ICT: mercati delle telecomunicazioni e information technology Chiara Robba Trieste, 24 giugno 2004.

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ICT: mercati delle telecomunicazioni e information technology Chiara Robba Trieste, 24 giugno 2004

2 Agenda Andamento del mercato ICT e dei segmenti di cui si compone: IT e TLC Politica di investimenti tecnologici e rischio Paese Analisi di alcuni driver del valore per la ripresa del mercato: E-government (FVG) Banda larga

3 Quadro di riferimento New economy è associazione di tre fenomeni: tecnologia, globalizzazione e competitività crescente. I Paesi che negli anni 90 hanno investito in Information and Communication Technology (ICT) hanno registrato un aumento del tasso di crescita della produttività e una riduzione dei tassi di inflazione e di disoccupazione. ICT CONSENTE LA PROPAGAZIONE DELLA CRESCITA NEL COMPLESSO DEL SISTEMA ECONOMICO

4 ICT TELECOMUNICAZIONI Servizi Servizi di telefonia fissa Internet Servizi di trasmissione dati Servizi radiomobili Sistemi e reti Terminali e sistemi per privati Infrastrutture per reti pubbliche INFORMATICA Hardware Software Servizi informatici

5 Mercato mondiale dellICT ( )

% 0.6% 0.8% % 7.1% 0.7% % 3.7% 3.2% Mercato mondiale dellICT 2000 – 2003 (Mld di $)

7 Mercato mondiale dellICT 2000 – 2003 Andamento costantemente in crescita Rallentamento dello sviluppo tre il 2001 e il 2002 Settore TLC registra sempre una crescita maggiore rispetto allIT Il 2003 si chiude con un valore dellintero mercato pari a mld di $, mld in TLC e 919 in IT Dati percentuali a livello mondiale: Nel Nord America IT (+3,8%), TLC (+3,5%) Asia IT (+2,4%), TLC (+6,7%) Europa IT (-1,3%), TLC (+1,1) Crescita TLC trainata dalla telefonia mobile (+520 milioni di nuovi clienti, per un totale di milioni di utenti)

8 Il mercato italiano dellICT (Mil euro) % % +0.4% -0.5% +8.0% +8.5% +12.6% +12.9% %

9 Mercato italiano dellICT 2000 – 2003 Andamento del mercato italiano nel periodo 1999 – 2002 in linea con il mercato mondiale, con una riduzione della crescita nel 2001 (imputabile allIT, perché TLC sempre in crescita) I valori del 2003 segnalano una leggera crescita (0.1%) del mercato complessivo, con un giro di affari di milioni di euro In crescita le TLC (+1,8%) a quota milioni di euro, mentre permane il calo dellIT (-3,2%) con milioni di euro

10 Settore dellinformatica Il settore risulta costituito dai segmenti Hardware, Software e dai servizi informatici Tra il 2002 – 2003 si registrano crescite dellIT in USA (+3,8%) e in Giappone (+1,4%). Diminuzione della crescita in Europa (-1,3%). In linea con il dato europeo sono Italia (-3,2%), Francia e Germania; in controtendenza UK e Spagna. Dato nazionale influenzato soprattutto dal comparto delle PMI (-4,5%), che costituiscono il 19% del mercato italiano IT.

11 Tradizionalmente la crescita è stata trainata dalla vendita di Pc, rimasta a buoni livelli di volumi anche nel 2003, anche se in valore si è ridotta (downpricing da sviluppo tecnologico) Nel 2003 si segnala la flessione nei servizi (-2,2%), segmento tradizionalmente crescente: calano la consulenza, la formazione, i servizi progettuali e implementativi.. In controtendenza la crescita delloutsourcing, a cui ricorrono soprattutto le PMI Nei primi mesi del 2004 si segnala la ripresa degli investimenti delle PMI in server (+27% in volume): acquisti di tecnologia a basso costo e conseguente forbice tra volumi e valore delle vendite

12 Settore delle telecomunicazioni Il settore è costituito dai servizi e dalle infrastrutture Esaurita la domanda di investimenti infrastrutturali, si segnala un calo dal 2001 pari al 19% In continuo aumento la richiesta di servizi, soprattutto quelli su rete mobile, che consentono un ARPU per utente pari a 380,2 euro annui Il 2003 ha visto sorpasso della telefonia mobile su quella fissa: Telefonia mobile: mil di euro (+6,7%) Telefonia fissa: mil (-3%)

13 Investimenti in innovazione LItalia non crede e non investe in innovazione per: Mancanza di un ruolo di spinta delle istituzioni Supporto debole del sistema del credito Differenze nella domanda (problema culturale/formativo) Frammentazione/localismo dellofferta Struttura del tessuto imprenditoriale italiano Digital divide tra zone geografiche e dimensioni aziendali INNOVAZIONE A DUE VELOCITA Rischio impatti negativi su tutto sistema economico

14 Diversi tipi di innovazione (prodotto/processo, incrementali/radicali…) Aumento della possibilità di divisione del lavoro (anche outsourcing dellattività di R&S) Esternalità positiva: socializzazione delle conoscenze Creazione di network tra centri di ricerca (economie di rete e di sala) Possibilità di riduzione dei fallimenti del mercato Incremento della trasparenza del mercato Maggior accesso alle informazioni Riduzione dei costi di transazione Borse tecnologiche virtuali e marketplace tecnologici verticali Nuove modalità di apprendimento Incremento dellefficienza organizzativa …. Impatto della tecnologia sulla competitività

15 Da un punto di vista prettamente economico: 1 euro investito in ICTcrescita Pil = 1,8 euro 1 euro investito non ICTcrescita Pil = 1,1 euro Aumento in termini di attrattività di uno Stato: 1 euro in R&I 4 euro Investimenti diretti esterni

16 IT/PIL Eu (15 Paesi) Japan United States Austria Finland France Germany Italy Spain Sweden United Kingdom Percentuale sul Pil di investimenti annui in IT

17 Percentuale sul Pil di investimenti annui in IT Europa investe mediamente in IT più del Giappone ma meno rispetto agli USA A livello europeo, gli investimenti italiani in IT sono di scarso ammontare, seguiti solo da quelli spagnoli Ottima la percentuale di investimenti dei Paesi Scandinavi, in particolare la Svezia, e del Regno Unito

18 Italia: mercato IT a livello regionale Regioni che investono maggiormente sono: Lombardia (26,9% del totale), Lazio (15,69%), Piemonte (9,5%). Regioni che investono di meno: Valle DAosta (0,19%) e Molise (0,26%) Il FVG si attesta al 10° posto con una QM pari al 2,28% del totale Dinamica negativa della spesa in IT più accentuata al Nord (-3,6%), rispetto al Centro (-2,5%) e al Sud (-2,8%)

19 Dallanalisi per settore si nota: Industria-6,3% Finanza -4,6% Commercio +1,3% Servizi+1,5% Istituzioni+0,1% Dati sulle Unità Locali nelle regioni evidenziano che al Centro e al Sud imprese industriali e finanziarie sono presenti in proporzione minore rispetto al Nord Presenza di digital divide Gli indicatori spesa IT per occupato e spesa IT su Valore Aggiunto regionale mostrano al primo posto il Lazio

20 CT/PIL Eu (15 Paesi) Japan United States Austria Finland France Germany Italy Spain Sweden United Kingdom Percentuale sul Pil di investimenti annui in CT

21 Europa e Giappone investono in CT maggiormente rispetto agli USA Italia si mantiene su buoni livelli, in linea con il trend europeo Da segnalare il buon livello di investimenti sul Pil attuato dagli spagnoli A livello europeo la Francia sembra essere meno interessata in CT Percentuale sul Pil di investimenti annui in CT

22 Driver della ripresa mercato ICT Le tecnologie emergenti e nuove applicazioni che consentiranno uno sviluppo del mercato dellInformation and Communication Technology sono: Nuove comunicazioni mobili (servizi voice) Televisione digitale Connessioni a banda larga Soluzioni per la sicurezza E-commerce E-business E-government E-learning ……..

23 E - Government Modello: PA orientata allutente agendo su componenti normative, finanziarie, organizzative, procedurali e risorse umane Direttiva 18 dicembre 2003 del Ministro Stanca: linee guida in materia di digitalizzazione dellamministrazione per lanno 2004 Legge Finanziaria per il 2004: legge 350 del 24 dicembre 2003 Fondo per progetti strategici nel settore informatico Progetti pc ai giovani, alle famiglie, ai docenti Digitale terrestre Larga banda Voto elettronico Tessera sanitaria Sportello unico doganale Sostegno alla ricerca tecnologica Polo di ricerca di Genova

24 Prima fase di attuazione: ottobre 2001 – aprile 2003 Presentati 400 progetti regionali, finanziati 134 (40 hanno come obiettivo le infrastrutture, 94 la realizzazione di servizi on – line per il cittadino) Definizione di un comune quadro di riferimento tecnico, organizzativo e metodologico Creazione di Centri Regionali di Competenza (CRC) per le- government

25 Seconda fase di attuazione: Le-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa Sviluppo di servizi infrastrutturali locali Diffusione territoriale dei servizi per cittadini e imprese Inclusione nel progetto dei comuni piccoli Avviamento di progetti per lo sviluppo delle-democracy Promozione dellutilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese

26 E-government nel FVG Nome progettoAmbito Montagna in reteAttività infrastrutturali Catasto in reteCatasto montano Portale della scuolaIstruzione Entrate on lineImposte, tasse, tributi Interoperabilità statistica regionaleStatistica Progetto portale territoriale regionaleAttività istituzionale Sperimentazione voto elettronicoAttività istituzionale Web –tv regionaleE-democracy Integrazione anagrafiAttività interne alla PA Sistema sicurezza e autenticazioneAttività infrastrutturali

27 Progetto ENTERPRISE Comune di Pordenone: sportello unico per le attività produttive e il Mktg territoriale (51 Comuni) Oltre 430 procedimenti disponibili tramite sportello on line con possibilità di effettuare una transazione completa Accessi al sistema camerale, corsi di formazione, funzioni di deposito temporaneo e di controllo dei pagamenti ENTERPRISE è stato premiato a e- Europe Awards 2003 tra le 15 best practice di soluzioni e-government a livello europeo

28 Banda Larga Programma europeo Quick Start per accelerare accesso e uso a livello europeo entro il 2005 Nuovo codice delle comunicazioni elettroniche (Dlg. 1°agosto 2003 n°259) che reca la nuova disciplina dellintero mercato in sostituzione al vecchio Codice postale del 1973 Italia forte accelerazione connessioni a banda larga nellultimo anno: +58% di nuovi accessi Settembre 2003: 2,2 milioni in totale accessi a banda larga 88% attraverso xDSL 12% altre tecnologie (fibra ottica) utenti con accesso tecnologia UMTS

29 EVOLUZIONE DELLA PENETRAZIONE DELLADSL (percentuale di utenti con connessione ADSL)

30 Stato del digital divide Telecom Italia rimane loperatore principale sul mercato delle telecomunicazioni (57% centrali con fibra ottica) Solo il 70% dei capoluoghi di provincia è raccordato in fibra ottica con 2 o più operatori Disparità nella disponibilità potenziale per abitante: in base a numero, livello di competizione e delle prestazioni tecnologiche disponibili, lItalia viene divisa in zona verde (25%), zona gialla (45%) e zona rossa (30%).

31 Strategie e politiche di sviluppo Osservatorio Banda Larga: progetto triennale di monitoraggio della disponibilità di infrastrutture e servizi a banda larga, in coordinamento con e-Europe Strumenti fondamentali del Governo: Programma per lo sviluppo della banda larga nel Mezzogiorno: progetto di 5 anni con creazione della Innovazione Italia S.p.A. (contenuti e servizi) e della Infratel Italia (infrastrutture) Piano per linnovazione digitale delle imprese: consolidamento e omogeneizzazione dellattuale sistema di incentivazione nazionale alle PMI Sviluppo dei Centri Regionali di Competenza

32 Conclusioni ICT motore dello sviluppo economico di uno Stato Investimenti in tecnologia riducono il rischio di migrazione dei cervelli e di obsolescenza tecnologica, incrementando la competitività a livello internazionale di un Paese Costi elevati delle infrastrutture richiedono sostegni economici da parte dei Governi Nazionali Possibilità di sviluppo attraverso accordi internazionali

33 Bibliografia