La psicologia delle città e della massa sociale Percorso interdisciplinare fra Scienze Umane e sociali ed Ecologia
Il quadro di Monet La gare de Saint Lazare Monet (1840 – 1926): pittore e riferimento centrale dell’impressionismo, nel 1877 dipinge una serie di dodici dipinti sulle ferrovie e, in particolare, di questa stazione parigina, a pochi passi dal centro. Che cosa ha spinto il grande pittore a dipingere intensamente una stazione, per più quadri? Le stazioni rappresentano la modernità, ne sono il simbolo, essendo parte integrante del paesaggio urbano contemporaneo. Le stazioni sono «le nuove cattedrali dell’umanità, i centri verso cui convergono tutte le strade» (Théophile Gautier)
Il significato del quadro L’impressionismo rappresenta la massima conquista nello studio degli effetti della luce sul nostro occhio: non si descrivono paesaggi incantati, ma situazioni e persone reali, nel loro ambiente luministico altrettanto reale, per cogliere l’impressione sugli organi di senso. La luce modifica la realtà, momento dopo momento, e, dunque, rappresentare dodici tele di Saint-Lazare non significa ripetere la stesso soggetto. Il soggetto, l’ambiente della stazione cambia grazie al mutare della luce, all’intensità dei vapori che escono dagli stantuffi del treno in stazione, delle nebbie, del sole limpido che splende e che si riflette. C’è dietro a questi dipinti, così come quelli del ciclo di Monet della cattedrale di Rouen, uno studio della psicologia della percezione, psicologia della luce.
Questa è la cattedrale di Rouen che il pittore normanno dipingerà nel 1892, predisponendo in fila una decine di tele: man mano che cambiava la luce, continuava la tela successiva!
L’importanza delle stazioni Con la diffusione della ferrovia, si apre la possibilità di viaggiare, in modo sempre più veloce: nasce la figura del viaggiatore, che non è più quella del passato, giacché anche chi è di estrazione sociale bassa, può comunque acquistare un biglietto e muoversi con più facilità. Il treno rappresenta la possibilità del cambiamento del luogo di vita ma anche è metafora del cambiamento sociale, che è sempre possibile. Il paesaggio urbano non ha più solo grandi monumenti e le straordinarie cattedrali romano-gotiche (quella di Rouen è un esempio di Gotico europeo), ma la struttura della città stessa si è modificata, con l’introduzione della strada ferrata. Le stazioni non potrebbero essere metafora delle stazioni (soste e punti di svolta) della nostra vita?