Informazioni sul parto Prevenire la perdita di calore Bagnetto

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13/11/
Transcript della presentazione:

Informazioni sul parto Prevenire la perdita di calore Bagnetto Misurazione Profilassi obbligatorie Compilazione documentazione: Grafica STU Cartoncino screening Diario infermieristico Quaderno ammessi/dimessi

MEDICAZIONE MONCONE OMBELICALE Rete elastica Garze Forbice Amuchina

PULIZIA OCULARE Garze sterili Soluzione fisiologica Collirio antibiotico Collirio midriatico

PRELIEVO CAPILLARE

Colorazione giallastra di cute, mucose e sclere causata dall’eccessivo aumento dei livelli di bilirubinemia nel sangue. L’ittero neonatale è considerato fisiologico, causato da aumentata emocateresi Presente nel 50% dei neonati a termine e fino all’80% nei neonati pretermine Compare in 2°-3° giornata fino all’8° giornata ITTERO

ITTERO: osservazione del neonato Valutare il colorito alla luce del giorno Stirare la cute durante l’osservazione: fronte, guance, clavicole e sclere Valutare ogni modificazione della pigmentazione urinaria e fecale Comportamento: aumento sonnolenza, modificazione suzione, vomito

KERNICTERUS Valori di bilirubinemia totale > 20mg/dl IPOTONO IRRITABILITA’ OPISTOTONO

BILIRUBINOMETRO Accendere apparecchio 10 minuti prima Calibrare con capillare di acqua per preparazioni iniettabili Chiudere il campione di sangue capillare con la plastilina Centrifugare a 12000 giri per 1 minuto Pulire esternamente il capillare Il siero si deve trovare in corrispondenza delle due fenditure

TERAPIA TERAPIA STRUMENTALE TERAPIA FARMACOLOGICA EXANGUINOTRASFUSIONE fototerapia TERAPIA FARMACOLOGICA Barbiturici Immunoglobuline EXANGUINOTRASFUSIONE Sostituzione di parte del sangue

FOTOTERAPIA

Lampade fluorescenti Occhialini L’esposizione della cute alle lampade fluorescenti permette l’utilizzo di vie alternative per l’escrezione della bilirubinemia

FOTOTERAPIA: norme generali Il neonato deve essere completamente spogliato Coprire gli occhi con gli occhialini Ruotare il neonato almeno ogni due ore Effettuare controlli frequenti della temperatura corporea Coprire i genitali

FOTOTERAPIA: complicanze Emissione di feci liquide e verdastre Rush cutanei transitori Danno oculare (raro) Sonnolenza disidratazione

TERAPIA FARMACOLOGICA La somministrazione di Immunoglobuline e/o barbiturici stimolano gli enzimi epatici responsabili della eliminazione di bilirubina

EXANGUINOTRASFUSIONE Favorisce l’eliminazione meccanica della bilirubina

ALIMENTAZIONE

VANTAGGI DELL’ALLATTAMENTO AL SENO WHO/CDR/93.6 1/1 VANTAGGI DELL’ALLATTAMENTO AL SENO LATTE MATERNO Sostanze nutrienti perfette Facilmente digeribile Protegge dalle infezioni ALLATTAMENTO AL SENO Favorisce lo sviluppo del bambino e il suo rapporto con la madre Protegge la salute della madre . Costa molto meno dell’alimentazione artificiale Riduce i costi sanitari e sociali Riduce l’impatto ambientale

Quali sono le differenze tra questi latti? WHO/CDR/93.6 1/2 Quali sono le differenze tra questi latti? LATTE MATERNO LATTE DI MUCCA LATTE DI CAPRA Grassi Proteine Lattosio

Differenze nelle qualità delle proteine in differenti latti WHO/CDR/93.6 1/3 Differenze nelle qualità delle proteine in differenti latti LATTE MATERNO LATTE DI MUCCA Sieroproteine Proteine antiinfettive 80% Caseina 35% Coaguli Caseina Facile da digerire Difficile da digerire

Differenze fra i grassi nei diversi latti WHO/CDR/93.6 1/4 Differenze fra i grassi nei diversi latti LATTE MATERNO LATTE DI MUCCA Lipasi Acidi grassi essenziali

Vitamine contenute nei diversi latti WHO/CDR/93.6 1/5 Vitamine contenute nei diversi latti LATTE MATERNO LATTE DI MUCCA Complesso B Vit C Complesso B Vit C Vit A Vit A

Ferro contenuto nel latte WHO/CDR/93.6 1/6 Ferro contenuto nel latte LATTE MATERNO LATTE DI MUCCA 50 - 70 μg/100ml 50 - 70 μg/100ml 50 % assorbito 10

Composizione latte umano,vaccino e formule Ingredienti Latte umano Latte vaccino Formule a base di proteine del latte vaccino Formule a base di proteine di soia Formule a base di idrolisati proteici Carboidrati (g/dL) Lattosio 7,0 4,8 Sciroppo di frumento 3,6-3,7 Saccarasio 3,6 Saccarosio Proteine Proteine latte umano, rapporto sieroproteine/caseina 75:25 Tot. 1,1 Proteine del latte vaccino, rapporto sieroproteine:caseina 22:78 Tot 3,3 Latte scremato Sieoproteine demineralizzate Tot 1,4 Isolato di soia Metoinina Tot. 1,8-2,0 Idrolisati di proteine del latte vaccino Tot. 1,9 Grassi Grassi del latte umano Tot. 3,8 Garssi del burro Tot 3,7 Olii di soia, cocco e palma Tot 3,6-3,7 Olii di soia, cocco e trigliceridid a media catena Tot 3,4-3,7 Calcio (mg/L) 280 1226 530 710 640-710 Fosforo 147 956 284-360 507-560 430-507 Ferro 0,4 0,5 5,0 12

Principali fattori protettivi ed antinfiammatori del latte umano Funzione Immunoglobuline Generano la risposta immune agli antigeni specifici Lattoferrina Effetto antibatterico specilamente contro E.Coli, inibizione del complemento,trasporta il ferro Lisozima Battericida ed antinfiammatorio Caseina Inibisce l’adesione microbica alle mucose Lipidi Proteggono contro i virus con involucro, azione antinfettiva Prostaglandine Azione citoprotettiva Citochine Attivano il sitema immunitario Glicoconiugati Azione antivirale ed antibatterica Fagociti Adsorbono i batteri, liberano IgA Linfociti Essenziali per l’immunità cellulare; attivià antivirale. Le cellule T memoria hanno una protezione a lungo termine Prolattina Potenzia lo sviluppo dei linfociti T e B Stimola la proliferazione della mucosa intestinale Fattori di crescita umana Barriera mucosa contro gli antigeni

Quali differenze notate? WHO/CDR/93.6 1/8 Quali differenze notate? PRIMO LATTE ULTIMO LATTE Grassi Proteine Lattosio COLOSTRO LATTE MATURO

COLOSTRO Proprietà Importanza Ricco di anticorpi WHO/CDR/93.6 1/9 Proprietà Ricco di anticorpi Ricco di globuli bianchi Lassativo Fattori di crescita Ricco di vitamina A Importanza protezione dalle infezioni e dalle allergie protezione dalle infezioni l’eliminazione del meconio è facilitata e la frequeza dell’ittero ridotta maturazione dell’intestino più rapida e prevenzione delle allergie e delle intolleranzea prevenzione di infezioni e di alcune malattie degli occhi; riduzione della loro gravità

BENEFICI PSICOLOGICI DELL’ALLATTAMENTO AL SENO WHO/CDR/93.6 1/10 BENEFICI PSICOLOGICI DELL’ALLATTAMENTO AL SENO Legame affettivo madre/bambino la madre e il bambino hanno uno stretto contatto fisico ed emotivo la madre si sente appagata emozionalmente il bambino piange meno la madre è più affettuosa

LATTE MATERNO NEL SECONDO ANNO DI VITA WHO/CDR/93.6 1/13 LATTE MATERNO NEL SECONDO ANNO DI VITA CALORIE PROTEINE Vit A Vit C 95% % del fabbisogno quotidiano fornito da 500 ml di latte materno 45% 38% 31%

SVANTAGGI DELL’ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE WHO/CDR/93.6 1/14 SVANTAGGI DELL’ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE Interferisce con il rapporto madre/bambino Più diarrea e infezioni respiratorie Malnutrizione e carenza di vitamina A Mortalità più elevata Rischio maggiore di allergie e intolleranze al latte Rischio maggiore di alcune malattie croniche Rischio di obesità In relazione alla salute della madre Maggior rischio di una nuova precoce gravidanza Maggior rischio di anemia e di cancro delle ovaie e della mammella

WHO/CDR/93.6 1/16 RACCOMANDAZIONI Cominciare l’allattamento al seno entro un’ora dalla nascita Allattare esclusivamente al seno fino a circa 6 mesi di età Introdurre alimenti complementari tra i 4 e i 6 mesi solo se il bambino ha fame e non cresce Dare alimenti complementari a tutti i bambini da circa 6 mesi di età Continuare l’allattamento al seno fino a 2 anni o più

FISIOLOGIA DELL’ALLATTAMENTO

{ { { Cellule muscolari L’ossitocina ne provoca la contrazione WHO/CDR/93.6 3/1 { Cellule muscolari L’ossitocina ne provoca la contrazione { Cellule secernenti latte La prolattina induce la secrezione del latte Dotti { Seni galattofori (???) Qui si raccoglie il latte Capezzolo Areola Ghiandole di Montgomery Alveoli Tessuto di supporto e grasso

Fisiologia della lattazione - Gravidanza Modifiche del seno sono legate a: - prolattina e ormone lattogeno placentare stimolano crescita capezzolo e areola estrogeni agiscono su proliferazione e differenziazione sistema duttale progesterone determina aumento di dimensioni di alveoli e lobuli

Fisiologia della lattazione – Gravidanza e parto La prima metà della gravidanza è caratterizzata da un aumento del tessuto ghiandolare Nella seconda metà della gravidanza è prevalente l’attività secretoria e la distensione alveolare per l’accumulo di colostro (inizio lattazione 16 sett.) Dopo il secondamento aumento della produzione ipofisaria di prolattina per riduzione di estrogeni e progesterone

D. T. Ramsay, J. C. Kent, R. A. Hartmann and P. E. Hartmann D. T. Ramsay, J. C. Kent, R. A. Hartmann and P. E. Hartmann. Anatomy of the lactating human breast redefined with ultrasound imaging. J. Anat. (2005) 206, pp525–534

WHO/CDR/93.6 3/2 PROLATTINA Entra in circolo DOPO la poppata per produrre il latte della poppataSUCCESSIVA Impulsi sensoriali dal capezzolo Prolattina in circolo Bambino che succhia La prolattina è secreta in maggior quantità durante la notte Sopprime l’ovulazione

WHO/CDR/93.6 3/3 RIFLESSO DELL’OSSITOCINA Agisce PRIMA o DURANTE la poppata e permette la fuoriuscita del latte Ossitocina in circolo Impulsi sensoriali dal capezzolo Provoca contrazioni dell’utero Bambino che succhia

RIFLESSO DELL’OSSITOCINA WHO/CDR/93.6 3/4 RIFLESSO DELL’OSSITOCINA Pensare teneramente al bambino Udirne i suoni Guardarlo SENTIRSI A PROPRIO AGIO Preoccupazione Stress Dolore Insicurezza STIMOLANO il riflesso dell’ossitocina OSTACOLANO il riflesso dell’ossitocina

FATTORI CHE INIBISCONO L’ALLATTAMENTO AL SENO WHO/CDR/93.6 3/5 FATTORI CHE INIBISCONO L’ALLATTAMENTO AL SENO  Se il seno non è svuotato, la secrezione di latte si ferma

WHO/CDR/93.6 3/6

WHO/CDR/93.6 3/7

Quali differenze osservate? WHO/CDR/93.6 3/8 Quali differenze osservate? 1 2

Quali differenze osservate? WHO/CDR/93.6 3/9 Quali differenze osservate? 1 2

CONSEGUENZE DI UN ATTACCO INADEGUATO WHO/CDR/93.6 3/10 CONSEGUENZE DI UN ATTACCO INADEGUATO Dolore e danno ai capezzoli Seno non adeguatamente svuotato Produzione di latte apparentemente insufficiente Il seno produce meno latte Capezzoli dolenti Ragadi Ingorgo Bambino insoddisfatto, vuole alimentarsi di continuo Bambino deluso, rifiuta di succhiare Scarso aumento di peso

CAUSE DI UN ATTACCO INADEGUATO WHO/CDR/93.6 3/11 CAUSE DI UN ATTACCO INADEGUATO Uso del biberon • prima che si sia stabilizzato l’allattamento • per aggiunte in epoche successive Inesperienza della madre • primo figlio • precedente uso del biberon Difficoltà funzionali • bambino piccolo e debole • capezzolo poco protrattile • ingorgo • inizio ritardato • poco aiuto in casa e nella comunità • medici, ostetriche, puericultrici non sufficientemente addestrate Mancanza di sostegno da parte di una persona competente

Abilità del bambino Imparare a prendere il seno WHO/CDR/93.6 3/12 Riflesso di ricerca quando qualcosa gli tocca le labbra, il bambino apre la bocca e spinge la lingua in basso e in avanti Riflesso di suzione il bambino succhia quando qualcosa gli tocca il palato Abilità della madre Mettere il piccolo al seno nella posizione corretta Abilità del bambino Imparare a prendere il seno Riflesso di deglutizione il bambino deglutisce quando la bocca è piena di latte

CONTROINDICAZIONI ALLATTAMENTO AL SENO (Modificato da Lawrence 2001) Malattie e Condizioni Materne Epatite B Infezione da HIV 1 e 2 Infezione da HTLV Severa debilitazione Alcoolismo e tabagismo spinti Tossicodipendenza

CONTROINDICAZIONI ALLATTAMENTO AL SENO (Modificato da Lawrence 2001) Problemi locali del seno HSV bilaterale del capezzolo Cancro mammario Errori congeniti del metabolismo Galattosemia FKU e MSUD Assunzione di farmaci assolutamente controindicati