Il genio della porta accanto Intervista a Marco Cappelluti Consulente Finanziario Raffaella Gabrieli Matricola 3611337

Qual è stato il tuo percorso di studio? Dopo aver ottenuto la maturità al Liceo Classico Paolo Sarpi di Bergamo, mi sono laureato in Economia Aziendale all'Università Commerciale Bocconi di Milano, conseguendo il massimo dei voti.

Quando è nata la tua passione per l'informatica? Durante l'anno di specializzazione all'università, seguendo l'indirizzo di Consulenza Aziendale, ho affrontato tra gli altri il corso di Sistemi Informativi d'Impresa prevalentemente orientato allo studio delle applicazioni dell'informatica in azienda. Ho trovato questa tematica molto interessante. Inoltre, molti corsi in università erano supportati/co-adiuvati dall'utilizzo dell'informatica a fini didattici tramite Lotus Notes. Anche qui, ho molto apprezzato l'aggiunta dell'informatica a supporto delle tecniche di studio più tradizionali.

E' importante per te oggi l'informatica? Sicuramente. L'informatica é alla base della mia attività di lavoro, quanto strumento di comunicazione/relazione con i clienti sia come mezzo vero o proprio di espletamento del lavoro (modellistica finanziaria e creazione di documenti professionali). A livello personale, l'informatica é essenziale al mantenimento dei rapporti familiari e d'amicizia (visto che risiedo a Bergamo con famiglia in Puglia e tanti amici nel mondo).

Quali software utilizzi per i tuoi lavori? Word, Excel, Outlook, Powerpoint sono i software che maggiormente utilizzo sia per il lavoro che a casa.  

C'è stato un prodotto informatico nella tua esperienza che ti è piaciuto? perchè? Ho trovato Excel particolarmente utile e versatile nell'utilizzo. Una volta capite le regole e la logica di funzionamento, il software permette, ad esempio, di creare modelli finanziari di complessità "scalabile". E' inoltre un software "universale" che trascende le eventuali barriere linguistiche tra utilizzatori.

Cosa pensi di Internet come mezzo di comunicazione? Internet è un modo più moderno di fare le cose che facevano la radio un centinaio d’anni fa e la televisione fino a 20 anni fa. Finché se ne fa un uso oculato Internet è una risorsa immensa dove si può fare di tutto, trovare di tutto, fare una ricerca, prenotare il biglietto per un concerto o per un viaggio. È un modo veloce per accorciare le distanze e aver così più tempo per fare anche più cose nella propria vita. E non è vero che bisogna aver una buona cultura informatica perché quello che l’utente vede di Internet è come se lo vedesse in televisione: deve solo scegliere cosa guardare. Per questo non serve avere una buona cultura informatica, ma serve solo saper accendere un computer, digitare l’indirizzo di un sito e vedere quello che c’è, come si fa con la televisione scegliendo il canale e la trasmissione, oppure quando si telefona a una persona e si deve sapere il suo numero, o quando si scrive una lettera e bisogna sapere l’indirizzo del destinatario.

Cosa pensi di Larry Page e Sergey Brin? Hanno avuto un’idea molto innovativa perché fondare un motore di ricerca come Google permette anche alle persone con scarsa cultura informatica di trovare su Internet quello che vogliono. Google è stata un’idea a dir poco geniale, talmente geniale che oggi vale una fortuna. Ecco qual è la differenza tra sapere e sapere fare: a volte, senza sapere, basta avere un po’ di lungimiranza per fare fortuna. Nel campo dell’informatica, però, c’è sempre bisogno anche di chi sa ….