MA COME POSSO PARLARTI, MIO DIO ? Incontri biblici sui SALMI A cura di Antonella Jori Parrocchia di s. Ugo – Roma 2013-14
Con la collaborazione di LUCIA PANTANI per la parte linguistico-letteraria «Interminati spazi»
PARLARE a DIO NOSTRO SIGNORE. La chiave di lettura AIUTARCI ad ACCOGLIERE i SALMI come POSSIBILITA’ VIVA, CONCRETA, QUOTIDIANA di PARLARE a DIO NOSTRO SIGNORE.
non è altro che un dialogo di amicizia con Colui dal quale La chiave di lettura «La preghiera non è altro che un dialogo di amicizia con Colui dal quale ci sappiamo amati» (s. Teresa d’Avila)
I SALMI PREGHIERA della CHIESA In quanto preghiera che GESU’ ha pregato In quanto preghiera che GESU’ ha donato alla sua Chiesa In quanto la Chiesa continua a pregarli con Gesù per Gesù in Gesù nello Spirito Santo verso il Padre come strumento e canale vivo della preghiera di ogni giorno (liturgia delle ore)
I SALMI PREGHIERA della CHIESA In quanto preghiera UNIVERSALE In quanto preghiera PERSONALE UNIVERSALE / PERSONALE nella nostra vocazione alla fede biblica
I SALMI PREGHIERA della CHIESA Si parte dalla propria carne per giungere allo spirito, alla contemplazione del mistero di Dio Si parte dallo Spirito di Dio in noi per giungere alla nostra carne, comprendere a un livello più profondo il mistero della nostra umanità
I SALMI PREGHIERA della CHIESA SI PARLA CON PAROLE NOSTRE CHE SONO DI DIO SI PARLA CON PAROLE DI DIO CHE SONO NOSTRE …
I SALMI PREGHIERA della CHIESA … «Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede per noi con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio» (Rm 8,26-27).
I SALMI PREGHIERA della CHIESA CHIAMATI a CONDIVIDERE la GIOIA QUANDO SIAMO nel PIANTO CHIAMATI a CONDIVIDERE il DOLORE QUANDO SIAMO nella GIOIA (Rm 12,15) = aprirci oltre noi per essere più pienamente noi, partecipando all’oltre noi con tutti noi stessi = UNIVERSALE / PERSONALE
I SALMI PREGHIERA della CHIESA LA CHIESA come nostra MATER ET MAGISTRA (b. Giovanni XXIII) ci educa, ci aiuta a lasciar formare in noi un cuore sacerdotale.
I SALMI PREGHIERA della CHIESA Ci confrontiamo con quanto sui Salmi ci consegna il Catechismo della Chiesa Cattolica, attraverso cui possiamo anche gustare e respirare la bellezza della nostra fede alla scuola delle Scritture bibliche, dei santi padri, dei vescovi, i teologi, i mistici, i dottori, in una parola i nostri fratelli maggiori attraverso cui veniamo nutriti. «Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore. Amen» (promesse battesimali).
COSA DICE la CHIESA sulla PREGHIERA con i SALMI I Salmi, preghiera dell'Assemblea 2585 Dopo Davide, fino alla venuta del Messia, i Libri Sacri contengono testi di preghiera che testimoniano come si sia fatta sempre più profonda la preghiera per se stessi e per gli altri [Cf ⇒ Esd 9,6-15; ⇒ Ne 1,4-11; ⇒ Gn 2,2-10; ⇒ Tb 3,11-16; 2585 ⇒ Gdt 9,2-14 ]. I salmi sono stati a poco a poco riuniti in una raccolta di cinque libri: i Salmi (o “Lodi”), capolavoro della preghiera nell'Antico Testamento. Cfr. CATECHISMO CHIESA CATTOLICA Parte Quarta> LA PREGHIERA CRISTIANA Sezione Prima LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA Capitolo I LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA Articoli 2585/2589
COSA DICE la CHIESA sulla PREGHIERA con i SALMI 2586 I Salmi nutrono ed esprimono la preghiera del Popolo di Dio come Assemblea, in occasione delle solenni feste a Gerusalemme e ogni sabato nelle sinagoghe. Questa preghiera è insieme personale e comunitaria; riguarda coloro che pregano e tutti gli uomini; sale dalla Terra santa e dalle comunità della Diaspora, ma abbraccia l'intera creazione; ricorda gli eventi salvifici del passato e si estende fino al compimento della storia; fa memoria delle promesse di Dio già realizzate ed attende il Messia che le compirà definitivamente. Pregati e attuati in pienezza in Cristo, i Salmi restano essenziali per la preghiera della sua Chiesa [Cf Principi e norme per la Liturgia delle Ore, 100-109]. Cfr. CATECHISMO CHIESA CATTOLICA Parte Quarta> LA PREGHIERA CRISTIANA Sezione Prima LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA Capitolo I LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA Articoli 2585/2589
COSA DICE la CHIESA sulla PREGHIERA con i SALMI 2587 Il Salterio è il libro in cui la Parola di Dio diventa preghiera dell'uomo. Negli altri libri dell'Antico Testamento “le parole dichiarano le opere” (di Dio per gli uomini) “e chiariscono il mistero in esse contenuto” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 2]. Nel Salterio le parole del salmista esprimono, cantandole per Dio, le sue opere salvifiche. Il medesimo Spirito ispira l'opera di Dio e la risposta dell'uomo. Cristo unirà l'una e l'altra. In lui, i Salmi non cessano di insegnarci a pregare. Cfr. CATECHISMO CHIESA CATTOLICA Parte Quarta> LA PREGHIERA CRISTIANA Sezione Prima LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA Capitolo I LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA Articoli 2585/2589
COSA DICE la CHIESA sulla PREGHIERA con i SALMI 2588 Le espressioni multiformi della preghiera dei Salmi nascono ad un tempo nella liturgia del Tempio e nel cuore dell'uomo. Si tratti di un inno, di una preghiera di una lamentazione o di rendimento di grazie, di una supplica individuale o comunitaria, di un canto regale o di pellegrinaggio, di una meditazione sapienziale, i Salmi sono lo specchio delle meraviglie di Dio nella storia del suo popolo e delle situazioni umane vissute dal salmista. Un Salmo può rispecchiare un avvenimento del passato, ma è di una sobrietà tale da poter essere pregato in verità dagli uomini di ogni condizione e di ogni tempo. Cfr. CATECHISMO CHIESA CATTOLICA Parte Quarta> LA PREGHIERA CRISTIANA Sezione Prima LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA Capitolo I LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA Articoli 2585/2589
COSA DICE la CHIESA sulla PREGHIERA con i SALMI 2589 Nei Salmi si scorgono dei tratti costanti: la semplicità e la spontaneità della preghiera; il desiderio di Dio stesso attraverso e con tutto ciò che nella creazione è buono; la situazione penosa del credente il quale, nel suo amore preferenziale per il Signore, è esposto a una folla di nemici e di tentazioni; e, nell'attesa di ciò che farà il Dio fedele, la certezza del suo amore e la consegna alla sua volontà. La preghiera dei Salmi è sempre animata dalla lode ed è per questo che il titolo della raccolta si addice pienamente a ciò che essa ci consegna: “Le Lodi”. Composta per il culto dell'Assemblea, ci fa giungere l'invito alla preghiera e ne canta la risposta: “Hallelou-Ya!” (Alleluia), “Lodate il Signore!”. Cfr. CATECHISMO CHIESA CATTOLICA Parte Quarta> LA PREGHIERA CRISTIANA Sezione Prima LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA Capitolo I LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA Articoli 2585/2589
COSA DICE la CHIESA sulla PREGHIERA con i SALMI Che cosa vi è di più bello del Salmo? Bene ha detto lo stesso Davide: “Lodate il Signore, poiché bello è il Salmo. Al nostro Dio sia lode gioiosa e conveniente”. Ed è vero! Il Salmo infatti è benedizione del popolo, lode a Dio, inno di lode del popolo, applauso generale, parola universale, voce della Chiesa, canora professione di fede. [Sant'Ambrogio, Enarrationes in psalmos, 1, 9: PL 14, 924, cf Liturgia delle Ore, III, Ufficio delle letture del sabato della decima settimana]. Cfr. CATECHISMO CHIESA CATTOLICA Parte Quarta> LA PREGHIERA CRISTIANA Sezione Prima LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA Capitolo I LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA Articoli 2585/2589
COSA DICE LA CHIESA CON LA LITURGIA delle ORE … LO VEDREMO al TERMINE di questo nostro PERCORSO …
SITOGRAFIA essenziale http://it.cathopedia.org/wiki/Libro_dei_Salmi http://corsodireligione.it/bibbiaspecial/salmi/sal_intro_1.htm http://www.perfettaletizia.it/bibbia/salmi/Salmi_con_indice.htm http://www.xaverianas.com/international/images/pagine_bibliche /SalmiIntroduzione.pdf http://www.laparola.net/intro/salmi.php http://www.augustinus.it/italiano/esposizioni_salmi/index2.htm http://www.archivio-torah.it/ebooks/salmi/
IL SALTERIO NELLA BIBBIA ll libro dei salmi , o "Salterio", appartiene alla terza sezione della Bibbia Ebraica, i cosiddetti SCRITTI (Ketubìm). Consta di 150 salmi ed è diviso in 5 parti come la "Torah"- o "Pentateuco". I-sal. 1-41 II-sal. 42-72 III-sal.73-89 IV-sal.90-106 V-sal.107-150 (http://corsodireligione.it/bibbiaspecial/s almi/sal_intro_1.htm)
La tradizione ebraica ha suddiviso il salterio in 5 parti, a imitazione del Pentateuco. A conclusione di ognuna delle 5 parti è stata redazionalmente inserita una breve dossologia ("Benedetto il Signore in eterno. Amen", e varianti). L'esame della ricorrenza del nome divino (YHWH o Elohim) mostra in effetti l'omogeneità delle sezioni.
La struttura del Salterio secondo la tradizione ebraica Sezione Salmi Dossologia YHWH Elohim Primo libro 1 (introduzione) 2-41[40] 41[40],14 272 15 Secondo libro 42[41]-72[71] 72[71],18-20 30 164 Terzo libro 73[72]-89[88] 89[88],53 44 43 Quarto libro 90[89]-106[105] 106[105],48 103 - Quinto libro 107[106]-149 150 (conclusione) 150 236 7
IL MIRACOLO e LA MERAVIGLIA dell’UNITA’ delle SCRITTURE IL DIVINO VERBO INCARNATO che RISPLENDE
1° libro (1-41) Salmi dello scontro tra il credente e l’empio. C’è un’opposizione crescente, che culmina nel Sal 22. Si continua fino al 41, nel quale il giusto languisce nel suo letto di dolore (come, in Genesi, Israele nel suo esilio egiziano).
2° libro (42-72) Si apre con il desiderio di Dio da parte del credente esiliato lontano. E’ il libro che più fortemente esprime l’attesa del Regno che verrà e delle nozze regali (Sal 45). Il nemico c’è ancora, ma non è più l’empio, ma il peccato, che è in noi ostacolo all’intimità con Dio. Il salmo chiave è il 48. E’ in parallelo con il libro dell’Esodo, del deserto, dell’infedeltà del popolo al suo Dio. Il Sal 72, conclusivo, preannuncia il Regno, allo stesso modo che alla fine dell’esodo JHWH prende possesso del santuario di fronte al popolo in cammino verso la Terra. Il Sal 68 descrive l’ingresso a Sion del popolo e del Dio vincitore dei pagani.
3° libro (73-89) Libro-cuscinetto: meditazione sul passato e attesa degli ultimi tempi, quelli messianici. JHWH ha liberato il suo popolo dalla schiavitù e lo conduce (Sal 77.79.80) attraverso Mosè, Aronne, Davide. Come in Levitico, qui si insiste sul culto. Il centro è il Sal 84. Lode alla Casa di Dio, Gerusalemme (Sal 87); si piange su queste realtà devastate (Sal 79; 83; 89). Il libro si chiude con l’agonia del giusto, il ricordo della promessa fatta a Davide, ma anche delle sue sofferenze, del rifiuto subito.
4° libro (90-106) Celebra la potenza del Signore, pastore del suo popolo. Dio è cantato come re della terra e dell’universo, giudice il cui giorno sta per giungere. Solo il Sal 102 evidenzia le sofferenze del giusto, ma vedendo in esse la volontà di Dio. Come gli oracoli di Balaam nel libro dei Numeri, così i Salmi del Regno (93; 95; 100) parlano dello spavento dei nemici di Dio e del suo regno vittorioso.
5° libro (107-150) Libro della lode sulla montagna di Dio, ormai salita. E’ un’esplosione di gioia verso Dio vincitore sugli idoli, liberatore, che abita in Sion, la sua città santa. Questi Salmi attorniano il Sal 119, il salmo della legge. Come nel Deuteronomio, si trovano qui le benedizioni (112; 115; 127; 128...) e le maledizioni (109; 120; 129) e la celebrazione di Dio che raggiunge anche le creature inanimate. Gli ultimi Salmi concludono l’intero libro e mostrano che ogni cosa deve riconoscere e lodare Dio.
Divisione sulla base del Nome di Dio Salterio Jahvistico (3-41): vi si usa soprattutto il nome JHWH (273 volte in confronto alla 15 volte di Elohim). Si ricorda Davide in tutti i titolo, tranne in Sal 33. Si fa risalire questa raccolta alla Monarchia (prima del 589 a.C.). • Salterio Elohistico (42-89): ove il nome di Elohim compare in proporzione di cinque a uno rispetto a quello di JHWH. • Seconda raccolta jahvistica (90-150): si usa sempre il nome di JHWH, tranne in Sal 108 e 144,9. Di questa raccolta, 17 Salmi sono attribuiti a Davide, uno a Mosè (90) e uno a Salomone (127). Tutti gli altri sono anonimi. Raccolta scritta dopo il ritorno dall’esilio, al tempo della restaurazione (dopo il 538 a. C.).
Sottoraccolte Queste tra grandi raccolte, suppongono l’esistenza in precedenza di raccolte minori, da esse inglobate: il Salterio dei “Figli di Core” (42-$)9; la serie elohistica delle “Preghiere di Davide” (51-72); il Salterio di Asaf (50; 73-83); il supplemento Jahvista al Salterio elohista (84-89); i Salmi della regalità di JHWH (93-99); i Salmi alleluiatici (104-106; 11-117; 135; 146-150); i Salmi delle ascensioni (120-134); altri Salmi davidici, al di fuori della prima raccolta (101; 103; 108-110; 138-145).
Una diversa partizione, basata sul contenuto dei salmi, è la seguente: 1-41[40]: salmi-io, centrati sul narratore; prevale il nome di YHWH; sono attribuiti a Davide; 42[41]-49[48]: "salterio dei figli di Qorah", canti levitici centrati sul tempio e Sion; 50[49]; 73[72]-83[82]: "salterio di Asaf", violento e nazionalistico; 84[83]-89[88]: secondo salterio di YHWH; 51[50]-72[71]; 101[100]; 103[102]; 108[107]-110[109]; 138[137]-145[144]: secondo salterio di Davide; prevale il tono del lamento; 93[92]; 96[95]-100[99]: salterio "YHWH regna"; 113[112]-118[117]: hallel pasquale; 135[134]-136[135]: hallel conclusivo al sabato e alla cena pasquale; il 136[135] è detto "grande hallel"; 146[145]-150: hallel della liturgia post-esilica; 105[104]-107[106]: salmi del credo storico; 111[110]-112[111]: salmi alfabetici sapienziali; 120[119]-134[133]: salmi delle ma'alot, salite (al tempio); salmi dispersi: 90[89]-92[91]; 94[93]-95[94]; 104[103]; 102[101]; 119[118]; 137[136].
TIPOLOGIE di PREGHIERA nei SALMI Salmi di adorazione Salmi 29, 33, 65, 66, 89, 95, 100, 103, 111, 113, 117, 135, 136, 144-150 Salmi di creazione Salmi 8, 19, 104, 139, 148 Salmi di fiducia Salmi 5, 16, 17, 23, 25-27, 40, 41, 62, 63, 67, 71, 75, 85, 91, 108, 118, 121 Salmi di ringraziamento Collettivo: Salmi 68, 107, 124, 126 Individuale: Salmi 9, 18, 30, 31, 34, 92, 116, 138 Salmi di angoscia e preghiere di liberazione Salmi 44, 60, 74, 79, 80, 83, 89 Salmi 3-4, 7, 10-14, 22, 28, 31, 35, 36, 39, 42, 43, 54-57, 59, 61, 64, 70, 77, 86, 88, 94, 102, 109, 140-142 Salmi di ravvedimento Salmi 6, 32, 38, 51, 130, 143 Salmi di sapienza e insegnamento Salmi 1, 19, 34, 37, 39, 49, 50, 52, 53, 58, 73, 81, 82, 90, 101, 112, 115, 119, 127, 133, 139 Salmi che proclamano Dio come re Salmi 47, 93, 96-99 Salmi reali Salmi 2, 18, 20, 21, 45, 72, 110, 32 Salmi storici Salmi 78, 105, 106, 114, 137 Salmi di Sion (Gerusalemme) Salmi 46, 48, 76, 84, 87, 122 Salmi usati in pellegrinaggi a Gerusalemme Salmi 15, 24, 120-134
CLASSIFICAZIONE per TIPI di PREGHIERA Alcuni autori sostengono che si possono distinguere una quindicina di generi Salmici, che si trovano anche fuori del Salterio (es.: Sal 15). INNI o SALMI DI LODE, es, Sal 8; 77; 146s. TEOFANIE: evocano la venuta di JHWH nell’uragano, es. Sal 18. CANTICI DI SION: elogiano la città santa, es. Sal 46 CANTI DI INTRONIZZAZIONE: riflettono la celebrazione dell’intronizzazione divina a Sion (es.: Sal 93; 97; 99); SUPPLICHE o LAMENTAZIONI INDIVIDUALI (innocenti perseguitati, peccatori che domandano perdono) e COLLETTIVE, che fanno parte del rituale di preghiera in occasione di calamità pubbliche; di fronte ad una calamità, le autorità decretavano un giorno di penitenza collettiva, da celebrare nel santuario o nel tempio. SALMI DI FIDUCIA, con al cuore la certezza: "Tu sei con me"; AZIONE DI GRAZIA INDIVIDUALE (es. Sal 30) e COLLETTIVA (es. Sal 107); SALMI REGALI, reinterpretati più tardi in senso messianico (es. Sal 2; 45; 72; 110); LITURGIE D’INGRESSO AL SANTUARIO, es. Sal 15; 24; SALMI DI CONGRATULAZIONE (“Beato....”), es. Sal 1; ORACOLI DI PROTEZIONE DIVINA, es. Sal 91; REQUISITORIE SULLA ROTTURA DELL’ALLEANZA, es, Sal 95; SALMI DEL GIUDIZIO DI DIO, es. Sal 58; SALMI ALFABETICI, es. Sal 119; COMPOSIZIONI “INFORMI”, es. Sal 68.
CLASSIFICAZIONE SEMPLIFICATA (Enzo Bianchi) Inni: legati alle feste liturgiche, nascono da una gioiosa esigenza di ringraziare. Spesso appare l’alleluia. In genere, dipendono dal Sal 117. Salmi di ringraziamento: personale o collettivo: nati in momenti di vittoria, di liberazione, essi riconoscono l’azione di Dio nella storia, la celebrazione della fede. A volte è il canto di un malato guarito che sale al tempio per offrire un sacrificio. Questi Salmi contengono delle anamnesi (memoria) delle opere di Dio. Suppliche, lamentazioni individuali o collettive. L’autore appare debole, povero, anaw, ebiòn, a volte malato, a volte calunniato a volte (pare) vittima di maghi. Se si tratta del popolo, si esprime la sua disperazione di fronte ad un’invasione, una guerra, una distruzione, la fame. Ci si ricorda delle azioni salvifiche di Dio, si medita sugli errori del popolo, si implora pietà, in un’attesa fiduciosa. Salmi regali, che celebrano la regalità del discendente di David, il Messia. Sono nati alla corte, ma la loro lettura diviene sempre più messianica. Salmi di Sion o Graduali: celebrano Gerusalemme, verso cui si andava in pellegrinaggio. Canto del tempio, luogo della presenza di Dio, verso cui andranno tutti i popoli. Salmi didattici o Sapienziali: meditazione sulla legge e ammonimento al popolo/alla persona. Legge come solo cammino di vita. Certi Salmi non si possono classificare.
NUMERAZIONI dei SALMI Testo MASORETICO (ebraico) Sal 1-8 Sal 9-10 uniti Sal 11-113 Sal 114-115 Sal 116 Sal 117-146 Sal 147 Sal 148-150 La LXX (greco) e la VULGATA (latino) Sal 1-8 Sal9 Sal 10-112 Sal 113a-113b Sal 114-115 uniti Sal 116-145 Sal 146-147 uniti Sal 148-150.
NUMERAZIONI dei SALMI Nella Bibbia Cattolica normalmente vi sono le due numerazioni: la prima è quella del TM la seconda, tra parentesi, quella della LXX. Le Bibbie cattoliche seguono il TM e mettono tra parentesi la numerazione della LXX. Nella Liturgia delle Ore viene seguita la numerazione del TM. Le Bibbie Ebraiche seguono la numerazione del TM. Le Bibbie Evangelico-Riformate (Protestanti ) seguono la LXX.
AUTORI Oggi gli esegeti ipotizzano un processo redazionale lungo e complesso, non limitato all'epoca del primo tempio. Esistettero dapprima raccolte parziali. Il Salmo 72[71] (che il titolo peraltro attribuisce a Salomone) termina con la nota: Fine delle preghiere di Davide, sebbene ci siano salmi non davidici prima di esso e altri salmi davidici dopo di esso. Di fatto ci sono due primi gruppi davidici, 3-41[40] e 51[50]-72[71], attribuiti individualmente a Davide, salvo l'ultimo (Salomone) e quattro salmi anonimi. Altre raccolte analoghe sono dovute esistere dapprima a parte: il salterio di Asaf, quello dei figli di Core, quello delle ascensioni (120[119]-134[133]), quello dello Hallel (105[104]-107[106]; 111[110]-118[117]; 135[134]; 136[135]; 146[145]-150).
DATE In base all'analisi del contenuto, è verosimile che molti salmi risalgano all'epoca monarchica, in particolare i salmi "regali"; ma il loro contenuto è troppo generico perché si possa fare più che qualche ipotesi sulla loro data precisa. Invece i salmi del regno di YHWH, carichi di reminiscenze di altri salmi e della seconda parte di Isaia (cc.40-55), possono essere stati composti durante l'esilio; così anche i salmi che, come il 137[136], parlano della rovina di Gerusalemme e delle deportazioni. Il ritorno è cantato in 126[125]. Il periodo che seguì sembra sia stato fecondo di composizioni di salmi: è il momento in cui il culto si sviluppa nel tempio restaurato; in cui i cantori crescono in dignità e sono messi sullo stesso piano dei leviti; in cui ugualmente i saggi adottano il genere dei salmi per diffondere il loro insegnamento, come farà il Siracide. Per alcuni salmi (44[43]; 74[73]; 79[78]; 83[82]) è ipotizzabile una datazione ancora più bassa, all'epoca ellenista o maccabaica.
CHE COSA SONO I SALMI? I salmi sono una raccolta di preghiere in forma poetica. l libro che li contiene si chiama Salterio. Il termine "salterio" è la semplice traslitterazione della parola greca psalmòs = canto da eseguirsi con accompagnamento musicale, cantando e danzando. Tutta la raccolta viene chiamata psalterion, termine greco che indica uno strumento a corde di cui ci si serve per accompagnare canto e danza (Dn 3,5.7.10.15).
I SALMI come TEHILLIM - LODI Nella Bibbia ebraica per designare i salmi si usa il termine tehillim, una forma plurale anomala del sostantivo femminile tehilla, che significa lode e l'insieme dei salmi sefer tehillim, "libro delle lodi".
TEMI PRINCIPALI Nei Salmi emergono tre realtà: 9 la hésed di JHWH: amore, fedeltà, misericordia, grazia, verità di Dio; la Torah: la presenza di Dio nella creazione realizzata tramite l'alleanza che consiste nella parola creativa, nella promessa, nelle leggi per regolare la vita secondo sapienza; il rashàh: il nemico, che è in rivolta contro Dio. Si concretizza negli idoli, negli oppressori, nei persecutori che si accaniscono contro il credente, il giusto, il povero che confida in JHWH. È là dall'inizio come caos; a volte lo si chiama Mare o Ràab/Leviatan (mostro che si leva contro Dio e contro cui si prepara il combattimento escatologico); Sheòl: potenza infernale, che domina sull'uomo attraverso la morte.
La ritmica poetica La metrica semitica si lega non tanto alla quantità delle sillabe quanto all'impasto sonoro, all'intensità tonica delle sillabe, al loro dosaggio con le pause. La fusione di toni e sonorità compone una specie di primordiale diagramma musicale. La perfezione dei ritmi è esaltata da allitterazioni, onomatopee, allusivitá lessicali, costanza di alcuni schemi, originali e sorprendenti alternanze verbali di perfetti e imperfetti, sapienti montaggi di scene, ecc. Si può, così, individuare un impianto strutturale talora evidente, altre volte più faticoso da dipanarsi, ma estremamente importante per determinare il flusso del pensiero e della poesia. (http://corsodireligione.it/bibbiaspecial/salmi/ sal_intro_1.htm)
I salmi hanno poi un loro ritmo interno segnato dalle leggi poetiche classiche della poetica semitica: Il parallelismo non è un elemento esclusivo della poesia ebraica, ma è un fenomeno presente in tutto il mondo semitico (e non solo). E’ comunque centrale all'interno del Salterio. Il principio del parallelismus membrorum è semplice: due frasi sono accostate l'una all'altra in modo da determinare un rapporto che può essere di somiglianza, di complementarità o di opposizione, come viene mostrato dai seguenti esempi:
parallelismo sinonimico: "Ripenso a tutte le tue opere,// medito sui tuoi prodigi" (Sal 143,5); parallelismo antitetico: "Chiunque spera in te non resti deluso, // sia confuso chi tradisce per un nulla" (Sal 25,3); parallelismo sintetico: "Benedici il Signore, anima mia, // non dimenticare tanti suoi benefici" (Sal 103,2).
CENTRALITA’ della FRASE e della RELAZIONE fra le FRASI CERCARE COSA la SECONDA FRASE AGGIUNGE alla PRIMA «Il parallelismo è una tecnica linguistica per esplorare una idea o una immagine, per farne esplodere le potenzialità e le dimensioni semantiche».
pura sinonimìa verbale: Sal 6,2 Signore, non punirmi nel tuo sdegno, non castigarmi nel tuo furore. Sal 19,2 Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. 3 Ti mandi l'aiuto dal suo santuario e dall'alto di Sion ti sostenga.
sinonimìa simbolica: Sal 52,7 Perciò Dio ti demolirà per sempre, ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi.
antitesi e sintesi: Sal 1,6 Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina. Sal 9,8 Ma il Signore sta assiso in eterno; erige per il giudizio il suo trono
progressione: Sal 1,1 Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; 2 ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita … giorno e notte
climax: Sal 28,3 Il Signore tuona sulle acque, il Dio della gloria scatena il tuono, il Signore, sull'immensità delle acque. Sal 77,8 Forse Dio ci respingerà per sempre, non sarà più benevolo con noi? 9 È forse cessato per sempre il suo amore, è finita la sua promessa per sempre? 10 Può Dio aver dimenticato la misericordia, aver chiuso nell'ira il suo cuore?
RITORNELLO come inclusione (Sal 8,2.10; 118,1.29) Sal 8,2 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. 3 Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. 4 Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, 5 che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? 6 Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: 7 gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; 8 tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; 9 Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. 10 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
RITORNELLO come mezzo per separare differenti strofe (41,6.12; 42,5). Sal 41,1 Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core. 2 Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. 3 L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? 4 Le lacrime sono mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo Dio?». 5 Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzavo tra i primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa. 6 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
7 In me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar. 8 Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati. 9 Di giorno il Signore mi dona la sua grazia di notte per lui innalzo il mio canto: la mia preghiera al Dio vivente. 10 Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?». 11 Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?». 12 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Sal 42,1 Fammi giustizia, o Dio, difendi la mia causa contro gente spietata; liberami dall'uomo iniquo e fallace. 2 Tu sei il Dio della mia difesa; perché mi respingi, perché triste me ne vado, oppresso dal nemico? 3 Manda la tua verità e la tua luce; siano esse a guidarmi, mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore. 4 Verrò all'altare di Dio, al Dio della mia gioia, del mio giubilo. A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio. 5 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Nel salmo 135 la ripetizione di "eterna è la sua misericordia" ha una funzione litanica. Sal 135,1 Alleluia. Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia. 2 Lodate il Dio degli dèi: perché eterna è la sua misericordia. 3 Lodate il Signore dei signori: perché eterna è la sua misericordia. 4 Egli solo ha compiuto meraviglie: perché eterna è la sua misericordia. 5 Ha creato i cieli con sapienza: perché eterna è la sua misericordia. 6 Ha stabilito la terra sulle acque: perché eterna è la sua misericordia. ...
Merismo (o espressione polare) , un modo di esprimere la totalità mediante la menzione dei due estremi, ad es. "cielo e terra", "notte e giorno" (Sal 22,3; 88,2), "quando mi siedo e quando mi alzo" (139,1-3).
«Nel linguaggio poetico le immagini non sono un puro rivestimento esterno di idee o un ornamento, ma sono connesse con la percezione poetica della realtà. Il linguaggio simbolico è quello primario dell'esperienza religiosa, quindi è il linguaggio ideale della preghiera. Scaturisce dal senso di infinità, immensità, incontenibilità di Dio, definito infatti mistero proprio per questa sua indisponibilità a essere interamente posseduto dall’uomo e de-finito dalle sue categorie concettuali. Caratteristica del linguaggio simbolico è di essere polisemantico, cioè aperto contemporaneamente a diversi significati. In esso si passa dal senso primo dell'immagine ad un secondo livello significativo: per es. l'acqua può essere sia segno di vita che simbolo di Dio». (Immagini e simboli Nuovo Dizionario di Teologia Biblica –Paoline) Esempi nella poesia: G. UNGARETTI: «si sta come d’autunno sugli alberi le foglie» («Soldati») Esempi nelle Scritture bibliche e in Gesù: le parabole: es.: IO SONO LA VERA VITE (Gv 15,1ss.). INESAURIBILE !
La simbolica teologica usa come via privilegiata l'antropomorfismo. Appare, così, la tradizionale descrizione dell"organismo' di Dio (faccia, naso, labbra, braccio, mano, piede, occhio, dito, orecchio, viscere ... ) e della sua 'psicologia' (gioia, ira, vendetta, indignazione, pentimento, amore, ebbrezza, trìstezza ... ). L'antropornorfismo conosce anche la delicatezza: pensiamo agli archetipi psicoanalitici, paterno e materno (Sal 27,10; 103,13;etc.).
La simbologia ilemorfica: il cosmo intero parla di Dio ed è al servizio del « Dio delle vendette ». La tempesta (Sal 29), le nubi (Sal 18; 68), il cocchio divino delle acque (Sal 65), le costellazioni che nascono dalle sue dita (Sal 8), il cosmo come armatura divina nella sua lotta contro il male sono alcune di queste applicazioni simboliche. Anche lo schema militare produce definizioni (allusive) di Dio come scudo, roccia, fortezza, rocca, baluardo, istruttore militare, generale in ispezione, ecc.
Se per decifrare il mistero di Dio si usava l'uomo, per definire quello dell'uomo si usa spesso l'animale. Il simbolo antropologico è accompagnato, allora, da un vero e proprio bestiario (Sal 104). La cerva che si lamenta (42,2) la rondine e ifl suo amore per il nido (84,4), il gregge (23), l'aquila el'ombra delle ali (36,8-9), l'ignoranza ebete dell'ippopotamo etc. sono alcune immagini con cui si disegna l'esperienza intima dell'orante. Altre volte si è trasportati in una scena di caccia in cui la preda è inseguita, calpestata, trascinata nella polvere (7,6) o fatta precipitare in una trappola scavata nel terreno (7,16) o irretita nel laccio teso ( 57,7). L'orante è abbandonato alle fauci di un leone che lo vuole sbranare (73; 22,14), a gole spalancate , a denti che straziano la carne (27,2).
Anche per l'uomo si usano simboli ilemorfici: soprattutto il simbolismo vegetale di matrice sapienziale che raffigura il giusto come albero verdeggiante (1,3), corne palma e cedro (92,13-15), mentre gli alberi tipici del paesaggio mediterraneo - l'olivo e la vite - diventano emblemi della famiglia ideale (128,3). Anche l'organismo fisico dell'uomo si può trasformare in simbolo allusivo della sua psicologia: le ossa che ardono come brace nella sofferenza, gli occhi che si consumano nel pianto, le piaghe putride e fetide ,ecc.
L'area simbolico-cosmologica. La congenita incapacità semitica all'astrazione induce gli autori salmici a costruire simboli mostruosi per definire l'idea di 'nulla'. Raab e Leviatan e altri mostri rappresentano l'anti-creazione, che però Dio nella sua provvidenza sa controllare. Ma esiste anche la natura contemplata come il modello simbolico della perfezione divina. Il mondo è fatto di cielo-terra-inferi, e una Terra di terra-mare ed è cantato in pagine indimenticabili (8; 19; 65; 104), un mondo i cui orizzonti, centrati su Gerusalemme (ombelico del mondo), si protendono oltre la Palestina, sino all'Ermon, alle isole, a Tarsis--- « I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani; il giorno al giorno enuncia il detto, la notte alla notte ne da notizia» (19,2-3).
simboli e frascologie iperbolico-imprecatorie. La liturgia cristiana in passato aveva escluso dalla lettura liturgica del Salterio alcuni Salmi o parti di salmo (ad es. il 109). In genere sono espressione dell'anima orientale che deborda emotivamente nel pittoresco e nell'esasperato. L'accesa sensibilità semitica, la retorica verbale, l'efficacia della maledizione e della parola in genere, l'assenza del comparativo e del relativo, sostituiti sempre dal superlativo e dall'assoluto (vedi Lc 14,26), sono alcune motivazioni psicolinguistiche che spiegano queste iperboli.
La stessa incapacità all'astrazione non può far parlare al semita di Male bensì di 'nemici' contro cui scagliarsi, fermo restando anche lo sfondo spesso macabro dell'antico Oriente (e non solo di esso): « Figlia di Babilonia, beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sfracellerà alla pietra! » (Sal 137,8-9). Per legge in questi salmi occorre sempre sostituire alle parole nemico, nemici, oppressori, ecc., le parole mali, malanni, maligno, demoni, etc.
La descrizione del male è affidata alla simbologia bellica: guerra (27,3; 35,1 ..), spada (17,13; 22,21 .. ) , arco e frecce (7,14; 11,2; 37,14-15 ... ), scudo (3,4; 7,11; 18,131.36 ), la sconfitta (79; 80; 89,39-46); alla simbologia venatoria: reti e trappole (7,16; 9,16; 10,9), leone (7,3; 10,9; 17,12); alla simbologia cosmica: acque inondanti (18,17; 32,6; 46,4), la fossa infernale (16,10; 28,1; 30,4.10; 40,3), la sterilità agricola (Sal 85); alla simbologia psico-fisica: la malattia (6,3; 30,3; 32; 38; 41; 88; 103,34; 107,17-22; 118,17-18), la solitudine totale (31,12-14; 32,12-15; 41,8-10; 69,20-22; 88,9.19; 102,7-9)
IN CHI come discepoli di Gesù PREGHIAMO I SALMI
SALMO 1 LA PORTA di ACCESSO alla PREGHIERA dei SALMI: LE DUE VIE. Cfr. Ignazio di Loyola, Esercizi Spirituali, 1^ settimana, Principio e Fondamento
SALMO 1 Le due vie 1^ parte [1]Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; [2]ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte. [3]Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere.
SALMO 1 Le due vie 2^ parte [4]Non così, non così gli empi: ma come pula che il vento disperde; [5]perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti. [6]Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina.
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO BEATO = FELICE … come? per cosa? per chi? perché?
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO NON SEGUE … chi? NON INDUGIA … in cosa?
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO SI COMPIACE : altrove - TEME = il TIMOR di DIO … in chi e in cosa? RICONOSCETE DIO COME DIO … FERMARSI E VEDERE CHE DIO E’ DIO (Sal 46,11; cfr. anche Sal 95 = Invitatorio con cui si inizia la giornata; 100,3: RICONOSCETE CHE IL SIGNORE E’ DIO, EGLI CI HA FATTI E NOI SIAMO SUOI …)
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO LA LEGGE di DIO MEDITA GIORNO E NOTTE - opposti = sempre TOTALITA’
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO SARA’ COME ALBERO PIANTATO LUNGO CORSI D’ACQUA DARA’ FRUTTO A SUO TEMPO LE SUE FOGLIE NON APPASSISCONO RIUSCIRANNO TUTTE LE SUE OPERE … come? LA SEMINA e IL FRUTTO OLTRE IL VISIBILE
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO NON COSI’ GLI EMPI … IL VENTO DISPERDE - cfr. LE DUE CASE di cui parla GESU’ (Mt 7,21-29) quella sulla ROCCIA quella sulla SABBIA
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO IL SIGNORE VEGLIA SUL CAMMINO dei GIUSTI LA VIA degli EMPI ANDRA’ IN ROVINA = l’esito delle due vie. Ma ancora una volta? In che senso? - L’UNIVERSO RECEPISCE E SCRIVE I NOSTRI MESSAGGI, I NOSTRI PIU’ PICCOLI E NASCOSTI GESTI D’AMORE, quando la sinistra non sa cosa fa la destra …
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO … QUANDO SOLTANTO IL PADRE NEL NOSTRO SEGRETO, NELLA NOSTRA STANZA PIU’ INTERNA, VEDE (Mt 6)
APERTI alla CONTEMPLATIO COME OGNI SALMO PER NOI ANCHE QUESTO FINISCE IN GLORIA!