La dinastia FLAVIA (69-96 d. C.)
L’impero di Vespasiano (69-79 a. C.) Aveva circa 60 anni quando venne nominato imperatore di origine sabina e figlio di un publicano molto legato alle tradizioni latine espressione delle genti italiche tradizionaliste di cui favorì l’ascesa stimato per la sua saggezza designò come suoi eredi i figli: Tito e Domiziano
L’impero di Vespasiano Linea politica Realizzazione Conseguenze Consolidamento del potere imperiale Lex de imperio Vespasiani Vengono stabiliti formalmente i poteri dell’imperatore Consolidamento delle tradizioni latine contro gli influssi orientaleggianti Assunzione delle funzioni di censore Nomina a senatore di cavalieri italici e provinciali Estensione alla Spagna della condizione giuridica dei latini Istituzione di nuove legioni al comando di generali italici Ascesa e integrazione di italici e provinciali Limitazione del potere dell’esercito Scioglimento delle legioni più indisciplinate Operazioni militari a consolidamento dei confini Diminuiscono i rischi di rivolte militari Aumenta il controllo dell’imperatore sull’esercito Controllo dell’amministrazione dello stato Demolizione della Domus Aurea di Nerone Ricostruzione di Roma Costruzione di strade, ponti e fortificazioni in Italia e nelle province Risanamento delle finanze Conquista del favore popolare e dei provinciali
L’assedio di Gerusalemme Durante l’impero di Vespasiano, il figlio Tito represse con grande durezza una vasta ribellione in Giudea (70 d. C.). A seguito della vittoria romana la città e il suo tempio furono distrutti; la distruzione del principale tempio ebraico è ricordata ancora oggi nell'annuale festa ebraica della Tisha BeAv, mentre l'arco di Tito, eretto per celebrare il trionfo del generale romano, si trova tutt'oggi a Roma.
Ricostruzione ideale del tempio
Ciò che resta del Tempio
Il Muro Occidentale È il luogo più santo per la religione ebraica. Conosciuto anche come il Muro del Pianto, si trova nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme. Secondo le credenze ebraiche, si tratterebbe del muro che sorreggeva il primo e secondo tempio di Salomone. Costruito da Salomone nel X secolo a. C, il primo Tempio fu una prima volta distrutto da Nabucodonosor. Intorno al 20 a.C, un secondo Tempio venne ricostruito dal re Erode, per essere nuovamente distrutto dal generale romano Tito. Il Muro Occidentale ne rimane la sua unica vestigia.
La preghiera del Papa al Muro del Pianto «Gerusalemme è stata sempre venerata da ebrei, cristiani e musulmani. Gerusalemme è la città santa per eccellenza. E' parte del comune patrimonio delle nostre religioni e di tutta l' umanità». E ancora: «Possa l' Onnipotente donare pace a tutta questa amata regione, così che ogni popolo che vive in essa possa godere dei propri diritti»
Gerusalemme: la città santa Ciò che rende davvero unica Gerusalemme è l'essere città santa per le tre grandi religioni monoteiste del mondo: EBRAISMO CRISTIANESIMO ISLAMISMO
La città è sacra per gli ebrei, in quanto storico simbolo della patria ebraica, luogo dove fu eretto il Tempio di Gerusalemme (l'edificio sacro più importante per la religione ebraica), nonché capitale del Regno di Giuda e Israele dal 1000 a.C. circa e del Regno di Giuda dal 933 a.C. al 597 a.C.
Allo stesso modo è sacra per i cristiani poiché luogo in cui Gesù Cristo ha vissuto e sofferto gli ultimi momenti della propria vita terrena, è stato sepolto e poi, secondo i cristiani, è risorto.
Moschea di Omar (o Cupola della Roccia) Moschea di Omar (o Cupola della Roccia). La cupola dorata conferisce al complesso una maestosità veramente notevole e rende la Moschea facilmente identificabile nel panorama di Gerusalemme. Altrettanto sacra è per i musulmani in quanto essi sostengono che Maometto vi sia giunto al termine d'un miracoloso viaggio notturno per ascendere poi al cielo pur rimanendo vivo.
Dunque Gerusalemme è da considerarsi uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia del mondo. Il fatto stesso che un'unica città sia 'sospesa' tra le tre più grandi religioni monoteiste del pianeta è un evento assolutamente straordinario.
La distruzione del Secondo Tempio, dipinto di Francesco Hayez
L'arco di Tito a Roma, sullo sfondo del Colosseo (lato est)
Arco di Tito
Sacco di Gerusalemme, rilievo dall'Arco di Tito a Roma
La diaspora degli ebrei Per gli ebrei la distruzione del Tempio divenne la fine del proprio regno e da allora essi si dispersero nei paesi circostanti e in tutto il Mediterraneo dando luogo alla cosiddetta diaspora. Le fonti antiche parlano di 600 000 morti e di decine di migliaia di Ebrei venduti come schiavi. Gerusalemme, divenuta colonia romana (Aelia Capitolina), venne vietata ai figli di Israele
L’impero di Tito (79-81 d. C.) Figlio di Vespasiano regnò solo per due anni Inaugurò il Colosseo con migliaia di gladiatori uccisi in combattimento Si trovò a fronteggiare una terribile catastrofe: l’eruzione del Vesuvio che sommerse le città campane di POMPEI, ERCOLANO E STABIA NEL 79 D. c. Si adoperò per aiutare le popolazioni colpite e altrettanto fece dopo un incendio che devastò nuovamente Roma nell’80 d. C.
SITOGRAFIA Pompei http://documentariinstreaming.blogspot.it/2013/04/documentario-completo-superquark-pompei.html
Domiziano (81 – 96 d. C. ) Continuò come il padre a governare ignorando il senato In pubblico era ostile alla cultura greca e orientale, in privato si faceva chiamare “signore e dio” Con il tempo accentuò i tratti dispotici del suo regno perseguitando gli oppositori Rimase ucciso in una congiura Il suo nome, insieme a quello di Caligola e Nerone fu colpito dalla damnatio memoriae (nemico dello stato)
L’impero di Domiziano Linea politica Realizzazione Conseguenze Rafforzamento dell’autorità imperiale Censore a vita Si circonda di un ristretto gruppo di consiglieri Indebolimento dell’autorità senatoriale Politica estera espansionistica Celebra tre trionfi Conquista del favore dell’esercito
Imperatori orientaleggianti Imperatori tradizionalisti Si ispirano ai principi della tradizione romana, cercano un’intesa con il senato, favoriscono gli italici e i provinciali: AUGUSTO TIBERIO CLAUDIO VESPASIANO TITO Si ispirano ai modelli del dispotismo orientale, al culto della persona dell’imperatore favoriscono l’influenza culturale dell’Oriente: CALIGOLA NERONE DOMIZIANO