IL CARSISMO
IL CARSISMO E’ un fenomeno di erosione e di modellamento del paesaggio. Prende nome dal Carso, una regione al confine tra Italia e Slovenia in cui esso è particolarmente evidente, ma è presente in molte altre aree d’Italia (es. Puglia, Lessinia) Questo fenomeno interessa zone dove sono presenti rocce calcaree, un tipo di roccia costituita da carbonato di calcio. Il carbonato di calcio, a contatto con l’acqua, si trasforma, diventando solubile.
L’ acqua quindi erode la roccia calcarea e modella il paesaggio: in superficie si formano depressioni chiamate DOLINE. Spesso sul fondo della dolina si forma un inghiottitoio attraverso il quale le acque della pioggia confluiscono all’interno della roccia. Nel sottosuolo, l’acqua, penetrata attraverso inghiottitoi e fessure, forma grotte, gallerie, pozzi. Nelle grotte l’acqua, gocciolando, rilascia il calcare in essa contenuto formando stalattiti (crescono dall’alto verso il basso) e stalagmiti (dal basso verso l’alto). Esse, incontrandosi, formano colonne
Stalattiti e stalagmiti
IL CARSISMO IN LESSINIA Il paesaggio della Lessinia osservato dall'esterno si presenta con vistosi fenomeni carsici di superficie: doline, conche, inghiottitoi, monoliti, città di roccia come la Valle delle Sfingi. Sotto questo paesaggio esiste un altro carsismo di profondità: grotte, cunicoli e caverne. Alcuni siti sono famosi come il Ponte di Veja, il Covolo di Camposilvano, la Spluga della Preta.
I fenomeni superficiali più conosciuti sono le doline e le città di roccia: le prime sono delle depressioni a forma di imbuto o scodella, sempre in relazione a cunicoli, cavità o grotte. I monoliti che danno origine alla città di roccia sono invece il risultato dell'erosione dell'acqua meteorica sullo strato superficiale di Biancone e di successiva penetrazione nelle fessure esistenti nel Rosso ammonitico.
ESEMPI DI CARSISMO IN LESSINIA la dolina è una piccola depressione circolare a forma di imbuto, con un diametro che può arrivare a 1 chilometro Foto: dolina in Lessinia
PONTE DI VEJA (lato occidentale)
IL PONTE DI VEJA L'arco naturale del Ponte di Veja è situato a 600 metri di quota nell'Altopiano dei Monti Lessini, in provincia di Verona, a 27 chilometri dalla città, via Negrar e a 6 da S. Anna d'Alfaedo. Esso costituisce l'enorme architrave residuale di una grande caverna aperta sul versante destro del Vajo della Marciora la cui volta risulta parzialmente crollata. L'imponenza e la suggestività del Ponte ne fanno uno dei più spettacolari esempi tra le morfologie carsiche di tutto il Veneto. Le formazioni calcaree in cui risulta scavato appartengono al Giurassico medio e superiore e le dimensioni sono ragguardevoli: 25 metri di altezza e 50 di larghezza. Dalla grande depressione di crollo si sviluppano alcune grotte di notevole estensione e importanza: la Grotta dell'Orso, la Grotta dell'Acqua, la Grotta Superiore, la Grotta B e la Cava d'Ocra.
PONTE DI VEJA (lato orientale)
PONTE DI VEJA: GROTTA DELL’ORSO
Il covolo (=grotta) di Camposilvano (Velo Veronese)
Covolo di Camposilvano (interno) Sul fondo di un enorme pozzo si apre un ampio 'covolo' (=grotta) largo 70 metri per una altezza di 35 metri e una profondità di oltre 50 metri. L'aria, all'interno del covolo, è sempre freddissima Questo spettacolare fenomeno della natura è dovuto al crollo di una ampia grotta residuale di fenomeni carsici tipici del degrado degli strati di Calcare Rosso.
BUSO DEL VALON Si trova in località Malga San Giorgio, importante centro per gli sport invernali. E’uno splendido pozzo a cielo aperto che si apre nell'alta Lessinia e che è l'unico di questa regione ad ospitare un deposito nivo-glaciale perenne.
BUSO DEL VALON
I caratteristici “funghi” calcarei dei Monti Lessini, tipico esempio di carsismo nel Rosso Ammonitico