Il Parco dell’Uomo Casa dei due Parchi Arquata del Tronto 22 settembre 2004 Silvio Menghini Aspetti economici della salvaguardia dei diritti attraverso la tutela dell’ambiente Università degli Studi di Firenze DEART -Dipartimento di Economia Agraria e delle Risorse Territoriali silvio.menghini@unifi.it
Alcune questioni di fondo Sostenibilità – Multifunzionalità – Qualità della vita è sostenibile un modello di sviluppo capace di garantire durevolmente e allo stesso tempo obiettivi economici, sociali e ambientali Il benessere degli individui non è garantito dalla sola disponibilità di reddito Qualità della vita Sviluppo sostenibile Multifunzionalità Capacità di una medesima risorsa di rispondere contemporaneamente ai diversi obiettivi dello sviluppo sostenibile
Sviluppo sostenibile Definizione Evoluzione del significato di benessere: dalla crescita economica al well beeing Lo sviluppo sostenibile indica un percorso evolutivo che interessando contemporaneamente la sfera sociale, economica e ambientale di un dato sistema ne determina nel tempo un’alterazione delle condizioni da uno stato complessivamente “peggiore”, per tutti e tre gli aspetti, ad uno “migliore” Equità intergenerazionale Il modello può definirsi sostenibile solo se nel soddisfare le esigenze delle presenti generazioni, non pregiudica la disponibilità delle risorse attuali per le future generazioni
Un bene pubblico puro è caratterizzato da: Alcune questioni di fondo Beni pubblici e beni privati: caratteristiche Un bene pubblico puro è caratterizzato da: assoluta non rivalità nei consumi assoluta non escludibilità dai benefici Un bene privato puro è caratterizzato da: assoluta rivalità nei consumi assoluta escludibilità dai benefici
Alcune questioni di fondo Beni Pubblici e beni privati: interessi pubblici e interessi privati Interesse pubblico Massimizzazione benessere sociale Beni privati Interesse privato Massimizzazione reddito
La questione di fondo diritti individuali e collettivi Mercato Istituzioni Interessi privati Interessi collettivi Sostenibilità economica Sostenibilità sociale e ambientale
Alcune questioni di fondo Valore Economico Totale della risorsa ambientale vc valore di consumo, relativo all’effettivo consumo (raccolta funghi, fauna per il cacciatore, acqua potabile di sorgente, ecc.); vnc valore di non consumo, relativo ad una fruizione diretta della risorsa secondo modalità non associate al consumo della stessa (es.“godimento” del paesaggio, salubrità dell’ambiente, relax, ecc.) vo valore d’opzione, dipendente dal mantenimento della facoltà personale, o delle generazioni future, di usufruire del bene ambientale; ve valore d’esistenza del bene, ossia il valore che ad esso viene attribuito senza che sia oggetto di consumo né attuale né futuro
Il mercato non è in grado di orientare le scelte di utilizzazione delle risorse ambientali garantendo gli obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale Il ruolo delle Istituzioni che si muovono secondo la logica di massimizzazione del benessere collettivo Ma cosa è il benessere? In quale modo deve essere inteso perché in esso si riflettano i principi dello sviluppo sostenibile?
L’evoluzione del concetto di benessere Teoria utilitarista (Bentham, Pigou) Approccio dell’opulenza Well-being
Teoria Utilitarista La teoria utilitarista associa il benessere al livello di utilità, proponendo un approccio alquanto complesso proprio in ragione delle diverse accezioni che possono essere associate al concetto stesso di utilità (soddisfazione, felicità, realizzazione di desideri, ecc..) Ipotizzata la possibilità di superare questo problema, le soluzioni proposte dall'approccio utilitaristico non riescono comunque a superare i limiti imposti dalla loro intrinseca natura soggettivistica, con tutti i problemi di comparazione di quello che è il livello di soddisfazione di individui con condizioni sociali estremamente diverse (Ad esempio, la grande felicità che può scaturire per un homeless per essersi procurato un lauto pasto non può certo essere espressione di un elevato tenore di vita)
Teoria dell’Opulenza Il livello di benessere viene relazionato al possesso di un certo volume di beni e servizi. E’ partendo da questo approccio che si affermano chiavi di lettura del benessere direttamente associate alle disponibilità economiche individuali, ovvero ad approcci univocamente legati alla crescita economica con i relativi indicatori nazionali. Senza dubbio con l'opulenza si propone una misurazione più oggettiva del tenore di vita, anche se però si tende a definire una condizione di benessere semplicisticamente legata al solo elemento reddituale.
I limiti degli approcci tradizionali Le scelte di un individuo incidono sul suo benessere secondo quella che è l’utilità da loro prodotta, senza prendere in considerazione qualunque altro effetto che non sia direttamente compreso in tale utilità e senza che rimanga traccia di ciò che determina questo stato Ne consegue che Limiti Sottostima del valore del bene (VET - Val. d’opzione, val. d’esistenza) la relazione tra bene e benessere si realizza solo al momento del consumo, in seguito all'atto per cui il bene esprime la sua utilità. ad essere rilevanti sono le caratteristiche del bene, così come vengono intese nella teoria del consumo, ossia come tratti distintivi del bene medesimo I fattori che limitano le libertà dell’individuo che vive in tale ambiente sono in sintetizzabili in due ordini: *il primo è rappresentato dall’accessibilità, espressa in termini di disponibilità ed attribuzioni. se un bene non esiste in quantità sufficienti a soddisfare le esigenze della collettività il problema è legata d’una condizione di scarsa disponibilità. Invece, se il bene pur esistendo non risulta accessibile, la condizione di benessere insoddisfacente diviene prevalentemente un problema di attribuzioni, di entitlement. Questa distinzione risulta particolarmente importante nel caso dei servizi per il territorio e le collettività rurali. Secondo l’approccio dell’attribuzione tali servizi rappresentano un diritto delle popolazioni locali e, quindi, un dovere per il pubblico decisione preposto alla loro erogazione: pertanto, una condizione di esclusione sociale, riconducibile a problemi di attribuzione (entitlement failure), riconduce nel modello non solo l’espressione di uno stato ma anche le cause che lo determinano. Le condizioni di entitlement failure spesso sono effetto di una logica di dislocazione dei servizi che per anni ha rispettato criteri di soglia, di economie di scala, propri della Teoria della Località Centrale. * Il secondo ordine di elementi limitanti le libertà individuali è rappresentato dalle abilità personali che l’individuo possiede Dati questi due ordini di elementi che limitano la libertà dell’individuo nel potere impiegare i beni e i servizi al fine di soddisfare il proprio benessere, vediamo nel dettaglio come essi operano in questo senso. *partiamo dall’insieme dei beni e dei servizi esistenti. Rispetto al paniere complessivo di tali beni e servizi esistenti, in ragione dei limiti imposti in termini di disponibilità e attribuzioni, l’individuo i-mo potrà accedere solo ad una parte di essi *parte che indicheremo come beni e servizi accessibili (xi). Tali beni e servizi possiedono delle caratteristiche materiali, oggettivamente individuabili; *l’individuo relaziona il proprio benessere a tali beni e servizi in funzione delle caratteristiche personali che, secondo l’accezione seniana, non rappresentano semplicemente aspetti distintivi del bene, ma assumono il significato di elementi che esprimono per quel determinato individuo l’efficacia che quel bene possiede per il raggiungimento delle capacità personali. *ciascuna di tali caratteristiche è relazionabile ad un funzionamento potenziale, che l’individuo potrebbe avere l’intenzione di attivare per soddisfare una determinata capacità: ed è proprio al livello di funzionamento potenziale che entrano puntualmente in gioco le abilità personali che l’individuo detiene. *ed è in ragione di limiti impliciti nelle abilità personali che i funzionamenti realizzabili saranno una parte del complessivo insieme (F) dei funzionamenti potenziali. *diversi funzionamenti realizzabili concorrono a soddisfare differenti capacità, spesso potendo verificare che un medesimo funzionamento può contribuire a diverse capacità. *ed è l’insieme delle capacità che concorrono a definire il livello complessivo di benessere individuale, espresso in termini di formule come segue (*). Evidentemente, il benessere di un individuo risulterà tanto maggiore quanto maggiore è il controllo sull’intero paniere di beni e servizi, ossia quanto maggiori sono le garanzie di disponibilità e di attribuzione. Ma al benessere finale concorrerà anche l’abilità che l’individuo detiene nel saper attivare tutti i funzionamenti potenziali individuabili nei beni e nei servizi accessibili. Questa visione complessiva indica come il benessere legato all’erogazione dei servizi per il territorio non si limiti ad una questione di accessibilità fisica, materiale, dei servizi, ma anche una questione di livelli culturali, di formazione professionale, che l’individuo possiede. Credo, seppure nella sintesi espositiva, che tale descrizione sottolinei in che modo il modello proposto cerchi di ampliare il quadro di riferimento, considerando le relazioni tra benessere e servizi territoriali non solo come una questione di distribuzione nello spazio degli stessi. Mancanza della percezione individuale delle caratteristiche del bene Ampliare il quadro informativo
Well being Teoria delle Libertà di A. Sen
I presupposti teorici (ec. del benessere) La teoria delle Libertà Il principio di fondo Il benessere dell’individuo dipende dalle libertà che egli ha, nel momento in cui lo desideri, di consumare beni e servizi. Queste libertà positive corrispondono a quelle che nella teoria di Sen vengono dette capacità. Ampliamento del quadro informativo riconducendo nel modello non solo il livello di qualità della vita dell’individuo ma anche le cause che determinano questo stato I fattori che limitano le libertà dell’individuo che vive in tale ambiente sono in sintetizzabili in due ordini: *il primo è rappresentato dall’accessibilità, espressa in termini di disponibilità ed attribuzioni. se un bene non esiste in quantità sufficienti a soddisfare le esigenze della collettività il problema è legata d’una condizione di scarsa disponibilità. Invece, se il bene pur esistendo non risulta accessibile, la condizione di benessere insoddisfacente diviene prevalentemente un problema di attribuzioni, di entitlement. Questa distinzione risulta particolarmente importante nel caso dei servizi per il territorio e le collettività rurali. Secondo l’approccio dell’attribuzione tali servizi rappresentano un diritto delle popolazioni locali e, quindi, un dovere per il pubblico decisione preposto alla loro erogazione: pertanto, una condizione di esclusione sociale, riconducibile a problemi di attribuzione (entitlement failure), riconduce nel modello non solo l’espressione di uno stato ma anche le cause che lo determinano. Le condizioni di entitlement failure spesso sono effetto di una logica di dislocazione dei servizi che per anni ha rispettato criteri di soglia, di economie di scala, propri della Teoria della Località Centrale. * Il secondo ordine di elementi limitanti le libertà individuali è rappresentato dalle abilità personali che l’individuo possiede Dati questi due ordini di elementi che limitano la libertà dell’individuo nel potere impiegare i beni e i servizi al fine di soddisfare il proprio benessere, vediamo nel dettaglio come essi operano in questo senso. *partiamo dall’insieme dei beni e dei servizi esistenti. Rispetto al paniere complessivo di tali beni e servizi esistenti, in ragione dei limiti imposti in termini di disponibilità e attribuzioni, l’individuo i-mo potrà accedere solo ad una parte di essi *parte che indicheremo come beni e servizi accessibili (xi). Tali beni e servizi possiedono delle caratteristiche materiali, oggettivamente individuabili; *l’individuo relaziona il proprio benessere a tali beni e servizi in funzione delle caratteristiche personali che, secondo l’accezione seniana, non rappresentano semplicemente aspetti distintivi del bene, ma assumono il significato di elementi che esprimono per quel determinato individuo l’efficacia che quel bene possiede per il raggiungimento delle capacità personali. *ciascuna di tali caratteristiche è relazionabile ad un funzionamento potenziale, che l’individuo potrebbe avere l’intenzione di attivare per soddisfare una determinata capacità: ed è proprio al livello di funzionamento potenziale che entrano puntualmente in gioco le abilità personali che l’individuo detiene. *ed è in ragione di limiti impliciti nelle abilità personali che i funzionamenti realizzabili saranno una parte del complessivo insieme (F) dei funzionamenti potenziali. *diversi funzionamenti realizzabili concorrono a soddisfare differenti capacità, spesso potendo verificare che un medesimo funzionamento può contribuire a diverse capacità. *ed è l’insieme delle capacità che concorrono a definire il livello complessivo di benessere individuale, espresso in termini di formule come segue (*). Evidentemente, il benessere di un individuo risulterà tanto maggiore quanto maggiore è il controllo sull’intero paniere di beni e servizi, ossia quanto maggiori sono le garanzie di disponibilità e di attribuzione. Ma al benessere finale concorrerà anche l’abilità che l’individuo detiene nel saper attivare tutti i funzionamenti potenziali individuabili nei beni e nei servizi accessibili. Questa visione complessiva indica come il benessere legato all’erogazione dei servizi per il territorio non si limiti ad una questione di accessibilità fisica, materiale, dei servizi, ma anche una questione di livelli culturali, di formazione professionale, che l’individuo possiede. Credo, seppure nella sintesi espositiva, che tale descrizione sottolinei in che modo il modello proposto cerchi di ampliare il quadro di riferimento, considerando le relazioni tra benessere e servizi territoriali non solo come una questione di distribuzione nello spazio degli stessi.
Accessibilità dei beni e servizi I presupposti teorici La teoria delle Libertà Capacità dipendenti da: Se non esistono beni e servizi in quantità soddisfacenti Se i beni e servizi, che esistono in quantità soddisfacenti, non sono raggiungibili (entitlement) Disponibilità Attribuzioni Accessibilità dei beni e servizi Abilità personali La teoria di Amartia Sen coniuga il benessere dell’individuo alla libertà che egli ha, nel momento in cui lo desideri, di consumare bene e servizi. Questa libertà positiva corrisponde a quelle che nella teoria di Sen vengono dette capacità. Ma quali sono gli elementi che limitano tale libertà? E, cosa ancor più importante, è possibile considerare tali elementi congiuntamente all’interno di un medesimo modello di valutazione di un benessere locale correlato all’erogazione dei servizi territoriali? Vediamo come tali elementi possono essere formalizzati nell’approccio seniano: *prima di tutto l’individuo, che nella teoria di Sen rappresenta l’elemento centrale, deve essere inquadrato in un determinato ambiente fisico, economico, sociale e politico. I fattori che limitano le libertà dell’individuo che vive in tale ambiente sono in sintetizzabili in due ordini: *il primo è rappresentato dall’accessibilità, espressa in termini di disponibilità ed attribuzioni. se un bene non esiste in quantità sufficienti a soddisfare le esigenze della collettività il problema è legata d’una condizione di scarsa disponibilità. Invece, se il bene pur esistendo non risulta accessibile, la condizione di benessere insoddisfacente diviene prevalentemente un problema di attribuzioni, di entitlement. * Il secondo ordine di elementi limitanti le libertà individuali è rappresentato dalle abilità personali che l’individuo possiede Abilità possedute dall’individuo
Ambiente fisico, economico, sociale, politico Beni e servizi esistenti Accessibilità: Disponibilità (availability) Attribuzioni (entitlement) Beni e servizi accessibili (caratteristiche materiali) Caratteristiche personali Funzionamenti potenziali Abilità personali Funzionamenti realizzabili La teoria di Amartia Sen coniuga il benessere dell’individuo alla libertà che egli ha, nel momento in cui lo desideri, di consumare bene e servizi. Questa libertà positiva corrisponde a quelle che nella teoria di Sen vengono dette capacità. Ma quali sono gli elementi che limitano tale libertà? E, cosa ancor più importante, è possibile considerare tali elementi congiuntamente all’interno di un medesimo modello di valutazione di un benessere locale correlato all’erogazione dei servizi territoriali? Vediamo come tali elementi possono essere formalizzati nell’approccio seniano: *prima di tutto l’individuo, che nella teoria di Sen rappresenta l’elemento centrale, deve essere inquadrato in un determinato ambiente fisico, economico, sociale e politico. I fattori che limitano le libertà dell’individuo che vive in tale ambiente sono in sintetizzabili in due ordini: *il primo è rappresentato dall’accessibilità, espressa in termini di disponibilità ed attribuzioni. se un bene non esiste in quantità sufficienti a soddisfare le esigenze della collettività il problema è legata d’una condizione di scarsa disponibilità. Invece, se il bene pur esistendo non risulta accessibile, la condizione di benessere insoddisfacente diviene prevalentemente un problema di attribuzioni, di entitlement. Questa distinzione risulta particolarmente importante nel caso dei servizi per il territorio e le collettività rurali. Secondo l’approccio dell’attribuzione tali servizi rappresentano un diritto delle popolazioni locali e, quindi, un dovere per il pubblico decisione preposto alla loro erogazione: pertanto, una condizione di esclusione sociale, riconducibile a problemi di attribuzione (entitlement failure), riconduce nel modello non solo l’espressione di uno stato ma anche le cause che lo determinano. Le condizioni di entitlement failure spesso sono effetto di una logica di dislocazione dei servizi che per anni ha rispettato criteri di soglia, di economie di scala, propri della Teoria della Località Centrale. * Il secondo ordine di elementi limitanti le libertà individuali è rappresentato dalle abilità personali che l’individuo possiede Dati questi due ordini di elementi che limitano la libertà dell’individuo nel potere impiegare i beni e i servizi al fine di soddisfare il proprio benessere, vediamo nel dettaglio come essi operano in questo senso. *partiamo dall’insieme dei beni e dei servizi esistenti. Rispetto al paniere complessivo di tali beni e servizi esistenti, in ragione dei limiti imposti in termini di disponibilità e attribuzioni, l’individuo i-mo potrà accedere solo ad una parte di essi *parte che indicheremo come beni e servizi accessibili (xi). Tali beni e servizi possiedono delle caratteristiche materiali, oggettivamente individuabili; *l’individuo relaziona il proprio benessere a tali beni e servizi in funzione delle caratteristiche personali che, secondo l’accezione seniana, non rappresentano semplicemente aspetti distintivi del bene, ma assumono il significato di elementi che esprimono per quel determinato individuo l’efficacia che quel bene possiede per il raggiungimento delle capacità personali. *ciascuna di tali caratteristiche è relazionabile ad un funzionamento potenziale, che l’individuo potrebbe avere l’intenzione di attivare per soddisfare una determinata capacità: ed è proprio al livello di funzionamento potenziale che entrano puntualmente in gioco le abilità personali che l’individuo detiene. *ed è in ragione di limiti impliciti nelle abilità personali che i funzionamenti realizzabili saranno una parte del complessivo insieme (F) dei funzionamenti potenziali. *diversi funzionamenti realizzabili concorrono a soddisfare differenti capacità, spesso potendo verificare che un medesimo funzionamento può contribuire a diverse capacità. *ed è l’insieme delle capacità che concorrono a definire il livello complessivo di benessere individuale, espresso in termini di formule come segue (*). Evidentemente, il benessere di un individuo risulterà tanto maggiore quanto maggiore è il controllo sull’intero paniere di beni e servizi, ossia quanto maggiori sono le garanzie di disponibilità e di attribuzione. Ma al benessere finale concorrerà anche l’abilità che l’individuo detiene nel saper attivare tutti i funzionamenti potenziali individuabili nei beni e nei servizi accessibili. Questa visione complessiva indica come il benessere legato all’erogazione dei servizi per il territorio non si limiti ad una questione di accessibilità fisica, materiale, dei servizi, ma anche una questione di livelli culturali, di formazione professionale, che l’individuo possiede. Credo, seppure nella sintesi espositiva, che tale descrizione sottolinei in che modo il modello proposto cerchi di ampliare il quadro di riferimento, considerando le relazioni tra benessere e servizi territoriali non solo come una questione di distribuzione nello spazio degli stessi. Capacità …. Livello di benessere
Considerazioni conclusive Alcuni vantaggi del modello proposto migliorare il quadro informativo offerto dai tradizionali approcci monetari Ricondurre nel livello di benessere individuale i valori delle risorse ambientali estranei all’atto del “consumo” (valore d’opzione e valore d’esistenza) nel modello, oltre al livello di benessere, si indicano anche le cause che lo determinano e, quindi, si suggeriscono anche le possibili soluzioni: disponibilità attribuzione abilità Incrementare la risorsa Migliorare l’accessibilità della risorsa Migliorare la cultura ecologica individuale