atteggiamenti spontanei nella relazione di aiuto Espressione degli atteggiamenti spontanei nella relazione di aiuto Questionario liberamente tratto da R. Mucchielli, Apprendere il counselling, Erickson, Trento. Nelle pagine seguenti sono riportati 3 frammenti della parte iniziale di un colloquio. A ciascun frammento sono associate otto possibili risposte che un “counsellor” può dare per continuare il colloquio. Leggi attentamente ciò che dice la persona, cercando di immaginare la situazione descritta, come se fossi tu a dover rispondere. Leggi quindi le otto risposte e valuta quanto ti piace ciascuna di esse, quanto la senti vicina a ciò che tu risponderesti in una situazione simile. Dai un “voto” a ciascuna risposta, mettendo una croce sul numero che corrisponde alla tua valutazione, nella scala a fianco alla frase. Serie A – 2003
Donna di 47 anni (voce stanca) SITUAZIONE 1 Donna di 47 anni (voce stanca) Dopo quello che mi è successo… non so proprio che cosa fare. Aah…! Non so proprio se riprendere il mio posto di centralinista... mi dà talmente ai nervi, riesco a sopportarlo a malapena... Ma è un posto sicuro e con uno stipendio buono. Potrei piantare lì tutto e finalmente fare solo quello che mi interessa davvero: in ogni caso un lavoro meno monotono. Ma questo vorrebbe dire ricominciare daccapo, con uno stipendio più basso... Mah… Non so se riuscirei a farlo o no... Potrebbe dirmi, prima di tutto, cosa la interessa attualmente? E’ importante che noi ci riflettiamo sopra… 1 Attenzione..! Prima di lanciarsi in qualcosa di nuovo, dovrebbe essere sicura dei vantaggi: Meglio non lasciare il certo per l'incerto! Potrei intanto farle avere un colloquio con il dirigente del personale… 2 Lei è una persona insicura, e chi è insicuro spesso fa più fatica di altri a prendere una decisione… 3 Sta attraversando un momento di difficoltà: da una parte vede la sicurezza di un posto di lavoro, che però non la soddisfa, e dall’altra le probabili fatiche legate all'inizio di un nuovo lavoro… 4 Su, via, non si disperi: tutti hanno avuto momenti difficili al lavoro. Spesso passano, così, senza fare troppa fatica… Può capitare a tutti di non aver voglia di andare a lavorare… 5 Lei si preoccupa troppo: non è certo così che risolverà le sue difficoltà. Non bisogna ridursi in questo stato. Su… smetta di compatirsi e reagisca… 6 Quali timori la portano a pensare di non riuscire, eventualmente, a cambiare lavoro? 7 Ho l’impressione che il problema non sia il tipo di lavoro; forse le difficoltà sono nei suoi rapporti interpersonali… 8
Uomo di 30 anni (voce ingenua, esitante) SITUAZIONE 2 Uomo di 30 anni (voce ingenua, esitante) E’… proprio strano: quando mi capita qualcosa di bello, ecco…, non sono capace di crederci, faccio come se non potesse essere vero. Mi dà un fastidio! Volevo uscire con Laura, le ho girato attorno per settimane prima di trovare il coraggio di chiederle un appuntamento. Beh… lei ha detto di sì! Non potevo crederci…! Non riuscivo a crederci, a tal punto, che non sono nemmeno andato all'appuntamento… Ma che sciocco!!! Beh… speriamo che le serva da lezione. Bisogna maturare un po’, ragazzo mio! Sarebbe meglio che smettesse di piangersi addosso e prendesse un po’ più di coraggio... 9 Era così convinto che non le potesse accadere qualcosa di bello, che quando è avvenuto, non lo ha creduto possibile… 10 Questa situazione sembra svelare un suo bisogno di “punirsi”, come se non meritasse di vivere qualcosa di bello… 11 Mi chiedo per quale motivo lei prova questa sensazione di irrealtà... Potrebbe spiegarmi meglio cosa intende con "quando mi capita qualcosa di bello"? 12 Lei è davvero una persona molto timida… La timidezza fa brutti scherzi a volte! Proprio quando si è sul punto di fare qualcosa di importante… 13 Beh… comunque, è una situazione rimediabile. Faccia così: richiami Laura, trovando una buona scusa, si mostri rammaricato per l’accaduto e la inviti a cena in un bel ristorantino… Non le sembra un buon modo per rimediare? 14 Quali sono stati i pensieri che l’hanno fatta scegliere di non andare all’appuntamento? 15 Non se la prenda per così poco… Tutti noi abbiamo avuto a che fare con emozioni o comportamenti contraddittori. Non è il caso di preoccuparsi: sono convinto che riuscirà a superare questa situazione… 16
Donna di 35 anni (voce tesa, arrabbiata) SITUAZIONE 3 Donna di 35 anni (voce tesa, arrabbiata) Senta, mi dica un po’, ma chi si crede di essere quella li? La sua collega, quella biondina…Tutte quelle smancerie!!! Sta facendo l’ochetta con mio marito, sa… tutte le volte che viene. Occhi dolci, sorrisi… Ma se pensa di fare la furba, ha trovato pane per i suoi denti, quella cretina!!! Non la sopporto, NON LA SOPPORTO!!. Le dica pure che se lo tolga dalla testa! Mio marito adesso deve pensare a me, e ai nostri figli; non ha certo né il tempo né la voglia di correre dietro alla prima puttanella che gli passa davanti… Questa è gelosia! Le persone gelose come lei, vedono rivali da tutte le parti e tendono spesso ad esagerare, scambiando le normali cortesie per chissà quali smancerie… 17 Ma no… Stia tranquilla, non ha niente da temere. Ognuno ha i propri modi di fare. Quando si passano momenti difficili tutto sembra davvero un problema, ma poi, le cose si mettono a posto… 18 Mi faccia capire meglio da cosa è stata insospettita… Perché ha pensato che la collega facesse smancerie? 19 L’idea che qualcuno possa essere un pericolo per la sua famiglia, in questo momento, la fa davvero arrabbiare… 20 Sta sbagliando a pensare questo della collega! E’ una professionista seria, che è qui per aiutarla! Cerchi di controllarsi… non le serve a niente scaricare sugli altri le sue frustrazioni… 21 Forse le ricorda qualche altra ragazza, con la quale in passato si è già trovata in una situazione di rivalità… 22 Cosa le ha fatto pensare che la collega fosse, in qualche modo, interessata a suo marito? 23 24 Bisogna che lei prenda in mano la situazione al più presto. Parli francamente con la collega dei suoi timori, le dica ciò che ha notato, e osservi le reazioni. Lei ha bisogno di sapere, prima di tutto, quanto sono reali le sue paure…