Appunti di Diritto Penale e responsabilità penale in campo medico
Appunti di Diritto Penale
Reato Ogni fatto per il quale sia prevista una pena (es. ergastolo, reclusione, multa), una misura di sicurezza (trattamento ospedaliero obbligatorio), o il risarcimento del danno non patrimoniale.
Oggetto giuridico del reato e oggetto materiale del reato Oggetto formale: diritto dello Stato alla osservanza dei precetti penali Oggetto sostanziale. Esprimono le ragioni dell’incriminazione generico: interesse dello Stato ad assicurare le condizioni di esistenza della vita comune. In mancanza del quale non si può configurare alcun reato specifico: bene o interesse direttamente tutelato nella singola incriminazione di categoria: bene o interesse direttamente tutelato in un gruppo omogeneo di incriminazioni Oggetto materiale del reato: persona o cosa su cui ricade la condotta del reato
Reati di danno e di pericolo Astratti: dove è il legislatore che definisce cosa è dannoso o meno Concreti: il legislatore richiede il verificarsi di un danno; è il giudice che deve stabilire, per ogni caso concreto, che cosa costituisce un danno ed esaminare se questo quid si sia verificato. Reati di pericolo: Astratti: definiti dal legislatore Concreto: è il giudice a stabilire, per ogni singolo caso concreto, quali situazione di fatto integri un pericolo e se questa situazione si sia verificata.
Soggetto passivo del reato È il titolare dell’interesse che sta al centro della oggettività giuridica specifica di quel reato Il soggetto passivo può non coincidere col danneggiato che è colui che soffre di un danno patrimoniale o non patrimoniale e che può intentare un’azione per la restituzione o il risarcimento (costituendosi parte civile).
Delitti e contravvenzioni Sono delitti quei fatti più gravi che in ogni tempo hanno richiesto la sanzione penale Sono contravvenzioni altri fatti (più lievi) che costituiscono soltanto violazione di norme di diritto amministrativo
Il Fatto di reato Comprende tutti i requisiti oggettivi e soggettivi che sono necessari al prodursi della conseguenza giuridica Per l’esistenza del fatto, basta che ci sia un soggetto cui imputare l’illecito Nell’ambito del fatto di reato, la nozione di condotta illecita sovrasta le altre. È una condotta che è compresa nel fatto di reato e che l’ordinamento giuridico voleva impedire. La condotta deve essere voluta e realizzata. Condotte dolose/condotte colpose
senza condotta illecita Il Fatto di Reato Colpa senza condotta illecita Colpa obiettiva Condotta illecita Dolosa Colposa (prevedibile, evitabile e oltre rischio consentito) Imprudenza Inosservanza Intenzionale Indiretta Eventuale Negligenza Imperizia
Dolo: struttura Struttura del dolo: è il processo psichico che deve esistere in un soggetto, affinché questi agisca con dolo (implica la volontà); la volontà comprende l’intenzione e la previsione: Dolo intenzionale (o diretto), la condotta è volta al porre deliberatamente in essere l’evento illecito Dolo indiretto se la volontà si atteggia come consenso, si accetta l’evento illecito come conseguenza necessaria della condotta Dolo eventuale, si accetta che l’evento illecito possa verificarsi
“Formula di Frank”, dolo eventuale Vs. colpa con previsione “se dall’esame del carattere del reo, ma soprattutto dal modo con il quale egli ha perseguito il suo fine concreto, risulta che il reo avrebbe agito egualmente anche se avesse previsto il risultato lesivo come necessariamente connesso alla sua azione, il dolo sussiste; mentre si avrebbe colpa con previsione, qualora nella suddetta ipotesi il reo si sarebbe astenuto dal compiere l’azione”
Dolo: oggetto il contenuto del processo psichico che induce il soggetto ad agire con dolo. Al fine di individuare l’oggetto occorre individuare il concetto di “evento significativo”, al pari dell’evento giuridico, presente in tutti i reati e può mutare di contenuto in relazione alle circostanze, ma, a differenza dell’evento giuridico, la volontà dell’evento significativo non presuppone la conoscenza della legge penale. Pur restando l’elemento materiale del fatto sempre identico, può variare il significato della condotta, sicché possono essere integrati reati diversi o anche fatti penalmente leciti, a seconda del significato subiettivamente e obiettivamente riconoscibile dalla condotta.
Colpa: qualifiche normative sociali Qualifiche normative sociali: consistono nella inosservanza delle regole dettate dalla esperienza della vita sociale per la prevenzione delle involontarie lesioni a beni socialmente rilevanti: Negligenza: quando si trascura di adottare le cautele che l’esperienza richiede Imprudenza: quando si agisce, sebbene le regole di esperienza in ordine alla prevenzione di tali lesioni lo sconsiglierebbero Imperizia : quando non si osservano tutte le regole di esperienza che l’esercizio di una determinata professione o arte richiede per prevenire le lesioni Le tre qualifiche si fondano sulla prevedibilità di taluni eventi e sulla possibilità di evitarli attraverso un determinato atteggiamento. Occorre inoltre che sia superato il limite del rischio consentito in un normale svolgimento della vita sociale. Si tratta di un punto di equilibrio tra l’interesse a che la condotta sia svolta e l’interesse, con quello in conflitto, di salvaguardare un bene particolare dal pericolo di conseguenze nocive prodotte da quella condotta
Colpa: qualifiche normative giuridiche Sono quelle concernenti la inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline Poiché la fattispecie colposa prevede la inosservanza di regole sociali o giuridiche, non c’è colpa, malgrado la prevedibilità dell’evento, dove le regole siano rispettate Qualora le norme giuridiche non abbiano regolato l’inera materia e resti quindi aperto il campo delle valutazioni dettate dall’esperienza, può configurarsi, in questi casi, una colpa per negligenza, imprudenza o imperizia
Colpa senza condotta illecita In casi particolari le qualifiche di negligenza, imprudenza, imperizia e (raramente) quelle di inosservanza di leggi, regolamenti, ordini, possono essere compiute da comportamenti esteriori non accompagnati da una volontà consapevole (es. dimenticanza, movimenti maldestri ecc.) Art. 47 c.p.: un errore non provocato da colpa esclude non solo il reato doloso, ma anche il reato colposo
Dolo e colpa nelle contravvenzioni Per i fatti previsti come delitti la responsabilità per colpa è eccezionale (può aversi solo dove la forma colposa è espressamente incriminata dalla legge) Art. 42 c.p. “nelle contravvenzioni ciascuno risponde della propria azione od omissione cosciente o volontaria, sia essa dolosa o colposa”
Colpevolezza per responsabilità obiettiva I requisiti di imputabilità del dolo o della colpa (colpevolezza psicologica) debbono essere presenti per la configurabilità di un reato Tuttavia, in casi eccezionali, si può configurare un reato in assenza di una colpevolezza in senso psicologico Perché il soggetto non era imputabile al momento del fatto (si adotta la misura di sicurezza al posto della pena vera e propria) Perché il soggetto ha commesso il fatto senza dolo o colpa (responsabilità obiettiva) Nella responsabilità obiettiva l’evento può essere prevedibile ed evitabile, ma manca il limite del rischio consentito. L’ordinamento accolla l’intero rischio al soggetto che compie l’attività
Principali casi i responsabilità obiettiva Reati di stampa (per omesso controllo) Aberratio delicti (art. 83 c.p.) Responsabilità del partecipe per il reato diverso da quello voluto Preterintenzione. L’azione od omsione deriva da un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall’agente Reati aggravati dall’evento
Il rapporto di causalità Art. 40 c.p. “nessuno può essere punito … se l’evento … non è conseguenza della sua azione od omissione”. Art. 41 c.p. “il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, anche se indipendenti dall’azione od omissione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità fra l’azione od omissione e l’evento” Le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento
Cause di esclusione di reato Cause di incompletezza del fatto di reato (mancanza di un requisito essenziale: dolo colpa, fatto illecito) Caso fortuito Forza maggiore Costringimento fisico Errore di fatto Elementi negativi del fatto di reato Concessione dell’avente diritto Esercizio di un diritto Adempimento di un dovere Difesa legittima Stato di necessità
Forme di Manifestazione e concorso di reati Imputabile Non imputabile Plurimo Tentato Reato Singolo Comuni Consumato Semplice Circostanziato Speciali Attenuanti Aggravanti
Circostanze Possono essere attenuanti o aggravanti Possono essere comuni (per tutti i reati) o speciali (per particolari reati)
Aggravanti comuni (esempi) Aver agito per motivi abietti o futili Aver commesso il reato per eseguirne od occultarne altri, ovvero per assicurare a se o ad altri il profitto ovvero l’impunità di altro reato Aver agito , nei delitti colposi, nonostante la previsione dell’evento Nei delitti contro il patrimonio, aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità Aver commesso il fatto con abuso di poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o pubblico servizio Aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale o una persona incaricata di pubblico servizio Abuso di autorità o di relazioni domestiche o abuso d’ufficio recidiva
Attenuanti comuni (esempi) Aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale Aver agito in stato d’ira Aver agito per suggestione di una folla in tumulto Corresponsabilità nel fatto doloso, della persona offesa Aver riparato interamente il danno mediante risarcimento dello stesso
Realizzazione, consumazione, commissione, tentativo del reato Realizzazione: si verifica quando è adempiuto il minimum Consumazione: indica il momento in cui la realizzazione stessa raggiunge la maggiore gravità. Commissione: il momento in cui viene completata la condotta esteriore per la sussistenza del reato. E’ rilevante ai fini della decorrenza del termine di prescrizione Tentativo: cod. 56 c.p. “chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato, se l’azione non si compie o l’evento non si verifica”. Sussiste presupposto soggettivo (volontà di dolo) e oggettivo (il bene protetto dalla legge viene posto in pericolo) Non è punibile il tentativo di contravvenzione
Concorso di persone (fattispecie plurisoggettive) Realizzazione comune. corrisponde alla realizzazione che sarebbe richiesta per la realizzazione del singolo che volesse commettere lo stesso reato. Può essere posta materialmente da uno solo dei compartecipi (autore; es. omicidio) o ripartire in varia misura tra i compartecipi (es. rapina) Salvo che la legge non disponga diversamente, il solo accordo di reato (senza commetterlo) non è punibile Art. 116. deve essere fatta propria da ciascun compartecipe: requisito subiettivo (consapevolezza di avvalersi della realizzazione comune), sia nei reati dolosi ce colposi. In mancanza di tale consapevolezza a ciascuno dei soggetti può essere attribuito solo quanto da lui causato Requisito obiettivo: consiste in un contributo qualsiasi che favorisca, cioè che renda più probabile, l’evento del reato. Ciascuna delle persone che concorre nel medesimo reato soggiace alla pena per questo stabilita Art. 117. se per le condizioni o le qualità personali del colpevole, o per i rapporti tra il colpevole e l’offeso, muta il titolo del reato per taluno di coloro che vi sono concorsi, anche gli altri rispondono dello stesso reato.
Concorso di reati Concorso materiale di reati: se tra i reati non sussiste altro nesso s non quello costituito dalla unicità del soggetto (applicazione del cumulo materiale delle pene) Concorso formale: quando un soggetto con una sola azione od omissione viola diverse leggi ovvero commette più violazioni della medesima disposizione di legge Continuazione di reato: quando con più azioni od omissioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, commette, anche in tempi diversi, più violazioni della stessa legge o di diverse disposizioni di legge Nel concorso formale e nella continuazione di reato non si applica il cumulo delle pene, ma la pena prevista per la violazione più grave
Imputabilità del soggetto Art. 85 c.p. “è imputabile che ha la capacità di intendere e di volere” Cause che escludono la imputabilità: Vizio totale di mente (gli stati emotivi e passionali non escludono né diminuiscono la imputabilità) Stato di ubirachezza, intossicazione per stupefacenti, esclusa l’imputabilità solo se lo stato è accidentale Minore età sotto i 14 anni in tutti i casi, se tra 14 e 18 bisogna accertare di volta in volta la capacità di intendere e di volere
Le pene La responsabilità penale è personale. Pene principali Morte, ergastolo, reclusione, multa, arresto da 5 gg. a 3 anni, ammenda per le contravvenzioni Pene accessorie Interdizione dai pubblici uffici, o da una professione Interdizione legale Interdizione temporanea o sospensione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese Incapacità di contrarre con la PA Pubblicazione della sentenza di condanna Pene sostitutive Semidetenzione Libertà controllata Pena pecuniaria (multa, ammenda)
Risarcimento del danno non patrimoniale e le sanzioni civili Un fatto che costituisce reato può, al tempo stesso, essere illecito anche a norma del diritto civile. In questo caso, accanto alle sanzioni penali, si applicano sanzioni civili: Restituzioni (ripristino della situazione pre-esistente) Risarcimento del danno (dove la restituzione non sia possibile): Danno patrimoniale => danno emergente, lucro cessante Danno morale => risarcibile solo quando è conseguenza del reato Rimborso spese per il mantenimento del condannato Obbligazione civile per le multe e ammende
Garanzia per le obbligazioni civili Ipoteca legale sui beni dell’imputato a garanzia di Pene pecuniarie Spese di procedimento Spese relative al mantenimento del condannato Spese sostenute a titolo di cura Somme dovute a titolo di risarcimento danni Spese anticipate dal difensore e delle somme a lui dovuto a titolo di onorario
Responsabilità penale in campo medico
Responsabilità penale Commissione di un reato Il reato per definizione è un illecito penale Illecito civile => resp. civile Illecito amministrativo => resp. amministrativa Illecito penale => resp. penale, ma può anche comportare una resp. civile e amm.va
Illecito penale Ogni norma ha una parte precettiva e una parte sanzionatoria. Ad ogni condotta richiesta segue una sanzione in caso di mancata condotta È la sanzione che determina il tipo di illecito in cui ci troviamo; responsabilità penale: arresto Ammenda Reclusione multa
Elementi del reato Oggettivo Soggettivo Condotta Evento Nesso di causa condotta/evento (può sussistere anche la sola condotta o condotta omissiva) Soggettivo Dolo => delitto Colpa => solo se espressamente previsto Preterintenzionale => solo in caso di omicidio
condotta La condotta può consistere tanto in un’azione quanto in un’omissione Art. 40 c.p. 2° c.: non impedire un evento che si ha l’obbligo di impedirlo equivale a cagionarlo L’omissione ha rilevanza penale solo in funzione di una norma che prevede di attivarsi (il campione di nuoto non ha alcun obbligo di intervenire se qualcuno sta annegando, il bagnino, invece, si; l’obbligo del medico è simile)
Evento Risultato della condotta umana che è penalmente rilevante. Quello che la legge penale non prevede come evento tipico, resta fuori dalla legge penale Può conseguire ad una condotta anche su un arco temporale molto lungo (esempio la progettazione di un palazzo che crolla a distanza di diversi anni) I reati di evento possono essere declinati anche come tentativo (tentato omicidio). Ovviamente il tentativo è incompatibile con il reato colposo.
Nesso di causa Due temi da affrontare: Valutazione dell’esistenza del nesso Elemento della colposità Valutazione del nesso: art. 40 1° c.: nessuno può essere punito se l’evento non è conseguenza delle sue azioni od omissioni
Condizioni per la sussistenza del nesso (1) Teoria dell’equivalenza: è causa ogni antecedente senza il quale l’evento non si sarebbe verificato (manca ancora una risposta pratica) Si fa ricorso ad un modello che fa ricorso ad una legge scientifica (legge di copertura): Ci deve essere una legge scientifica per la quale in un elevatissimo numero di casi a quell’azione corrisponde un determinato evento Es: ad una persona con certe condizioni arriva al P.S. non viene fatta la trasfusione, si sa che al 99% dei casi quella persona muore. È sufficiente la base statistica? Si se la probabilità è molto alta
Condizioni per la sussistenza del nesso (2) (vedi sentenza nr. 1): 1) esistenza di legge scientifica generale e astratta 2) fatto storico sub-iudice. “l’individuazione della legge scientifica che spieghi causalmente l’evento costituisce condizione necessaria per l’evento; prima viene in considerazione la legge scientifica (generale e astratta) e quindi si verifica se il fatto storico sub-iudice sia riconducibile all’alveo dello schema generale degli eventi delineati sul piano scientifico”
Rapporto causale tra omissione ed evento (1) Sussiste quando l’opera del sanitario, se fosse stata effettuata, avrebbe evitato l’evento La valutazione deve essere fatta ex-ante: il giudice deve/dovrebbe porsi nella situazione del medico al momento del verificarsi dell’evento Il tema non è la sussistenza del nesso di causa, che solo dopo si è saputo che c’è; è un problema di verificare l’esistenza di colpa
Rapporto causale tra omissione ed evento (2) Esempio: tumore che viene operato, operazione ben riuscita, il medico valuta che non è opportuno effettuare radioterapia perché può comportare problemi alla crescita della bambina operata; successivamente si riforma il tumore Il giudice si chiede: 1) se si fosse fatta la radioterapia, il tumore si sarebbe ricreato ? 2) se si, il medico ha agito con colpa? Possiamo dire che è provato il nesso di casa se all’epoca c’erano opinioni scientifiche discordanti? No. C’erano opinioni scientifiche non discordanti? Se queste leggi scientifiche c’erano, il medico è colpevole
Rapporto causale tra omissione ed evento (3) Nesso di causa: criteri probabilistici, certezze, quasi certezze Vi sono 2 beni da tutelare: paziente e principio di legalità. Se una certa terapia non è stata effettuata, il giudizio contro-fattuale è: se il medico avesse fato la terapia si sarebbe salvato il paziente? Problema: se il medico avesse fatto la terapia il paziente sarebbe sopravvissuto al 25-50% dei casi L’omissione ha di fatto privato il paziente di una probabilità. Occorre provare che ci sarebbe stato il 100% delle probabilità di sopravvivenza? Esiste un nesso di causalità con il 25-50% di probabilità? => sentenze 2, 4, 4 ter
Sentenza 2 “in tema di responsabilità per colpa professionale del medico, nella ricerca del nesso di causalità tra la condotta dell’imputato e l’evento, al criterio di certezza degli effetti della condotta, si può sostituire quello della probabilità di tali effetti e della idoneità della condotta a produrli; probabilità che deve essere seria ed apprezzabile ed avere alto grado di possibilità di successo (fattispecie in cui i giudci di merito avevano apprezzato una prob. Di sopravvivenza del 75% ove fossero interventue una diagnosi corretta e cure tempestive)
Sentenza 4 ter Il nesso causale può essere ravvisato quando, alla stregua del giudizio controfattuale condotto sulla base di una generalizzata regola di esperienza o di una legge scientifica – universale o statistica, si accerti che… questo non si sarebbe verificato … Non è consentito dedurre automaticamente dal coefficiente di probabilità espresso dalla legge statistica la conferma o meno dell’ipotesi accusatoria sull’esistenza del nesso causale, poiché il giudice deve verificare la validità del caso concreto … così che risulti giustificata e processualmente certa la conclusione che la condotta omissiva del medico è stata condizione necessaria dell’evento lesivo con “alto o elevato grado di credibilità razionale” o “probabilità logica” L’insufficienza, la contraddittorietà e l’incertezza del riscontro probatorio sulla ricostruzione del nesso causale, quindi il ragionevole dubbio, in base all’evidenza disponibile … comportano la neutralizzazione dell’ipotesi prospettata dall’accusa e l’esito assolutorio del giudizio
Concorso di cause Art. 41. causa sopravvenuta che interrompe il nesso derivante dal determinismo causale storico (medico che vede un’infezione del bambino, l’anestesista sbaglia anestesia, il primo medico non è colpevole) Rapporto tra paziente apicale e sottoposto: l’apicale è sempre coinvolto; la figura apicale è sempre coinvolta (sentenza 6 – 12 bis)
Concorso di cause Rapporto su livelli paritetici con compiti diversi (es. chirurgo/anestesista): prevale il principio dell’affidamento. Non posso preoccuparmi che il mio collega faccia bene il suo dovere, altrimenti faccio male il mio. Tuttavia il principio di affidamento viene circoscritto: Non puoi confidare che qualcun altro ponga rimedio al tuo comportamento colposo (sentenza 12 ter/quater) Se ho la percezione o potrei avere la percezione del comportamento colposo altrui
colpa Art. 43: è la mancanza di volontà che caratterizza la colpa. C’è però un aggravante del dolo eventuale: non voglio l’evento ma lo prevedo nella probabilità Colpa generica: imprudenza, negligenza, imperizia Colpa specifica: violazione di un divieto specifico. La violazione di linee guida è un comportamento colpevole (se le LG sono generalmente accettate) La colpa può essere a livello di: Diagnosi: anamnesi imprecisa o difettosa; il limite all’obbligo dell’approfondimento diagnostico è quando c’è un aggravio per la salute del paziente Prognosi: solo se vi è l’emergere di un danno ci può essere colpa Terapia: terapia errata o errata esecuzione della terapia
Nuova terapia Una nuova terapia non supportata da LG può essere somministrata a condizione che: Non sia fine a se stessa Abbia fondamenti scientifici e logici (sentenza 16) L’interesse del paziente richieda la nuova terapia Vi sia il consenso del paziente
risarcimento La colpa può essere lieve o grave; dal punto di vista penale anche la colpa lieve è colpa a tutti gli effetti Art. 185 cp: ogni reato da diritto al risarcimento del danno Se vi è colpa lieve, il giudice penale procede alla condanna e se vi è costituzione di parte civile il giudice deve pronunciarsi anche sul risarcimento del danno Art. 2336 c.c. il prestatore risponde in caso di dolo e colpa grave quando si è in presenza di prestazioni tecnicamente complesse. Una causa civile autonoma può non comportare alcun risarcimento in caso di colpa lieve, mentre a livello di causa penale, si Corte costituzionale 1973: principio per cui in sede penale, in presenza di prestazione tecnica complessa, rivela solo la colpa grave; altre sentenze successive, però, dicono l’opposto.
Consenso informato non vi è punibilità quando il fatto non sussiste, il reato non è commesso o il fatto non costituisce reato (es. uccido una persona per legittima difesa: il fatto sussiste, ma non costituisce reato) Cause di giustificazione: Stato di necessità Consenso dell’avente diritto Un paziente in PS; il medico non ha tempo/possibilità per chiedere il consenso informato, agisce per necessità
Consenso informato Personale (di chi è capace di intendere e volere) Consapevole e informato Attuale Libero Completo Rcettizio: deve essere dal medico e non da altro soggetto (scritto): non è richiesta forma scritta, ma serve ai fini probatori
Fonti del consenso informato e conseguenze Art. 32 Costituzione: di fronte ad un dissenso manifesto, un medico che interviene commette lesione dolosa. Il problema è se il medico agisce a fronte di un consenso viziato, parzialmente viziato o mancante. Art. 50 c.p. La mancanza di consenso o un consenso viziato, comporta la mancanza dell’attenuante e quindi agisco con dolo. Se il paziente muore è omicidio preterintenzionale (sentenza 29). Il problema è quale è la fonte del consenso informato: art. 32 Cost. o art. 50 cp? Le conseguenze, in caso di esito infausto, possono essere diverse