Che fatica questa grammatica!

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Transcript della presentazione:

Che fatica questa grammatica! Bisogna studiare delle regole e applicarle! Com’è divertente giocare con le parole! Mi piace riflettere su quello che scrivo! Un aspetto specifico dell’apprendimento cognitivo linguistico è la riflessione sulla lingua, quella che noi racchiudiamo con il termine di grammatica. Anche la grammatica rientra in un discorso di logica, poiché non si deve restringere ad una semplice memorizzazione di regole, ma va appresa in modo tale che aiuti il bambino a riflettere e a ragionare sulle parole e sulle loro regole di combinazione. Attraverso le varie attività proposte, l’alunno va guidato a diventare consapevole delle scelte che fa, delle parole che sceglie ed utilizza nel momento in cui gli servono per scrivere. (la grammatica non serve se non è appresa per come si usa e il fatto di “conoscerla” non migliora la capacità di scrivere). Entrando nello specifico è importante dire, come sottolineato in precedenza dalle colleghe, che si impara attraverso il fare l’agire e il gioco per arrivare via via a capire la regola cogliendone la struttura e sapendola conoscere ed utilizzare nel momento opportuno. Ho capito finalmente che cos’è un nome astratto

Ambiti di sviluppo della grammatica Classificazione Ambiti di sviluppo della grammatica Seriazione Analisi

La classificazione Giocare con la grammatica, lavorando con gli insiemi: il bambino va guidato a semplici classificazioni, secondo vari attributi - Per quanto riguarda la classificazione partiamo col dire che la grammatica fa parte della classificazione logica (= strategia e competenza cognitiva), pertanto fin dalla prima classe si può giocare con la grammatica, lavorando con gli insiemi, con i raggruppamenti anche in raccordo con l'insegnante di matematica. Inizialmente il bambino va guidato a semplici classificazioni che vengono colte in modo intuitivo; l'alunno deve maneggiare, confrontare, apprendere la classe di appartenenza facendo esperienza. Si può partire dalla classificazione dei giocattoli tipo pupazzetti della Kinder, per passare a successive classificazioni es l'insieme di tutti gli animali, oppure l'insieme di tutti gli oggetti di plastica.... per arrivare a categorie di classificazioni sempre più complesse. Nelle prime classi oltre a lavorare sul nome si può estendere la classificazione a genere e al numero, sempre facendo precedere l'eperienza concreta. (si può lavorare su tappeto a terra o su tabelle murali classificando oggetti o immagini ritagliate separandoli secondo il genere del nome e facendo scegliere la parolina che precede il nome senza chiamarlo articolo determinativo o scriverlo sul quaderno, questo sarà un passo successivo)

La classificazione Nelle prime classi si può estendere la classificazione al genere e al numero, facendo scegliere la parolina che precede l’immagine L’alunno potrà analizzare una semplice frase ( es il bambino mangia), riportando ogni parola alla classe di appartenenza Nelle prime classi oltre a lavorare sul nome si può estendere la classificazione a genere e al numero, sempre facendo precedere l'eperienza concreta. (si può lavorare su tappeto a terra o su tabelle murali classificando oggetti o immagini ritagliate separandoli secondo il genere del nome e facendo scegliere la parolina che precede il nome senza chiamarlo articolo determinativo o scriverlo sul quaderno, questo sarà un passo successivo) Quando all'alunno si vorrà far analizzare una semplice frase es IL BAMBINO MANGIA, si chiederà di analizzare ogni singola parola riportandola alla classe di appartenenza come è abituato a fare dalle esperienze precedenti. L'esercizio potrà essere applicato alle diverse parti del discorso proposte.

La classificazione analizzando le parole che compongono le frasi e facendo abbinare ad esse immagini mentali e rappresentazioni iconiche, queste verranno classificate a seconda se si possono rappresentare nella nostra mente oppure no, Nelle classi più avanzate si potrà lavorare su un tipo di classificazione che guiderà l'alunno a scoprire il significato delle parole, procedendo quindi verso un certo tipo di astrazione, all'interno di un testo letto o prodotto dagli alunni stessi. analizzando le parole che compongono le frasi e facendo abbinare ad esse immagini mentali e rappresentazioni iconiche, queste verranno classificate a seconda se si possono rappresentare nella nostra mente oppure no,

La classificazione

Lucia gioca con la palla rossa di Paolo Le parole vuote non si possono disegnare Le parole piene si possono disegnare Se in un brano cancello tutte le parole piene, non riesco più a farmi un’idea di quel che sta scritto nel testo. Se in un brano cancello tutte le parole vuote, riesco ancora a farmi un’idea di quel che sta scritto nel testo Le parole vuote servono a collegare le parole piene. Funzionano come dei ganci. J Le parole piene indicano significati si individueranno perciò la classe delle parole piene, ossia quelle che indicano significati (nomi qualità e azioni), e la classe delle parole vuote, cioè quelle con valore funzionale e che servono a collegare le parole piene (articoli, preposizioni, congiunzioni) Tutte queste classificazioni fatte per gioco e attraverso il gioco, permettono al bambino di divertirsi ma anche di riflettere, scoprendo da solo le regole di funzionamento della lingua italiana. Lucia gioca con la palla rossa di Paolo nome azione J J nome qualità J nome

La seriazione Agevolare la disposizione delle parole, per la composizione di una frase, attraverso il movimento del corpo, individuando: l’ordine logico il distacco tra le parole il significato delle pause (segni di interpunzione) 2- la seriazione. L'ordine con cui pronunciamo o scriviamo le parole di un testo è in grado di variare, rendere ambiguo o mantenere il suo significato di base ( esempio guida Cetem) Mentre nel discorso orale sono di fondamentale importanza la modulazione e il tono della voce, per sfumare il significato adattandolo alle circostanze, quando vado a scrivere devo tener presente che c' è un ordine logico ben preciso, anche se non deve essere rigorosamente fisso. Anche per questa attività, prima di passare all'analisi scritta, si possono proporre giochi che coinvolgono il corpo e il suo movimento e utilizzano vari materiali come ad esempio cerchi, oppure l'abaco. Es: se voglio costruire la frase: LA BAMBINA GIOCA CON LA PALLA, disporrò in fila sul pavimento un certo numero di cerchi nei quali il bambino salterà, pronunciando in ognuno una parola della frase data. In tal modo egli sperimenta il concetto di posizione, si rende conto quando una frase non è costruita correttamente e dello spazio che intercorre tra una parola e l'altra, proprio perchè lo vive con il corpo

La seriazione Sperimenta anche il diverso valore delle pause perchè un cerchio può rappresentare il punto,su cui si fermerà più a lungo, un altro la virgola dove la pausa sarà più breve... La stessa attività può essere rappresentata con l'abaco ad un livello di astrazione maggiore, in cui le asticelle hanno la funzione dei cerchi dell'esercizio precedente e i tondini che si andranno ad infilare quello delle parole.

L’analisi Si analizza il linguaggio comune e si individua nel testo le singole frasi che lo compongono. Si riflette su parole che si ripetono e sul modo di legare le frasi individuate utilizzando segni di interpunzione o altre parole Nel momento in cui gli alunni riconoscono e producono frasi di senso compiuto, ( che è una sequenza di parole organizzate secondo le norme della lingua italiana; ha un senso compiuto; è costruita intorno ad un verbo; è compresa tra due segni di interpunzione; comincia con una parola iniziante con lettera maiuscola.)si potrà lavorare sull'analisi del periodo sin dalle prime . classi. Come possiamo vedere nell'esempio, si parte da un testo scritto riferito ad un'esperienza vissuta in classe e verbalizzata con un linguaggio di uso comune per passare poi alla riflessione attraverso l'individuazione delle singole frasi (di chi si parla e cosa si dice) ogni frase verrà racchiusa nella propria "scatolina", si chiederà successivamente al bambino di mettere insieme le frasi, di legarle fra loro per mezzo di altre paroline o segni che inizialmente verranno date dall'insegnante e si farà notare che prima di tutto nella prima frase devo togliere il punto e mettere la virgola, stabilendo un primo legame con la frase successiva; poi farò notare nella seconda frase che il soggetto si ripete e quindi va tolto, così come dovrò togliere il secondo punto e collegare la frase alla frase successiva con la "e"; nell'ultima frase, inoltre, dovrò togliere di nuovo il soggetto che si ripete per la terza volta. Infine farò riscrivere il testo per intero racchiudendolo in una scatola più grande che sta a significare il periodo( che nominerò in questo modo solo in 5° elementare).

L’analisi Si riflette sulla funzione logica particolare: Mano a mano che si va avanti l'esercizio verrà ripetuto proponendo "parole legame" nuove( ma che perchè)tra cui l'alunno sceglierà quella più adatta eliminando le parole che si ripetono. Giocando con le "parole-legame" il bambino rifletterà sulla loro funzione,all'interno della struttura più complessa che è il testo e organizzerà le singole proposizioni secondo la loro funzione logica particolare Si riflette sulla funzione logica particolare: di ogni “parola-legame” (ma, perché,che,……) dell’organizzazione di ciascuna proposizione, all’interno del testo.

L’analisi Si pone attenzione alla simbologia per costruire un periodo: Se le parole legame sono costruite nei cerchi si stabilisce un rapporto tra frasi che hanno la stessa importanza ( come le ruote di un carretto che camminano parallele); Se esse sono scritte all’interno di un rombo si stabilisce un rapporto di dipendenza (come un lampadario in cui una parte sorregge tutte le altre) Anche questo percorso di analisi guiderà l’alunno ad una maggiore consapevolezza delle regole, che sono alla base della lingua italiana e ad un uso più appropriato delle stesse, sia nella comunicazione scritta che orale; ciò lo faciliterà anche nella comprensione di testi di tipo diverso ( storico, geografico…), potenziando le capacità di ragionamento del pensiero. Si pone attenzione alla simbologia per costruire un periodo: Se le parole legame sono costruite nei cerchi si stabilisce un rapporto tra frasi che hanno la stessa importanza ( come le ruote di un carretto che camminano parallele); Se esse sono scritte all’interno di un rombo si stabilisce un rapporto di dipendenza (come un lampadario in cui una parte sorregge tutte le altre