Parte Terza: Codificare l’informazione

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Rappresentazione delle informazioni negli elaboratori L’entità minima di informazione all’interno di un elaboratore prende il nome di bit (binary digit.
Transcript della presentazione:

Parte Terza: Codificare l’informazione Fondamenti di informatica

Informatica e telecomunicazione Cos’è l’informatica? “Lo studio sistematico degli algoritmi che descrivono e trasformano l’informazione: la loro teoria, analisi, progetto, efficienza, realizzazione e applicazione” [ACM - Association for Computing Machinery] La scienza della rappresentazione dell’informazione. Cos’è la telecomunicazione? La trasmissione rapida a distanza dell’informazione. Fondamenti di informatica - Parte 3

Informazione e supporto L’informazione è “portata da”, o “trasmessa su”, o “contenuta in qualcosa”; questo qualcosa non è l’informazione stessa, ma il supporto. Ogni supporto ha le sue caratteristiche in quanto mezzo su cui può essere “scritta” dell’informazione. Alcuni supporti sono adatti alla trasmissione ma non alla memorizzazione dell’informazione (aria, cavi,..) e viceversa (CD, hard disc,..). Fondamenti di informatica - Parte 3

Stessa informazione, diversi supporti 2 3 4 5 6 1 8 7 cinque Fondamenti di informatica - Parte 3

Stesso supporto, diversa informazione inglese italiano fare tariffa, prezzo. italiano inglese to make, to do, to build. spagnolo italiano burro asino, cavalletto, somaro. italiano spagnolo mantequilla, manteca. Fondamenti di informatica - Parte 3

Entità logiche e fisiche Distinguere informazione e supporto fisico è distinguere tra entità logiche ed entità fisiche. L’informazione richiede un supporto fisico, ma non coincide con esso. L’informazione è una entità extra-fisica, non interpretabile in termini di materia-energia e sottoposta alle leggi della fisica solo perché basata su un supporto fisico. L’informazione si può creare e distruggere. Fondamenti di informatica - Parte 3

Quando un sistema fisico supporta informazione? Si ottiene informazione quando, dato un insieme di alternative possibili, la lettura del supporto ne elimina alcune e ne seleziona altre. Condizione necessaria perché un supporto possa portare informazione è che possa assumere configurazioni differenti, a ognuna delle quali venga associata una differente entità di informazione. Fondamenti di informatica - Parte 3

Prima condizione sul supporto Un supporto che possa presentarsi sempre e comunque in un unico modo non può portare alcuna informazione. “Il supporto fisico deve consentire di distinguere tra le varie configurazioni attraverso determinate differenze.” Il caso più semplice è quello in cui le configurazioni del supporto sono due. Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Codifica dei dati Fondamenti di informatica - Parte 3

Configurazioni e codici A ogni configurazione del supporto deve essere associata una entità di informazione. A esempio: interruttore premuto = “luce accesa” interruttore rilasciato = “luce spenta”. Per interpretare le differenti configurazioni del supporto in termini di informazione è necessario conoscere il codice, ovvero la “regola” che ad ogni configurazione (ammessa) del supporto associa una entità di informazione. La definizione di un codice comporta che sia identificato in modo non ambiguo l’insieme delle possibili configurazioni del supporto e delle possibili entità di informazione cui ci si vuole riferire. Ad uno stesso supporto fisico possono essere associati più codici. Fondamenti di informatica - Parte 3

Seconda condizione sul supporto “Deve essere condivisa una regola per attribuire un significato a ciascuna configurazione”. Configurazione 1 . . . Configurazione n codice Entità di info. 1 . . . Entità di info. n Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Il codice binario (1) Il bit è il supporto più semplice. Possiamo immaginare il bit come un interruttore che ha soltanto due posizioni (configurazioni): 1 Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Il codice binario (2) Definire un codice binario significa associare ad ogni configurazione di bit una certa entità di informazione. Anche se tipicamente le entità di informazione associate sono numeri decimali, è possibile associare qualsiasi insieme di oggetti all’insieme di configurazioni. La codifica binaria più semplice è quella ad 1 bit, ovvero: binario decimale 1 1 Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Il codice binario (3) Si possono definire codifiche costituite da un numero n arbitrario di bit. Ad esempio: Codifica a 2 bit (4 configurazioni) Codifica a 3 bit (8 configurazioni) bin dec 000 0 001 1 010 2 011 3 100 4 101 5 110 6 111 7 bin dec 00 0 01 1 10 2 11 3 Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Il codice binario (4) Dato una parola di n bit, il numero delle possibili configurazioni è 2 n. Ad esempio, nella codifica a 3 bit vi sono 2 3 = 8 configurazioni. Il codice binario è detto posizionale, in quanto ogni bit assume valore più o meno significativo a seconda della sua posizione. Tipicamente, più i bit sono posizionati verso sinistra, maggiore è il loro valore. La traduzione da binario a decimale si effettua moltiplicando il valore 2 p per ogni bit (dove p è la posizione del bit all’interno della codifica, partendo da destra) e sommando tutti i valori ottenuti. Fondamenti di informatica - Parte 3

Esempio 1 0 1 0 1 Tradurre in decimale la seguente parola di 5 bit. Posizione: 4 3 2 1 0 Bit più significativo (MSB) 1 0 1 0 1 Bit meno significativo (LSB) 1 × 2 4 + 0 × 2 3 + 1 × 2 2 + 0 × 2 1 + 1 × 2 0 = 16 + 0 + 4 + 0 + 1 = 21 Fondamenti di informatica - Parte 3

I giorni della settimana in binario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Codifica ad 1 bit Codifica a 2 bit Codifica a 3 bit 1 00 01 10 11 000 001 010 011 100 101 110 111 2 configurazioni 8 configurazioni 4 configurazioni Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Codice ASCII a 7 bit 010 spc ! “ # $ % & ‘ ( ) * + , - . / 011 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 : ; < = > ? 100 @ A B C D E F G H I J K L M N O 101 P Q R S T U V W X Y Z [ \ ] ^ _ 110 ` a b c d e f g h i j k l m n o 111 p q r s t u v w x y z { | } ~ del 0000 0010 0001 0100 0011 0110 0101 1000 0111 1010 1001 1011 1101 1110 1111 1100 LSB MSB Esempio: il carattere parentesi graffa “ { “ ha codice ASCII decimale 123, equivalente alla parola ASCII binaria di 7 bit: 111 1011 (si verifichi che la codifica di questo carattere è esatta). Fondamenti di informatica - Parte 3

Unità di misura ed ordini di grandezza Bit = unità di misura elementare. Vale 0 o 1. Byte = 8 bit KiloByte [KB ] = 210 Byte = 1024 Byte ~ 103 Byte MegaByte [MB ] = 220 Byte = 1 048 576 Byte ~ 106 Byte GigaByte [GB ] = 230 Byte = 109 Byte TeraByte [TB ] = 240 Byte = 1012 Byte PetaByte [PB ] = 250 Byte = 1015 Byte ExaByte [EB ] = 260 Byte = 1018 Byte Fondamenti di informatica - Parte 3

Sistemi analogici e digitali Fondamenti di informatica - Parte 3

Tipologie di informazione Informazione classificatoria permette di distinguere tra gli elementi di un insieme finito. Informazione più che classificatoria aggiunge informazioni in più rispetto alla precedente. ordinamento tra elementi, metriche ecc. L’insieme delle entità di informazione ha una struttura che aggiunge informazione a quella delle entità. La meta-informazione rappresenta questa “doppia” conoscenza. Fondamenti di informatica - Parte 3

Analogico e digitale Meta-informazione Meta-informazione 8 4 6 2 1 5 3 7 Meta-informazione implicita nella codifica: al supporto si richiede solo di avere configurazioni molteplici e distinguibili. Meta-informazione esplicita nel supporto: il supporto ha una struttura corrispondente a quella presente tra entità di informazione. Fondamenti di informatica - Parte 3

Campionamento e quantizzazione Gli elaboratori elettronici hanno natura discreta, ovvero ogni grandezza in gioco può essere rappresentata soltanto da un numero finito di elementi. Per essere elaborati da un calcolatore, segnali intrinsecamente continui quali suoni, immagini, video ecc., devono essere discretizzati (digitalizzati) attraverso operazioni di campionamento e quantizzazione. Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Campionamento t tempo ampiezza tempo (discreto) segnale continuo segnale campionato Il segnale continuo viene campionato ad intervalli di tempo regolari t (t = intervallo di campionamento). Il segnale risultante è un insieme finito di punti equidistanti nel tempo. Tuttavia le ampiezze devono essere ancora approssimate ad intervalli discreti, ovvero quantizzate. Si noti che campionamento e quantizzazione comportano una perdita di informazione. Fondamenti di informatica - Parte 3

(discreta e codificata) Quantizzazione 111 Ampiezza (discreta e codificata) Codifica a 3 bit segnale quantizzato 110 101 100 011 010 001 000 Tempo (discreto) La quantizzazione suddivide l’ampiezza in n intervalli uguali che vengono poi codificati in binario. Ogni valore di ampiezza del segnale campionato viene approssimato al più vicino valore discreto di ampiezza. Più valori (e quindi più bit) si utilizzano per suddividere le ampiezze, più il segnale risultante sarà preciso. Fondamenti di informatica - Parte 3

Fondamenti di informatica - Parte 3 Le immagini digitali Le immagini digitali non hanno una struttura continua ma sono costituite da un numero finito di componenti monocromatiche (pixel) prodotte dal campionamento dell’immagine reale. I pixel assumono un numero finito di tonalità (livelli di grigio) definite dalla quantizzazione dell’immagine campionata. Fondamenti di informatica - Parte 3

La trasmissione dell’informazione Fondamenti di informatica - Parte 3

Sistema di comunicazione Sorgente Messaggio Sistema di trasmissione Canale di trasmissione Trasmettitore Ricevitore Segnale Rumore Messaggio Destinazione Fondamenti di informatica - Parte 3

Errori di trasmissione A causa del rumore, non è sempre possibile garantire che i dati ricevuti da un canale di trasmissione siano corretti. Si verifica un errore di trasmissione quando il dato ricevuto in uscita dal canale è diverso dal dato immesso. L’errore si definisce singolo, doppio, triplo ecc. in base al numero di bit errati. Esistono appositi codici di rilevazione e correzione degli errori di trasmissione. Fondamenti di informatica - Parte 3

Rilevazione degli errori Codice di parità: al dato da trasmettere si aggiunge un bit di parità, che indica se gli 1 del dato sono pari o dispari. parità pari: es. a 01001110 si aggiunge 0 per ottenere 01001110 0 parità dispari: es. a 01101110 si aggiunge 1 per ottenere 01001110 1 In questo modo i dati ricevuti devono avere sempre un numero pari di 1, altrimenti sono errati. Tuttavia questo codice permette di rilevare solo gli errori singoli o dispari. Fondamenti di informatica - Parte 3

Trasmissione dei segnali Canale analogico Canale digitale Digitalizzazione (campionamento e quantizzazione) Segnale analogico Modulazione (AM,FM,PM) Segnale digitale Modulazione (modem) Codifica Fondamenti di informatica - Parte 3