Fabio Caon, Laboratorio Itals, Università Ca’ Foscari - Venezia

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Transcript della presentazione:

Fabio Caon, Laboratorio Itals, Università Ca’ Foscari - Venezia Facilitare l’apprendimento linguistico nella classe multilivello e multiculturale Accademia della Crusca – Firenze 18/3/2011

Patto formativo Cosa faremo? Come lo faremo? Perché lo faremo in questo modo?

Patto formativo “la conoscenza degli obiettivi permette a colui che studia di dirigere meglio la sua attività e il suo interesse, ed è provato che gli studenti imparano prima e meglio se conoscono (e capiscono) gli obiettivi del loro lavoro” (C. Pontecorvo, 1995)

Patto formativo secondo gli studi di psicologia cognitiva, la memoria è il prodotto di operazioni cognitive applicate ai contenuti da memorizzare. se un determinato contenuto è stato oggetto di varie operazioni -analizzato, riassunto, trasformato- le sue tracce in memoria saranno più profonde rispetto a quelle lasciate da un’esposizione passiva (Pallotti, 2000).

Patto formativo Secondo Ekwall e Shaker (in Ginnis, 2002), le persone ricordano: 10% di quello che leggono, 20% di quello che sentono, 30% di quello che vedono, 50% di quello che sentono e insieme vedono, 70% di quello che dicono, 90% di quello che dicono e insieme fanno

Patto formativo Ci si persuade meglio con le ragioni che abbiamo trovato da noi che con quelle trovate da altri (B. Pascal)

Attività 1 Recuperate in coppia i concetti emersi nell’ultimo incontro.

Attività 1 “indipendentemente dalla complessità del compito da svolgere, l’apprendere qualcosa non è mai costituito da un semplice processo di accumulo e di immagazzinamento di informazioni; esso richiede invece di integrare l’informazione nuova con quella già presente in memoria, instaurare nuove connessioni tra conoscenze già possedute, ristrutturare i meccanismi interpretativi a disposizione (…) è il discente ad essere agente dell’apprendimento sia tramite processi inconsci, automatici, che lo portano ad estrarre delle regole dall’input linguistico adulto (…), sia mediante strategie consapevoli che lo portano a riflettere sul medium linguistico” (Job, Tonzar)

Attività 1: Contributi della neurobiologia “le strutture emotive del sistema nervoso sono fortemente coinvolte nei processi di fissazione dei ricordi nella memoria (…) le situazioni che coinvolgono il sistema emozionale, sia in senso piacevole che negativo” sono più utili per il soggetto rispetto a quelle neutrali affinché il soggetto possa “evitare ciò che è pericoloso e ripetere ciò che è piacevole”. “ le situazioni di stress (…) determinano a lungo andare una distruzione selettiva del sistema del lobo temporale mediale (…) con un conseguente impoverimento della capacità di fissazione delle informazioni nella memoria episodica e semantica.” (Fabbro 1996: 101)

Azioni per facilitare

Agire sul metodo

Mediazione docente: alcuni ricordi degli studenti migranti “stavo sempre in silenzio perché non sapevo dire niente. La professoressa parlava e io non capivo niente” “volevo imparare a parlare subito e stavo attento ma mi sentivo stupido perché non capivo niente”   “mi sembrava che i miei compagni mi prendessero in giro perché ridevano e io non capivo; per questo avevo paura di parlare” “nella mia scuola ero molto bravo, qui mi sentivo l’ultimo della classe; il professore di Italiano non mi parlava mai, i compagni poco. Mi sembrava di non vivere nella mia classe”

Il gioco degli insiemi: regole Dovete formare quanti più insiemi possibili di ALMENO tre parole. Dovete trascrivere le parole in un foglio e scrivere accanto la caratteristica che le unisce Le parole possono essere riutilizzate in più insiemi Potete individuare delle parole che hanno caratteristiche particolari che le differenziano da tutte le altre

Il gioco degli insiemi: regole Punteggi: 1 punto per ogni insieme corretto. Chi vince? Vince il gruppo che ha trovato più insiemi.