Il sentiero degli edifici storici Comune di Alagna Valsesia Il sentiero degli edifici storici di Alagna Valsesia
Per raccontarvi una piccola parte della storia del nostro paese vi proponiamo di percorrere il sentiero degli edifici storici. La passeggiata lungo questo sentiero permette di conoscere le abitazioni natali di alcuni personaggi famosi di Alagna ed altri edifici che hanno avuto particolare importanza nella storia locale. L’itinerario è facilmente percorribile da gruppi scolastici e famiglie; per gli anziani ed i portatori di handicap motori vi sono lievi dislivelli da superare.
Mappa del percorso
Hotel Guglielmina - Monterosa Frazione Zar Chilchu Alla Chiesa Lo ricordiamo come il primo albergo costruito e aperto ad Alagna nel 1866 da Giuseppe Guglielmina. Prima era una semplice locanda gestita dalle sorelle Annamaria e Caterina De Paulis: Annamaria sposò Giuseppe Guglielmina ed ebbero undici figli che divennero tutti bravi albergatori.
Dopo l'apertura dell’ Hotel Monterosa vennero costruiti anche l'Albergo del Col d' Olen e l‘Albergo delle Alpi a Riva Valdobbia. Fu ospite dell’hotel anche la Regina Margherita di Savoia. All’interno si trova questa lapide che ricorda l’evento: "Margherita di Savoia Regina d‘Italia nei giorni 13,14,15 luglio 1892 alloggiò in questo albergo ove la precedettero nei dì 8, 9 agosto 1884 i nipoti Emanuele Filiberto, Vittorio Emanuele, Luigi Amedeo figli del compianto principe Amedeo duca d'Aosta che vi dimorò nei giorni 14,15,16 luglio1856 col fratello Umberto poi Re d'Italia"
Casa del parroco Giovanni Bruno Frazione Zar Chilchu (Alla Chiesa)
Giovanni Bruno fu parroco di Rassa e cappellano di Alagna intorno al 1665. La lapide sulla facciata recita: “Nisi dominus aedificaverit domus invanu laboraverunt qui aedificant eam” che vuol dire “ Se il Signore non fabbrica la casa, lavora invano chi la costruisce.”
Antica Cappella - Frazione Z’Pudelenn (Pedelegno)
La tradizione vuole che in questo luogo si trovasse una piccola cappella nella quale il cappellano di Riva Valdobbia celebrava la S. Messa, prima della costruzione della Chiesa di S. Giovanni Battista. Sono ancora visibili l’antico portale ed alcuni fregi inseriti nel muro della vecchia casa sorta sopra la cappella.
Il castello cinquecentesco- Fraz. Z’Pudelenn (Pedelegno)
Questa dimora fu costruita circa nel 1500 dalle famiglie varallesi Scarognini o Chiarini che si occupavano ad Alagna delle miniere d' oro. Oggi è possibile vedere gli stemmi in pietra ollare, ma non sappiamo a quale famiglia appartengono e la forma del castello antico non si riconosce più per le tante ristrutturazioni nei secoli.
Casa natale del teologo Farinetti Frazione Z’Jackmulhus- Giacomolo
Il teologo Farinetti apparteneva ad un’ antica famiglia alagnese Il teologo Farinetti apparteneva ad un’ antica famiglia alagnese. Visse tra il 1821-1896 e divenne una persona molto colta e conosciuta, che si interessò della storia di Alagna. Si ritrovava spesso a discutere con altri studiosi come lui: il parroco Gnifetti, l'abate Carestia, Antonio Grober ed il dottor Giordani, che scrisse il primo dizionario sulla lingua titzschu di Alagna. Con don Gnifetti ed il dott. Giordani, il 9 agosto 1842 anche lui conquistò la Signalkuppe sul Monte Rosa.
Casa di don Giovanni Gnifetti Frazione Z’Jackmulhus- Giacomolo
Anche lui apparteneva ad un’ antica famiglia di Alagna: nacque nel 1801 e in seguito, tra il 1830 e il 1834 venne nominato cappellano, vice-parroco e poi parroco di Alagna, parrocchia che tenne per tutta la vita. Era molto appassionato di montagna e con un gruppo di amici scalò e raggiunse per primo la Signalkuppe. La punta Gnifetti del Monterosa si chiama così, perchè lui è stato il primo a scalarla. Oggi la punta ospita la capanna Regina Margherita, il più alto rifugio d'Europa. A don Giovanni Gnifetti è stato anche dedicato il rifugio Gnifetti, a 3647 metri, lungo il percorso per salire da Alagna alla capanna Margherita. Morì dopo breve malattia a S. Etienne in Francia il 20 ottobre 1867, ma dopo 100 anni nel luglio del 1967 i suoi resti furono sepolti sulla Punta Gnifetti.
Casa D’Henricis - Frazione Z’Jakmulshus- Giacomolo In questa casa nacquero i celebri artisti D’Henricis. Sull’architrave in legno della porta è scolpita questa iscrizione: “Alein Got die ehr – 1609 - Solo a Dio l’onore”.
I fratelli D'Henricis o d'Enrico discendono da una tra le più antiche famiglie walser di Alagna: erano i diretti discendenti di "Anrigetus Ursus Alamannus", a cui vennero affittati i primi alpeggi dell'Alta Valsesia. Antonio detto Tanzio (Alagna 1575 - Borgosesia 1633) diventò il più famoso pittore: per il suo stile fu chiamato “il Caravaggio delle Alpi”. Giovanni (Alagna 1559 - Borgosesia 1644) diventò scultore e realizzò numerose statue per le cappelle del Sacro Monte di Varallo. Melchiorre (Alagna ca.1573 –Varallo ca. 1642) fu pittore. Quasi certamente è una sua opera l’affresco realizzato nel 1597 a Riva Valdobbia, sulla facciata della parrocchiale di San Michele, raffigurante un grandioso Giudizio Universale.
Casa di Cristoforo Grober Frazione Zar Sogu (Resiga)
Cristoforo Grober era figlio di una delle sorelle di don Gnifetti e dopo la conquista della Signalkuppe divenne genero di un altro membro della spedizione, Cristoforo Ferraris.