LE MARCHE
INTRODUZIONE : Le marche sono una regione dell'Italia centrale. Confinano a nord con l' Emilia-Romagna e la repubblica di San Martino, a sud con l' Abruzzo e il Lazio, a ovest con l' Umbria e con la toscana, mentre a est si affacciano sul mar adriatico. Il nome della regione deriva dal tedesco “Mark” e indica un insieme di territori di frontiera istituiti nel medioevo. La bandiera delle Marche è stata delineata nel 1995 seguendo la Legge Regionale del 15 marzo 1980, n. 13 che regolava lo stemma e il gonfalone della regione. Lo stemma, all'interno della bandiera, rappresenta un picchio stilizzato, animale totemico dei Piceni. Il picchio con la sua ombra forma la M di Marche.
IL TERRITORIO Le marche sono caratterizzate da un territorio per lo più collinare (circa il 53% del territorio) e montuoso (circa il 36% del territorio). I monti più importanti sono: Monte Fumaiolo, Monte Catria, Monti Sibillini, Monte Conero. Il territorio è delimitato a ovest dall‘Appennino umbro-marchigiano, e a est dal mar adriatico. La pianura invece scarseggia molto, è presente in pochissime zone con una superficie bassissima (circa 11% del territorio). Il territorio delle marche è ben organizzato e diviso in territorio agricolo (circa 5039 km2 ) e in territorio forestale (circa 1600 km2) .
I FIUMI I fiumi delle marche sono numerosi e dal corso breve ( meno di 100 km). I più importanti sono il Foglia, il Metauro, il Potenza, il Chieti e il Tronto. La regione ha solo un lago, di origine glaciale, il lago Pilato.
LE COSTE Le coste sono basse e sabbiose ed estese per 175 km.
IL CLIMA Il clima è semi-continentale con sbalzi di temperatura da stagione a stagione: estati calde, ma rinfrescate dalla brezza marina, inverni freddi con regolari piogge di stagione. Nelle zone montuose vi sono estati fresche e inverni rigidi con ampia possibilità di neve. Lungo le coste della regione è marittimo (di tipo adriatico), con limitate escursioni termiche e ridotte precipitazioni.
L’ AMBIENTE L' ambiente naturale è stato quasi ovunque trasformato dalle coltivazioni e dai pascoli. Di recente, sulla costa, il turismo balneare di massa ha contornato il litorale di un unico cordone edilizio, lasciando solo poche tracce del paesaggio originario. Tra le aree protette si ricordano il Parco regionale Monte Conero, il Parco nazionale dei Monti Sibillini, dei Monti della Laga e la riserva delle grotte di Frasassi, un complesso di grandiose caverne e laghi sotterranei. Elemento che caratterizza le Marche è la forte sismicità, nel corso della storia si sono verificati numerosi terremoti.
FLORA E FAUNA Nelle marche le specie vegetali più comuni sono il leccio, il faggio, il castano e la quercia. Nell'area appenninica cresce anche la rara rosa alpina, mentre verso il promontorio del Conero è diffusa la macchia mediterranea sempreverde. Tra gli animali selvatici, troviamo le specie tipiche dell‘Appennino, come la volpe, lo scoiattolo, il picchio e il pettirosso. Nelle zone protette si possono ammirare il falco pellegrino e l' aquila reale.
LA POPOLAZIONE La popolazione nelle Marche è bassa cosi come la densità, ciò è dovuto a diversi fattori, come il territorio montuoso e la povertà dei terreni agricoli. La maggior parte della popolazione vive lungo la fascia costiera, in centri piccoli o medie dimensioni, dove c’è più quotidianità è più turismo.
ECONOMIA Oggi l' economia delle Marche si basa sull'agricoltura, sul turismo e sulla piccola e media industria. Fino a pochi decenni fa, la realtà era molto diversa: agricoltura e allevamento erano l'unica attività di gran parte della popolazione.
CURIOSITA’: I PIATTI TIPICI I piatti tipici sono a base di carne di maiale, ravioli alle verdure e pesce di mare. -tortelli di san Leo : sono una sorta di ravioli giganti con un ripieno di spinaci lessati e passati nel burro, ricotta e formaggio grattugiato; braciole all'Urbinate: per la preparazione vengono utilizzate fette di carne della coscia. Su tali fette, ben battute, si dispone una frittata sottile (uova, latte, farina, formaggio, sale e pepe), arrotolarla e legarla per poi cuocerla dopo averle fatte soffriggere con l' olio.