborazioni tra servizi ed Enti quali: Il rapporto tra scuola e servizi sanitari per la segnalazione e la certificazione della disabilità; la costituzione dei Gruppi di lavoro sull’handicap all’interno delle scuole; la collaborazione tra scuola e servizi sociosanitari per l’orientamento dell’alunno e della famiglia per definire “un progetto di crescita adeguato alle capacità del minore o per collegare il momento formativo con quello della futura integrazione nel mondo del lavoro”.
L’INTEGRAZIONE GESTIONALE Si possono individuare possibili obiettivi per migliorare il coordinamento: disseminare nell’intero territorio buone pratiche di collaborazione; prevedere o incrementare momenti di formazione interprofessionale /interistituzionale (ancora pochi); maggiore collaborazione tra servizi educativi e sociali (scuola e comuni) per l’ orientamento scolastico e post scolastico a favore delle famiglie; migliorare l’integrazione tra servizi scolastici-educativi e socio-assistenziali (poca, paradossalmente, negli stessi comuni).
L’INTEGRAZIONE OPERATIVO-FUNZIONALE Finalità: collaborazione di diverse professionalità per il medesimo obiettivo, cioè l’integrazione scolastica e sociale della persona disabile. Se funzionano i livelli di integrazione istituzionale e gestionale, ci sono i presupposti perché la collaborazione delle diverse professionalità: abbia una strada facile; valorizzi appieno le qualità professionali e personali; alcune positive esperienze già in atto di collaborazione abbiano il riconoscimento istituzionale degli Enti di riferimento e non siano solo espressione di buona volontà da parte di singoli operatori.
QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE e PEI Nell’INTESA il cuore di questa integrazione è l’elaborazione del Piano Educativo Individuale-PEI o, per citare la l. 328, la “predisposizione di un progetto individuale”. L’Intesa prevede che il PEI sia steso dagli insegnanti curriculari e di sostegno, in collaborazione con le unità multidisciplinari specialistiche, gli assistenti educativi e la famiglia.
QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE e PEI Gli impegni dei diversi Enti: La scuola: impegna gli operatori scolastici ad elaborare il PEI unitamente ai membri di altre componenti; l’UONPIA:collabora con la scuola per la stesura del Profilo dinamico funzionale e del PEI; il Comune: partecipa con competenze socio-psico- pedagogiche alla definizione del PEI, del programma globale di intervento, in collaborazione con l’UONPIA, ecc.
SE L’INTESA DÀ LA CORNICE ISTITUZIONALE, SOLO LA VOLONTÀ DI TUTTI POTRÀ ATTUARE L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA.
PROSPETTIVE DI LAVORO COSTRUIRE L’ANAGRAFE DINAMICA ALUNNI DISABILI Protocollo attuativo tra scuola e comuni – Offertasociale; COORDINAMENTO UONPIA / EQUIPE COMUNALI (comuni – az. Ospedaliera); MAGGIORE DEFINIZIONE DEL RUOLO DELL’ASSISTENTE EDUCATIVO Protocollo tra scuola – comuni- cooperative
Al Gruppo di lavoro per la stesura dell’Intesa hanno partecipato: Giuseppina Castellini -Preside Istituto comprensivo di Cornate “Scuola snodo handicap” Laura Barzaghi – Comune di Vimercate – Assessorato Servizi educativi e formazione Rossana Beretta -Comune di Concorezzo – Assessorato Pubblica Istruzione Francesca Incitti –Comune di Cornate -Assistente Sociale (il testo dell’Intesa è stato revisionato dalla Commissione Tecnica assistenti sociali - area disabili e dal CIPScuola, che riunisce i funzionari comunali degli Assessorati Pubblica Istruzione) Francesca Labò – servizio disabili - ASL3 Gabriella Botteon -Uonpia - Az. Ospedale civile di Vimercate Maria Zanni-Coordinatore Circondario 10 Grazia Redaelli - Insegnante di sostegno –Istituto “ Floriani” Betty Piccin – Associazione di famiglie Patrizia Radaelli e Gemelli – genitori (il sig. Gemelli ha seguito via e.mail i lavori) Danila Rossi –Comune di Arcore - coordinatore del Gruppo di lavoro.