Diritto e istituzioni
Comuni e Impero Collegamento tra sviluppo della scienza del diritto e sviluppo delle istituzioni Formazione comuni cittadini e rinascita delle città Rottura dell’ordine giuridico altomedievale Fenomeno diffuso in Europa Dall’Italia centro-settentrionale alle Fiandre, dalla Francia settentrionale alla Germania
Il comune cittadino Varietà di fattori genetici Ruolo del commercio sia a lunga distanza sia medio raggio Scambi tra città e campagna Iniziativa pubblica tramite privilegi (Genova: 958; Cardona: 986; borroughs in Inghilterra) Status di libero assicurato a chi vi si installasse
Il comune cittadino Statuto di autonomia frutto frequente di lotte tra mercanti ed artigiani ed il signore del luogo (es.: a Cambrai associazione giurata dei cittadini dopo rivolta dei mercanti contro il vescovo) associazione giurata dei cittadini obbliga a sostegno reciproco nella convivenza e a rinuncia alla violenza penalmente sanzionata
Il comune cittadino associazione giurata dei cittadini: ne fanno parte talora tutti gli abitanti della città, talora i mercanti (gilda) con ruolo propulsore, talora più ceti.
Il comune cittadino Reimpiego parziale dei modelli romani antichi nella costruzione di un edificio nuovo Consolato, durata temporanea carica, collegialità magistrature, fisco, sistemi di controllo Responsabilità del giudice
I Comuni cittadini La dieta di Roncaglia (1158): conferma della pienezza dei diritti imperiali sulle città: iurisdictio riservata senza eccezioni all’Imperatore 1162: distruzione di Milano come reazione alla ribellione della città Rapporti tra Comune ed Impero e la progressiva conquista dell’autonomia
I Comuni cittadini La pace di Costanza del 1183: la piena giurisdizione dei comuni e l’autorizzazione a vivere secondo le proprie consuetudini L’Imperatore si riserva una giurisdizione d’appello amministrata da giudici speciali, obbligati ad osservare le consuetudini e le leggi della città Il comune diventa un soggetto di diritto pubblico
I comuni cittadini e gli statuti La formazione degli statuti tra conferma della tradizione locale e novità Le consuetudini locali: il diritto privato, poco trattato, integrato perciò dal diritto comune I brevia : il diritto pubblico dapprima in prima persona (giuro di …) poi in terza Le delibere collegiali: gli statuta in senso stretto, importanti perché espressione della politica del diritto del Comune (esclusione dalla successione della donna dotata; divieto di sposare uno straniero) Il diritto penale, settore assai coltivato perché volto alla tutela dell’ordine pubblico e della pace interna
I comuni cittadini e gli statuti Nel corso del Duecento le tre categorie di norme sono riunite in un unico testo Il Liber statutorum è successivamente diviso in libri I più antichi statuti risalgono al sec. XII (Genova, Pisa, Venezia ecc.) Appartengono al Duecento gli statuti di Milano, Bergamo, Brescia, Biella, Padova, Treviso, Bologna, Lucca, Siena, Volterra, Perugia
I comuni cittadini e gli statuti Variabilità estrema degli statuti nel tempo, in rapporto al mutare del regime costituzionale: di Firenze Dante afferma che “a mezzo novembre non giugne ciò che tu d’ottobre fili” Stabilizzazione alla fine del Trecento in rapporto al diffondersi della Signoria es.: statuti viscontei di Milano (1396)
Gli statuti rurali Autonomia normativa ridotta a causa del controllo esercitato sul contado dalla città dominante Dipendenza dagli statuti della città dominante Preziose fonti di informazione sull’agricoltura coeva, sulla gestione dei boschi, dei pascoli ecc.
I comuni e la loro evoluzione costituzionale La prima fase consolare La seconda fase di sviluppo: il comune del podestà (primo Duecento) La terza fase di sviluppo: tra “Società delle armi” e “Società delle arti”: il capitano del popolo, i tribuni del popolo, organi istituzionali accanto alle istituzioni del comune Soluzioni diverse: diarchia tra comune del podestà e comune del popolo: Milano Prevalenza del ‘popolo’: Firenze
I comuni e la loro evoluzione costituzionale Dal comune del popolo e delle arti alla Signoria, potere duraturo trasmissibile ai discendenti Es. Gli Scaligeri a Verona Gli Estensi a Ferrara I Torriani a Milano, seguiti dai Visconti (1277)