Decreto Legislativo n. 231/01: profili giuridici e impatti della norma (Percorsi 231) Ottobre 2010
Ambiti di applicazione del Decreto Legislativo 231/01 Agenda Ambiti di applicazione del Decreto Legislativo 231/01 Cosa vuol dire Responsabilità Amministrativa della Società Reati ed esempi di realizzazione della condotta illecita
Il contesto normativo Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 introduce per la prima volta nell’ordinamento italiano la responsabilità “amministrativa” degli Enti relativamente alla commissione dei reati specificatamente indicati dal legislatore. Ha introdotto nel sistema giuridico italiano una forma di responsabilità oggettiva a carico degli Enti che traggano vantaggio da alcune, precise tipologie di reato commesse da amministratori, dirigenti, dipendenti, etc., inserendosi in un contesto internazionale che ha superato il principio di “non imputabilità penale delle persone giuridiche”. Coniuga i tratti essenziali del sistema penale e di quello amministrativo, assoggettando l’azienda/persona giuridica ad un procedimento dalle caratteristiche sostanziali del procedimento penale (iscrizione nel registro degli indagati, rinvio a giudizio, etc.), nel corso del quale l’azienda stessa dovrà provare la sua estraneità al reato, con possibile applicazione di sanzioni amministrative (pecuniarie ed interdittive). Ha di fatto imposto alle imprese, a valle delle prime applicazioni del Decreto da parte della Magistratura, di adeguare i propri sistemi di governance, organizzativi e di controllo orientandoli ad un più efficace presidio della “criminalità economica”, rispondendo così alle attese del legislatore e, più in generale, alle aspettative di una sempre più matura Responsabilità sociale d’impresa.
Il contesto normativo ALLORA : Se viene commesso uno dei reati ricompresi nel suo ambito di applicazione (ad oggi: reati nei confronti della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, reati INFORMATICI, reati SOCIETARI, reati sulla FALSITA’ IN MONETA, reati con finalità di TERRORISMO, reati CONTRO LA PERSONALITA’ INDIVIDUALE, reati di ABUSI DI MERCATO, reati TRANSNAZIONALI, etc.) Se il reato è commesso da persone che dirigono/controllano l’azienda o che sono sottoposti alla vigilanza di questi (anche se “parasubordinati”) … Se per effetto del reato si viene a configurare un vantaggio o interesse per l’azienda (quindi anche di natura “indiretta”) … ALLORA : Personale del soggetto che compie il reato Responsabilità Penale ED INOLTRE “Personale” dell’ente che ne ha tratto vantaggio Responsabilità Amministrativa
D. Lgs. 231/2001 Il contesto normativo 8 giugno 2001 23 agosto 2009 Reati contro la PA nella gestione dei finanziamenti pubblici (art. 24): Malversazione a danno dello Stato, Indebita percezione di erogazioni, Truffa in danno della PA, Frode informatica in danno della PA Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 25-novies) Reati nei rapporti con la PA (art. 25): Concussione, Corruzione , Istigazione alla corruzione, ecc. Delitti in materia di violazione del diritto d'autore (art. 25-nonies) Delitti di criminalità organizzata(art. 24-ter): Associazione per delinquere, associazione di tipo mafioso Reati nella gestione di monete ed altri valori “pubblici”(art. 25-bis): Falsificazione di monete, spedita e introduzione nello Stato di monete false e Alterazione di monete ecc. Reati Informatici (art. 24-bis): Delitti informatici e trattamento illecito dei dati Delitti contro l'industria e il commercio (art. 25-bis1): Turbata libertà dell'industria o del commercio, Frodi contro le industrie nazionali Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25-octies) D. Lgs. 231/2001 Reati societari (art. 25-ter): False Comunicazioni sociali, Falso in prospetto; Impedito controllo, Operazioni in pregiudizio dei creditori; Illecita influenza sull’assemblea, Aggiotaggio; Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, ecc... Reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies): Omicidio colposo, lesioni personali colpose Reati Transnazionali (L. 146/2006): Riciclaggio, Associazione a delinquere, ecc... Reati aventi finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e di finanziamento del terrorismo (art. 25-quater) Reati di Abusi di mercato (art. 25-sexies): Abuso di informazioni privilegiate, Manipolazione del mercato Reati contro la personalità individuale (art. 25-quinquies): Riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta di persone, acquisto o alienazione di schiavi
Il contesto normativo Il D.Lgs. 231/01 prevede esplicite scelte “organizzative” atte a dimostrare la concreta volontà aziendale di impedire/prevenire i reati. In particolare l’Azienda è esentata dalla Responsabilità amministrativa se prova nel corso del procedimento che: “L’Organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi” (per un maggiore dettaglio dei requisiti di un tale modello si veda la pagina seguente) “Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo” “Le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e gestione” “Non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo di supervisione”.
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I soggetti indicati dal Decreto La responsabilità amministrativa dell’ente si configura se il reato è commesso nell’interesse o a vantaggio dell’“organizzazione” stessa da: SOGGETTI APICALI (“persone che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da persone che esercitano di fatto la gestione ed il controllo dello stesso”). L’Ente è responsabile salvo prova contraria (onere della prova). SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA DIREZIONE E VIGILANZA DEI SOGGETTI APICALI: in questo caso l’ente è responsabile solo se la commissione del reato è stata resa possibile dall’inadeguato svolgimento degli obblighi di direzione e vigilanza da parte dei soggetti apicali. Il D.Lgs. Afferma che “in ogni caso è esclusa l’inosservanza degli obblighi di direzione e vigilanza se l’ente, prima della commissione del reato, ha adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi”.
Le sanzioni previste Gli effetti di un eventuale coinvolgimento di una società a seguito di un reato commesso (o anche solo “tentato”) dai soggetti in posizione apicale o da persone sottoposte al loro controllo, nell’interesse o vantaggio della società stessa, possono essere: sanzioni pecuniarie sanzioni interdittive, che limitano l’attività della società Un’ulteriore conseguenza, particolarmente rilevante per aziende che operano nel settore finanziario, è costituita dal danno di immagine o reputazionale di difficile quantificazione, ma che può risultare ancora più grave dei due effetti precedentemente citati.
Sanzioni pecuniarie previste Le sanzioni pecuniarie si applicano ogni volta che viene riconosciuta la responsabilità della società per non aver predisposto le misure necessarie a prevenire la commissione del reato da parte di un soggetto apicale o di persone sottoposte al suo controllo. L’importo della sanzione è proporzionale: alla gravità del reato commesso alle condizioni economiche e patrimoniali della società che ha commesso il reato Il valore totale della sanzione pecuniaria può arrivare fino ad un massimo di circa 1.500.000 Euro.
Sanzioni interdittive previste Le sanzioni interdittive limitano l’attività economica della società. Esse sono: l’interdizione dall’esercizio dell’attività la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione (stipulare contratti), salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi il divieto di pubblicizzare beni o servizi
I presupposti della responsabilità della Società Come affermato precedentemente, affinché la responsabilità della società possa sussistere, è necessario che: venga commesso un reato appartenente alle tipologie previste dal Decreto; l’autore materiale del reato sia: una persona che riveste funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione (anche di fatto) della società o di una sua unità organizzativa (“soggetto in posizione apicale”); oppure una persona sottoposta alla direzione o alla vigilanza dei soggetti in posizione apicale; il reato sia posto in essere nell’interesse o a vantaggio della società.
L’esenzione come obiettivo Se il reato è stato commesso dai soggetti sottoposti alla direzione o vigilanza delle persone in posizione apicale, la società non ne risponde se prova che: ha adottato un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati analoghi a quelli verificatisi; ha efficacemente adempiuto agli obblighi di direzione e vigilanza. In questo caso, in presenza di un modello di organizzazione, sarà la pubblica accusa a dover dimostrare la mancata adozione e l’efficace attuazione ovvero l’inidoneità del modello a prevenire i reati.
L’esenzione come obiettivo Il D. Lgs. n. 231/01 prevede esplicite scelte “organizzative” atte a dimostrare la concreta volontà aziendale di impedire/prevenire i reati. In particolare l’azienda è esentata dalla responsabilità amministrativa se prova nel corso del procedimento: che l’organo dirigente dell’azienda ha “adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati analoghi a quelli verificatisi” di aver affidato ad un “Organismo di Vigilanza il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello” che le persone che hanno commesso il reato lo hanno fatto “eludendo fraudolentemente il Modello” che non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte del suddetto Organismo di Vigilanza In sostanza l’ente dovrà provare di aver adottato una serie di misure atte a prevenire i reati e di aver esercitato una costante vigilanza circa l’idoneità di tali misure.
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D. Lgs. 231/2001 Il contesto normativo 8 giugno 2001 23 agosto 2009 Reati contro la PA nella gestione dei finanziamenti pubblici (art. 24): Malversazione a danno dello Stato, Indebita percezione di erogazioni, Truffa in danno della PA, Frode informatica in danno della PA Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 25-novies) Reati nei rapporti con la PA (art. 25): Concussione, Corruzione , Istigazione alla corruzione, ecc. Delitti in materia di violazione del diritto d'autore (art. 25-nonies) Delitti di criminalità organizzata(art. 24-ter): Associazione per delinquere, associazione di tipo mafioso Reati nella gestione di monete ed altri valori “pubblici”(art. 25-bis): Falsificazione di monete, spedita e introduzione nello Stato di monete false e Alterazione di monete ecc. Reati Informatici (art. 24-bis): Delitti informatici e trattamento illecito dei dati Delitti contro l'industria e il commercio (art. 25-bis1): Turbata libertà dell'industria o del commercio, Frodi contro le industrie nazionali Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25-octies) D. Lgs. 231/2001 Reati societari (art. 25-ter): False Comunicazioni sociali, Falso in prospetto; Impedito controllo, Operazioni in pregiudizio dei creditori; Illecita influenza sull’assemblea, Aggiotaggio; Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, ecc... Reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies): Omicidio colposo, lesioni personali colpose Reati Transnazionali (L. 146/2006): Riciclaggio, Associazione a delinquere, ecc... Reati aventi finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e di finanziamento del terrorismo (art. 25-quater) Reati di Abusi di mercato (art. 25-sexies): Abuso di informazioni privilegiate, Manipolazione del mercato Reati contro la personalità individuale (art. 25-quinquies): Riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta di persone, acquisto o alienazione di schiavi
LE TIPOLOGIE DI REATO INDIVDUATE NEL D.LGS 231/01 I Reati LE TIPOLOGIE DI REATO INDIVDUATE NEL D.LGS 231/01
Reati contro la Pubblica Amministrazione Si tratta dei reati realizzabili nell’ambito dei rapporti della Società con la Pubblica Amministrazione. Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter codice penale) Malversazione a danno dello Stato (art. 316-bis codice penale) Truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico (art. 640 comma 2 n. 1 codice penale) Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis codice penale) Frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico (art. 640-ter codice penale) Corruzione (art. 318 e seguenti codice penale Concussione (art. 317 codice penale)
Reati in tema di falsità in monete, carte di pubblico credito e valori di bollo Si tratta dei reati che ledono la “fiducia” nello Stato in quanto collegati alla falsificazione o alla messa in circolazione di beni pubblici, quali ad esempio le monete, i valori bollati e la carta filigranata. Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate (art. 453 codice penale) Alterazione di monete (art. 454 codice penale) Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate (art. 455 codice penale) Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede (art. 457 codice penale) Falsificazione di valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati (art. 459 codice penale) Contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo (art. 460 codice penale) Fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata (art. 461 codice penale)
Delitti contro l'industria e il commercio Si tratta dei reati che ledono la “fiducia” nello Stato in quanto collegati alla falsificazione o alla messa in circolazione di beni pubblici, contraffatti introdotti con l’Articolo integrato dalla Legge 23 Luglio 2009, n.99, art.15 Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di prodotti industriali. Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni (art. 473 codice penale) Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 codice penale) Turbata libertà dell'industria o del commercio (art. 513 c.p.) Frode nell'esercizio del commercio (art.515 c.p.) Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (art. 516 c.p.) Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.) Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale (art. 517 – ter c.p.) Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari (art. 517 – quater c.p.) Illecita concorrenza con minaccia o violenza (art. 513 – bis c.p.) Frodi contro le industrie nazionali (art. 514 c.p.)
Reati Societari Si tratta dei reati in materia societaria che riguardano l’attività degli organi sociali e la gestione di specifiche operazioni ed obblighi societari. False comunicazioni sociali (art. 2621 codice civile) False comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori (art. 2622 codice civile) Falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione (art. 2624 codice civile) Impedito controllo (art. 2625 codice civile) Indebita restituzione dei conferimenti (art. 2626 codice civile) Illegale ripartizione degli utili e delle riserve (art. 2627 codice civile) Illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante (art. 2628 codice civile) Operazioni in pregiudizio dei creditori (art. 2629 codice civile) Omessa comunicazione del conflitto di interessi (art. 2629-bis codice civile) Indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori (art. 2633 codice civile) Formazione fittizia del capitale (art. 2632 codice civile) Illecita influenza sull'assemblea (art. 2636 codice civile) Aggiotaggio (art. 2637 codice civile) Ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 codice civile)
Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico Si tratta di delitti aventi finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico in attuazione della Convenzione Internazionale per la Repressione dei Finanziamenti al Terrorismo dell’8 dicembre 1999. Essi riguardano vari comportamenti tra i quali: La commissione di delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, previsti dal codice penale o da leggi speciali La concessione di finanziamenti o la raccolta di fondi effettuata deliberatamente o comunque sapendo che queste somme saranno utilizzate per la commissione di delitti aventi finalità di terrorismo
Delitti contro la personalità individuale Si tratta dei “delitti contro la personalità individuale” ed in particolare: Riduzione o mantenimento in schiavitù Prostituzione minorile e pornografia minorile Detenzione di materiale pornografico relativo ai minori Turismo sessuale Tratta, alienazione e acquisto di schiavi
Abusi di mercato Si tratta di reati previsti nel Testo Unico della Finanza (TUF) che possono avere un’incidenza rilevante sull’andamento del mercato ed in particolare: Abuso di informazioni privilegiate (art. 184 TUF) Manipolazione del mercato (art. 185 TUF)
Reati transnazionali e criminalità organizzata Si tratta di una serie di delitti caratterizzati dal requisito della “transnazionalità” introdotti nell’ambito del D. Lgs. n. 231/01 dalla Legge 16 marzo 2006 n. 146 “Ratifica ed Esecuzione della Convenzione e dei Protocolli delle Nazioni Unite Contro il Crimine Organizzato Transnazionale” (G.U. dell’11/4/06). Un reato viene considerato transnazionale qualora sia coinvolto un gruppo criminale organizzato, nonché: sia commesso in più di uno Stato; ovvero sia commesso in uno Stato, ma una parte sostanziale della sua preparazione, pianificazione, direzione o controllo avvenga in un altro Stato; ovvero sia commesso in uno Stato, ma in esso sia implicato un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato; ovvero sia commesso in uno Stato ma abbia effetti sostanziali in un altro Stato. Essi riguardano vari delitti tra i quali vengono citati i principali: Associazione per delinquere Associazione di tipo mafioso Scambio elettorale politico-mafioso Associazione per delinquere contrabbando di tabacchi esteri Disposizioni contro le immigrazioni clandestine Sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione Associazione per il traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope
Reati in materia di sicurezza sul lavoro Si tratta dei reati in materia di sicurezza sul lavoro ed in particolare: Omicidio colposo (art. 589 codice penale) commesso con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro Lesioni colpose gravi o gravissime (art. 590 codice penale) commesse con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro.
Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Si tratta dei seguenti reati, introdotti dal D. Lgs. n. 231/07: Ricettazione (art. 648 codice penale) Riciclaggio (art. 648-bis codice penale) Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter codice penale)
Reati informatici Si tratta dei reati introdotti dalla Legge n° 48 del 18 marzo 2008 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica”. Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (art. 615-ter codice penale) Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quater codice penale) Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche (art.617-quinquies codice penale) Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici (art. 635-bis codice penale) Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità (art.635-ter codice penale) Danneggiamento di sistemi informatici o telematici (art.635-quater codice penale) Danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità (art.635-quinquies codice penale) Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (art.615-quater codice penale) Diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico (art.615-quinquies codice penale) Falsità in documenti informatici (art. 491-bis codice penale) Frode informatica del soggetto che presta servizi di certificazione di firma elettronica (art.640-quinquies codice penale)
Delitti in materia di violazione del diritto d'autore Si tratta dei reati introdotti dalla Legge n. 633/1941 “(Articolo aggiunto dalla Legge 23 luglio 2009 n. 99 , art. 15) Riproduzione, trascrizione, diffusione, vendita o messa in vendita o pone altrimenti in commercio un'opera altrui o ne rivela ……… (art. 171.) Duplicazione abusiva, per trarne profitto, di programmi per elaboratore o ai medesimi fini importazione, distribuzione, vendita, detenzione a scopo commerciale o imprenditoriale o concede ……. (art. 171 – bis) Duplicazione abusiva, riproduzione, trasmissione o diffusione in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un'opera dell'ingegno destinata……. (art. 171 – ter) Mancata comunicazione alla SIAE entro i 30 gg della messa in commercio …… (art. 171 – septies) Produzione, vendita, importazione, installazione, modifica, utilizzo per uso pubblico e privato apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato….. (art.171 – octies)
Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorita' giudiziaria Si tratta dei reati introdotti dal codice penale: Induzione a non rendere dichiarazioni ad autorità giudiziarie (art. 377-bis c.p)
ALCUNI ESEMPI DI REALIZZAZIONE DEI REATI INDICATI
I Reati contro la Pubblica Amministrazione Principali reati: Truffa aggravata ai danni dello Stato Malversazione a danno dello Stato Corruzione Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Alterazione o contraffazione della documentazione richiesta per le assunzioni agevolate o per i contratti di apprendistato e di inserimento e per la successiva verifica del rispetto dei presupposti e delle condizioni (ad esempio piano formativo, durata, etc) Inserimento di clausole truffaldine nei contratti stipulati con la Pubblica Amministrazione Impiego difforme di somme di denaro erogate alla società da qualsiasi ente pubblico o dalla Comunità Europea, a titolo di sovvenzioni, finanziamenti o contributi (ad esempio contributi per la formazione del personale) Riconoscimento di altra utilità attraverso l’assunzione/ collaborazione/ avanzamento di grado di una persona su segnalazione del funzionario dell’ente Riconoscimento di altra utilità attraverso l’assegnazione di beni fittiziamente a titolo di omaggio o liberalità Acquisizione di beni o servizi presso società o professionisti "vicini" a esponenti della P.A. allo scopo di ottenere favori o altra utilità
I Reati contro la Pubblica Amministrazione Principali reati: Concussione Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: La condotta può essere realizzata esclusivamente dal Pubblico Ufficiale o dall’incaricato di Pubblico Servizio, e consiste nel costringere o indurre qualcuno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità, abusando del proprio potere (il reato può essere favorito da qualsiasi soggetto diverso dal Pubblico Ufficiale o dall’incaricato di Pubblico Servizio, che agisca in concorso con questi ultimi).
Reati in tema di falsità in monete, carte di pubblico credito e valori di bollo Principali reati: Falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori bollati Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Contraffazione di monete nazionali o straniere, utilizzo, messa in circolazione, acquisto, detenzione o introduzione nello Stato di monete contraffatte o alterate. Falsificazione o utilizzo di valori di bollo falsificati. contraffazione di carta filigranata.
Reati in tema di falsità in monete, carte di pubblico credito e valori di bollo Principali reati: Falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori bollati Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Contraffazione di monete nazionali o straniere, utilizzo, messa in circolazione, acquisto, detenzione o introduzione nello Stato di monete contraffatte o alterate. Falsificazione o utilizzo di valori di bollo falsificati. contraffazione di carta filigranata.
Delitti contro l'industria e il commercio Principali reati: Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di prodotti industriali Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi Turbata libertà dell'industria o del commercio Frode nell'esercizio del commercio Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque contraffà o altera brevetti, disegni o modelli industriali, nazionali o esteri, ovvero, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali brevetti, disegni o modelli contraffatti o alterati. Chiunque introduce nel territorio dello Stato, al fine di trarne profitto, prodotti industriali con marchi o altri segni distintivi, nazionali o esteri, contraffatti o alterati Chiunque adopera violenza sulle cose ovvero mezzi fraudolenti per impedire o turbare l'esercizio di un'industria o di un commercio Chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita
Delitti contro l'industria e il commercio Principali reati: Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine Vendita di prodotti industriali con segni mendaci Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in circolazione opere dell'ingegno o prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi nazionali o esteri, atti a indurre in inganno il compratore sull'origine, provenienza o qualità dell'opera o del prodotto Chiunque, potendo conoscere dell'esistenza del titolo di proprietà industriale, fabbrica o adopera industrialmente oggetti o altri beni realizzati usurpando un titolo di proprietà industriale Chiunque contraffà o comunque altera indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari
Delitti contro l'industria e il commercio Principali reati: Illecita concorrenza con minaccia o violenza Frodi contro le industrie nazionali Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque nell'esercizio di un'attività commerciale, industriale o comunque produttiva, compie atti di concorrenza con violenza o minaccia Chiunque, ponendo in vendita o mettendo altrimenti in circolazione, sui mercati nazionali o esteri, prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi contraffatti o alterati, cagiona un nocumento all'industria nazionale
Reati societari Principali reati: False comunicazioni sociali Impedito controllo Concorso di falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni della società di revisione Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque, al fine di conseguire per sè o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali previste dalla legge, dirette ai soci o al pubblico, rappresenti circostanze inveritiere ovvero ometta informazioni sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo obbligatorie per legge Occultamento di documenti o realizzazione di altri artifici idonei ad impedire od ostacolare il controllo da parte del Collegio Sindacale e/o della Società di Revisione/Soci Alterazione dei dati delle relazioni o delle altre comunicazioni, con la consapevolezza di ingannare i destinatari delle comunicazioni, attestando il falso o occultando informazioni sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o dell'ente
Reati societari Principali reati: Ostacolo all’esercizio delle funzioni di Vigilanza Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Ostacolo all’attività posta in essere dal Collegio Sindacale/ Società di revisione/ Organismo di Vigilanza effettuata mediante occultamento di fatti o operazioni
Reati con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico Principali reati: Reati con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque, con qualsiasi mezzo, direttamente o indirettamente, illecitamente e deliberatamente fornisce o raccoglie fondi nell’intento di vederli utilizzati, o sapendo che saranno utilizzati, in tutto o in parte, al fine di commettere i reati citati
Abuso di mercato Principali reati: Abuso di informazioni privilegiate Manipolazione di mercato Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque, essendo in possesso di informazioni privilegiate in ragione della sua qualità di membro di organi di amministrazione, direzione o controllo dell'emittente, della partecipazione al capitale dell'emittente, ovvero dell'esercizio di un'attività lavorativa, di una professione o di una funzione, anche pubblica, o di un ufficio, utilizza tali informazioni per trarne vantaggio Chiunque diffonde notizie false o pone in essere operazioni simulate o altri artifizi concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari
Reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro Principali reati: Omicidio colposo Lesioni colpose gravi o gravissime Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Omissione o non corretta adozione delle misure previste dal D.Lgs. 81/2008 quali: formalizzazione dei documenti relativi alla valutazione dei rischi; nomina scritta dei soggetti previsti dalla normativa; formazione e informazione dei lavoratori; definizione del piano di emergenza e di esodo ed individuazione delle squadre di emergenza; installazione presidi antincendio; omologazione CE delle macchine e delle attrezzature di lavoro; ecc.. tali da determinare la responsabilità della società in caso di decesso o lesioni gravi di persone.
Ricettazione, Riciclaggio e Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Principali reati: Ricettazione, Riciclaggio e Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: La condotta tipica dei reati di ricettazione, di riciclaggio, di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita può essere compiuta da: chiunque acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da delitto, al fine di trarre un vantaggio per sé o per altri da chiunque trasferisca denaro o altri beni provenienti da qualsiasi delitto non colposo, in modo da ostacolare l'identificazione della provenienza illecita del denaro o degli altri beni da chiunque impiega in attività economiche o finanziarie, denaro o altri beni provenienti da attività illecite
Reati informatici Principali reati: Falsità in documento informatico pubblico o privato Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Falsificazione di un documento informatico pubblico o privato avente efficacia probatoria. Per documento informatico si intende la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti Accesso abusivo in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza o nel rimanervi contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo Produzione abusiva, riproduzione, diffusione, comunicazione o consegna di codici, parole chiave o altri mezzi idonei all'accesso ad un sistema informatico o telematico, protetto da misure di sicurezza, o fornitura di indicazioni o istruzioni idonee al predetto scopo, al fine di procurare a sè o ad altri un profitto o di arrecare ad altri un danno Installazione fraudolenta di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico ovvero intercorrenti tra più sistemi
Delitti in materia di violazione del diritto d'autore Principali reati: Produzione, vendita, importazione, installazione, modifica, utilizzo per uso pubblico e privato apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato….. Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque a fini fraudolenti produce, pone in vendita, importa, promuove, installa, modifica, utilizza per uso pubblico e privato apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato effettuate via etere, via satellite, via cavo, in forma sia analogica sia digitale. Si intendono ad accesso condizionato tutti i segnali audiovisivi trasmessi da emittenti italiane o estere in forma tale da rendere gli stessi . visibili esclusivamente a gruppi chiusi di utenti selezionati dal soggetto che effettua l'emissione del segnale, indipendentemente dalla imposizione di un canone per la fruizione di tale servizio
Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria Principali reati: Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria Esempi teorici di applicazione nell’ambito dell’operatività aziendale: Chiunque, con violenza o minaccia, o con offerta o promessa di denaro o di altra utilità, induce a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci la persona chiamata a rendere davanti alla autorità giudiziaria dichiarazioni utilizzabili in un procedimento penale, quando questa ha la facoltà di non rispondere
Vi ringrazio per l’attenzione. Saluti Vi ringrazio per l’attenzione. Salvatore Molinaro E-mail salvatore.molinaro@valueprocess.it cell. 338 / 7671143 Value Process S.r.l. Via Canova, 37 – 20145 Milano